Capitolo XXII: All the dirty tricks and twisted games you play on me

Grazie a tutte per i voit, siete gentilissimeeee <3

quando avrete finito di leggere, capirete perché la seconda parte di questo capitolo, uando l'ho scritta, ho scelto di scriverla solo a notte, molto, molto fonda..

praticamente è ratng nero!! ^^'

taccio e vi lascio alla lunghissimissima (mi state odiando, vero? ) lettura (psst, li coglierete tutti i 1200 riferimenti che ci sono in questa parte? XDD )


Capitolo XXII: All the dirty tricks and twisted games you play on me

"Chi era?" domanda Dom, non appena Matt torna a sedersi con lui e Chris.
"Chi vuoi che fosse? L'unico che può fa apparire il mio iPhone!" replica Matt.
"Hai ragione, scusa. E' che sono stanchissimo, non so più quel che dico." borbotta l'angelo, con gli occhi più chiusi che aperti. "E che cosa voleva?" si interessa.
"Oh, lo sai, cose fra diavolacci rudi, sporchi e cattivi!" resta sul vago il moro, facendo spallucce.

Dominic ridacchia, dando già l'impressione di essere più sveglio.
"Rude, di sicuro. Ma sì, posso darti per passabile anche 'cattivo'," commenta lui, credendoci poco.
"Per passabile?" si altera Matt, , mentre Dom gli scivola più vicino. "Ma sporco no di certo, almeno, non più." dichiara sorridente, annusandolo dietro la nuca.

# Hey! Ma questo è il mio bagnoschiuma ai fiori di pesco!# riconosce compiaciuto.

# Divulga questa notizia e ti strappo tutte le piume per farci una corona al tuo funerale, angioletto!# lo minaccia il diavolo, desideroso di mantenere la sua reputazione.

# Non puoi, non sai nemmeno come si intrecciano le ghirlande! # ribatte la sua Nemesi, strappandogli un sorriso.

# Allora, tu che sei esperto in materia, qualche lezioncina me la potresti dare... # lo sprona Matt.

# Aiutarti a fare qualcosa che servirebbe al mio funerale? Va bene gentile, ma fesso no, caro mio! # lo fa ridere Dom. # E comunque, puoi stare tranquillo, sarà il nostro piccolo segreto. # gli sorride l'angelo.

"Qualsiasi cosa stiate combinando, avete finito?" sbuffa innervosito Chris, che fino a quel momento ha atteso paziente.

"Quanto la fai lunga!" si lamenta Matthew.
"Sai com'è, le canzoni non si scrivono di certo da sole e il tempo stringe!" borbotta l'umano, tamburellando nervosamente la biro sullo spartito già completo di note e accordi, ma che ancora necessita di un testo. "Il tempo stringe.... però, è un bel concetto, ma non su questa musica..." pondera ad alta voce.

"Sta' tranquillo, Christopher, vedrai che lo troviamo un bell'argomento!" lo rincuora Dominic.
"Ma certo, per quel che mi riguarda potremmo anche celebrare gli alcolici e le belle sensazioni che ci danno!" propone quasi per scherzo Matt, mentre la sua mente ripercorre la notte in cui il suo angelo era ubriaco.

Chris lo fissa con crescente interesse.

"Matt, lo sai che non è affatto una cattiva idea? Ne può uscire qualcosa di valido!" approva felice il bassista, cominciando ad annotarsi spunti e considerazioni su un foglio.

"Ecco fatto. Visto, figliolo? Abbiamo un argomento... anche se non è fra quelli che più mi esaltano!" puntualizza Dominic.

"Bugiardo!" lo provoca Matthew.

# Zitto! Non vorrai rivelare troppo! # lo ammonisce l'angelo.

# E anche se fosse? Ultime notizie, angioletto: loro lo sanno già da tempo. Sia il tuo capo, sia il mio. Sanno di noi. E trovano divertenti i nostri sforzi per nasconderlo. # lo informa il diavolo.

# Non ci credo! #

# E' stato proprio Tom a dirmelo, prima, al telefono. #

# Loro sanno di noi? Morgan lo sa... e non ha interferito in alcun modo? # si allarma il biondo, pur rimanendo composto.

# Che vuoi che ti dica, Dommeh? Siamo una così bella coppia che pure lui pensa che sarebbe troppo brutto, triste e crudele dividerci. # ammicca verso di lui l'altro, facendolo sorridere.

"Lo state facendo di nuovo!" si accorge Chris, che ha appena finito di buttar giù l'ennesima frase. "Nella mia prossima vita mi troverò due compagni di band che tendano a isolarsi meno di quanto facciate voi!" sbotta, risentito.

"Gelosone!" ridacchia Dom,dandogli una pacca sulla spalla. "Sappi che per noi sei l'essere umano più importante."
"Lo credo bene, voi due avete mire sulla mia anima!"
"I want it now, I want it now, give me your heart and your soul... " canticchia Matthew, con una melodia che si è inventato al momento. "Dici che se te lo chiedo in musica funziona?" domanda a Chris con un sorrisetto furbo.
"No! Però mi piace un sacco, sai? Sia il messaggio, sia la melodia. Ci potrei anche piazzare un riff di basso degno di passare alla storia. Ma abbiamo già troppa carne sul fuoco ormai ... magari teniamo quest'idea per un futuro album." decide il bel bassista, annotandosi lyrics e note.
"Tu pensi troppo al lavoro!" sbuffa Matt, annoiato.

"Non è un semplice lavoro. E' la mia vita." sorride Chris.
"Così mi piaci, figliolo!" approva Dominic, avvicinandosi a Matthew. "Beh, visto che ormai i nostri capi ci hanno scoperto, tanto vale che ne colga qualche vantaggio." borbotta, sedendosi in grembo al suo diavolo a appoggiandogli la schiena contro il petto. "Tu sei decisamente più comodo di quella sedia!" mormora, socchiudendo nuovamente gli occhi.

Il diavolo sorride, passando una mano fra i suoi riccioli biondi, appena accennati.

