V (A): Try bend the rules
Capitolo V (A): Try bend the rules
La mattina dopo è un'immagine speculare di quella precedente: Dominic trova Matthew che dorme con la testa appoggiata sulla punta della sua ala.
C'è soltanto una piccola ma rilevante differenza: sono entrambi svegli e sorridono.
Dominic è il primo a spezzare il silenzio fra loro.
"E' successo di nuovo!"
"Che vuoi che ti dica? Sei dannatamente comodo, angioletto!" mormora Matt.
-Mi chiamerà mai col mio nome?- si domanda l'angelo, alzando gli occhi
Matthew legge quel gesto come fastidio perché gli ostacola i movimenti e, chiedendosi perché mai la cosa gli interessi, solleva la testa, per liberarlo.
Ed è ancora più sorpreso quando vede Dom che alza una mano per bloccarlo.
"No, resta pure, non mi dai fastidio. E poi possiamo restare ancora un po' così, è presto." si affretta a chiarire, senza capirne bene il perché, ma lo associa alla sua innata tendenza a comportarsi in modo gentile con chiunque.
"Ne sembri quasi contento." osserva il diavolo.
"Cosa? No! E' che almeno stavolta non mi hai sporcato l'ala!" si giustifica Dom, con un lieve rossore sulle gote. "E poi, se la cosa fa piacere a te significa che faccio una buona azione nei tuoi confronti. E compiere una buona azione mi rende sempre contento!" fa un sorrisone estasiato.
In un primo momento sorride anche Matt, ma poi si incupisce.
"Aspetta un momento. Significa che... stai facendo fare una bu... una buona azione anche a me?" chiede faticosamente , con un'espressione quasi terrorizzata.
"No di certo! Tu ti sei preso quello che volevi, fregandotene di tutto e di tutti, proprio come ogni bravo diavolo che si rispetti... voglio dire, ogni malvagio diavolo!" si affretta a correggersi Dominic. "Ma tu guarda che mi fai dire!" sbuffa subito dopo.
Tuttavia, Matt non sembra ancora pienamente convinto.
"Tu dici? Però io ho reso contento te per il fatto che tu hai reso contento me... oppure come quello che hai detto adesso, l'hai detto per tranquillizzarmi e quindi cercando di tranquillizzarmi hai fatto un'altra buona azione nei mie confronti che però ha reso contento anche te... per averlo fatto!" sproloquia il diavolo, parlando a gran velocità mentre si mette a sedere sul letto, grattandosi confuso le corna ma senza disperdere un solo frammento di glitter sul materasso.
A causa della velocità ma soprattutto dell'elevato grado di contortezza di quel ragionamento, Dominic non è riuscito ad andare oltre il secondo 'contento'.
"Matthew, ma tu ci tieni davvero così tanto a farmi scoppiare un formidabile mal di testa di prima mattina?" si lamenta Dominic, massaggiandosi sia le tempie che l'aureola.
"Fantastico! Ti ho fatto venire mal di testa, questa è una cattiva azione che si rispetti, senza ombra di dubbio!" esulta Matthew, per poi massaggiarsi le tempie allo stesso modo.
"Ma no! Ti sei fatto venire mal di testa pure tu, che genio!" lo deride il biondo.
"Non importa, era il giusto prezzo da pagare!" ridacchia Matt, incurante delle fitte.
Quando entrambi si riprendono decidono di alzarsi, anche perché manca poco prima che si svegli il loro protetto.
Come ormai è diventata routine, Matthew si siede davanti alla specchiera, ma vedendo attraverso il riflesso dello specchio il volto imbronciato di Dominic un'idea gli solletica la mente.
"Hey, angioletto, vieni qui!" lo invita allettante.
Un po' dubbioso, Dom obbedisce.
"Ti propongo un patto." incalza Matthew.
"Un patto? Con un diavolo?! E ti aspetti pure che io accetti?" ride sprezzante Dominic.
"No, non quel genere di patto! E' solo una specie di reciproco cambio di abitudini." precisa il diavolo.
"Per il cielo benedetto, Matt! Potresti essere un po' meno ermetico? Ho ancora i postumi del mal di testa che m'hai fatto venire prima!" sbuffa l'angelo.
"Felice di saperlo, ma è presto detto: io rinuncio a truccarmi per un giorno intero." lo informa Matt e immediatamente Dom cambia la sua espressione confusa in un sorriso solare.
"Non ho finito!" puntualizza l'altro.
"Ok, va' avanti, è solo che mi piacevano già le premesse!" replica il biondo.
"Io ci rinuncio se... al mio posto lo fai tu. Ti lasci truccare da me." conclude il moro.
