◈Capitolo 16◈
'Nash si girò e cercò di scusarsi con uno sguardo, ma non lo calcolai e andai avanti vicino a Zoe e Peyton.'
"Cosa mi sono persa?" chiesi a Zoe.
"Niente di che, il prof ha dato inizio alle selezioni per le cheerleader e Kendra si è subito offerta, e con lei anche le ragazze che vedi, ora sapremo chi sarà presa e chi no" disse guardando il gruppetto in mezzo alla palestra.
"Bene così, allora, sono passate le seguenti ragazze: Kendra Lerman, Jenna Mayer, Cecilia Smith, Audrey Lloyd Hughes, Bella Morgan, Janine Dixon, Zoey Walker, Lilith Harris, Lizzie Evans e Jessamine Adams, congratulazioni ragazze, e ora le selezioni per la squadra di pallavolo" disse il prof facendo spostare le cheerleader.
Io e Gemma andammo vicino al prof insieme ad altre 8 ragazze.
Il prof ci chiese di battere, schiacciare, ricevere, attaccare con la rincorsa e altre cose.
Quando fu il mio torno cercai il più possibile di apparire calma.
C'erano tante persone ad osservarmi, tra cui Nash e gli altri.
Quando mi misi oltre la linea dei tre metri per attaccare vidi che Kendra prese di nascosto un pallone e lo spinse verso il campo con il piede proprio mentre stavo saltando.
Per evitarlo dovetti fare una specie di capriola in aria, e in questo modo mancai la palla.
Però in compenso il prof battè le mani per come mi ero mossa.
"Herondale, è sicura di voler far parte della squadra di pallavolo e non delle cheerleader?" mi chiese il prof.
"Sono sicura, però vorrei riprovare l'attacco, visto che l'ho mancato" dissi tornando dietro ai tre metri.
Kendra mi guardò con uno sguardo assassino quando il prof mi chiese se volevo essere una cheerleader.
"Va bene, si prepari" disse e poi mi lanciò la palla, che per fortuna riuscii a prendere.
Un salto perfetto, riuscii a sentirmi libera mentre ero in aria pronta a toccare la palla.
"Molto bene Herondale, lei è l'ultima, ecco quelle che sono passate: Maia Herondale, Gemma McMillan, Evelyn Wilson, Harriet Wright, Ellie Turner, Elisabeth Mitchell, Lianne Cooper, Carolina Lewis, Abigayle Clarke e Alexa Barnes, congratulazioni ragazze, ora tocca ai ragazzi, prima le selezioni per la squadra di calcio" disse il prof.
Passò circa mezz'ora e alle selezioni di calcio passarono Cam, Matt, Jackson, Shawn e Nash, poi a quelle di Basket JackG, mio fratello, Daniel e Logan mentre a quelle di pallavolo Taylor, Aaron e JackJ.
Dopo che finirono tutte le selezioni arrivò l'ora di pranzo, e sinceramente fui contenta, perchè ho saltato un giorno di lezioni.
"Zoe, che si fa dopo?" chiesi a Zoe.
"Non so, pensavo di fare i compiti" disse freddamente.
"Zoe, che hai?" chiesi.
"Niente, semplicemente sono stanca, se mi cerchi sono in camera" disse andandosene.
Non l'ho mai vista così, è successo qualcosa e devo scoprire cosa.
"Zoe aspetta, so che non è solo quello, dimmi cos'hai" chiesi senza mettere la frase sotto domanda.
"Ci eravamo appena liberate da Kendra e ora ricompare qua, voglio proprio sapere qual è il problema di quella ragazza...io non la reggo più" disse.
D'istinto mi avvicinai a lei e l'abbracciai, subito dopo qualcuno spuntò da dietro l'angolo applaudendo le mani.
"Ma che dolci che siete, sappiate che non vi libererete facilmente di me, quindi è inutile che piagnucolate...abituatevi" disse Kendra schioccando le dita.
"Kendra, è possibile che tu sia letteralmente ovunque, cioè tra poco ti ritroveremo sotto al letto, ma perchè non sparisci?" chiesi andando verso di lei.