"Sbrighiamoci a concludere quella canzone, Chris. Non so per quanto ancora reggerà..." commenta, rivolto all'umano.

"Sì, ma... che significa che i vostri capi lo sanno?" domanda Chris, incuriosito.
"Significa che ci hanno scoperto e ormai sanno che ci coccoliamo come peluche e ci diciamo le cose più smielate del mondo..." bofonchia Dom, con gli occhi sempre chiusi, girando la testa e sprofondandola fra il torace e l'ascella sinistra di Matt.

"E' ubriaco di stanchezza, non date retta a quello che sta farneticando!" ringhia il moro, rivolto a tutti gli eventuali ascoltatori. "Beh, visto che siamo già in tema, perché non la intitoli 'Drunk' la canzone nuova?" suggerisce, ridacchiando.

"Troppo scontato. Molto meglio 'Sober' che crea più contrasto." ribatte Chris, con la totale approvazione del suo unico interlocutore ancora perfettamente sveglio.

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"Ma... esattamente, che cos'è che sanno i nostri capi? Proprio tutto, tutto?" si accerta Dominic, che dopo quel piacevole pisolino di circa mezz'ora sopra Matt, si è momentaneamente ripreso. Almeno quanto basta dall'ultimazione della loro ultima canzone prodotta all'effettiva conclusione di quella riunione.

E' l'una e mezza e, soddisfatto dal grande operato di quella sera, Chris si è già congedato, permettendo così ai due custodi di fare riapparire il letto.

"No, non credo proprio tutto, diciamo le cose basilari," risponde Matt, raggiungendolo sotto le coperte.
"E quali sarebbero queste cose basilari?" si incuriosisce Dom.
"Beh, per come credo che la possa vedere Morgan, che tra me e te ci sia del tenero. Per come so che la vede Tom, che tra me e te ci sia una notevole e irresistibile attrazione sessuale." risponde Matt, facendosi più vicino al biondo.
"E tu come la vedi?" lo interroga l'angelo.
"Entrambe le cose." mormora suadente Matthew, mordicchiandogli il lobo.
"Ooh, mi piace." sorride Dominic, tirandolo a sé per un bacio, prima di cedergli la sua ala, come accade ogni notte.

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"Non si è più visto da queste parti, vero?" domanda Morgan a Glen, di prima mattina, facendo irruzione in quello che prima era il suo ufficio.
"No, e perché mai dovrebbe?" risponde l'amico, che ha già capito di chi si sta parlando. "Questo non deve essere certo il posto preferito di Tom, così come mi auguro che l'Inferno non stia diventando il tuo!" borbotta.
"No, certo che no!" lo rassicura Morgan, con un gesto della mano che ne accentua l'enfasi.

- Anche se però là c'è così un bel calduccio!- riflette fra sé e sé.

"E poi, scusa, perché mai dovrebbe farsi rivedere qui?" lo distoglie dai suoi pensieri l'amico.
"Beh, da quando siamo rientrati dall'uscita di ieri sera non l'ho più sentito. Nessuna chiamata, né un sms, nemmeno uno squillo. Magari gli non gli funziona più l'iPhone..." si preoccupa Morgan.
"O magari, più semplicemente, non ha alcuna voglia di sentirti." gli fa affrontare la realtà Glen, con una schiettezza quasi scortese.

"Già, probabilmente è solo quello." sospira rassegnato Morgan, tornandosene nel suo ufficio.

Appoggia il suo iPhone sulla scrivania, per poterlo controllare meglio, ma senza troppe pretese.
E' per questo che non crede ai suoi occhi quando lo vede illuminarsi e squillare.
Tuttavia, l'iniziale piacevole sorpresa è rimpiazzata subito dal timore di sentire le sue urla furibonde, ma il biondo si decide comunque a rispondere.

"Pron...to?" tituba un po', per poi allontanare prudentemente l'apparecchio dal suo orecchio.
"Morgy!" trilla felice Tom.
Morgan fissa con sospetto il display, chiedendosi se per caso non stia sognando e se il suo inconscio non si stia facendo beffe di lui.
"Sei ancora lì?" gli domanda il moro.
"Vuoi dire che sei davvero tu? E sei così... sereno dopo quello che ti ho fatto?" gli chiede confuso l'arcangelo.
"Ah, ti riferisci allo scherzetto di ieri? Non ti credevo capace di certi tiri mancini, sai? E pensare che qui, tra le più alte cariche, ci sono elementi molto meno validi di te a ricoprirle!" commenta l'arcidiavolo.
"Hey, così mi offendi!" si lamenta Morgan.
"Oh, ma non mi dire! Era il mio preciso intento!" sogghigna Tom.

"Tommy ... sei sicuro che non ti sei arrabbiato?" chiede conferma l'arcangelo, alquanto scettico a riguardo.
"Per cosa? Per avermi preso in giro, facendomi fare la figura del perfetto idiota? Per avermi promesso qualcosa che poi non è mai arrivato, non nella versione che mi aspettavo io, almeno? Per avermi fatto sboccare tutta notte al pensiero di quelle orribili, disgustose, imperdonabili buone azioni che per colpa tua ho dovuto commettere? Perché l'intero Inferno ha riso del sottoscritto?" riepiloga Tom, con una calma che è davvero inquietante.

"Non.. non avevo pensato a tutte quelle motivazioni." deglutisce pesantemente Morgan.
"Nooo, che vuoi che sia? Arcangeluccio mio, in fondo hai solo giocato le tue carte e le hai giocate dannatamente bene. Non potrei mai desiderare una Nemesi più degna." mormora Tom.
"Oh, lo stesso vale per me. Solo tu sei capace di certe oscenità!" ribatte Morgan, sapendo bene di stargli facendo un complimento, con voce di miele, per giunta.

Manca solo che si mettano a bisticciare su chi riattaccherà per primo.
Tom però non sembra ancora aver intenzione di riattaccare.

