◈Capitolo 2◈
'In quel momento, Zoe si staccò dall'abbraccio e fummo a pochi centimetri di distanza.'
Jace's pov
Vidi tutto bianco, ero in camera mia che fissavo il soffitto, tutto sudato.
Com'è possibile che io abbia sognato una cosa simile? Odio Zoe, sta sempre con Maia, ho paura che me la porti via.
Ho solo lei, non mi importa nemmeno delle altre ragazze, mi importa solo di mia sorella, non voglio perdere anche lei.
Però devo cambiare atteggiamento nei suoi confronti, sennò farò un torto a Maia.
Sì, cambierò, ma solo per Maia.
Sentii bussare alle porta.
-Avanti, chiunque tu sia- dissi mettendomi il cuscino in faccia.
-Ehi fratellone- mi disse Maia.
-Maia...che succede?- le chiesi con gli occhi chiusi.
-Niente, ho solo voglia di stare con te, ho voglia di un tuo abbraccio- disse, venendo a sedersi sul bordo del mio letto.
-Ookay, vieni qua- le dissi facendo posto vicino a me.
-Sai che sei il migliore vero? Perchè sei sudato?- mi chiese, come se avesse capito tutto, e le raccontai che ho sognato di fare pace con Zoe.
-Ma allora ti piace Zoe- mi disse ridendo, abbiamo parlato per due buone ore ed era il momento che si preparasse per andare all'istituto.
-No, voglio solo esserle amico, l'ho trattata male e voglio rimediare, ma ora vai a prepararti che devi andare a scuola- le dissi dandole un bacio sulla guancia.
Vidi la sua chioma bionda ondeggiare verso la porta.
-Ti voglio bene Jace- disse sorridendo.
-Anche io. Sempre- le dissi ricambiando.
Zoe's pov
Sono le 7:00 e oggi ci saranno gli esami, non vedo l'ora di uscire da questa prigione, Jace, anche se non molto civilmente, mi ha scritto che per il compleanno di Maia, che farà 18 anni tra 4 giorni, vorrebbe partire per Londra, loro lo hanno sempre voluto e io li avrei seguiti.
Abito in un appartamento piccolo vicino a quello di Maia e Jace, la mia camera e quella di Maia sono esattamente l'una di fronte all'altra.
Andai a farmi una doccia calda e poi tornai in camera per decidere cosa mettermi, ho solo vestiti neri.
Beh, la maggior parte lo sono, ho qualcosa di grigio e forse qualcosa anche di nero con bianco.
Decisi di mettermi degli skinny jeans neri, bucati sulle ginocchia e una canottiera nera larga e leggera con il disegno in bianco di una stella inscritta in un cerchio, e i miei inseparabili anfibi.
Mi truccai con una linea di eyeliner non molto pesante e molto mascara, quando finii furono circa le 7:20.
Presi il telefono e scrissi a Maia.
«Andiamo insiene all'Istituto?
-Zoe» poco dopo arrivò la risposta.
«Apri la finestra, parliamo la
-Maia» appoggiai il telefono sul letto e aprii le due ante della finestra.
-Gioorno Zoe- disse Maia ancora assonnata.
-Buongiorno a te...ma perchè hai quei segni sotto gli occhi? Hai fatto a botte con tuo fratello?- le chiesi ridendo.
La sua faccia era un misto tra 'voglio dormire' e 'se mi parli ti salto addosso'.
-Sai che posso arrivare da te in 10 secondi contati, non fare battute, comunque ci ho parlato dalle cinque di mattina fino a mezz'ora fa circa, ma ora andiamo, Jace ci porta a scuola- disse sbadigliando come un ippopotamo.
-Nella stessa auto con tuo fratello? Neanche per sogno, sai che ci odiamo- dissi guardandola male.
-Vuoi prendere lo ScuolaBus? Pieno di ragazzi che puzzano, vecchi che brontolano e l'aria che sembra lo scarico del bagno del tizio di sopra?- chiese con un sorriso.
-Mmm, in effetti no...vabbè, giù tra 5 minuti- dissi.
-A tra poco Zoe- disse facendomi l'occhiolino.
Presi la borsa con solo un quaderno e l'astuccio, dove ci saranno state tre penne, di cui due scariche, credo.
