Capitolo XXVIII: My eyes tonight...
Uh!
Mi sono accorta che mancava l'ultimissimo capitolo scritto che qui non avevo messo, provvedo ^^'
Ma buongiorno... poche superstiti che non so se ancora vi ricorderete di questa storia XD
Questo capitolo mi ha messo non poco in difficoltà, perché lo sapete che l'NC 17 non è affatto il mio regno... insomma, credo di essere molto più imbarazzata io del nostro caro angioletto XD
Ho cercato di trovare il giusto equilibrio, tenendo conto del carattere dei personaggi (ma con Matt credo di aver toppato, l'ho reso troppo romantico mi sa, povero diavoletto, mi odierà!) e credo di aver coniato un nuovo genere : la clumsy hotness .. o l'hot clumsiness, leggere per credere! XD
p.s. anche Tom e Morgan si sono ritagliati uno spazio... spero non vi dispiaccia ^^
Capitolo XXVIII: My eyes tonight are the only thing I don't want to take off of you
"Che co... che cosa hai appena detto?" gli chiede conferma Matthew, senza nemmeno accorgersi che per la grande sorpresa ora ci son delle fiamme che sfavillano nei suoi occhi.
Fortunatamente, i riflettori non son più puntati su di loro e l'attenzione della folla è momentaneamente catalizzata da Chris che sta a bordo palco, ringraziando, stringendo mani e regalando plettri a destra e manca.
E ancora più' fortunatamente, Dominic quel particolare lo nota eccome.
"Matt... i tuoi occhi..." tenta di fargli notare l'angelo.
"Sì, miei occhi, così come il mio cuore, bruciano d'amore per te... è così evidente?" gli sorride il diavolo; proprio lui che fino a qualche mese prima avrebbe immerso la lingua nell'acqua benedetta piuttosto che pronunciare quelle parole.
Ad ogni modo, le fiamme non si sono ancor estinte dai suoi occhi zaffirini.
"E' molto più che evidente... è letterale!" ritenta Dominic.
"Uh?"
Con un rapido movimento del polso, il biondo produce dal nulla un paio di occhiali da sole scuri e glieli inforca sul naso.
"Ora va meglio. Ti consiglio di tenerli su finché quelle fiamme non abbandonano i tuoi occhi."
"Davvero sono apparse? Non me ne ero nemmeno accorto. Lo vedi che effetto hai su di me, mio bell'angioletto?" gli sorride il moro.
"Per quanto sia piacevole starsene così, propongo di alzarci, prima di dar troppo nell'occhio," decide Dominic e il diavolo annuisce, scostandosi da lui, per permettergli di rialzarsi.
"Quanto all'effetto che ti faccio, ne sono assai lusingato, ma non sono ancora pronto per vedere quelle fiamme nei tuoi occhi per tutto il tempo. E poi offuscano quel loro meraviglioso blu; il che è davvero un delitto." borbotta il biondo.
"Dammi un minuto," gli chiede il moro, cercando di rilassarsi, per poi abbassare gli occhiali. "Ci sono ancora?"
Dom scuote la testa, sorridendogli e facendo svanire gli occhiali.
"No, adesso sono solo meravigliosamente blu."
Il diavolo gli sorride di rimando.
"Ciò non toglie che abbia dimenticato quel che mi hai detto." puntualizza.
"Quello che ho detto l'hai capito benissimo. Non me lo far ripetere, perché non credo che ne avrei il coraggio." mormora Dom.
"Tranquillo, mi è bastato sentirtelo dire una sola volta per sapere quel che devo fare." ammicca Matthew.
"Bene, quindi ci conviene andarcene adesso, così avremo un po' di tempo prima che Chris torni a casa, se ci va bene anche un'ora!" sorride l'angelo.
"Ma tu credi davvero che ridurrò la nostra prima volta a una cosa veloce da consumare nel giro di un'ora solo perché abbiamo una casa libera?" ribatte il diavolo.
"Aspetta, ho capito: vuoi chiedere a Chris di rimanere da Kelly?" gli domanda speranzoso il biondo.
"Potrebbe essere un'idea,angioletto; ma ho in mente qualcosa di più speciale. Voglio regalarti la notte più indimenticabile della tua vita e non sarà in un garage." mormora Matt, accarezzandogli il viso con il dorso della mano.
"Non vedo l'ora." gli sorride estasiato Dom. "Me lo dici che cos'hai in mente di preciso?"
"Lo vedrai. Ora però andiamo a far un po' di pubbliche relazioni con il pubblico,o chi lo sente Chris ... ma soprattutto Emma!'' lo sprona Matt.
"Giusto, ma cerchiamo di non metterci troppo." si raccomanda il biondo, non entusiasta alla prospettiva di sprecare altri preziosissimi minuti che saprebbe e vorrebbe impiegare in modo assai più appagante.
"Mm, angioletto, più sei impaziente, più diventi irresistibile." gli sorride Matt, prima di prenderlo per un braccio e raggiungere Chris sotto il palco.
Per tutta la durata dell'interazione con il pubblico Dom si dimostra decisamente meno socievole del solito. Inutile dire quanto la cosa diverta Matt.