"Tuttavia, Morgan, c'è da dire che ultimamente per pensare agli affari nostri stiamo un po' trascurando i nostri ragazzi..."
"Già, come loro stanno decisamente trascurando la loro missione." aggiunge il biondo.
"Esattamente. Per questo motivo, proporrei di concentrarci su di loro soltanto, quando non sono intenti a badare al bamboccione, il che ormai accade fin troppo spesso." borbotta il moro.

"Ma... come pensi di fare? Le nostre sfere osservano principalmente Chris..." gli fa notare Morgan
"Oh andiamo, non credi che con la nostra esperienza millenaria e l'unione dei nostri poteri possiamo dirottare l'obiettivo delle sfere, almeno per una sfera?" gli propone Tom, allettante come solo un diavolo sa essere, figurarsi un arcidiavolo!
"Uh, beh... sì, io credo che ci potremmo riuscire. Solo che... non peccheremo di superbia?" si allarma il bell'arcangelo.
"E sentiamo, contro chi, Mille-Lagne?" sbuffa Tom, alzando gli occhi.
"Ma non ero Mille-Piume?" puntualizza Morgan, offeso.
"Non in questo caso!" ribadisce l'arcidiavolo.

"Ad ogni modo, per rispondere alla tua domanda, beh.. peccherei contro il nobile intento delle sfere." borbotta il biondo.
Tom scoppia a ridere.
"Oh, andiamo, è così che la vedi? Consideralo più un ... allenamento per migliorare le proprie capacità. Sarebbe dormire sugli allori il vero peccato ... e te lo dice un vero esperto in questo ambito!" controbatte scaltro il fascinoso arcidiavolo.
"Hai ragione. E' un allenamento. Un allenamento che ci farà faticare parecchio. E dalla fatica si ottengono solo cose ammirevoli!" si auto-convince il timoroso biondo.
"Allora è sì?" si interessa l'altro.
"Sì." conferma lui.
"Ora resta solo da decidere una sera. Facciamo otto giorni da oggi?" propone il moro con nonchalance.
"Come mai proprio otto giorni?" si insospettisce l'arcangelo.
"E' una data come un'altra. Cos'è? Non ti va bene? Se vuoi ne scegliamo un'altra." bleffa l'astuto Tom.
"Uh, no, no, fra otto giorni va bene..." mormora l'altro, più tranquillo.
"Perfetto, allora restiamo d'accordo per quella sera. Il che significa che non scenderai sulla terra ad aiutare i tuoi amici umani in quella patetica mensa, tieniti libero!" gli impone Tom.
"E va bene, vuol dire che nella mia 'patetica mensa coi miei amici umani'," gli fa volutamente il verso Morgan, " mi ci rifugerò la sera prima, okay?"
"Se eviti di rifugiarti lì, tanto meglio!" borbotta l'altro.
"Che c'è, sei geloso?" lo punzecchia Morgan. "Ah, c'è ancora una cosa..."
"Cosa?" alza gli occhi il moro.
"Io credo che, dato che è un incantesimo di una difficoltà non indifferente, sarebbe meglio concentrarci sulle sfere sin da ora, evitando di monitorare la situazione."
"Tu dici?" si fa perplesso Tom.
"Sì, in questo modo, se non sono sovraccariche di avvenimenti osservati in questi ultimi giorni, saranno più malleabili per i nostri scopi." spiega il biondo. "Del resto, quei due battono la fiacca da mesi ormai, vuoi che combinino qualcosa di interessante proprio in questi otto giorni?"
"Non hai tutti i torti." approva il suo interlocutore. " Allora, ci risentiamo fra otto giorni.. o chi lo sa? Forse prima se mi manchi troppo, del resto una telefonata non è ceto una sfera..." sussurra Tom, riattaccando.

"Sta di sicuro tramando qualcosa!" borbotta Morgan, accigliato, fissando il display di fine chiamata.

"Procede tutto secondo i piani!" si compiace Tom, dalla parte opposta, rimettendosi l'iPhone in tasca.

C'è un motivo ben preciso se ha scelto quella data, un motivo che ha concordato con il suo sottoposto, su iniziativa di quest'ultimo.
Per questo può evitare di monitorare il suo assistito per quel lasso di tempo.

********************************************* (Contemporaneamente)

"Quante canzoni ci mancano, ancora, quattro o cinque? E quando deve uscire l'album? A fine Dicembre, no? E che giorno è, oggi? Il 2 Giugno! Quindi, Chris, questo significa che anche se dovessimo consegnare tutto entro Settembre, ce la faremo, con abbondanza di tempo, anzi, permettendoci anche il lusso di prendercela comoda. Abbiamo lavorato sodo a lungo per arrivare fino a questo soddisfacente punto. Quindi, per tutti i cieli altissimi, ti vuoi dare una calmata?" termina il suo comizio Dom, esasperato, vedendo Chris nel pieno di un'ennesima crisi di panico.

"Uff, perché lo dovevi tranquillizzare? Emana delle così belle vibrazioni quando ha paura!" si lamenta Matt.

"Zitto, tu!" si riprende Chris. "E' vero, Dom, hai ragione, ce la possiamo fare a finire per tempo, ma dobbiamo tenere questi ritmi!" li sprona.

"E li terremo, rompiscatole che non sei altro!" borbotta il diavolo. "Ma devi lasciare sia me che Dom assolutamente liberi tra sette giorni, almeno alla sera!" aggiunge, con il tono di chi non accetterà un no come risposta.

"E perché, se posso saperlo?" si acciglia l'umano.

"Sarà il mio compleanno!" esulta il diavolo.

"Avete i compleanni anche voi?" domanda sbalordito il bassista.
"Certo che sì, ragazzone, come credi che teniamo il conto degli anni? Non avete certo voi umani l'esclusiva su questa ricorrenza!" ribatte Matthew.

"Aww, Matt, ma che gioia! Potremo festeggiare, allora, dovremo festeggiare!" decide Dom, abbracciandolo stretto.