Arrivai giù e non vidi nessuno, ancora una volta ero arrivata in anticipo, così presi le cuffiette e iniziai ad ascoltare 'Castle of glass' dei linkin park.
Mi arrivò un messaggio da Jessie, la giornalista della scuola, pettegola, capelli rossi e mossi, una bella ragazza a mio parere, ma si è rovinata facendo questa cavolata di sparlare di tutto e di tutti a tutti.
Il messaggio diceva:
«Avvistate Maia e la sua amichetta Zoe nel'auto di Jace Herondale, sono entrate nel suo stesso appartamento, che ci sia qualcosa sotto? Che intenzioni ha Jace? Sceglierà Maia o la ragazza emo? Kendra dopo aver saputo della notizia ha avuto una reazione a dir poco carina da scrivere qua sul giornalino, probabilmente ora Maia e l'altra sono un po' come dire "nei guai"? Chi lo sa...aspettatevi questo e d'altro dalla vostra Jessie. Baci.
-Jessie»
Non ci posso credere...ma come fanno a vedere ste cose? Ci seguono? Non si rendono conto di essere immature?
Spero solo che al college che faremo a Londra non sia così tutto difficile, sarebbe un incubo avere una specie di vendetta di Kendra e di Jessie.
Vidi arrivare Maia e Jace da lontano, intanto mi tolsi le cuffiette e andai verso di lei per abbracciarla.
-Quanto tempo eh- disse ridendo, che bel sorriso.
-Già, sei in ritardo- le dissi dandole un pugnetto sulla spalla.
-Ehi, se non fosse che qualcuno doveva mettersi il gel ai capelli, probabilmente saremmo già in auto- disse Maia guardando il fratello e ridendo.
-Si, ok, è colpa mia, ora salite- disse Jace seccato.
Il messaggio sarà arrivato anche a lui anche se non fa più parte dell'Istituto?
Poi vidi Jace che mi apriva la portiera della sua macchina.
JACE CHE MI APRE LA PORTIERA DELL'AUTO?
Ma che gli ha dato Maia per colazione?
-G-grazie- gli dissi sempre con il mio sguardo basso.
-Ehi, Zoe, non ti mangio mica- disse facendomi l'occhiolino.
-Maia...cos'hai dato da mangiare a Jace oggi?- le chiesi sussurrandole al'orecchio.
-Ti spiego dopo, non penso che abbia voglia di sentire tutto in tua presenza- mi rispose.
-Avete visto il messaggio di Jessie sta mattina?- chiese Maia a me e Jace.
-Si- dissi sperando che la conversazione continuasse, c'era un silenzio imbarazzante.
-Jace a te è arrivato?- gli chiese Maia.
-No...che dice?- chiese lui, e Maia glielo lesse.
-Incredibile...comunque, fate quello che fate di solito, i cavoli vostri e non badate agli altri- disse Jace riferendosi a tutte e due.
Arrivammo davanti all'istituto e quando scendemmo dall'auto tutti gli occhi erano puntati su di noi, e logicamente mancava solo una battuta di Maia.
-Ehi! Ma non avete di meglio da fare? Tipo studiare?- domandò alzando la voce.
Eccola, incazzata di prima mattina non è una buona cosa, e per iniziare nel migliore dei modi arrivò anche Kendra.
-Ah, guarda un po', cosa urli, non siamo al mercato- inizò lei, però sta volta non parlò Maia, ma io.
-Strano, penso proprio a quello quando ti sento- ma non sapevo come finire la frase, per fortuna c'era Maia con me.
Fece per andarsene quando Maia intervenì.
-Senti bambolina, vedi di darti una regolata okay? Ora se permetti vorremmo che il nostro ultimo giorno qua prima di non vederti più per il resto della nostra vita fosse bello come mio fratello, quindi lasciaci in pace- disse Maia, certe volte sa essere delicata come quando si butta sul letto.
-Tuo fratello? Chi sarebbe scusa? Uno sfigatello?- chiese Kendra.
-Adesso te lo presento...sfigatello vieni un attimo?- urlò Maia, e poi Jace uscì dall'auto, aveva assistito a tutta la scenata e stava ancora ridendo.
-Ciao Kendra- disse Jace.