"Io? Truccato? Perché?"
"Perché sono curioso. Hai un così bel faccino, chissà come staresti bene," mormora l'altro, prendendo l'eye-liner. "Oh, andiamo, è soltanto un po' di innocuo trucco, non ho nessun secondo fine." aggiunge.
"Sei un diavolo. Tu hai sempre un secondo fine!" sbuffa Dominic, ma poi si ravvede, fissando il make-up.
"Pensi che starei anch'io bene come te con quella roba?" tentenna.
Matt ridacchia. "Allora sto bene!" deduce.
"Sì, ma mi piaci di più quando sei al naturale... voglio dire, mi piace di più il fatto che tu sia al naturale!" si affretta a chiarire Dom, arrossendo in quel modo che Matthew ormai comincia ad adorare.
Per questo preferisce non dirgli nulla.
Dominic si siede allo specchio, accanto a lui.
"Ma poi stasera si toglie, vero?" si accerta.
"Quante paranoie ti fai! E' trucco, semplicissimo trucco che si toglie facilmente, l'hai visto tu stesso, non ti sto giocando nessun tiro mancino. Questa è un'altra delle poche, pochissime volte in cui ti puoi fidare di me." gli sorride il moro, in quel modo sincero che Dominic ormai comincia ad amare.
Basta questo a convincerlo.
Avvicina il viso a Matt che gli regge il mento con due dita, per tenerlo fermo e lo istruisce.
"Perfetto. Ora apri bene gli occhi e guarda in alto!" sussurra, tracciando il contorno con una matita per occhi.
"Fa il solletico... ma in senso buono!" ridacchia Dom.
"Lo so." sorride Matt, ritracciando il tutto con l'eye-liner.
"Sì, decisamente a te il fondotinta non serve." riflette ad alta voce Matthew, rimirando il bel colorito dorato di Dominic.
"Quindi ho finito?" domanda Dom, in procinto di alzarsi, ma Matt lo blocca, facendo pressione sulle sue spalle.
"Fermo lì, ora viene la parte più importante!" lo avvisa lui, armandosi di rossetto e lucidalabbra, ripassandogli la bocca una seconda volta per accentuarla ulteriormente.
"Guardati." gli ordina in un bisbiglio.
Lentamente, Dom alza gli occhi verso la specchiera, sobbalzando in un primo momento, ma poi scruta meglio l'immagine che quell'oggetto gli restituisce
Vede un bel giovane, con gli occhi smeraldini messi in risalto da tutto il nero che li circonda e rende il suo sguardo più profondo, senza però risultare volgare. Le sue labbra, sensuali e carnose luccicano e umettandole un po', Dom percepisce un sapore di ciliegia.
"Quello sono io?" domanda ingenuamente l'angelo.
"Certo che sei tu! Non dirmi che non ti sei mai specchiato!" replica il diavolo, sbigottito.
"Beh, le altre volte che sono stato sulla Terra non ci ho mai fatto caso più di tanto e noi non abbiamo questi cosi in Paradiso, ci bastano i laghi, i fiumi, i ruscelli. Solo che ero tanto concentrato sulla bellezza di quei prodigi della natura, per curarmi davvero dell'immagine che mi restituiva quando mi ci affacciavo." spiega lui, continuando a guardarsi nello specchio, facendo diverse espressioni.
Matthew ridacchia divertito.
"Beh, se fossi in te mi concentrerei molto di più su quell'immagine. Sei bellissimo." sussurra suadente al suo orecchio, guardandolo attraverso lo specchio.
"Come un ruscello?" domanda speranzoso Dom, voltandosi verso di lui.
"Molto, molto di più. E il trucco è solo una ciliegina sulla torta. La torta era già bellissima al naturale." sorride il moro.
"Ma... stai parlando ancora di me?" domanda Dom, incerto.
Matt annuisce, notando soddisfatto un motto di compiacimento nel biondo, che continua a rimirarsi.
-Ma bene, angioletto, allora un punto debole ce l'hai: la Vanità.- deduce l'affascinante creatura infernale, con un perfido ghigno che Dom non può vedere, intento com'è a specchiarsi.
"Matthew, per caso hai qualche altro trucco?" domanda innocentemente la sua nemesi.
Matt fa apparire un mascara nelle sue mani.
"Tutti quelli che vuoi."
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Quando all'incirca mezz'ora dopo, scendendo dopo la colazione, Chris li trova in garage con ogni cosa rimessa a posto, si ritrova con un Matthew acqua e sapone, salvo i suoi vestiti eccentrici e un Dominic truccato come una rockstar glamour degli anni '80, salvo la sua immacolata tunica bianca.