"Sì, Dom, okay che sappiamo ormai che i nostri capi lo sanno... ma c'è un limite all'appiccicume!" lo scolla da sé Matthew.

"Sì, una festicciola non distruggerà la nostra tabella di marcia." approva Chris. "Lo dirò anche a Kelly, lei adora le feste!"

"Sì, che bello, una festa tra amici, con te al centro dell'attenzione!" esulta l'angelo, per nulla amareggiato dalla precedente reazione del suo adorato. "Ah, Matthew, sei così fortunato, compi gli anni in quel meraviglioso periodo in cui la Primavera è sul punto di cedere il suo posto all'Estate!" sospira sognante.

"Dacci un taglio, Mr. Entusiasmo! E' un compleanno, una ricorrenza normalissima per chiunque, solo che a me capita a inizio Giugno, non ci vedo nulla di così mirabolante!" sbotta Matt, innervosito da tutta quell'allegria.

O forse da quel che gli è stato chiesto, se non ordinato, di fare.

"Sentiamo, Dom, tu quando fai gli anni?" domanda Chris.

"Nel freddo e desolato 7 Dicembre, a un passo dall'inverno, manca ancora un sacco di tempo!" replica l'interpellato.

"Dai! Anche tu a Dicembre? Io pure, però al 2!" si esalta l'umano.

"Ma è meraviglioso, figliolo!" si esalta Dominic. "Magari possiamo festeggiare insieme, in una data compresa fra quelle due!" propone, con l'adrenalina a mille.

"Oh sì, perché non ve lo stampate su tutti i vostri vestiti che avete i compleanni vicini? O non chiamate Emma e le fate organizzare una conferenza stampa per annunciarlo al mondo?" brontola Matt, sempre più di malumore.

"Ooh, che gelosone!" ridacchia Dom, avvicinandosi a lui. "Sai, con Chris posso condividere lo stesso mese di nascita, ma è ben altro ciò che voglio condividere con te." gli sussurra all'orecchio, restituendogli il sorriso. "A proposito, che regalo posso farti?" gli domanda impaziente.

"Oh, angioletto, non voglio nulla di materiale da te. Voglio solo che quel giorno mi regali una serata indimenticabile, dal tramonto a mezzanotte. Penserò a tutto io, tu dovrai solo attenerti alle mie regole." lo informa Matthew.

"Dal tramonto a mezzanotte... alla tua mercé, attendendomi alle tue regole... tutte quante?" riepiloga Dominic, un po' timoroso.

"Nessuna esclusa." sogghigna Matt.

Dom ci pensa su per qualche istante.

"E va bene. Ci sto. Se per te è così importante." gli sorride l'angelo. "E poi, lo sai, di te mi fido."

Quell'ultima frase, anche se pronunciata con indescrivibile dolcezza, per Matthew ha un retrogusto amarissimo.

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I giorni passano e prima che se ne possa rendere conto, Matthew si ritrova ad ascoltare una filastrocca cantata a tre voci che gli augura 'Happy Birthday' svariate volte, con Dominic che fa del suo meglio per risultare il più intonato possibile, prima di spegnere idealmente le sue trecentootto candeline, che praticamente però, per ragioni ovvie, sulla torta sono solo ventisette.

E la torta altro non è che un regalo di Kelly, che l'ha realizzata dandole la stupenda e perfetta forma tridimensionale di una chitarra, per la precisione quella di Matt, accuratamente rossa e spolverata di glitter commestibile.

Inutile dire che è deliziosa.

"Matthew, questo è da parte mia. Kelly mi ha detto che una volta te ne ha fatto parola e così..." incalza Chris, allungandogli un pacchettino rettangolare che non appena Matt apre si rivela essere il libro '1984'.

"Sì, è vero.. una volta ha nominato questa strana data..." borbotta Matt, confuso.

"Leggilo, scommetto che lo adorerai. Scoprirai fin dove può arrivare la malvagità della mente umana quando c'è in gioco la sete di potere." gli rivela.

"Oh sì, mi piace già, è davvero un bel regalo! Grazie, sia a te che a Kelly per quella torta!" sorride il festeggiato.

Una volta riposto il piattino con la sua fetta di torta, ormai vuoto, Dominic raggiunge Matthew, seduto sul divano, mentre Kelly e Chris si sono appartati per un po' di smancerie a quel pancione che aumenta sempre più di volume.

"Hey, Matteh, tutto okay?" mormora il biondo, vedendolo un po' scombussolato.

"Sì, è che sai... da noi non è mai stato così. Non c'è mai stato nulla più di un frettoloso 'Auguri' di circostanza, senza regali , feste o allegria. Non ci sono abituato a tutto questo calore!" borbotta Matt.

"Ma se vivi all'Inferno!" sdrammatizza Dom, ridacchiando.

"Credimi, angioletto, non è quel genere di calore che può arrivarti dalle fiamme..." replica l'altro, guadagnandosi in risposta, un tenero e casto bacio dal suo amato.

"Strano..." borbotta Matt, guardando in basso.

"Cosa?" gli domanda il biondo.

"Tom. Non mi ha mandato nemmeno una minuscola scarica elettrica dopo quel che ho detto!" commenta perplesso Matt.

"Beh, è anche strano che Morgan non interceda per farti gli auguri, lui è uno educato!" borbotta Dom.

"Non me ne frega un accidenti di Morgan, mi va bene averla scampata con Tom!" ribatte l'altro. "Probabilmente non stavano guardando..." deduce, sollevato.

"Già, però rimane il fatto che io così mi sento tremendamente in colpa io... non ti ho comprato o creato nulla." si rammarica il biondo.

"Oh, mancano solo poche ore e mi farai il regalo più bello." gli sorride Matt, accarezzandogli il viso, mentre osserva l'orologio che segna le tre e mezza del pomeriggio.

E quando il tramonto sopraggiunge, sono necessarie un paio di frasi e pochi convenevoli prima che Matt e Dom si congedino e il diavolo lo guidi verso il luogo designato.