-Kendra, lui è mio fratello, Jace Herondale, non ci hai mai pensato in tutto questo arco di tempo che ci conosciamo?- disse sorridendo con Jace al suo fianco con un braccio sulle sue spalle.
-N-non è possibile, come può una sfigata come te, essere la sorella del ragazzo ancora adesso più popolare della scuola?- disse Kendra con la faccia sconvolta.
-Allora...- iniziò Jace, ma Maia lo fermò.
-No Jace, lascia parlare me. Kendra sai quando due persone si accoppiano e decidono di avere un figlio? Ecco, i nostri genitori hanno deciso di avere due figli, e il fatto che ci assomigliamo si chiama anche genetica, ora vorremmo andare- disse Maia infine, quanto la adoro quando fa così.
Maia's pov
-Divertente vero la scenata?- chiese Jace mentre accompagnava me e Zoe verso l'aula degli esami.
-Si molto, hai tutto vero?- le chiesi ancora con la scena davanti agli occhi.
La faccia di Kendra mi rimarrà impressa nel cervelo per sempre.
-Ci vediamo tra un po' quando sarà il vostro turno, a dopo, ciao sorellina, ciao Zoe- e salutò me e Zoe con un bacio sulla guancia.
Ok, ho capito me, ma Zoe?
Questo non è normale, lei gli piace e devo fare in modo che lei se ne accorga.
-Maia, ma che è preso a tuo fratello? Mi ha baciata e non è da lui- disse ancora sconvolta da quel che era successo.
-Niente, ma mi ha spiegato il motivo per cui ti tratta così, sta mattina ti ho detto che ti avrei spiegato di cosa abbiamo parlato prima di prepararci, e ora te lo dico- finii di dire, le spiegai tutto e poi sembrava ancora più confusa del solito.
-Quindi vuoi dirmi che Jace per tutto questo tempo mi ha trattata così perchè ha paura che io ti porti via da lui? Ma è matto- disse.
-Lo so, gliel'ho detto ma continua ad insistere a voler cambiare comportamento...che ne pensi?- le chiesi.
-Non lo so Maia, ci devo pensare, magari se con il tempo me lo dimostra forse potrei cambiare idea anche io- disse aprendo l'armadietto e trovando un foglio, o meglio una foto...di Jace e Kendra vicini.
-Zoe, non pensare che sia vera, magari è modificata, guarda, c'è il segno della fotocamera di Jessie- le dissi accarezzandole la spalla.
-S-si va bene, però la foto...- disse.
-Vaffanculo a Kendra, Jessie e la foto, dammi qua- mi diede la foto, e andai nell'aula delle stampe per strapparla nella macchina che fa i fogli in strisce sottilissime.
-Ecco, ora è sistemata...ti piace?- le chiesi, ma aveva ancora lo sguardo perso.
-Meglio di prima si, grazie Maia, per tutto, sul serio- disse, e mi abbracciò come non aveva mai fatto.
-Di niente Zoe, ora andiamo, vediamo se hanno messo la lista- dissi uscendo insieme a lei dalla stanza.
Guardammo sulla bacheca della scuola e vedemmo la lista degli alunni che avrebbero sostenuto gli esami ed io e Zoe eravamo la quarta e la quinta.
Mancavano due persone e sarei entrata.
Arrivò il mio turno, mi salì il panico, Zoe entrò con me e vidi che Jace era già lì, com'è possibile?
-Signorina Herondale, si sieda pure, questi sono i suoi testimoni?- chiese la vicepreside.
Si signora- dissi guardando verso il basso, adesso anche io avevo questa fissa.
Uscii dalla sala tutta tremante.
Mi era salito il panico ma comunque ho saputo dire tutto, quindi penso che mi promuoveranno...tra uno studente e l'altro c'è una pausa di 10 minuti, così i prof possono decidere di quello che è appena uscito.
-Zoe Black, è il suo turno- disse sempre la vicepreside.
-Maia vieni con me?- mi chiese Zoe.
-Ma certo che si, può venire anche Jace?- chiesi con le dita incrociate dietro alla schiena.
Sisi, va bene- disse.
E anche l'esame di Zoe finì, è andato alla grande come il mio. È stata bravissima, sono sicura che promuoveranno anche lei.