"Ragazze, credo che voi abbiate fatto con noi foto a sufficienza per aver un calendario!" sbuffa il biondo, allontanandole, a favore del successivo gruppetto di fan che li avvicina.
"Ciao ragazzi, complimenti per la vostra perfomance, ci avete fatto scatenare!" sorride loro un ragazzo con un forte accento scozzese.
"Era il nostro obiettivo! Piuttosto, grazie a voi per essere venuti!" risponde cordiale Chris.
"Ma diteci, come mai avete scelto proprio quel nome per la vostra band?"domanda un altro ragazzo.
L'impazienza di Dominic si fa sentire un'altra volta, perché quella è una risposta lunga da dare, soprattutto la versione alterata che i tre hanno precedentemente studiato a tavolino.
E lui non ha tempo per le risposte lunghe.
"Lo vedi quel ragazzo coi capelli lunghi là al bancone? Ci ha fatto la stessa identica domanda non più' di un quarto d'ora fa; vallo a chiedere a lui cosa abbiamo risposto!" lo esorta l'angelo, suonando molto meno gentile di quanto si è imposto.
Tanto che il suo interlocutore lo guarda con un contrariato stupore.
"Uh, non farci caso, il mio amico ha un po' la luna storta perché è stanco morto dopo una serata così intensa!" si affretta a salvare le apparenze Chris.
"Proprio così, ragazzi, ma sono sicuro che Chris sarà più che contento di soddisfare qualsiasi vostra curiosità, mentre io porto a letto il nostro batterista! Ciao, ragazzi, ci si vede al prossimo concerto!" si congeda Matt, allontanandosi con Dom.
"In effetti è la verità, tu mi stai davvero per portare a letto..." osserva Dominic, mentre escono dal retro, riguadagnandosi un po' di agognata privacy.
"Sì, ma non certo per dormire!" puntualizza il diavolo.
"Lo spero!" si lascia sfuggire l'angelo. "Oh, no! Guarda cosa mi fai dire!" si tappa la bocca con entrambe le mani, imbarazzato.
Matthew scoppia a ridere divertito.
"Fidati, angioletto, mi hai già dato prima segnali della tua meravigliosa impazienza. E' la tua insofferenza verso i fan è stata sublime!" gli sorride con approvazione, mentre si incamminano lungo una strada isolata e poco illuminata.
"Ma no....non sono stato indisponente; non lo farei mai..." borbotta Dominic.
"Ma se a una ragazza che ti ha chiesto se le regalavi le bacchette le hai risposto 'Compratele!'" gli ricorda Matthew,sempre più divertito.
"Oh cielo benedetto, davvero le ho detto così'?"
Matt annuisce.
"E in un modo che non si può definire affatto cortese!" aggiunge deliziato.
"Beh, ma cerca di capire, avrei perso troppo tempo, tornando in camerino a prenderle... e poi sono mie, ci tengo troppo, ma le hai viste? Hanno le punte leopardate... quel negozio ha proprio tutto!" si giustifica l'angelo. "Ai prossimi concerti mi rifornirò di bacchette banali e insulse e sarò ben lieto di farne dono a chiunque." si ripromette.
-Oh, angioletto, non posso che approvare questo tuo splendido attaccamento ai beni materiali. - pondera fra sé e sé, prima di ricordarsi che è ben altro il peccato a cui sta per indurlo.
Che poi lo consideri non tanto un vero e proprio peccato di Lussuria, quanto l'estrema prova di amore e fiducia che gli sta dando Dominic, e' un dettaglio irrilevante.
"Beh angioletto, qui non c'è nessuno, lo sai che significa?"
Per tutta risposta, il biondo sorride furbetto, facendo bella mostra della sua aureola e delle sue ali ormai non più così immacolate; a riprova del fatto che ha capito e si è già reso invisibile.
A Matthew non resta che imitare le sue azioni in tutto e per tutto.
"Che ne dici, Dommeh, ce ne andiamo?" mormora il diavolo, avvolgendogli le braccia attorno al collo.
Dominic lo bacia con trasporto, afferrandolo per le corna, ma con dolcezza.
"Ovunque tu mi voglia portare," gli sorride, stringendosi più a Matthew, che fa svanire entrambi.
*************************** (Contemporaneamente)
Thomas compone in fretta e furia un ben noto numero, ma trova la linea occupata.
Ripete l'operazione altre tre volte di fila, con il medesimo esito, prima di decidere che la cosa più giusta da fare forse è proprio non fare nulla.
Infatti, nel giro di pochi secondi sente il suo i-Phone666 suonare e non deve nemmeno interrogarsi su chi possa essere.
"Finalmente! Non riuscivo a trovare la linea libera; si può sapere con chi stavi parlando?" lo interroga Morgan, con un certo disappunto che trapela dal suo tono di voce.
"Che c'e' Morgy? Non sono tenuto a usare questo telefono per parlare con qualcuno che non sia tu?" si diverte a stuzzicarlo l'arcidiavolo.
"Huh? N...no, certo che no." borbotta l'arcangelo. "Lo puoi usare anche per chiamare Matt!"
Tom sorride per quella risposta così spontanea, ma anche rivelatrice, prima di spiegargli cosa sia effettivamente successo.