"Eccoci arrivati!" sorride Matt, riapparendo con Dom in una stanza drappeggiata da velluto bordeaux, dove spicca un letto dotato di vibratore, una vasca idromassaggio a forma di cuore, quadri dai soggetti piuttosto espliciti, oggetti strani e una musica di sottofondo adatta a creare atmosfera.

"Mi hai portato all'Inferno?" si agita Dominic, guardandosi attorno inquieto.

Matthew ride divertito.

"Lo credi tu, angioletto. In realtà questo è solo uno dei tanti hotel... di un certo tipo, che puoi trovare a Soho, un quartiere di Londra. Sapessi quante anime ho raccolto qui... e la cosa migliore è che non devo fare proprio niente, fanno tutto gli umani, con i loro eccessi... davvero meraviglioso!" spiega Matt, compiaciuto.

"Non mi piace qui..." borbotta Dom.

"Oh, ma non è a te che deve piacere!" sogghigna Matt.

"E' vero anche questo. Però, prima che iniziamo... okay, non sarà un regalo nel senso classico del termine, ma... si merita lo stesso un bigliettino, tieni." bofonchia Dom, allungandogli un busta colorata con dentro un cartoncino.

"Grazie, lo leggerò dopo." lo ripone sul comodino Matt, un po' stupito. "Ora pensiamo a noi." mormora suadente, sedendosi sul letto e picchietando l'altro lato in segno di invito. "Vieni da me, angioletto."

Dominic non se lo fa ripetere e si siede a gambe incrociate su quel morbidissimo e spazioso letto.

"Il nostro a casa è più bello, però." insiste Dom.

"Diciamo che è più pieno di bei ricordi." riconosce il moro. "Beh, non ci vedo niente di male se prima iniziamo in modo soft, estremamente soft." sussurra, baciandolo prima agli angoli della bocca, poi tracciandone il contorno con le labbra e infine chiedendo quell'accesso che di certo non gli viene negato.

Su pieno consenso del suo angelo, quel bacio si fa rovente, le mani di Dom restano affondate fra i capelli corvini, mentre quelle di Matt vagano, desiderose di esplorare quel corpo di cui apprendono sempre più conoscenza.

Hanno ancora tutti i loro vestiti addosso, eppure l'atmosfera nella stanza è già carica di desiderio e respiri affannati di entrambi non esitano a colmare i silenzi che si creano.

"Oh, cielo, Matthew, se fai così ... io non rispondo più di me." geme Dom, visibilmente sconvolto, cercando di riprendere fiato.

"Meglio, non devi affatto resistere. Anzi, stasera voglio che perdi il controllo, che esegui ogni mio più recondito ordine senza obiettare." lo istruisce Matt.

"Arriveremo al... grande passo?" domanda inquieto Dom.

"Questo dipenderà da te. Non è il genere di cose che si ordinano." ribatte Matt. "Ma ne possiamo fare molte altre."

"Come ad esempio?" si incuriosisce Dom, più tranquillizzato ora che non sente più quella 'minaccia' incombere come una spada di Damocle sulla sua testa.

"Per prima cosa... mettiamoci al naturale, lo sai che lo preferisco. Qui non può entrare e vederci nessun umano, non corriamo rischi." lo sprona Matthew, facendo apparire simultaneamente i suoi elementi soprannaturali, compiaciuto nel vedere Dom imitare le sue azioni e dare sfoggio delle sue ali bianche e immacolate.

- Non per molto ancora... – pondera machiavellico l'affascinante diavolo.

"Va molto meglio, non credi?" gli sorride Matthew, ondulando la coda, con un movimento quasi ipnotico.

Dom annuisce, cercandogli un altro bacio che però il moro gli nega.

"No, Dom, per ora basta. Entriamo nel vivo della faccenda." si giustifica, stendendosi comodamente sul letto e allungando le braccia verso la spalliera, prima di far apparire dal nulla manette infuocate che gli serrano entrambi i polsi, impedendogli parte dei movimenti. E allo stesso modo fa apparir delle catene infuocate che gli legano i piedi all'altra sponda del letto.

Dopodiché, sempre ricorrendo alla magia, provvede ad imbavagliarsi anche la bocca, stavolta senza nulla di infuocato.

# Gran cosa la telepatia, vero angioletto? Come vedi, i baci per il momento sono off limits. Sarebbe tutto troppo facile altrimenti. #

"Facile per cosa?" gli domanda Dom.
Del resto, almeno lui può parlargli liberamente.

# Qui viene il bello. Lo vedi anche tu che così legato non posso fare niente, tantomeno lo posso fare a te. Dovrai pensare a tutto tu. Ma non sarà facile. Io non vengo facilmente... # gli annuncia Matt.

A discapito della tensione che si è creata, Dominic ridacchia.

"Venire? E dove? Così legato dove pensi di poter andare?" gli chiede, ingenuamente.

Matt alza gli occhi, una delle poche mobilità che gli sono ancora consentite.

# 'Venire' è un altro modo per dire 'emettere il fluido della felicità' # gli spiega pazientemente.

"Oh!" si allarma Dom.

# Hai capito bene, angioletto. Questo è il gioco. Estraimi il fluido della felicità, ma dovrai fare tutto da solo .. e ti dovrai impegnare molto. #

"Ma... Matt, io non saprei nemmeno da che parte cominciare... beh, tranne questa!" commenta Dom, sbottonandogli uno a uno i bottoni della sua camicia, con la dovuta lentezza che sembra sortire almeno leggermente un qualche effetto, per poi slacciargli anche i jeans.

Dato che non gli è possibile sfilarglieli, a causa delle catene e delle manette che istruiscono i movimenti, a Dom non resta che ricorrere alla magia, rimuovendogli quegli indumenti come se fossero fatti di acqua.

# Ottimo inizio, angioletto!# si complimenta Matt, rimasto solo in boxer, quelli che gli ha regalato Dom, che infatti sorride per quella scoperta.

