Capitolo XX I: And you know I'm not resisting your temptations


Aww ma grazie per questi continui voti, troppo gentili ^^

scaldiamo un po' gli animi!


Scusatemi , l'ho rifatto. per quanto mi imponga di non scrivere troppo , onde evitare il rischio di annoiarvi con le mie sbrodolate di scene e soprattutto dialoghi ... mi è uscito di nuovo un capitolo luuungo , nonostante abbia deciso di dimezzarlo rispetto a quel che doveva interamente essere.
Sono un caso senza speranza.
Ditemelo se li trovate eccessivamente lunghi e volete che posti meno cose alla volta :/


Warning: rating mooooooooolto rosso, quasi nero! (okay, sta nascosto sotto una caterva di fluff, ma poi lo troverete! XD ) Ci terrei a precisare che certe libertà me le sono prese solo e soltanto perché qui ho un diavolo della Lussuria da gestire, quindi mi sembra abbastanza in character ... con altre versioni di Matt e Dom non oserei mai arrivare a certi livelli che invece ho raggiunto qui... chiedo venia, ma lo ritengo necessario... ma se non vi piace la piega che prende giuro che ci andrò più leggerina nei prossimi aggiornamenti XD




Capitolo XX I: And you know I'm not resisting your temptations

"Morgan, mio caro fratello, tutto bene?" domanda Glen, bussando alla porta del suo ufficio, che è chiusa a due mandate.
"Sì, ti ringrazio, mio amato fratello. Ho solo bisogno di starmene qui, soltanto un altro po'." replica Morgan ad alata voce, dall'altra parte.

Quello che Glen non può sapere è che lui se ne sta seduto, rannicchiato in un angolo, abbracciandosi le gambe con le braccia e nascondendo la testa nel grembo, ancora un po' tremante per lo shock subito.
Sì, dopo più di due settimane non sembra ancora essersi ripreso. Ignora tutte le chiamate da un certo numero che proviene da un iPhone666 , cancella i suoi SMS prima ancora di leggerne il contenuto e... non riesce a togliersi dalla mente la sua nudissima immagine.

- Avrei dovuto prevederlo. i diavoli hanno sempre un asso nella manica da giocarsi. Ancora di più gli arcidiavoli. E il mio neanche ce l'aveva una manica!- rimugina Morgan, al ricordo. – No, no! Così non mi sto aiutando. E soprattutto lui non è mio!- si ammonisce il biondo.

/ Ma, Morgan, sei chiuso lì dentro da quasi diciotto giorni!/ lo riporta alla realtà Glen, ricorrendo alla telepatia, per evitar che entrambi si sgolino.
/E allora? Non mi sembra di necessitare di quei superflui bisogni che hanno gli umani!/ replica l'interpellato, con uno scatto di nervi che è ben lontano dalla sua calma consueta.
/Morgan! Non è da te parlarmi così! Si può sapere che ti è successo?/ insiste l'arcangelo dai capelli rasati, preoccupato.
/Non te lo posso dire.../ risponde esitante il biondo.
/Oh, andiamo, sono il tuo più caro amico. Lo sai che puoi dirmi tutto./ lo esorta Glen. /Sì, lo so, non dovrei fare questi presuntuosi termini di paragone, poiché è peccare di Superbia, ma in tutto il Paradiso, sono di certo il più riservato fra gli arcangeli. Quindi, qualsiasi sia il tuo segreto, con me sarà al sicuro./ si prodiga il suo migliore amico.
/Non lo so.../ borbotta il biondo, con qualche remora.

/Facciamo così. Se tu mi confessi il tuo scabroso segreto, io ti rivelerò il mio!/ ritenta l'altro.
/Uh? Tu avresti un segreto scabroso?/
/Oh sì, qualcosa che non ho mai detto a nessuno. E ne parlerò a te se tu parlerai a me di quel che ti cruccia così tanto./
/Glen! Mi stupisco di te. Ricorrere ad un così subdolo ricatto!/ ridacchia Morgan.
/Oh, che gran brutta parola 'ricatto'. Io lo definirei più un incentivo!/ si giustifica l'altro, strappandogli un sorriso che non può vedere. /Allora?/