"Sei sempre tu il diavolo, Matt e tu l'angelo, Dom... o vi siete scambiati i ruoli?" domanda confuso.
"Nessuno scambio. Oggi abbiamo deciso così." lo informa Matthew.
"Chris, caro, vero che sto bene?" domanda con uno sguardo ottimista Dominic.
"In genere non sono cose che si chiedono, Dom, o almeno non si chiedono da maschio a maschio... soprattutto non quando il maschio in questione sono io!" precisa Chris.
"Oh, scusami tanto, non volevo turbarti!" si demoralizza il biondo.
"E comunque sì, stai decisamente bene." riconosce l'umano, riaccendendo un sorriso nel suo interlocutore.
"Più di me?" domanda Matt, bisognoso di attenzione.
"Non ti ci mettere anche tu, adesso!" sbotta Chris. "Siete entrambi belli da togliere il fiato, ok?" lo accontenta, alzando gli occhi.
"Se vuoi posso truccare anche te!" si offre il diavolo.
"Non pensare nemmeno di provarci!" quasi ringhia Chris, facendo ridere gli altri due.
"Ad ogni modo, Dom... pure lo smalto?" domanda esterrefatto Chris, guardandogli le unghie laccata di nero.
"E' stata un'idea di Matt, ma... non sono brutte!" replica l'angelo, guardandosi le mani.
"E' un bene che gli altri non vi possano vedere!" borbotta tra sé e sé Chris, prima che suonino alla porta.
Matthew e Dominic si mettono in un angolo, pronti ad assistere Chris mentre lui esamina i suoi candidati.
Si tratta di due ragazzi attorno a trent'anni, un batterista e un chitarrista, lo si capisce dal fatto che uno abbia la chitarra a tracolla e l'altro tenga in mano due bacchette.
Per errore i due si sono presentati alla stessa ora.
"Non ti avevo detto alle 8:15?" domanda il padrone di casa al batterista.
"No, 8:00 in punto, me ne ricordo bene!" conferma l'interpellato.
"Se vuoi apro una voragine e te ne levo di mezzo uno!" propone Matt, girando attorno ai due candidati, allettato da quell'idea.
Chris ormai c'ha fatto l'abitudine e lo ignora deliberatamente.
"Il solito esagerato. E poi è un errore di Chris, è lui che ha sbagliato a dirgli l'orario!" commenta Dom.
"Mi stai dicendo che se era un errore del ragazzo potevo farlo?" sogghigna il moro.
"Io non ho mai detto niente del genere!" borbotta il biondo, per poi rivolgersi a Chris. "Figliuolo, sono certo che agirai con bontà d'animo e correttezza!"
"Blah,blah,blah!" gli fa il verso Matt, fingendo di cacciarsi due dita in gola.
Per tutta risposta, l'angelo alza i suoi occhi truccatissimi e sbuffa, incrociando le braccia al petto.
"Ti sei imbambolato?" domanda a Chris il chitarrista.
"No è che... decidevo il da farsi. Ok, errore mio, non è poi questo dramma, vi posso provinare entrambi. Comincia tu." lo esorta il bassista.
Il chitarrista obbedisce, posizionandosi, sistemandosi e suonando una versione strumentale di 'We Are The Champions' dei Queen, senza sbavature e senza strafare.
Dom e Matt osservano il loro assistito, ma non sembra trasparire nessuna emozione da lui, positiva o negativa che sia.
"Brillante!" si congratula Chris con un sorriso, invitando il candidato a cedere il posto all'altro.
Il batterista si esibisce in lungo assolo improvvisato, abbastanza energico, anche lui senza il minimo errore.
"Forse ci siamo, li ha trovati!" commenta Dominic, allegro, rivolto a Matt.
"Contento lui... secondo me si potrebbe fare di meglio." borbotta Matthew, guardandoli con disprezzo.
Chris sembra pensarla allo stesso modo dell'angelo, perché sottopone entrambi ad un'altra prova.
"Sai le parti di batteria della canzone che ha suonato lui?" domanda al batterista e lui annuisce.
"Bene, provate a suonarla insieme allora." li sprona il più giovane e i due lo accontentano.
Il risultato finale non è affatto male.
I due musicisti non sono niente di eccezionale, ma rispetto alla media che finora ha supervisionato Chris, sono nettamente superiori, per questo il ragazzo decide che forse è venuto il momento di accontentarsi.
"Ok, ragazzi, d'accapo, ma stavolta suono anch'io con voi." annuncia il bassista, raggiungendoli per eseguire quella performance.