"Già, buona idea" disse voltandosi per andarsene.
"Kendra, aspetta un attimo" disse Zoe.
Che aveva in mente ora?
"Cosa vuoi? Non ho tempo" disse incrociando le braccia.
Poi Zoe mi prese per mano e passammo davanti a Kendra come faceva lei all'istituto.
Girato l'angolo ci mettemmo a ridere e andammo in camera.
"Zoe, vedi che ora stai meglio, in un certo senso ho fatto bene a trattenerti" dissi aprendo la porta.
"Grazie a te, ma ora voglio veramente cercare di studiare" disse andando verso il letto.
"Va bene...io vado a farmi un giro, magari trovo qualcosa di interessante" dissi prendendo le chiavi dell'auto.
"Va bene, a dopo" disse prendendo un libro.
Zoe's pov
Non stavo affatto bene.
Vidi Kendra girare attorno a Jace in questi giorni, quando ovviamente non era con Nash.
Non posso crederci che sia così.
Speravo che cambiasse, ma a quanto pare non sarà mai possibile.
"Quanto resisteremo nel non dire a Maia di Logan?" mi chiese Peyton.
"Non lo so, ma spero che il tempo scorra, perchè non ce la faccio più a tenere il segreto" dissi sbuffando.
"Zoe che hai?" mi chiese avvicinandosi.
"Niente, solo che...Kendra mi dà fastidio, io e Maia l'abbiamo sopportata tutti questi anni all'Istituto, e ora ce la ritroviamo qua, ma che ce ne andasse bene una...tu invece sembri strana, più del solito...insomma, ti conosco da tipo una settimana, o chissà quanto, ma hai qualcosa, puoi dirmi tutto sai, se vuoi" dissi facendole segno di sedersi.
"Va bene, ma non dirlo a nessuno okay?" mi chiese preoccupata.
"Va bene tranquilla" dissi.
"Allora, io sono nata a New York, però mia mamma mi ha fatta trasferire da mia zia poco lontano da li, e ho vissuto in America fino a 8 anni fa, poi ci siamo trasferiti in Italia, intorno a marzo, ma poco tempo fa, prima di arrivare a Londra, ho scoperto da mia madre che avevo due fratelli, un maschio e una femmina, loro ovviamente non sanno di me e li sto cercando, penso di averli trovati perchè ho una loro foto nel portafoglio...il punto è, che io ho vissuto all'ombra di tutto, e anche vicino a loro per i primi 10 anni, e non li ho mai conosciuti" disse, e poi mi accorsi che stava piangendo.
"Ehi, calma, ci sono io qua, e anche Maia, posso vedere la foto?" chiesi abbracciandola.
"Ehm...scusa Zoe, ma non so se è il caso, non prendertela, ma penso che potrebbe succedere qualcosa che non andrebbe bene...ti prego, è già tanto se sono riuscita a parlarne" disse asciugandosi le lacrime.
"No ma figurati, solo una domanda...puoi dirmi come si chiamano loro o la madre?" chiesi.
"Ti dirò tutto, ma prometti, giuramelo sulla cosa che hai di più importante al mondo che non lo andrai a dire in giro, che rimarrà tra me e te" disse girandosi verso di me e prendendomi le mani.
"Va bene, lo giuro" dissi e poi si alzò per andare verso la sua borsetta.
Tornò con il portafoglio in mano, lo aprì e mi mostrò la foto.
Rimasi a bocca aperta e quasi non riuscivo a crederci.
"Mia madre si chiama Chantal, ora vive in Italia con il suo nuovo fidanzato, i miei fratelli si chiamano Maia e Jace Herondale, e io sono Peyton Herondale" disse sospirando.
Non avevo neanche la forza di parlare.
"Zoe, stai bene?" mi chiese.
"I-o...non ci posso credere, ecco perchè le assomigli molto, e dimmi, vostro padre è ancora vivo?" le chiesi.
"No, lui è morto veramente" disse guardando il portafoglio.