Segue qualche secondo di silenzio, dopodiché Glen ode dei passi farsi sempre più vicini, finché la porta si apre.
"Entra." lo invita Morgan e l'altro non se lo fa certo ripetere. "Prima tu." lo sprona, richiudendo la porta.
"Okay. Ricordi quand'ero in missione contro Anderson, qualche lustro fa, in Giamaica? Beh, una sera lui è riuscito a farmi fare qualcosa di molto trasgressivo." inizia il suo racconto l'altro arcangelo.
"Che cosa?" si incuriosisce il biondo.
"Mi ha... fatto fumare erba con lui. E non mi riferisco certo a quella di un bel prato fiorito!" svela Glen, alquanto imbarazzato.
"Uh! Non l'avrei mai detto. Sai, ho sempre pensato che fra noi tutti tu fossi quello più posato e con più autocontrollo." replica stupito l'altro.
"Pensavi male. E poi quell'Anderson ha doti da persuasore che nemmeno ti immagini... " borbotta Glen.
"Credimi, lo posso immaginare eccome!"
"E comunque, sì, è vero, le sostanze stupefacenti a quelli come noi non possono causare nessun danno permanente e nessuna assuefazione, ma è comunque un fatto allarmante!" borbotta il rasato.
"Lo so, ma è accaduto una volta soltanto. Non ti dovresti tormentare in questo modo." lo consiglia il suo miglior amico.
"Beh, non sarebbe proprio dovuto accadere!" si rimprovera Glen, colmo di rammarico.
"L'importante è che non ha inficiato sulla missione, no? Se ben ricordo, sei riuscito a salvaguardare l'anima del vostro assistito." lo rincuora Morgan.
"Anche questo è vero." annuisce Glen, prima di ricordarsi il motivo principale per cui è lì. "E tu, Morgan? Dimmi qual è il tuo segreto inconfessabile!"

**************************** (Contemporaneamente)

"Io non ci voglio andare!" mugugna Chris, facendo su e giù per le scale, come un'anima in pena quale è.
"Suvvia, ragazzone, non fare il bambino fifone!" ribatte Dom, sistemandosi meglio sulle spalle la sua giacca nera dai bordi bianchi.
"E' solo un pranzo. Ti siedi a tavola, mangi, parli un po', mangi ancora, bevi, parli, magari fai anche un bel rutto d'approvazione alla fine, poi saluti e torni a casa. Fine della maledetta impresa!" borbotta Matthew, indossando la giacca del suo completo interamente rosso.
Un colore che gli dona in modo proibitivo. Forse è per questo che Dominic non fa che guardarlo ... anche se molto probabilmente con qualsiasi altro colore l'esito sarebbe stato il medesimo.

"Matthew, eww, ma che maniere rozze! Chris, non ascoltarlo, per prima cosa non puoi presentarti a mani vuote. Un mazzo di fiori, un dolce, un ninnolo qualsiasi... Poi ti dovresti complimentare per la casa, per la cucina, per i.. "
"E se non è vero che fa? Se la casa è una topaia o se la cucina è uno schifo galattico? Mente spudoratamente?" ridacchia Matt.
"Almeno io non lo faccio ruttare come uno zotico. I tempi dei Romani sono finiti da un pezzo!" si difende lo sofisticato angelo.
"Il Bon Ton è per checche isteriche!" fa spallucce il diavolo. "Fa molto più la sua figura un comportamento virile!"

"Io non ci voglio andare!" si lagna nuovamente Chris, mentre guarda sotto il divano.
"Non ricominciare! Tu ci stai già andando!" ribatte Dom, consegnandoli quei gemelli che il povero bassista non è riuscito a trovare nemmeno dopo venti tentativi di ricerca. "Vedi? Ora non hai più scusanti!" sogghigna vittorioso.
"Grazie, ma come hai fatto?" gli sorride riconoscente Chris, applicandoseli sulla camicia grigio perla.
Non è da lui una tale eleganza, ma è la situazione che lo richiede.
"Qualche piccola magia non guasta mai!" gli fa l'occhiolino il biondo.
"Certo, per te che puoi così liberamente!" borbotta invidioso il moro.

"La fate sempre così facile voi due!" ribatte Chris, infilandosi la giacca del suo raffinato completo grigio ferro, comprato appositamente per l'evento. "Piuttosto non capisco perché vi siete voluti mettere in ghingheri anche voi!" aggiunge, osservandoli meglio,mentre si sistema la cravatta a fantasia.

"E perderci l'opportunità di sfoggiare i nostri ultimi acquisti?" ridacchia Dom, pettinandosi davanti allo specchio.
"Qual è lo scopo se tanto non vi dovete far vedere da nessuno?" fa loro presente l'umano.
"Non è un motivo sufficiente per impedircelo!" ribatte Matt, cospargendosi i capelli di un gel brillantinato del quale si è infatuato a prima vista.

"Siete pronti, prime dive che non siete altro? Siamo già in ritardo!" si agita il loro assistito, indicando l'orologio.
I due guardiani annuiscono con uno sbuffo, allontanandosi dallo specchio e uscendo di casa.

Non appena Chris parcheggia l'auto sotto casa di Kelly, lei lo raggiunge tutta contenta.

"Forse non sei poi così in ritardo come pensavi!" gli sorride Dom, seduto sui sedili posteriori con Matt.

"Ciao, amore!" trilla Kelly, scoccandogli un rumoroso bacio sulla bocca.

/Ne vorrei uno anch'io... / si imbroncia Dom, guardando Matt, che gli sorride.

/Pazienta un po' angioletto. Troveremo il tempo anche per noi. E non solo per uno stupido bacetto./ sogghigna con uno sguardo così colmo di aspettative da far rabbrividire il biondo.