"Indovina un po', Mille-piume-gelose, il motivo per cui non trovavi più la linea libera è perché anch'io stavo cercando di chiamare te; contento adesso?"
"Contento? Perché mai la cosa dovrebbe farmi contento? Se non altro ora mi hai fornito una spiegazione logica e plausibile a quanto successo!" replica il biondo, con una fredda razionalità che gli serve solo a celare quanto sia effettivamente lusingato dal fatto che lui e Thomas si siano praticamente cercati a vicenda.
E questo l'arcidiavolo lo sa bene, ma preferisce non dirgli niente attendendo sia l'altro a parlare. E non deve attendere molto perché ciò accada.
"Ma l'hai visto cos'è successo mentre erano con Chris? E Dominic non mi sembrava affatto stanco!"
"Oh no, stanco no, per lo più direi... insofferente al genere umano!" gli fa notare con un tono divertito Tom.
"Cosa? Ma no, il mio caro ragazzo non si e' mostrato affatto insofferente!" lo difende Morgan.
"Ah no? E, dimmi esattamente come si è mostrato quando, mentre facevano le foto, ha spintonato una ragazza, per mettersi fra lei e Matt?" sghignazza il moro.
"Beh... l'ha fatto per quella fanciulla; ha cercato di tenerla lontano il più possibile da quella presenza maligna..." tenta di giustificare il suo pupillo l'arcangelo, ma è palese che si stia solo arrampicando sugli specchi.
"E già... e il tuo caro ragazzo pare avere tutte le intenzioni di fare cose molto poco caste con quella presenza maligna..." sogghigna Tom. "Altrimenti perché avrebbero avuto tutta quella fretta di defilarsi?"
"Quindi... anche tu pensi sia quello il motivo?" si agita l'altro.
"Hai la stessa sensazione anche tu, Morgy?"
"Sapevo che sarebbe arrivato questo momento... solo che non pensavo così presto!" borbotta il biondo.
"Così presto?! Ma se si annusano come cani in calore da mesi? Piuttosto mi domando perché il tuo Cento-piume pudiche non abbia ceduto prima, per la precisione quella notte che Matt..."
"Non t'azzardare a ricordarmi quel disdicevole accaduto, te lo ricordi quanto ti e' costato il mio perdono?"
"Hai ragione, come non detto. E comunque, non ho idea di dove quei due si siano imboscati, ma prima che lasciassero il locale il mio piccolo bastardo aveva il suo inconfondibile sguardo alla 'Sto per fare tantissimo sesso sfrenato'!" lo informa l'arcidiavolo, tronfio d'orgoglio.
"No,ti prego, non dire cosi!'"piagnucola Morgan.
"Ho detto così? Oh, domando scusa,intendevo che Matthew aveva uno sguardo alla 'Sto per unirmi al mio dolce e amato angioletto in un atto d'amore cuoricioso e arcobalenante dove ci doneremo amabilmente l'uno all'altro, fonderemo amorosamente insieme la sua anima con... qualsiasi cosa io abbia al posto di essa, con tutto l'amore dell'universo.'!" si corregge Tom, modulando la sua voce in uno sdolcinatissimo falsetto.
Segue un attimo di silenzio che poi viene spezzato dall'arcangelo.
"Thomas, te l'hanno mai detto che sei un grandissimo.... "
"Siiii'?" attende speranzoso Tom dall'altra parte del ricevitore.
"Alliscia -piume?" conclude il biondo.
"Un cosa?!"
"Ma sì hai, capito, fingi di compiacermi solo per arruffianarmi; sei quello che gli umani chiamerebbero 'leccapiedi'!" chiarisce l'arcangelo.
"Eh no, Morgy, se proprio mi vuoi offendere, almeno fallo come si deve. C'è un'altra parola che gli umani usano in questi casi, molto più diretta..." ridacchia il moro.
"Oh no, non la potrei mai dire!" si oppone il biondo, che ha capito tutto.
"Ma certo che puoi dirla, del resto corrisponderebbe né più né meno che alla verità..." lo esorta la sua Nemesi.
"Co- cosa?" balbetta il suo interlocutore, sentendosi soffocare nella sua tunica; difatti strattona il colletto nel tentativo di sentire meno caldo.
"Oh sì, hai capito bene, il tuo succulento culetto non mi limiterei solo a leccarlo, ma lo ricoprirei anche di baci morsetti, e poi, quando meno te l'aspetti, io..."
Segue il rumore di un tonfo, come se qualcosa (o qualcuno) fosse caduto, e poi il segnale di linea libera.
Tom ridacchia fra sé, riponendo in tasca l'iPhone.
- Il mio arcangioletto pudico! Cinquecento anni che ci conosciamo e ancora non ci considera abbastanza intimi da poter sperimentare un minimo di sesso telefonico!- pondera, scuotendo la testa con un sorriso.
************* (Contemporaneamente)
Anche se prima ha usato una palese e marcatissima vena ironica, Tom non può nemmeno immaginare quanto ciò da lui pronosticato poco si allontani dalla realtà.
Perché, per quanta voglia Matthew possa avere di fare dello strabiliante sesso con Dominic, la sua preoccupazione principale è far sentire a proprio agio il suo angioletto, ricoprendolo di quante più premure possibili.