"Non ci provo nemmeno ad andare ad insidiarlo. Assorto com'è in quel che sta facendo non mi sentirebbe nemmeno!" borbotta Matthew, osservandoli.
"E' vero, ma lasciamo che si diverta. Povero ragazzo, ha faticato tanto e ora forse pare che abbia trovato il suo tanto agognato gruppo... e senza cadere in nessuna tentazione!" commenta soddisfatto Dom, mentre osserva l'esibizione.
"A te piacciono davvero? Voglio dire... io ci vedo solo tre persone che stanno suonando, ma in modo troppo individuale, anche se lo stanno facendo bene. Non lo so... non mi trasmettono nessuna emozione!" constata il moro.
"Oh sì, certo, perché tu avresti delle emozioni!" sghignazza il biondo, ma poi si accorge che Matt non sembra affatto divertito.
"Sarò anche un diavolo, ma... non sono un pezzo di granito!" ammette risentito, con gli occhi un po' lucidi.
Dominic smette subito di ridere.
"Io pensavo che... non credevo che tu... scusami!" farfuglia sconnesso, picchiettandogli una spalla con la punta dell'ala, come a volerlo confortare.
"Non ci credo! Ci hai creduto per davvero!" scoppia a ridere Matthew.
Il volto del biondo di rabbuia all'istante.
"Stavi fingendo! Altro che pezzo di granito, tu sei un... non mi viene in mente un epiteto adatto, ma anche se così fosse non lo potrei dire!" sbotta Dominic, sbattendo le ali e fulminandolo con lo sguardo.
Matthew sorride, quasi in estasi.
"E' così bella la tua rabbia, angioletto. Dovresti tirarla fuori più spesso."
Per l'ennesima volta nel giro degli ultimi due minuti, Dom cambia nuovamente, umore, espressione e si tranquillizza.
"Io devo smetterla di darti retta!" esclama ad alta voce, ma è più un monito a se stesso.
Nel frattempo, incurante del loro centoventottesimo battibecco, Chris accompagna i suoi candidati alla porta.
"Vi faccio sapere, ma posso già dirvi che siete andati ben oltre le mie aspettative!" sorride a loro, salutandoli e accompagnandoli fino al marciapiede, fermandosi fuori per fumarsi una sigaretta e starsene solo coi suoi pensieri, anche perché, stranamente, né Dominic né Matthew l'hanno seguito di fuori.
La verità è che sia Dominic che Matthew stanno osservando con curiosità gli strumenti in quella stanza.
"Io non ci vedo poi tanta difficoltà nello suonare questo giocattolino, ho visto come fanno, premi un po' di cose a casaccio sul manico e poi tocchi le corde con quell'aggeggio piccolo con la punta." brontola Matthew, avvicinandosi a una delle chitarre che giacciono appoggiate al muro, scegliendo fra l'elettrica e l'acustica quella elettrica infilandosi la tracolla ed estraendo il plettro che è incastrato nel manico.
"Invece non so se sia difficile suonare quella cosa, ma sembra così divertente!" commenta Dominic , sedendosi alla batteria e impugnando le bacchette.
"Che bella sensazione!" sorride intrigato.
"Facciamo, un po' di casino, angioletto!" propone Matt, collegando la chitarra all'amplificatore, così come ha visto fare in precedenza dagli umani.
"Ci sto!" approva il biondo, rimboccandosi le maniche della sua tunica.
All'inizio fanno tentativi un po' vacillanti, cercando di capire meglio come funzionano quegli strumenti, ma entrambi riescono ben presto nell'impresa, cominciando a suonare con più decisione ed un'inspiegabile naturalezza che li porta a fare cose complicatissime anche per dei professionisti, figurarsi per due principianti!
La cosa più incredibile è che entrambi stanno producendo qualcosa che ha senso, molto senso.
Mentre prende la quinta boccata alla sua sigaretta, buttando fuori il fumo e guardandolo disperdersi nella fredda aria invernale, Chris sente dei suoni provenire dal suo garage.
No. Non dei suoni. Della musica. Della buona musica.
Buttando quel che resta della sua sigaretta a terra e schiacciando il mozzicone sotto la sua scarpa, Chris torna al garage.
-Probabilmente è Matt che ha fatto comparire uno stereo, oppure stanno guardando la TV e hanno trovato un canale di musica, oppure ... - elabora le sue ipotesi, aprendo la porta.