Le due creature sovrannaturali hanno fatto un bel ripasso sui poteri dei loro superiori, scoprendo una cosa molto vantaggiosa: i loro capi li possono sentire solo se si trovano nelle vicinanze e Paradiso per uno e Inferno per l'altro quando i due sottoposti si trovano sulla Terra non si può proprio definire 'nelle vicinanze'.

"Secondo te vado bene vestito così? E ho comprato i fiori giusti? E... " la sommerge di domande Chris.
"Christopher, santo cielo, calmati. E' solo un pranzo coi miei, non è la fine del mondo!" replica lei.
"Peccato!" dice la sua Matt, guadagnandosi una gomitata nello stomaco da Dom.

"Ben fatto!" sorride a Dom Chris, dallo specchietto retrovisore, dato che ha visto la scena.
"Cosa?" si acciglia Kelly.
"Uh! Il tuo discorso rassicurante. Davvero, ora sono molto più calmo." si salva in corner Chris.
Tende a dimenticare un po' troppo spesso che al momento Kelly non può vedere o sentire altri che lui in quella macchina.

"Figliuolo, non riesco proprio a capire che cos'è tutto questo timore ingiustificato. stai per compiere un passo importantissimo che va a consolidare la vostra unione ancora di più. Dovresti solo esserne felice!" esterna le sue opinioni l'armonioso angelo.
"E se proprio non ti va di consolidare ulteriormente un bel niente, puoi sempre toglierti la cintura, aprire la portiera. gettarti fuori e lasciare che il destino faccia il resto!" sogghigna il perfido diavolo.

"Chiudi il becco!" esclama Chris e dallo specchietto retrovisore non si capisce a chi dei due sia maggiormente rivolto. Probabilmente a entrambi in egual misura.
"Chris! Ma dico, ti sembra questo il modo di parlarmi?" sbotta Kelly, contrariata.

- Oh cazzo, vero!- impreca Chris nella sua mente, compiacendo Matthew e innervosendo Dominic.

"No, amore, scusami, ho usato le parole sbagliate; ma volevo invitarti al silenzio per poter meglio apprezzare la natura che ci circonda." cerca una scusa plausibile Chris.
"Qui? In mezzo all'autostrada, fra i clacson che strombazzano, il fumo dai tubi di scappamento e qualche autista che si scaccola?" gli fa notare lei, innervosita.
"Beh, è pur sempre natura anche quella!" si difende il suo ragazzo.
"Chris, fammi un favore. Datti davvero una calmata. Non capisco perché tu sia tanto terrorizzato all'idea di incontrare i miei genitori. Giuro che non ti stanno aspettando sulla soglia, imbracciando un fucile!" ridacchia lei.
"Tu dici? Vogliamo parlare dell'occhio nero che stava per farmi Paul?" ribatte lui.
"Uh, ma quella è la tipica reazione da fratello maggiore, lo sai. Poi ci ha messo poco a capire che le tue intenzioni sono serie e sei un bravo ragazzo!" spiega lei.
"Quello che gli riempie il locale con la sua band, soprattutto!" ridacchia Chris. "Ma con i tuoi, è diverso... Voglio dire, sto riportando loro la figlia che è circa il doppio dell'ultima volta che l'hanno vista..." borbotta lui.
Non l'avesse mai fatto.
"CHRISTOPHER ANTONY WOLSTENHOLME, STAI FORSE INSINUANDO CHE IO SIA GRASSA?" sbraita Kelly, isterica.

"Posso lasciar perdere Chris e concentrarmi su di lei e sulla sua ira?" commenta Matt, mentre la guarda affascinato.
"Niente da fare, belloccio. E poi è incinta. E' un'ira più che giustificata e non conta!" ribatte divertito Dom.


"No, amore, certo che no. Sei solo due volte più bella!" corre ai ripari Chris, ma lei non sembra bersela.
"E tu sei solo due volte più cretino!" ribatte lei, ancora offesa.
"Piuttosto, i tuoi sanno già della grossa..."
Su quel 'grossa' Chris si becca un'occhiata talmente glaciale dalla sua fidanzata che si corregge all'istante.
"Della lieta notizia?"
"Non gliel'ho ancora detto. Sai, pensavo sarebbe stato tutto più facile se mi avessero vista direttamente." spiega la ragazza.

Chris per un attimo è tentato di fare un'inversione a U in piena autostrada, ma poi si controlla.

"Che-che cosa? Kelly, mi uccideranno!" si agita oltre l'impossibile il povero bassista, cominciando a sudare freddo.
"Scherzetto. Lo sanno da più di due mesi ormai." gli rivela lei.
"E perché non me l'hai detto subito?" le chiede, un po' adirato.
"Così impari a fare l'idiota!" ribatte lei.

"Touché, ragazzone!" se la ride Matthew.
"Zitto tu! Cos'è che volevi ottenere prima? Un suicidio più omicidio?" gli fa la predica Dom, con le mani sui fianchi.
"Oh sì, e se mi fosse riuscito avrei vinto a man bassa: anima dannata più due atti di violenza inaudita. Altro che promozione, mi avrebbero nominato direttamente arcidiavolo!" sogna ad occhi aperti la creatura infernale.
"Matt, sono felice che tu sia un continuo fallimento!" ridacchia impertinente Dom.
"Hey! Questa me la paghi!" gli ringhia contro Matthew.
/Oh, non vedo l'ora! A proposito, non trovi sia uno spreco starcene qui quando potremmo avere casa libera solo per noi?/ suggerisce allusivo il bell'angelo.