"Ma...quando lo dirai a Maia?" chiesi alzando lo sguardo.
"Non lo so, quando sarà il momento giusto comunque" disse riprendendosi il portafoglio.
"Beh, sappi che non glielo dirò, anche se è la mia migliore amica...ma non posso crederci che Chantal abbia fatto una cosa del genere...se te la senti, mi puoi spiegare il perchè?" le chiesi, e annuì.
In circa mezz'ora mi spiegò tutto.
"Veramente...non ci posso credere che abbia fatto una cosa simile, però ti capisco, anche io per il momento starei zitta, insomma, la scuola è iniziata da poco e non vorrei che Maia lo prendesse come uno scherzo di cattivo gusto, in qualche modo ce la faremo, vedrai" dissi stringendole la mano per confortarla.
"Grazie Zoe" disse accennando un sorriso.
Poco dopo si aprì la porta.
"Maia!" disse Peyton mentre Maia entrò.
"Wow, come mai così tanto affetto?" chiese sorridendo.
"Oh, niente, solo che ho bisogno di abbracciare qualcuno" disse staccandosi da quella che è sua sorella.
"C'è Zoe, non pensare che non voglio abbracciarti, ma c'è anche Zoe" disse Maia sedendosi.
"Già abbracciata nell'arco di tempo in cui non c'eri" disse Peyton sedendosi per terra.
"Allora, cos'avete fatto mentre ero via?" chiese strofinandosi le mani.
"Abbiamo cantato un po', e abbiamo parlato di ragazzi, il solito insomma" dissi incrociando le gambe.
"E lo avete fatto in mia assenza? Ve ne pentirete presto eh" disse cercando di rimanere seria.
Ci guardammo per qualche secondo e poi scoppiammo a ridere.
"Si okay, ora basta per favore tu Maia invece che hai fatto tutto sto tempo?" chiesi cercando di non ridere.
"Ho fatto un semplice giro in auto, niente di che" disse.
Il resto della giornata andò avanti e arrivò anche l'ora di cena.
"Oggi cosa vi mettete?" chiese Maia davanti all'armadio.
"Non so, roba X voi?" chiesi.
"Io resto qua, non ho molta fame" disse Peyton stendendosi sul letto.
"Che hai?" chiese Maia sedendosi vicino a lei.
"Niente, ho mal di testa e non sono in vena di stare in compagnia, scusate" disse e poi si girò di spalle.
"Ookay, beh noi andiamo, se ti serve qualcosa chiamaci" disse Maia, e poi ce ne andammo in sala da pranzo.
Peyton's pov
Avevo detto la verità a qualcuno, qualcuno che avrei potuto conoscere 18 anni fa, beh, è strano che lo dica proprio io ma mi sento meglio, ma sto male allo stesso tempo.
Restai in camera perchè stavo veramente male, non avevo proprio voglia di stare con chiunque potesse chiedermi 'ehi, ma stai bene?' perchè era evidente che non stavo bene.
Però avevo comunque voglia di fare un giro per la scuola, magari senza farmi vedere.
Mentre giravo a vuoto avevo la sensazione di essere seguita, ma ogni volta che mi giravo non vedevo nessuno, poi mentre passavo davanti alla scala principale vidi che nel riflesso di una lampada a vetro c'era un'ombra che mi seguiva.
"So che ci sei, è inutile che ti nascondi" dissi girandomi su me stessa.
"Bene, volevo solo parlarti, niente di più" disse Kendra in tono calmo.
"Cosa c'è?" chiesi un po' nervosa.
"Stai tranquilla che non mordo, sediamoci sulle scale, così ti spiego" disse andando a sedersi e poi la seguii a ruota.
"Allora, fa in fretta, non sono andata a cena e non voglio che mi trovino fuori dalla camera" dissi sedendomi.
"Bene, volevo solo spiegarti perchè sono così con Maia e Zoe, ma non dirlo a loro, ti prego" disse guardandosi i piedi.