-Brava Zoe! Ora andiamo in bar a prendere qualcosa così possiamo rilassarci- dissi a Zoe abbracciandola, e accarezzandole la spalla.
-Brava Zoe- disse Jace sorridendole e facendole l'occhiolino.
Zoe diventò tutta rossa e superò me e Jace.
-Fratellone, te lo richiedo...che hai mangiato a colazione?- gli chiesi ridendo.
-Te l'ho detto Maia, voglio cambiare atteggiamento nei confronti di Zoe, ma sembra che lei non voglia darmi ragione, secondo te perchè fa così?- mi chiese con aria di chi non era riuscito a completare qualcosa.
-Non lo so, ma cerca di rimediare nel migliore dei modi- dissi guardandolo seriamente ma trattenendo una risata.
-Certo, grazie sorellina, sei la migliore- mi disse Jace.
-Prego, e si, lo so- dissi ridendo.
-Anche modesta direi, sei una ragazza fantastica, occhio ai ragazzi- le sue raccomandazioni erano utili e serie, ma certe volte non centravano proprio niente con il punto del discorso.
-Jace...cosa centrano adesso i ragazzi? Dai andiamo in bar che siamo anche rimasti indietro e Zoe ci starà aspettando- dissi accelerando il passo.
Raggiungemmo Zoe in bar e poi bevemmo un succo.
-Andiamo a vedere se ci sono già i fogli con i nomi dei promossi?- chiese Jace strofinandosi le mani.
-Si, speriamo che sia andato tutto bene- disse Zoe affrettandosi.
-Zoe stai tranquilla, sia io che te siamo state brave, non preoccuparti- dissi sorridendole.
Arrivammo davanti alla bacheca e vedemmo il foglio.
Panico.
Arrivai prima di Zoe e cercai i nostri nomi con la mano che tremava.
-Beh? Allora com'è andata?- chiese Jace curioso.
-Jace sembri una pecora così, comunque...- iniziai, e per sicurezza mi rigirai e controllai di nuovo se era tutto vero.
-Dai si ci metti ansia così!- disse Zoe impaziente.
-Sisi calma, beh...io sono stata promossa- dissi facendo finta di esser triste.
-E io? Maia cos'è quella faccia? Sono stata promossa vero?- chiese Zoe con i nervi a fior di pelle, glielo avrei dovuto dire presto sennò mi sarebbe saltata addosso.
-Zoe tu...SI!!! Sei stata promossa anche tu! Oh mio dio ce l'abbiamo fatta!- dissi passando da uno stato d'animo all'altro.
-Oh mio dio, finalmente potremo uscire da qua! Aspetta...a Kendra com'è andata?- chiese Zoe.
-Uhm...aspetta che guardo- dissi voltandomi e cercando il nome di Kendra.
-Promossa anche lei, ma con il più basso dei voti, mentre io e te con il voto più alto- dissi sorridendo, anche se odiavo Kendra ero felice che se ne sarebbe andata da quel posto.
Non volevo immaginare la faccia degli altri studenti se Kendra fosse rimasta lì un altro anno.
-Maia, dobbiamo dirti una cosa- disse Zoe guardando Jace, che stranamente ricambiò lo sguardo.
-Dovete? Davvero andate d'accordo voi due?- chiesi stupita.
-Beh... non nel migliore dei modi, ma in quest'occasione abbiamo deciso di comportarci in modo civile- disse Zoe continuando a guardare Jace facendogli capire che doveva finite lui il discorso.
-Allora, tra un po' farai 18 anni, e abbiamo una sorpresa per te- disse mio fratello tenendo mi sulle spine.
Che sorpresa? Jace, Zoe cosa state complottando?" chiesi impaziente.
-Prepara le valigie- disse Zoe sorridendo.
-Perchè? Dove andiamo?- chiesi sempre impaziente.
Ma non potevano finire la frase tutta in un colpo come si tira via un cerotto?No ovviamente.
-A Londra, ci trasferiamo la, tutti e tre- disse Jace abbracciandomi.
Poco dopo si unì anche Zoe.
-COSA?! NO! NON PUOI ANDARTENE JACE!- urlò una voce dietro di noi.
Sapevo di chi era.
Kendra.
-Chi diceva che non eravamo al mercato?- domandai con ironia staccandomi dall'abbraccio.
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