A cominciare dal luogo che ha scelto.
"Ma... questo è..." mormora Dominic, pervaso dallo stupore, mentre si guarda attorno, senza per questo separarsi dall'avvolgente abbraccio di Matt.
"Sicuro, non potevo permettere che la nostra prima volta avvenisse in un posto scontato come a casa di Chris, né mi sembrava indicato portarti al motel di Soho... troppi ricordi amari..." si incupisce il diavolo, memore di una delle prove più dure che il loro amore contrastato abbia dovuto affrontare.
Anche l'angelo si fa partecipe di quel turbato ricordo, ma preferisce non proferire parola, continuando a stringersi al suo amato ritrovato.
"Insomma, non potevo non scegliere proprio il luogo dove mi piace pensare che ci si sia stato il nostro primo appuntamento." gli sorride il diavolo, accarezzandogli teneramente i capelli.
"Piace pensarlo anche a me." arrossisce Dominic, nascondendo il viso contro la sua spalla.
"Non sarà congelato come la prima volta che l'abbiamo visto, ma fa ancora il suo bell'effetto, che dici, angioletto?" domanda retorico il moro, prendendo posto accanto a lui su una delle panchine disponibili.
"Il lago di Dartmouth è sempre il lago di Dartmouth!" sospira Dominic, appoggiando la testa sulla spalla dell'amato, mentre si bea di quella visione.
"Certo che se tu me le avessi manifestate un po' prima le tue intenzioni, forse avrei potuto attrezzarmi un po' meglio per rendere questa notte il più speciale possibile..." borbotta Matt, ma il suo sorriso furbetto tradisce l'aria melodrammatica che vuol mantenere. "A meno che, forse qualcosina riesco a farla anche all'ultimo minuto!" ammicca il bel diavolo, schioccando le dita.
Come per incanto, dalle fresche e refrigeranti acque del lago si innalza un elegante gazebo bianco, col tetto rosso e un relativo ponticello di legno che conduce a quella meraviglia architettonica celata agli occhi di qualsiasi essere umano.
"Per tutti i sette cieli! Matthew, ma è..." esclama l'angelo, non riuscendo a trovare parole adatte a descrivere il suo stupore.
"Oh, ma questo è ancora niente rispetto a quello che accadrà stanotte. Allora, vogliamo andare?" sorride Matthew, alzandosi dalla panchina e porgendo il braccio a Dom, in segno di invito.
Invito che l'angelo accetta senza troppe cerimonie.
Mentre si incamminano, Dominic non può fare a meno di notare come il lago sia attorniato da un gruppo di umani che hanno tutta l'aria di volersi fermare a lungo, a giudicare dal barbecue, dall'impianto Hi-Fi che riproduce musica di dubbio gusto e dalle bottiglie di birra che si sprecano.
"Non preoccuparti, Dommie, loro non ci possono vedere." gli ricorda Matt, che ha già intuito quale possa essere la fonte di fastidio per il suo angioletto corrucciato.
"Lo so, però, voglio dire... con tutti i posti che c'erano, proprio qui dovevano fare la loro festicciola?"sbuffa il biondo, mordendosi il labbro inferiore, mentre ormai hanno già varcato la soglia e sono all'interno del gazebo.
E' una tentazione alla quale il fascinoso diavolo non sa resistere e cattura subito quel succulento labbro fra i suoi denti, azione che è il preludio di un bacio intenso e focoso.
"Che t'importa? Pensiamo alla nostra di festa!" ridacchia il moro contro le sue labbra.
Dominic annuisce senza dire una parola e torna a concentrarsi sul bacio, volendolo ricambiare a dovere, ma le risate poco aggraziate, la musica rimbombante e il gran vociare che arriva da fuori giungono alle sue raffinate orecchie.
"Matteh, perdonami, ma così non riesco a lasciarmi andare. Lo so che, come hai detto tu, loro non possono vederci, né sentirci, ma ciò non esclude il fatto che io possa farlo." spiega Dom, separandosi a malavoglia da lui.
"Sì, in effetti questi mortali cominciano a dare sui nervi anche a me!" ringhia innervosito Matthew, guardando verso la riva. "Okay, sono abbastanza vicini, credo che mi basterà una sola palla di fuoco per farli cadere tutti in una profonda voragine dalla quale non faranno mai ritorno!" annuncia spietato, rigirandosi già fra le mani l'incandescente minaccia che ha preannunciato.
"Nonostante sappia quanto la cosa ti alletterebbe, non credo ci sarà bisogno di una tale violenza!" commenta l'angelo, stringendogli la mano che non regge la palla infuocata.
Il tempo di dirlo e Matthew sente un gran trambusto e guardando meglio nota come la comitiva in questione si affretti a raccogliere le proprie cose, con qualche urletto di panico, prima di dileguarsi a gran velocità.
Ben conscio che gli umani non possano aver in alcun modo intuito i suoi catastrofici piani distruttivi, il diavolo si volta verso l'amato, con uno sguardo interrogativo.
Non ha nemmeno bisogno di formularla quella domanda.
"Beh, è logico che se ne siano andati tutti; non è saggio rimanere a prendersi in pieno un violento acquazzone!" spiega Dominic, come se niente fosse.