/Oh, mi piace, eccome. Potrei approfittarne e fare qualcosa che ho in mente da tempo... / approva il fascinoso diavolo, accarezzandosi pensieroso il mento.

"Ragazzone, dopo un professionale consulto fra di noi, Dom e io abbiamo constatato che oggi non avrai bisogno di noi." annuncia Matt.
"Che cosa?!" sussulta spaventato Chris. "Non mi potete fare questo!"

Stavolta Kelly non si allarma minimamente nel sentirlo parlare da solo, perché Chris è stato abbastanza furbo da estrarre prontamente il cellulare e fingere che quella sia una telefonata.

"Suvvia, te la caverai benissimo anche senza di noi." fa spallucce Dominic, mentre dallo specchietto Chris li può già vedere cominciare a svanire.
"Non finisce qui, traditori! E se non posso fare niente io, di sicuro i vostri superiori non ve la faranno passare liscia!" inveisce Chris, ma ormai sui sedili posteriori sono rimaste solo una piuma e una nuvoletta di fumo.

"Lo avrete visto anche voi come si sono comportati. Se fossi in voi prenderei provvedimenti molto più seri dell'ultima volta!" si raccomanda Chris, certo di essere osservato dai superiori dei suoi indisciplinati e poco zelanti guardiani, prima di chiudere la conversazione, riponendo in tasca il cellulare che in realtà non ha mai adoperato.
"La casa discografica fa di quei casini che non ti immagini!" si giustifica lui, prima ancora che Kelly possa far domande.


**************************** (Contemporaneamente)

Tra bagliori celestiali e zampilli tenebrosi, Dominic e Matthew appaiono nel garage di casa Wolstenholme, che ormai considerano casa loro. Non serve nessuna parola fra i due perché comincino a baciarsi con intenso trasporto.
Matthew sbatte Dominic contro la parete, intrappolandolo fra il suo petto e il muro.
Non che quell'angelo voglia fuggire.

Mentre entrambi sono con gli occhi chiusi e le loro bocche dischiuse quel tanto che basta a far battagliare fieramente le loro lingue umide, le note di 'Disco Inferno' si propagano per la stanza.

Può significare una cosa soltanto.

Infatti, riaprendo gli occhi controvoglia, sia Matt che Dom vedono il rosso iPhone del diavolo fluttuare a mezz'aria.
"Anche a te sembra più minaccioso del solito, vero?" si inquieta un po' il moro, accingendosi a rispondere.
"Pro..."
"FOTTUTISSSIMO PEZZO D' IDIOTA, CHI CAZZO TI HA AUTORIZZATO AD ANDARTENE?" sfuria Tom, così forte da fra vibrare i vetri della finestra.
"Sempre di buonumore tu, eh, Tom?" ribatte Matt, sprezzante. "Non era un'occasione propizia per agire." si giustifica, mettendolo in viva voce, perché da quanto ha urlato, volente o nolente l'ha sentito pure Dom.
"Ah, no. Hai ragione, il tuo assistito nella confusione più totale, davanti a una situazione che teme con tutto se stesso, in uno stato vulnerabile e fragile come mai prima d'oggi per te non era un'occasione propizia?" ribatte l'arcidiavolo, sempre furibondo, ma almeno non urla più.
"No, non lo era." risponde impertinente il diavolo.
"Che cazzo aspetti ancora? Un fottuto tappeto rosso srotolato sotto i tuoi piedi con la dannatissima scritta 'AGISCI!'?"
"Dipende... la scritta è glitterata?"
"MATTHEW, DACCI UN FOTTUTO TAGLIO, STAI GIA' URTANDO I MIEI NERVI PIU' DEL CONSENTITO!" lo mette in guardia un iroso Tom.
"Credimi, lo so. Ma la verità è che sei tu che devi stare a sentire me. L'hai anche tu prima: Chris è in una situazione che teme con tutto se stesso. Lo sai questo che significa? L'unica cosa che Chris ascolta oggi è la sua paura. La sua mente sarebbe stata tanto penetrabile quanto un blocco di maledettissimo cemento!" ribatte serio Matthew.
"Oh. devo dire che a questo non avevo pensato." borbotta Tom. "Questo però non ti autorizza ad andartene!"
"Sì invece, anziché sprecare inutilmente il mio prezioso tempo, me ne starò qui a meditare sulle mie prossime diaboliche strategie di persuasione." replica il diavolo.
"Oh sì, se è brillante come quello che gli hai proposto prima in auto, molto probabilmente ti approprierai della sua anima nel 2020!" sbotta il suo superiore.
Dominic non può fare a meno di lasciarsi sfuggire una risatina.