# Mi sembravano adatti alle grandi occasioni .. e se non lo è questa.. # ammicca il diavolo.

"Sì, però... ora non so davvero più che fare!" si dispera Dominic, torturandosi i capelli.

# Lo immaginavo. Permettimi di darti un aiuto. # replica Matt, strizzando gli occhi e facendo apparire un tavolo dove troneggiano frutta varia, panna montata, gelato, candele, frustini di vario tipo e misura, altre cose di cui Dom non comprende bene il significato e un vasto rifornimento di mini alcolici.

# Gli alcolici sono per te, per darti la giusta spinta e il coraggio ... tutto il resto è per... intrattenere me, lascia libera l'immaginazione. Gioca con me... # lo tenta il fascinoso diavolo, con uno sguardo ancora più eloquente delle sue parole.

"Ok, proviamoci... questo sembra bello..." pondera ad alta voce Dom, agitando il barattolo di panna montata e scoperchiandolo. "E soprattutto buono!" sorride, versandone una punta sul dito e assaporandola. "Vediamo un po'.. che cosa ci potrei guarnire?" continua, avvicinandosi al suo diavolo intrappolato e salendogli a cavalcioni.

Matthew avrebbe scommesso che Dominic sarebbe partito da collo, per questo quasi sobbalza quando lo sente cospargerli di soffice panna il suo piccolo corno destro e succhiarlo avidamente, mentre con una mano gli tortura la coda.

Il moro deve affidarsi a molto autocontrollo.

- Dannazione, se non ci sto attento rischio di farci una pessima figura! Ma da dove l'ha presa tutta quest'intraprendenza? – si domanda allibito.

"E' stato divertente, ma.. sono un fiasco, vero?" domanda Dom, senza schiodarsi dal suo grembo.

- Se non ti sei nemmeno accorto dell'effetto che hai rischiato di farmi sei solo molto distratto!- fa le sue considerazioni personali Matthew, prima di rispondere.

# Davvero un inizio promettente, ma così non basta... dovrai fare di più. # lo esorta lui, fingendo la più totale tranquillità.

"Ci sto pensando... " mormora Dom, riempiendogli il viso di baci umidi, prima di scendere verso il suo collo, così pienamente esposto. Lo bacia, lo lecca, lo succhia a lungo e con voluttà e poi .. non resiste alla tentazione di affondarci dentro la sua fila perfetta di denti perlacei, seppur dolcemente.

- Ooooh, questo angioletto sa il fatto suo! –ha un altro evidente momento di difficoltà Matt, che però riesce a gestire senza troppi indugi.

"Scusa, scusa, non so che mi è preso. Ti ho fatto male?" si prodiga disperato Dom, controllando se ha lasciato ferite.

# Non abbastanza, purtroppo. #

"Come, scusa?"

# Oh andiamo ... lo sai quanto adoro la violenza... potrebbe essere la chiave giusta per ottenere ciò che entrambi vogliamo. # lo stuzzica.

Dom getta un tentennante sguardo al tavolo. "No!"si ammonisce da solo.

Nonostante il bavaglio, Matt ridacchia.

# Dominic, di che cos'hai paura? Di farmi male? Non credo tu ci possa riuscire sul serio, ma almeno fa' un tentativo; sarà divertente, non solo per me... #

"Ma io..."
# Te lo ricordi quando mi hai tirato le bretelle? Più o meno sarà così, solo che sarà molto più piacevole! E poi sono le mie regole, devi attenerti. #

"Se lo dici tu..." torna sulle sue decisioni l'angelo, scegliendo fra gli accessori disponibili quello che lo impressiona di meno, che si rivela essere un frustino da cavallo.

Sorridendo soddisfatto, Matt ondeggia invitante un fianco, aspettando il colpo, che si rivela essere poco più che una leggera strusciata.

# Dom, non ci siamo affatto... #

"Sto solo prendendo confidenza con questo.. coso!" si giustifica Dominic, riprovandoci, stavolta bacchettandolo leggermente più forte.

# Questo è niente ... # sbadiglia annoiato Matt.

Dom colpisce ancora un po' più forte, osservando l'area di quella pelle diafana arrossirsi lievemente.

# Così mi piaci. Ancora! #

Dominic lo colpisce un'altra volta, suo malgrado cominciando a divertirsi, e considerando un piccolo premio quelle espressioni di godimento che si dipingono sul volto dell'altro.

# Bravo, il mio angioletto. Di più, mi stai facendo ancora il solletico così... insisti, con più decisione! # lo guida il bel diavolo, ricevendo un colpo progressivamente più intenso, ma che ancora è ben lontano dai suoi canoni. # Colpiscimi come se fossi... un cacciatore di leopardi!# lo istiga.

E' un attimo. Nell'angelo scatta una sorta di trigger e pochi secondi dopo si ode uno schiocco notevole del frustino e ancora più notevole è il segnaccio rosso che ha lasciato sul fianco sinistro di Matt e parte della pancia.

# Wow! # geme deliziato il moro, avvertendo un rigonfiamento nei boxer, che però è solo un preludio.

"Oh no, ma come .. ma come ci sono riuscito?" borbotta l'angelo, scioccato, gettando inorridito il frustino a terra.

# Sei stato meraviglioso ... anche se dovrai fare molta pratica prima di essere davvero, davvero appagante. #

"Io non voglio diventarlo!" si impunta Dom. "Anzi, lo sai che ti dico? Che ora ci vuole un po' di dolcezza."

# Oh no, con la dolcezza otterrai solo esiti deludenti. # arriccia il naso Matthew, in segno di disappunto.

"Questo lo credi tu!" ridacchia con una certa sicurezza di sé l'angelo, prima di baciarglielo quel naso arricciato.

Si risistema davanti a lui, dispiega bene le sue ali e dalla punta di una, con una smorfia di fastidio, si stacca tre piume.
La prima la tiene fra i denti, mentre le altre due le afferra con le mani.

Con quella che ha in bocca accarezza il viso dell'amato, in ogni punto, il suo collo e le sue spalle.