"Dimmi, starò zitta, tanto ho già abbastanza segreti da nascondere" dissi, e penso che avrei fatto meglio a starmene zitta.
"Mi sono sempre sentita trascurata da loro, perchè stavano vicino a Jace, che era il ragazzo più bello e popolare dell'Istituto, e siccome prima , come già sai, frequentavo Nash, volevo provarci con qualcun altro per dimenticarlo" disse.
"Ma non ha funzionato, perchè Jace stava sempre con Maia e Zoe, e quindi hai dato loro fastidio perchè si allontanassero da lui, giusto?" chiesi.
"Esatto, ma non dirlo a Maia a Zoe, non mi crederebbero, voglio aspettare un po' prima di dirglielo, ti prego, so che ti hanno parlato male di me, ma dammi una possibilità, posso dimostrarti che non sono come loro dicono" mi disse appoggiando la sua mano sulle mie.
"Va bene, una possibilità va data a tutti, e penso che tu abbia ragione" dissi sorridendo.
Non sembrava così perfida come me ne hanno parlato loro.
"Grazie mille Peyton" disse abbracciandomi.
"Ma di nulla, però se loro lo scoprono e cercano di allontanarmi da te? Cioè, se non vorranno che io sia tua amica?" chiesi.
"Hai 18 anni, puoi fare quello che vuoi, piuttosto, prima mi dicevi di un segreto che devi nascondere, cos'era? Se posso chiedere" mi disse raddrizzando la schiena.
"Tranquilla, ehm, ho scoperto di avere due fratelli di cui non sapevo niente, mia madre me li ha tenuti nascosti per 18 anni, e sono venuta qua solo per cercarli, perchè sapevo che si sarebbero iscritti a questo college, lei ora è in Italia con il suo fidanzato, puoi anche già immaginare chi siano loro due" disse abbassando lo sguardo.
"Maia e Jace sono i tuoi fratelli?" chiese rimanendo a bocca aperta.
Annuii.
"Ecco perchè tu e Maia vi assomigliate molto, beh, stai tranquilla rimarrà un segreto, chi altro lo sa?" chiese.
"Tu e Zoe, nessun altro" dissi.
Kendra's pov
"Beh, ora vai dove dovevi andare, sennò ti vedranno" dissi sorridendole.
Bene, avevo trovato la mia arma segreta, non avrei ancora svelato il segreto a Maia, ma lo avrei fatto comunque, però ero contenta che anche Peyton si fidasse di me, come Gemma.
|Dan, ho scoperto una cosa sconvolgente, vieni subito in camera da me, Gemma non c'è quindi possiamo parlare tranquillamente.
-K.L| scrissi mentre tornavo in camera.
|Ora non posso, non puoi dirmi qua?
-Dan|
|No, è pericoloso, vieni qua, si tratta di Maia e Jace...e Peyton.
-K.L|
|Va bene, arrivo tra 5 minuti circa, a tra poco.
-Dan|
Sentii bussare e mentre andavo ad aprire mi arrivò un messaggio.
"Chi è?" chiesi urlando mentre prendevo in mano il telefono.
"Sono tuo fratello, apri" disse Dan dall'altra parte della porta.
Andai ad aprire e poi ci sedemmo, lui sul mio letto e io su una sedia.
"Allora, cosa mi volevi dire?" mi chiese prendendo il telefono in mano.
Glielo presi e me lo misi in tasca, lui aveva la brutta abitudine di fare registrazioni quando qualcuno voleva parlargli di cose 'importanti'.
"Ridammelo" disse alzandosi.
"No, questa cosa è troppo importante, non vorrei che qualcuno sentisse tutto, quindi te lo ridò quando avrò finito" dissi controllando che non stesse già registrando.
"Va bene, ma spero che ne valga la pena" disse risedendosi.
"Bene...Maia e Jace credono che la loro mammina sia morta, ma in realtà è in Italia con il suo nuovo fidanzato, e non è finita qui, hanno anche una sorella dell'età di Maia, ed è con noi qua al college...quella sorella è Peyton" dissi facendo un sorriso maligno.
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