"Avanti, piccolo bastardo, dimmi perché non ti sto già punendo.." commenta asettico Tom.
"Perché sei immensamente buono e misericordioso?" lo punzecchia senza ritegno il suo irresponsabile sottoposto.
"MAATTTTHEEWWWW!!!" emette un ringhio raggelante l'arcidiavolo.

"Hey, a proposito di buono e misericordioso, che fine ha fatto il mio di superiore? Perché non mi fa nessuna predica a riguardo? Suppongo di meritarmela, ho trasgredito tanto quanto la mia nemesi, se non di più..." borbotta Dom, guardando in alto con determinate aspettative.
"Già... perché Mr. Sono-il-più-santo-di-tutti non ci sfinisce col suo blah blah blah prosaico e stomachevole?" commenta Matt. "Tom, non è che tu sai qualcosa?"
Il segnale di linea libera è l'unica risposta che riceve, prima che l'iPhone se ne torni da dov'è comparso.

"Ma... cos'è successo?" si domanda stranito Dom.
"Non lo so e non mi interessa! Lo sai che significa questo, angioletto? Che siamo di nuovo soli e se non sbaglio tu ed io avevamo un certo discorso in sospeso..."
Dom gli butta le braccia al collo, tirandolo a sé per un altro bacio esigente, passandogli una mano fra i capelli corvini, poco importa se gli rimane attaccato qualche brillantino.
Matt sorride contro le sue labbra,tenendogli intrappolato fra i denti il centro del suo morbido labbro inferiore.
Dom indietreggia, portandoselo appresso finché si lascia ricadere sul divano, con Matthew sopra di lui.
Il diavolo riapre gli occhi che aveva chiuso durante il bacio per giochicchiare con la giacca dell'angelo, percorrendone i bordi bianchi con le dita, cominciando a slacciare un bottone dopo l'altro, fino ad aprirla completamente e cominciare a giocare con il bordo nero della sua Tshirt grigio scura, che stavolta però percorre con la lingua.
"Mm.. Matt..." geme Dom, apprezzando particolarmente quel gesto.
Sentire il calore di quella lingua così esperta sulla sua pelle attraverso il tessuto è un'esperienza che gli fa girare la testa.
Si avventa su Matt, determinato a levargli la giacca, per poi cominciare a percorrere con le dita i disegni azzurri in rilievo sulla sua T-shirt bianca, procurandogli un delizioso solletico.
Matthew si china verso la sua bocca di nuovo, soffermandosi poco, per poter discendere verso il suo collo, zona in cui desidera dare maggior attenzione.
L'angelo inclina la testa da un lato, per concedergli maggior accesso.
"Erano questi i tuoi piani della giornata?" domanda in un mormorio Dom, mentre il moro è intento a lasciargli un succhiotto di tutto rispetto.
"A dire il vero... no!" risponde il diavolo, separandosi da lui. "Ma è stato un piacevole intrattenimento. Ora devo dedicarmi a faccende più serie, dato che sono libero di agire!" si alza dal divano con fare misterioso, diretto verso le scale.
"Che vuoi fare?" si incuriosisce Dom, seguendolo.
"No, tu devi startene qui. Dovrai trovarti qualcosa da fare!" comanda Matthew.
"Come se fosse difficile!" sorride Dom, mettendosi nuovamente seduto sul divano. "Visto che non c'è Chris posso momentaneamente far sparire questo catorcio e far comparire un televisore degno di questo nome!" aggiunge, schioccando le dita e tramutando il suddetto rudere in un 42 pollici a cristalli liquidi.
"Uh-uh ben fatto! E come mai non lo lasci direttamente così?" gli domanda il moro.
"Ci ho provato.. ma Chris ci tiene al suo rudere. Sai, valore affettivo!" alza gli occhi Dom, facendolo ridere.
"Divertiti con la tua super TV, se finisco in tempo ti raggiungo!" si assenta Matt al piano di sopra.
Anche se combattuto dalla curiosità, Dominic se ne sta buono buono sul divano, facendo zapping finché trova qualcosa di suo gradimento.

"Oh, non metto in dubbio che tu sia un eccellente depuratore, ma non esiste acqua più limpida e dissetante del lago Endlessly!" commenta ad alta voce l'angelo, un po' nostalgico, rivolto al canale delle televendite.

Dai rumori che sente, di armadi e cassetti che si aprono e stoviglie messe in subbuglio, Dom deduce che Matt si trovi nella cucina di Chris, ma non vuole indagare oltre.

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"Matt, dai vieni a vedere! Come può un oggettino tanto semplice e piccolo preparare così tanti tipi di sugo differenti? E' un miracolo!" grida Dom entusiasta verso il piano di sopra, ma senza ottener risposta.
Sono passati già più di trenta minuti, ma quando trascorre un'ora abbondante, la curiosità ha la meglio su Dominic.
Inoltre, ritiene di dovergli dire qualcosa di davvero importante.