Quella che tiene nella mano sinistra sta torturandogli un capezzolo, facendoci giri concentrici attorno e alternativamente punzecchiandolo con l'estremità più dura proprio al centro, rendendolo turgido ed eccitato.
Ad assicurarlo di questo ci pensano anche i gemiti che non riesce a soffocare il diavolo, ancora di più quando dedica le stesse attenzioni anche all'altro capezzolo ignorato.

"Hai visto? Mai sottovalutare la dolcezza!" sorride vittorioso Dom, sputando la piuma dalla bocca.

# Tu... tu...dannazioneeee aaaaaaaaaaah # è tutto quello che riesce a replicare Matt.

Con la mano destra infila e sfila la piuma nel suo ombelico, facendogli un delizioso e stimolante solletico.

Decidendo che ha stuzzicato a dovere la parte alta del suo corpo, porta la piuma della mano sinistra a lambire i contorni dei suoi boxer, aiutandosi anche con la mano destra, che libera dalla presa della piuma, per cercare di sfilarglieli, ma con una mano si rivela meno facile del previsto.
Esasperato, strizza gli occhi e un attimo dopo i boxer giacciono sul pavimento.

# Ottima mossa, angiolett.. ohhh # si complimenta Matt, prima che Dom riagguanti anche la seconda piuma e cominci a passarle lungo la sua lunghezza ormai ben eretta, alternando direzioni e velocità, con la sincronia che solo un batterista può avere.

Ma la malizia che sta usando non è certo tipica di un angelo.

"Hey, ho visto qualcosa!" esclama trionfante, vedendo un principio di liquido vischioso fuoriuscire.

Matthew sobbalza, sopraffatto da quelle sensazioni nuove ha abbassato momentaneamente la guardia.

# Cosa? No, ti sbagli! # si ricompone all'istante.

" Imbroglione. Era chiaramente il fluido della felicità!" insiste il biondo.

# No, semmai era un pre-fluido e non può contare come vittoria. le piume sono state un bel trucchetto, lo ammetto, ma non bastano. Ingegnati! # lo sprona Matt.

- Mi ha quasi fatto venire ed è ancora totalmente vestito. Per tutti i Gironi! E' più bravo di quello che pensa! – riflette stupito Matt.

"No, no , aspetta... prima temo che mi serva più coraggio di così!" scende dal letto Dom, osservando i mini alcolici presenti, analizzandone nome e aspetto.

"Vod..ka.. ha un bel nome. Le cose con un bel nome non possono far male!" decide, aprendo la bottiglietta vincitrice e benendone qualche sorso.

"Per tutti i cieli! Brucia come l'Inferno!" si lamenta, con l'espressione più disgustata che riesce ad assumere.

# Dicono tutti così la prima volta, angioletto! # ridacchia Matt.

Tuttavia, Dominic si sente già più allegro e disinibito.

"Hai ragione, non è poi così orribile in fondo!" ridacchia, in procinto di berne un altro po', ma Matt impedisce che ciò avvenga, facendo sparire sia la bottiglietta iniziata che tutti gli altri mini alcolici.

Dominic lo guarda imbronciato e contrariato.

"Ma.. cosa?"


# Angioletto, ti voglio solo un po' allegro, non ubriaco fradicio! E sei pure a stomaco vuoto, per giunta. Così è più che sufficiente! # si giustifica Matt. # E ora che hai più coraggio, torna a datti da fare! # lo sprona, languido.

Barcollando un po' Dom obbedisce e torna sul letto, fissando la virilità del suo compagno, che richiede ancora molte attenzioni.

Chiude gli occhi e avvicina di più la bocca, fino a baciarne la punta, ripetutamente.

Le labbra sono ancora un po' inumidite dalla vodka e questo Matt lo avverte eccome.

# Ouch! Brucia ... ma in senso buono! # geme contento, aspettando la mossa successiva.

E la mossa successiva arriva a breve, con Dom che comincia a percorrere le lunghezza con la sua lingua, così come gli aveva visto fare la stessa cosa con lui, qualche sera prima.

# Mm.. sembra di leccare una stalattite della Grotta della Spirale Statica! # ricorre alla telepatia anche Dom, impegnato com'è nella sua attività.

Matthew ha la reazione diametralmente opposta a quella a cui ambiva Dom.

# Tu non puoi dirmi certe cose! Non in un momento del genere.. hai, hai rovinato tutto, praticamente... c'eri quasi e ora sei di nuovo a zero! # lo ammonisce Matt, la cui erezione ormai è solo un ricordo.

"Mi dispiace... " si rammarica l'angelo.

# E di cosa? In fondo ti amo anche per questo! # aggiunge Matt in un sussurro e , se potesse, gli sorriderebbe pure. # Solo che ora devi ricominciare!# cambia decisamente tono e atteggiamento.

Il disappunto è tale da fargli passare quell'allegra sbornia.

"No! Non è affatto giusto. Io avevo quasi vinto!"

# E ora hai del tutto perso. E io non mi muoverò da qui finché non mi darai ciò che voglio! # insiste Matthew.
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Dopo molti, vani tentativi di un Dom che ormai è rimasto solo in boxer, ormai i due sono chiusi in quella stanza da più di tre ore e ormai manca poco più di mezz'ora a mezzanotte.

All'improvviso, l'angelo è colto da un'illuminazione.

"Ma certo! Perché non ci ho pensato prima? C'è una cosa che muori dalla voglia di scoprire... " esordisce, battendo le mani e facendo in modo che la vasca da bagno appaia davanti al letto. "E per farlo serve che tu abbia la giusta visuale."

Matthew ha già capito e pregusta il momento.

Con studiata lentezza, Dominic si sfila anche l'ultimo indumento e si immerge velocemente in un trionfare di schiuma che crea un eccitante vedo non vedo.

"Vuoi sapere che cosa stavo facendo quella mattina, Matt? Ripensavo a quel che mi avevi fatto ... " mormora il biondo, socchiudendo gli occhi.