"Violento acquazzone?! Ma se c'è un cielo che non potrebbe essere più limpido!" gli fa notare il moro, sempre più confuso.
"Di certo non nelle loro menti." sorride malandrino il bel biondo, con un'aria che è tutto fuorché innocente.
Matthew ridacchia di quell'astuzia un po' sottilmente maligna del suo compagno.
"Ma bravo il mio machiavellico angioletto..." si complimenta, con sincero orgoglio, tirandolo più a sé.
"Beh, parlando di Machiavelli, il fine giustifica i mezzi. E il mio fine era troppo meraviglioso." mormora l'altro, rubandogli un bacio. "Questo lago dava molti meno problemi d'Inverno, quando nessun'altro osava addentrarsi qui." aggiunge, a un soffio dalle labbra del moro.
"Hai ragione..." finge di farsi pensieroso Matthew. "Forse dovremmo rimandare quella certa cosa da Dicembre in avanti, quando qui ci sarà molto meno afflusso." si diverte a provocarlo.
"Dicembre un accidenti!" sbotta Dom, facendolo ridere. "Non potrei aspettare una settimana, un giorno o anche soltanto una sola ora di più!" quasi ringhia, buttandosi verso di lui con tale foga che entrambi finiscono sul pavimento di legno, dalle cui fessure è possibile intravvedere lo sciabordio dell'acqua. "E tanto per la cronaca, chiunque provi ad avvicinarsi a questo posto vedrà incombere il più minaccioso dei temporali, quindi resteremo soli tutta la notte!" si sente in dovere di aggiungere.
Il diavolo ridacchia, sempre più divertito dall'audacia, dall'insistenza e dai giochetti mentali che l'angelo sta usando per fargli capire quanta voglia abbia di stare con lui.
Tutte cose che stanno rendendo Dominic ancora più sexy ai suoi occhi. E ancora indossa tutti i vestiti.
"Capisco l'irruenza, Dommeh, ma niente ci vieta di starcene un po' più comodi." ammicca il moro, schioccando le dita e facendo apparire un letto, nel mezzo del gazebo.
Non è un letto qualunque, è il loro letto.
"Ooohh, Matteh, era giusto l'unica cosa di casa di Chris che mancava qui!" sorride estasiato Dom, lasciandosi cadere sul morbido materasso.
Matthew lo raggiunge, ponendosi sopra di lui e iniziando a baciarlo focosamente.
Tuttavia, non sa nemmeno lui a quale autocontrollo fa ricorso per potersi nuovamente separare dall'oggetto del suo desiderio.
"Che ti prende? Ho fatto qualcosa che non va?" si preoccupa Dominic, timoroso di aver guastato quell'atmosfera così elettrica fra di loro.
"No davvero;" lo tranquillizza il partner con un sorriso, "E' solo che così non è abbastanza..." borbotta.
"Che intendi dire?" si acciglia l'altro.
"Sto progettando questa notte in ogni minimo dettaglio. La location è perfetta, ora dobbiamo pensare agli outfit."
"Per me sei perfetto così come sei." commenta Dominic. "E poi perché mai dovrebbe importarti dei vestiti? A breve non li indosseremo nemmeno più!" si lascia sfuggire, sorprendendosi da solo per la sua sfacciataggine.
"Ma sentilo il mio angioletto impaziente!" ridacchia Matt, accarezzandogli il viso con il dorso della mano. "Ora però, sii sincero, davvero ti figuravi la nostra prima volta con noi vestiti così?" torna alla carica Matt, indicandosi il suo consunto paio di blue jeans e una maglietta variopinta.
"Beh... ma come ho già detto, i vestiti non contano..." protesta Dom, ma getta uno sguardo al suo anonimo paio di jeans grigi con una T-shirt gialla.
"Dom?" torna alla carica Matt, fissando gli occhi nei suoi, quegli occhi che non gli possono mentire.
"Sì, okay, non abbiamo i vestiti adatti all'occasione!" riconosce l'angelo, sbuffando.
"Allora chiudi gli occhi e immagina quale sarebbe l'abbigliamento adatto all'occasione, come ti piacerebbe vedermi?" lo interroga Matthew.
"Io non saprei..."
"Oh sì che lo sai, concentrati meglio..." insiste il diavolo, posandogli un lieve bacio.
Quando Matthew si separa da lui e Dominic riapre gli occhi, lo trova esattamente vestito come più desidera.
"Tu sei un po' fissato col bianco, angioletto!" ridacchia il moro, che ora indossa jeans bianchì, una camicia bianca con le maniche lunghe, arrotolate fino ai gomiti e l'unica nota di nero che è data solo dalla cintura, da una lunga cravatta che sembra più una sciarpa e dalle immancabili bretelle.
"Oh mio dio, Matt!" esclama l'angelo, incantato da una visione tanto celestiale quanto peccaminosa.
"Sono il tuo dio, adesso?" lo provoca Matt, sempre più divertito.
"Scemo, hai capito cosa volevo dire!" gli dà uno scherzoso calcio sul fianco Dom. "Ora però voglio fare la stessa cosa per te... come mi desideri, Matthew?" gli chiede Dominic, incuriosito.