"Matteh, cosa ti sei perso! C'era questo set di coltelli che tagliano tutto che ti sarebbero piaciuti un casino, immaginali usati come armi dai killer che tanto ti affascinano..." trilla felice il biondo, salendo le scale, ma si blocca non appena arriva alla stanza designata.
Del resto, la visione che si presenta davanti ai suoi occhi è più unica che rara.
Imprecando a tutto spiano, Matt sta armeggiando una saccapoche con la quale più che altro sembra ingaggiare una battaglia che gli fa spruzzare glassa per ogni dove, tranne su quei dolcetti sfornati e bruciacchiati che hanno tutta l'aria di sembrare cupcakes.
Dom ne ha l'ulteriore conferma quando legge il titolo sulla pagina del libro di ricette aperto e appoggiato a una mensola.
"Ma che cazzo... perché questo fottutissimo coso non sta fermo un maledetto istante?" sbotta il diavolo, così come ha già fatto in ogni fase di quella ricetta, che si è rivelata un'impresa più ardua del previsto."Oh no, Dom, ti avevo detto di restare di sotto. Doveva essere una sorpresa!" si imbroncia, accorgendosi finalmente della sua presenza, riprendendo comunque il suo operato, riuscendo a cospargere i dolcetti.

"Ma... perché stai cucinando?" gli domanda allibito l'angelo.
"Perché ci volevo provare da quando Kelly mi ha mostrato il procedimento ... ho anche comprato gli ingredienti da tempo, aspettavo solo di avere via libera. Anche se è difficilissimo!" confessa.
"Lo vedo... questa cucina sembra lo scenario della Seconda Guerra Mondiale e fidati, lo so, ci sono stato in missione!" racconta l'angelo.
"C'ero anch'io. I Tedeschi ci hanno dato tante di quelle soddisfazioni!" commenta compiaciuto al ricordo.
"Peccato non esserci incontrati allora." mormora il biondo. "Ma tornando al presente... ti rendi conto di che disastro hai combinato?"
"Devi sempre guardare le cose negative... almeno apprezza il fatto che non sono ricorso alla magia!" borbotta Matt.
"Lascia che ci ricorra io, o chi lo sente Chris se torna!" replica Dom e con un gesto veloce della mano riporta tutto a uno splendore ancora maggiore della sua condizione originaria.

"Bella mossa, almeno posso finire con più calma!" commenta il moro, prendendo da una ciotola delle palline zuccherate che usa per cospargere i suoi dolcetti. "Finito!" esclama trionfante.

Dom osserva meglio Matt, che ha deciso di coprirsi T-shirt e pantaloni con un grembiule che prima non aveva notato.

"E quello?" commenta divertito, indicando il grembiule nero con la scritta in glitter dorati 'BORN TO BE EVIL'.
"Che tu ci creda o no, l'ho regolarmente comprato." risponde Matt.
Dom capisce tutto e non ha più nessuna voglia di sorridere.
"Tu sei andato al Glittery Leopard! Ci sei tornato senza di me. Tu sei perfido!" lo accusa, in tono lagnoso.
Matthew sogghigna compiaciuto.
"Oh sì, lo sai che lo sono!"
"La prossima volta mi porti con te!" ordina imperativo Dom, con un tono che non transige.
"Tutto quello che vuoi, angioletto, però ora veniamo alle cose serie." ribatte Matt,
porgendogli tutto contento una cupcake dall'aspetto poco rassicurante.

In effetti, quell'aspetto nerastro non è il massimo da vedere.
"Coraggio, assaggiala e dimmi che ne pensi!" lo sprona.
Dom si chiede silenziosamente se non sia un tentativo di avvelenarlo, ma per non ferirlo si decide ad addentarla.
Il sapore è ancora peggio del suo aspetto, ma Dom si fa forza e manda giù.
"Allora?" domanda Matthew, con gli occhi azzurrissimi che scintillano d'impazienza.
"E'... deliziosa!" mente spudoratamente Dom, mentre si domanda se il sapore di bruciato sia una cosa voluta e cosa effettivamente c'entri tutto quel pepe in una cupcake.
Che cosa non si fa per amore!
Matthew sorride tutto soddisfatto, indicando il libro delle ricette.
"E la prossima volta i Macarons!'
"No, Matteh, ti prego, no!" alza gli occhi l'angelo, ma il diavolo nemmeno sembra sentirlo.

"E comunque, cos'è? La Lussuria non ti sta più bene e vuoi passare di categoria come diavolo della Gola?" lo prende in giro l'angelo.
"Oh, no davvero, non vorrei mai finire sotto le direttive di Adam. E' un tale comandino!" borbotta Matt.
A un tratto sul cellulare Terrestre dei due arriva un messaggio ed è Dom a leggerlo ad alta voce.

" 'Il pranzo con la famiglia di Kelly si è esteso così tanto che diventerà anche una cena, ma prima o poi farò ritorno... forse. E comunque questa me la pagate!" ridacchia il biondo, finendo di leggere il messaggio di Chris.