Non riesce a credere allo spettacolo che gli si presenta davanti agli occhi: Dominic è seduto alla batteria e suona con un impressionante vigore, muovendosi velocissimo e degnando ogni parte di quello strumento della giusta attenzione. Matt esegue dei riff alla chitarra, muovendo rapidissimo le dita sui tasti, senza sbagliare nemmeno una nota ed è talmente sicuro di quello che fa da riuscire a camminare avanti e indietro mentre suona.
"Ma... allora siete voi!" esclama Chris sbalordito.
Accorgendosi della sua presenza, le due creature sovrannaturali interrompono la loro attività all'istante.
"Scusaci, Chris, è solo che eravamo curiosi di vedere com'era, non volevamo fare alcun danno!" chiarisce Dom, in procinto di alzarsi.
"Non ti muovere da lì!" gli impone Chris.
"Sei arrabbiato?" domanda l'angelo, rattristito.
"Lui può anche mettersi a frignare come una femminuccia, invece a me la cosa non fa né caldo né freddo. Mi andava di provare e l'ho fatto!" mette in chiaro il diavolo, con la sua solita spavalderia.
"Arrabbiato? Volete scherzare? Più che altro mi fa arrabbiare il fatto che non l'abbiate fatto prima. Perché non mi avete detto subito che sapevate suonare?" li interroga l'umano.
"Perché io non so suonare!" replica Dom.
"Io neanche." ammette Matt.
Chris li guarda ancora più attonito.
"E' sconvolgente! Allora avete un dono naturale, ragazzi miei." sorride Chris.
"Figliuolo, non è carino farti beffe di noi. OK, abbiamo visto i tuoi strumenti senza il tuo permesso, ma basta farcelo pesare così!" borbotta il biondo, imbronciato.
"Dominic, non sono mai stato così serio in vita mia! Ero fuori a fumare e quando ho sentito la musica..."
"Un momento. Tu fumi? Che orrore! Non va bene Chris, non ci siamo proprio!" lo rimprovera Dom, indignato.
"Meraviglioso, un vizio, ed è pure uno di quelli più nocivi!" sogghigna appagato Matt, battendo le mani.
"Ok, cercherò di smettere!" alza gli occhi l'umano. "Tornando al discorso di prima, ho passato mesi alla ricerca degli elementi per il mio gruppo, ho trascorso un'infinità di ore ad esaminarli e valutarli, alla ricerca dell'emozione perfetta e voi due mi avete appena dato quell'emozione!"
"Di cosa mi stupisco? E' ovvio che qualunque cosa faccia, la faccio in modo impeccabile!" si vanta Matt, ma poi si accorge di ciò che ha appena detto. "Ok, pessima scelta lessicale, ma, andiamo, avete capito che cosa volevo dire!" precisa.
"Io so solo che voglio sentirvi ancora. Subito. Adesso." comanda il bassista.
"Hey! Quel tono con me non lo usa nessuno!" sbotta il moro. "Lo faccio, ma solo perché va a me di rifarlo!"
"Speravo che me lo chiedessi!" fa un sorrisone acceso Dominic, impugnando le bacchette e aspettando che Matt gli faccia un cenno.
Non appena glielo fa, Dom comincia a percuotere i tom, i piatti e la grancassa con una certa ritmicità e Matt non fa altro che andare appresso a quel ritmo e nel giro di pochi istanti si ricrea nuovamente fra loro una perfetta sintonia.
"Non smettete." si raccomanda Chris, imbracciando il suo fidato basso e infilandosi la tracolla.
Attende il momento giusto e poi si inserisce in quella jam-session nata dal nulla, aggiungendo quel tassello che manca per completare il puzzle della perfezione assoluta.
Vanno avanti per qualche minuto, poi Dom termina per primo, seguito da Chris, mentre Matt è l'ultimo a fermarsi, divertendosi a lasciar riecheggiare l'ultima nota.
"Wow! Sono un inferno di batterista!" esulta Dom, alzando entrambe le bacchette, su di giri come non si è mai visto.
Matthew ridacchia e pure Chris lo osserva divertito. L'angelo ne capisce il motivo.
"Oops, ora sono io quello che ha scelto male le parole!" si porta una mano alla bocca, imbarazzato.
"Ragazzi, non ho parole. Questa era una jam-session coi cazzi e contro cazzi!"
"Christopher! C'era un altro modo per dirlo!" lo ammonisce il biondo, ma l'umano è troppo esaltato per badare a lui.
"A me piace di più questo e approvo in pieno!" ghigna il moro.
"Più che altro... ma eravamo davvero solo noi tre? Sembravamo almeno dieci!" commenta incredulo Dom.
"Ok, direi che la mia ricerca termina qui. Ho trovato gli elementi per il mio gruppo." sentenzia con un largo sorriso il riccioluto.
TBC
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