Per tutta risposta, Matthew lo bacia di nuovo, trasmettendogli così il suo pensiero.
E nei suoi pensieri Dominic si vede con addosso degli anfibi neri di dubbio gusto, dei guanti in lattice nero, uno strano copricapo con le borchie e degli occhiali molto appariscenti, ma mai come il corto vestitino fatto di paillettes argentate che a malapena gli coprono l'interno coscia.
Stavolta è Dom a separarsi, alquanto scioccato.
"No, Matt, così è un po' troppo; perdonami, ma non sono ancora pronto a compiacerti con travestimenti così osceni!" si scandalizza la creatura paradisiaca. "Vediamo se trovo qualcos'altro che ti accontenta..." borbotta, tramutando i suoi abiti in un paio di skinny neri, una camicia di un rosso infernale a maniche lunghe e una cravatta nera. Ci aggiunge anche un paio di occhiali scuri per completare il tutto. "Mi sembra di capire che hai un debole per gli occhiali." sorride.
"Wow, direi che va benissimo anche così. Dom, non hai idea di quanto ti doni il rosso!" si complimenta Matt, sfilandogli gli occhiali e gettandoli sul pavimento.
"Mai quanto a te dona il bianco!" ribatte Dom, aspettando che il suo partner faccia la prossima mossa.
E la mossa di Matt consiste nell'avventarsi sul suo bell'angelo e riprendere il focoso discorso laddove lo aveva interrotto.
"E ora che siamo vestiti come si deve, finalmente possiamo strapparci i vestiti di dosso!" ringhia impaziente Matt, aprendo la camicia di Dom e facendo saltare via tutti i bottoni, assieme a qualche brandello di stoffa.
"Wow! Lo avevo detto che li avremmo indossati per poco!" ridacchia Dom, solleticato poi da un'idea. "Possiamo però tenerci su le cravatte?"
"Le cravatte?" inarca un sopracciglio Matt.
"Beh, sì, sono così morbide... immagina la sensazione di averle contro la pelle..." argomenta l'altro.
"Oh sì, angioletto, tutto quello che vuoi." lo asseconda il moro.
"Ottimo! Ora però voglio toglierti quella camicia!" dichiara Dominic, per poi cominciare a slacciargliela pazientemente, bottone dopo bottone.
"Ultime notizie, guarda che i vestiti non ce l'hanno un'anima; li puoi anche lacerare, è più divertente!" lo esorta Matt.
"Come hai fatto tu prima? E' che mi dispiace, questa camicia mi piace tanto..."
"Giuro solennemente che poi risanerò sia questa camicia, sia la tua. Ora però datti alla pazza gioia!"
"Ah beh, se è così..." afferra i due lembi di camicia aperta Dominic, dando un potente strattone che la divide a metà.
"Hai ragione, è divertente!" ridacchia Dom, prima di mettersi a baciare il torace di Matt, lasciando anche qualche piccolo succhiotto e giocherellando con le bretelle e la cravatta che gli sono rimasti addosso.
Matthew affida la sua esplorazione alle sole mani, accarezzandogli ogni centimetro di pelle esposta, pizzicandogli i capezzoli, ma con la dovuta delicatezza, e lasciando sottili graffi lungo la sua schiena.
Quando meno se l'aspetta, Matt lo tira a sé strattonandolo per la cravatta e incollando le labbra alle sue.
"Non sarà un collare di cuoio borchiato col guinzaglio, ma fa comunque il suo dovere." sorride malizioso.
"Un cosa?!" si inquieta Dom, ma Matt posa un dito sulla sua bocca.
"Shhh, angioletto, tutto a suo tempo."
Inaspettatamente, Dom quel dito lo accoglie nella sua bocca, succhiando con una piuttosto indecente voluttuosità.
"Il mio angioletto sconcio!" gli sorride il diavolo, inorgoglito. "Te l'avevo detto che ti sarebbe piaciuto. E non vuoi solo il mio dito, dico bene?"
"Mm!" annuisce Dom, senza pudori, prima di staccarsi da lui. "E secondo me siamo ancora troppo vestiti!" gli fa notare, tirandogli entrambe le bretelle e lasciandole andare.
"Ouch! Contro la pelle fa ancora più effetto!"ridacchia Matthew. "Che si fa? Io spoglio te e tu spogli me?"
Nemmeno il tempo di dirlo e Dom già armeggia impaziente con la sua cintura, riuscendo a sfilarla.
Finalmente liberi dalla costrizione dei loro pantaloni, Matt deve solo disfarsi dei boxer di Dom, mentre il biondo non ha da affrontare questo passaggio e se ne accorge non appena abbassa la zip.
"Oh! Ma nella mia immaginazione i boxer li indossavi eccome!" esclama sorpreso.
"Un po' ho lasciato fare alla mia d'immaginazione!" sogghigna soddisfatto il bel diavolo, esibendo il suo stato già alquanto eccitato.
Per l'angelo non si tratta certo di una novità, abituato com'è ormai alla loro nudità reciproca, così come non prova alcuna vergogna mentre si danno piacere reciprocamente nel modo che il diavolo gli ha insegnato.