"Altro tempo da soli. Ottimo, proprio quello che volevo!" sorride Matthew, prendendo la ciotola con le guarnizioni zuccherate e la marmitta con la parte spumosa avanzata che, difficile da credere, è l'unica cosa ad essergli uscita decentemente.
Si avvicina alla sua nemesi, in modo suadente.
"Angioletto, non lo sai che Lussuria e Gola vanno a braccetto? Se vieni di là sarò più che felice di dimostrartelo." mormora, sporcandogli di spuma l'angolo della bocca e leccandoglielo via nel modo più sensuale che esista.

Un po' scosso, Dom lo segue senza troppi tentennamenti, avendo già capito in cosa possa sfociare quel gioco apparentemente scherzoso e innocente.
Del resto ormai è il tramonto... l'ora in cui può far calare le inibizioni.
Lo raggiunge, ma non prima di essersi bevuto almeno mezza bottiglia d'acqua a causa di quel dolcetto malefico.

Nel giro di pochi minuti, entrambi sono già sul loro letto, a torso nudo, a leccarsi via vicendevolmente la dolce spuma di cui si ricoprono a turno.
Tuttavia c'è qualcosa che ancora manca.
"Angioletto, non ti ho mai visto interamente al naturale, come tu non hai mai visto me." mormora Matt, suggestivo.
Capendo il significato delle sue parole, Dom fa riapparire ali e aureola, così come Matt si fa rispuntare corna e coda.

"Ora va molto meglio." approva Il diavolo, accarezzando Dom, ma evita accuratamente di toccargli l'aureola.
Dominic nota questo particolare.
"Perché non la vuoi toccare?" gli domanda.
"E me lo chiedi pure? Lo sanno tutti che se un diavolo tocca l'aureola di un angelo si incenerisce all'istante!" replica Matthew.
Dom ridacchia.
"Ora ti svelo un segreto," dice, prendendogli la mano. "Quella è una diceria che ci siamo inventati per spaventare un po' voi diavoli." e dicendolo, porta la mano di Matt sulla sua aureola, sebbene lui si mostri restio.
"Visto? Non mi sembra tu ti sia incenerito." gli sorride il biondo.
Matt ne è meravigliato.
"Hai ragione. Non brucia affatto, anzi, è fresca, morbida." mormora il moro, cominciando ad accarezzarla, dapprima delicatamente, percorrendone con i polpastrelli delle dita eleganti i contorni, all'interno e all'esterno.

"E' vero, non succede niente." sorride Matt, più tranquillo.
Per tutta risposta, Dom geme languido "Beh, proprio niente non direi ... mi sta piacendo un sacco!"
Subito dopo si allarma. "Oh! E' peccato provare così tanto piacere?"
Matthew ride e smette di accarezzarlo.
"Oh no, mio caro angioletto, ti sbagli," sogghigna, tirandolo a sé per dargli un rapido, ma impetuoso bacio, mentre gli accarezza insistentemente i pettorali, leccandone via la crema burrosa rimasta.
Quando arriva l'ombelico, si diverte a cospargerglielo di palline zuccherate che poi raccoglie una a una con la bocca, facendo dimenare il bell'angelo, estremamente sensibile al suo tocco in quel punto.
Matthew discende verso il suo sentiero della felicità, ancora semi-nascosto dai jeans bianchi.

Dom è percorso dai brividi e si stringe maggiormente a lui.
"Tu non hai nemmeno lontanamente incominciato a provar piacere." gli sussurra Matt all'orecchio, succhiandogli il lobo, per poi tirarlo con i denti, dolcemente.
Dom si scioglie, ma si spaventa quando vede Matt muovere la sua coda verso di lui.
"No!" indietreggia.
Matthew lo guarda confuso.
"Che ti prende?"
"La tua coda. Tienila lontano!" replica l'angelo.
"E perché?" domanda il diavolo, sempre più confuso.
"Ma come! Lo sanno tutti che se un diavolo punge con la sua coda un angelo gli inietta un veleno che lo annienta!"
Matthew scoppia a ridere.
"Ma quante cazzate vi raccontate in Paradiso? Questa non la sapevo nemmeno io!"
"Vuoi dire che anche quella è una diceria?" alza un sopracciglio il biondo.

Per tutta risposta, Matthew si avvicina nuovamente a lui, abbracciandolo stretto e avvolgendo la sua coda attorno a lui. "Tu che ne dici?" gli domanda retoricamente, mentre con la coda percorre la fine delle ali e la schiena dell'angelo. "E la cosa migliore è che non l'abbiamo messa in giro noi questa voce, avete fatto tutto da soli, paranoici che non siete altro!" ridacchia, mentre con la coda graffia leggermente la sua pelle immacolata.