Già solo quella visione ha un decisivo effetto su Matt e la partita si riaccende.

# Dimmi tutto ... #

" Fingevo che lo sciabordio del'acqua fossero le tue braccia che mi cingevano i fianchi, ma non bastava ... "

# E perché non bastava? # chiede gemendo Matt.

"Mancava qualcosa .. e allora, quasi senza che me ne accorgessi, la mano è scivolata giù, prima sul torace, accarezzandolo, ma non bastava.. allora è andata sullo stomaco, poi sulla pancia, ma non bastava ancora .. "

# Sì, ancora più giù .. # partecipa Matt, con gli occhi calamitati sulla vasca, perché mentre descrive il tutto, Dominic sta anche ricreando gli stessi movimenti, solo che la schiuma cela parzialmente il tutto e questo fa impazzire il moro.

"E poi la mia mano ha raggiunto ... quella parte lì, lo sai , ma non era più la mia mano.. era la tua .. e hai cominciato a muoverti in quel modo che sai, su giù, su giù... e io non capivo più niente, ma non volevo che smettessi.."

Matthew è sul punto di esplodere, manca poco, veramente poco.

"Oh, Matt, sì, sta succedendo di nuovo... sta per uscire il fluido.. e sta uscendo anche a te, vero?" domanda l'angelo ma in quel tono c'è un qualcosa di retorico.

#Sì, Dom.. quasì..# ammette Matt, in preda alla sua dolorosissima eccitazione e alla sua resistenza che si sta facendo insostenibile.

Dominic riapre gli occhi, incantenandoli a quelli blu di Matt, resi più scuri dal desiderio.

"Matt, lo sai cosa sarebbe perfetto? Che tu mi raggiungessi in questa vasca, tanto ormai ho vinto... e poi.. vorrei che ... venissi su di me, anzi, no, sulle mie ali!"

Quel suo sguardo, quello che ha detto, il modo in cui l'ha detto, senza fronzoli zuccherosi ma col vero e proprio linguaggio 'tecnico', danno il colpo di grazia a Matt, che si libera all'istante e raggiunge il biondo nella vasca, lasciandosi andare proprio sulla punta di una delle ali di Dom.

Per tutto il tempo, i due si baciano, dato che Dom non ha perso tempo e si è riappropriato subito di quella bocca che gli è mancata immensamente.

Una volta ripresosi, Matthew esce dalla vasca e si asciuga dentro uno dei due accappatoi messi a disposizione dall'Hotel, mentre Dom preferisce rimanere lì un altro po', lasciando che l'acqua corrente e una nuova dose di schiuma tolgano i residui della loro passione.

Una volta ripulito, Dom si avvolge nell'altro accappatoio e si sdraia affianco a Matt.

"Allora un po' sono bravo a questo gioco..." mormora contento, prima di addormentarsi, sfinito.

Quello che non riesce a dormire è Matt, che solo in quel momento si ricorda del biglietto di Dom, rimasto ancora intatto.

Spegne le luci, per far riposare meglio Dom, ma lascia accesa quella del suo comodino per poter leggere la piccola pergamena che ha trovato dentro la busta, scritta con una calligrafia ordinata ed elegante.

Matthew,
le mere parole non possono riuscire a esprimere:
la gioia che provo quando sto con te,
la meravigliosa scoperta della bellissima persona che sei,
la libertà di non badare a tutti i preconcetti e i luoghi comuni che ci vogliono nemici agguerriti,
Ringrazio ogni minuto, ogni ora e ogni giorno di questa missione che mi hanno portato a te.
Matthew, ho imparato a fidarmi di te e lo farò sempre,
so che non faresti mai nulla per ferirmi o rattristarmi.
Ti amo

Il tuo angioletto.

Matthew si sente morire mentre legge quelle parole dettate da un cuore così puro.
Sa di non essere più degno di quella fiducia che il suo amato va tanto esaltando, sa di averlo esposto a guai seri, sa di averlo fatto diventare un ignaro spettacolo per altri occhi che non sono i suoi.
Matthew desiderava con tutto se stesso che quelle cose succedessero, che potesse riuscire a portare il suo angioletto a livelli morali più degradanti.
Ed è felicissimo che questo sia accaduto.
Ha amato ogni sua reazione, da quelle più spontanee a quelle più sbalorditive.
Ha amato ogni sensazione che ha suscitato e che è stata suscitata in lui.
Ciò che non ama è la causa scatenante che ha portato a tutto ciò, dover guardare quel momento non come un amante che sperimenta cose stimolanti con il proprio partner, ma come un subordinato che ha solo eseguito un freddo incarico.
Gli ha sporcato le ali , sia in senso letterale, sia in senso figurato. E non ne va affatto fiero.
E mentre guarda il suo amato angelo dormire, assieme a quell'anno in più, Matthew avverte anche una sensazione tanto antipatica quanto sconosciuta: il rimorso.

TBC

ehmm sì.. questa cosa avrà conseguenze non giubilanti (accidenti, parlo come gli angeli XDD ) , ma voi vi fidate, nevvero? <3

ehmm sì, lo so, non c'è stato il grande passo che aspettavate, ma, cercate di capire, sarebbe stato troppo squallido se fosse avvenuto.. così, su commissione :/

Ma accadrà, ve lo prometto ... *tossisce* molto probabilmente anche prima del compleanno di Dominic ;P

ehmm sì, lo so , ho una specie di kink per i compleanni, non so più in quante storie ce li ho cacciati dentro XD

Io ce l'ho messa tutta, lo sapete che questo non è il genere che mi riesce meglio , spero vivamente che non vi sembri la brutta copia di '50 sfumature... ' (non avendolo mai letto non so come potrei ispirarmici XD ) ma che abbiate capito il senso che ho cercato di dare a tutto quello che è successo.

Ma non esitate a essere anche spietate , se dovete dirmi il vostro parere, ma pleease, fatelo, sono più paranoica del solito stavolta, *si scusa e si dilegua*

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