In quel momento, Matthew è tutto intento a ripulirlo dal suo fluido della felicità nel modo a lui più consono, una cosa che, com'è facile immaginare, Dominic non è ancora in grado di fare con lui.
A un certo punto, sente Matthew afferrarlo per le gambe, divaricandogliele e spostare i suoi baci più in basso, verso la sua entrata.
Dominic è un po' sconcertato, ma non può negare che la cosa gli piaccia, questo finché Matthew non infila la sua esperta e pericolosa lingua fra le sue natiche tornite.
Dominic si ritrae come una tartaruga nel suo guscio.
"Noooo Matthew, che fai? Questo non era previsto. E'... strano!" borbotta, ancora sotto shock.
Matt non si scompone, ma gli sorride languido.
"Strano bello?" azzarda.
Dominic si scandalizza ancora di più.
"Noooo, strano brutto! So che stanotte mi farai fare cose nuove, ma... quello non era previsto!"
"E perché no? Guarda che gli innamorati queste cose se le fanno reciprocamente..." lo informa il diavolo.
L'angelo lo scruta dubbioso, poi scoppia a ridere.
"Ahahah, c'ero quasi cascato, sai? Ma non mi freghi, questa non me la bevo!" scuote la testa, divertito. "Detto questo, potresti attenerti a cose meno... impreviste?" lo mette in riga.
"Ci proverò!" fa spallucce il moro.
"Bravo e ora vieni qui!" lo tira a sé Dom e Matt chiude gli occhi e socchiude le labbra, in procinto di baciarlo, ma si ritrova con un sapore di mentolo schiumoso in bocca.
Questo perché l'angelo ha fatto prontamente comparire spazzolino e dentifricio nelle sue mani e ora gli sta accuratamente lavando la bocca.
"Cosa credevi di fare? Baciarmi? Ti devo forse ricordare dove hai cercato di infilare quella lingua?" gli fa notare, piuttosto schifato.
Matt non può far a meno di ridere, divertito da tanta ingenuità e imbarazzo.
"Se possibile ti amo ancora di più, Dominic, lo sai?"
Dominic emette uno squittio intenerito e gli si getta addosso, baciandogli una delle sue piccole corna luccicanti.
Questo fa surriscaldare nuovamente le cose fra loro e afferrandolo per la base delle ali, Matthew lo rigira a pancia in sotto, distendendosi sulla morbidezza delle sue piume e mordicchiandogli la nuca, in un misto di affetto e possessività.
Sarebbe tutto perfetto, se solo non si azzardasse a infilare un dito in quel posto che pare proprio che per Dom sia off-limits.
"Dannazione, Matt, no!" si ritrae nuovamente l'angelo, in un sussulto.
Prima che il diavolo possa dire qualcosa, lui lo anticipa.
"Ti amo anch'io, Matthew e posso immaginare che fare l'amore con te non si ridurrà a noi due nudi, uno sopra l'altro che ci abbracciamo stretti, stretti."
"Perspicace, il mio angioletto!" gli fa l'occhiolino il moro.
"E posso anche immaginare che questo sia un'altra delle cose che gli innamorati si fanno a vicenda, ma... non mi sento pronto, non ancora... è troppo bizzarro... non puoi fare... quello che devi fare... senza girarci troppo attorno?" gli chiede, imbarazzatissimo.
Matthew gli sorride, stringendogli la mano in quella che non si è macchiata di... atti impuri.
"Dommeh, devi capire che quelle cose le sto cercando di fare per renderti quel grande passo.. il meno doloroso possibile." cerca di spiegargli.
"Oh, Matteh, ma io lo so che non sarà affatto doloroso. Sei tu. E' quello che desidero. E sento che non potrebbe essere più giusto." mormora l'altro, con un sorriso zuccheroso.
"Ti prometto che allora terrò le mani a posto, angioletto."
Tornano a baciarsi e avvinghiarsi l'uno all'altro, ma a un tratto Dom avverte un'altra intrusione, ma molto, molto piacevole..
L'angelo fa un rapido calcolo.
"Se mi stai baciando e le tue mani sono lì.. e il tuo... " fa una pausa imbarazzata, guardando in basso, "lo sto tenendo io.. allora..?" interrompe la sua frase a metà.
"Che dire, angioletto? la mia coda si presta a molti utilizzi!" sorride furbetto il diavolo, spingendola un po' di più.
Dom è tutto un fremito e spalanca violentemente le ali.
"Allora? Trovi troppo scioccante anche questo e vuoi che smetta?" lo provoca volutamente Matthew.
"Non ci provare nemmeno!"quasi gli ringhia Dom, afferrandolo per le spalle con tanto impeto da lasciargli il segno delle unghie. "Io... voglio di più'..."
"Oh, mio bell'angioletto, ma tu avrai di più. Molto di più." gli sussurra suadente il diavolo, mordicchiandogli il lobo, mentre la sua coda continua a fare il suo dovere, preparando l'amato per lui.
"Voglio fawe l'amowe con te." dichiara Matt.
Dom sorride, sorpreso.
"Come scusa?"
"Voglio fawe l'amowe con te." ripete Matthew, con lo stesso buffo esito.
"Ma come parli?" ridacchia Dominic.
"Uh, non lo so che ho detto, non mi ewa mai capitato pwima d'owa ma... non lo so, tu.. tu mi wendi così newvoso che... oh no lo sto facendo di nuovo!" borbotta Matt, separandosi da lui.
Dominic lo strattona per un braccio, per farlo rimanere lì.
"Mi piace quando lo fai." gli sorride.
"Davvewo?" chiede poco convinto il diavolo.
Dominic annuisce e e lo bacia.
"Cwedo che sia perchè mi sento così messo sotto pwessione che.. "
Dominic lo spintona via.
"No, un momento, scusa, tu saresti quello che si sente messo sotto pressione? Io sto per fare l'amore per la prima volta e con un diavolo della Lussuria, nientemeno!" ribatte Dom, sentendosi preso in giro.
"Hey, angioletto, guawda che anch'io sto per fawe l'amowe per la pwima volta!"
Dominic gli riserva il suo migliore, nonché primo sguardo alla 'Bitch, please!'.
Matthew capisce di poter essere frainteso e corre ai ripari.
"Voglio dire, ho fatto sesso un'infinità di volte, non basterebbe una vita a contarle... ma è la pwima volta che faccio l'amowe. Non so nemmeno da dove si comincia e questo mi tewwowizza... "
Dominic gli prende le mani nelle sue e gli bacia la punta del naso.
"Matthew, sono terrorizzato quanto, se non il doppio di te, amore; ma è una cosa che possiamo scoprire insieme..." gli sorride. "E poi così sei ancora più carino!"
"Io non voglio essewe cawino, ma il cwudele, pewvewtito, immowale diavolo lussuwioso ... " protesta Matt, con un ringhio, ma poi si blocca. "Ma quante dannate ewwe ci sono in tutte le pawole?"
Dominic non può resistere oltre a uno spettacolo tanto tenero e lo tira a sé, chiudendogli la bocca con un bacio.
E finalmente accade. Non servono più parole, bastano gli sguardi.
Come preannunciato da Matthew, all'inizio per Dominic è un po' doloroso, ma poi si lascia andare e riceve solo piacere. Piacere che aumenta in proporzione diretta al ritmo fra i due amanti.
Matthew lo afferra per la punta delle ali, scuotendole a più non posso e facendo svolazzare un sacco di piume, mentre Dominic si aggrappa con forza alle sue corna, spingendosi più contro di lui.
Quasi in concomitanza, i due raggiungono l'apice del godimento, per poi accoccolarsi stremati, l'uno all'altro.
Ognuno è piacevolmente sconvolto da quel tipo di esperienza che hanno condiviso.
I have been searching for your touch
Unlike any touch I've ever known
And I'd never thought about you much
'Til I'm broken down and all alone
Though I don't understand the meaning of love
I do not mind if I die trying,
I have been bound by the shackles of love
And I don't mind if I die tied up
Matthew si è ritrovato faccia a faccia con l'amore, quello vero, quello che per più di trecento anni ha ignorato e rifuggito con tutte le sue forze.
Forse ancora non è in grado di comprendere appieno la forza di un tale sentimento, ma mentre guarda il suo adorato angelo riprendersi da tutta quella passione, sa per certo di non poterne fare più a meno.
If love's to be the death of me
Then I won't cry
And if lying with you is blasphemy
I'll pay the price
Cuz my soul's at rest
With my head on your chest
It's the closest to heaven that I'll ever get
And I hope you'll give in to this happy sinner tonight
Dominic non poteva immaginare che fosse possibile conoscere una tale felicità, intesa come appagamento dei sensi.
Ma non è solo questo a farlo stare così bene, è la gioia di aver dato a Matthew la prova più grande dell'immensa fiducia che ripone in lui.
E' ben conscio di aver violato non pochi dei principi che ha appreso in ben oltre trecento anni, ma non gli importa essere un peccatore mentre posa la testa sul petto di chi il peccato gliel'ha fatto conoscere, rivolgendogli il più colmo d'amore degli sguardi.
"Dommeh?" sussurra Matt, accarezzandogli i capelli, mentre fuori ormai albeggia.
"Sì?"
"Il tuo culo adesso mi appartiene!" dichiara tronfio il bel diavolo.
"Mattheeeew! Ma che volgarità!" lo rimprovera stizzito l'angelo.
"E dài, dovevo pur porre fine a questo momento iper smielato!" lo fa ridere il moro, prima di addormentarsi assieme a lui.
TBC
Chiedo venia, ma quella lyrics di 'Psycho' mi implorava di essere utilizzata XD
Credo gli mancasse giusto la 'ewwe' per renderlo in tutto e per tutto Matt... spero solo non vi sia sembrata una cosa troppo forzata, ma non ho saputo resistere :/
Quanto alle parti di canzoni che ho usato, sono rispettivamente tratte da 'How' dei Maroon5 (ve l'ho già detto che la amo follemente) e 'Happy Sinner' di Javier Colon; non vedevo l'ora di scrivere questo capitolo (anche se è stato un parto!) per poterle utilizzare ^^
Non so che pagherei per vedere Dom che spintona una fan perché ha osato mettersi troppo vicino al suo Matt per una foto XDD
Ora lascio la parola a voi, sempre che qualcosa nel bene o nel male vogliate dirmela ^^'
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