"Oh, Dio!" geme Dominic, inarcando la schiena e dispiegando le ali.
Matt, sogghigna, cattivello.
"Ma non avete quella stupida e noiosa regola di non nominare mai il vostro Grande Capo invano?" lo punzecchia.
"Oh, chiudi il becco!" esclama l'angelo, tirandolo a sé per i capelli e chiudendogli la bocca con un bacio intenso.
Mentre lo bacia, con una mano percorre la sua coda, per tutta la sua lunghezza, soffermandosi molto a giochicchiare con la punta.
Tutto ciò non gli basta e intingendo la mano nella marmitta cosparge di crema buona parte della coda, leccandogliela via.
Inutile dire quanto Matt apprezzi quel gesto.
Dom prende talmente tanta iniziativa da ricoprire di spuma una delle corna di Matt, che poi ripulisce lentamente con lappate delicate ma decise.
Matt è sovraeccitato e glielo dimostra saltandogli addosso, baciandolo famelico e premendogli contro la propria erezione ancora intrappolata nei pantaloni rossi.
"Ci leviamo tutto, angioletto?" chiede il suo permesso, felice di vederlo annuire con una certa frenesia.
Ciascuno provvede a togliere gli indumenti restanti all'altro e una volta nudi, anziché coglierne il vantaggio più prevedibile, Matthew si diletta a guarnire di zuccherini le ali di Dominic che poi ripulisce a modo suo.
Per lo più è Dom a liberarsi di tutte gli zuccherini, perché ogni volta che Matthew vi posa sopra la sua bocca, l'angelo spalanca le ali violentemente, schiavo del piacere.
Ed è in preda a quest'euforia, che continua a ricoprire di crema Matt, fino ad arrivare, senza accorgersi, a baciare, leccare e ripulire anche la virilità di Matt, eretta e dura come roccia.

"Scusa non volevo!" si scandalizza l'angelo, mettendo fra i due quanta più distanza possibile. "Non pensavo nemmeno di aver coperto anche.. quello di crema!"
"E infatti non l'hai fatto tu, ci ho pensato io... e a quanto pare ha funzionato!" sogghigna soddisfatto il diavolo.
"Matthew! Come hai potuto?" domanda tremante l'angelo, strofinandosi la bocca con una mano.
"Sei libero di non credermi, ma ti assicuro che è una delle cose più naturali che due innamorati possano farsi a vicenda."
"No!" sussulta Dom, sconvolto, trovando però il coraggio di riavvicinarsi.
"Invece ti dico che è così. Ma se non vuoi farlo, lo capisco. Anzi,me lo aspettavo." replica il moro.

"Però... non è giusto. Qualcosa per te voglio farlo." si impunta Dom, portando una mano sul membro di Matt.
Matt strabuzza gli occhi, sussultando per quel tocco inaspettato.
"E' solo generosità, non è peccato." si giustifica Dom, un po' indeciso sul da farsi seguente.
"Comincio a pensare che con te niente sia peccato, angioletto!" gli sorride Matt, in modo autentico e genuino.

Dom tenta di restituirgli lo stesso favore dell'altra volta, ma è un po' impacciato e, su esplicita richiesta del biondo è Matt a guidarlo e quando esce il 'fluido della felicità' Matt se ne raccoglie un po' con un dito, portandoselo alla propria bocca e assaggiando così se stesso.
Dom è incapace di staccargli gli occhi di dosso.

"Eeeww! Ma è disgustoso!" mormora, percosso dai brividi, soprattutto per l'espressione goduriosa di Matt mentre continua a succhiarsi il dito con quanta più lussuria possibile, con lo sguardo fisso su di lui.
"I tuoi occhi non dicono le stesse cose della tua bocca." sogghigna con l'aria di chi sa.
Matt si raccoglie altro liquido denso sul dito appena succhiato. 'Vuoi provare, angioletto?'
"N-no-oooo." geme Dom.
Matt ridacchia
"Un'altra bugia!"
"E' anche vero che... se amo tutto di te, allora dovrei amare anche questo." bofonchia Dom.
Un po' esitante, lecca il dito del diavolo, soffermandosi sul sapore.
"Dimmelo, Dominic, com'è?" lo sprona l'ammaliante moro.
"Sa di te." sorride, baciandolo senza nemmeno pensarci.
"Mm, ti amo così tanto, mio sconcio angioletto!" ridacchia Matt, sorpreso da quel bacio.
Dom si separa da lui, guardandolo afflitto.
"Perché sconcio?"
"Era in senso buono." gli spiega Matt.
"Perché c'è un senso buono nell'essere sconci?"
"Fidati, c'è!" gli sorride l'altro, con un bacio delicato.

Matt però è determinato a insegnargli un'altra cosa. Lo fa sdraiare, rilassare, gli accarezza l'inguine e l'interno delle sue cosce, poi prende una dose di spuma, cospargendogli la virilità, che ormai manifesta la propria presenza da una manciata di minuti.
Dom sussulta sia per la sensazione di quella sostanza spumosa sulla sua zona così raramente esposta, sia per il tocco di Matt.
"Preparati a un altro piccolo passo, angioletto." si passa lento la lingua sul labbro superiore in anticipazione. "Sto per dimostrarti che la bocca non serve solo a baciare!"


(Fine prima parte)

Alla faccia del 'piccolo passo' eh?:P
Com'è facile immaginare, altro rating rosso nella prossima parte, ma aspettatevi parecchio anche da Tom e Morgan XD (beh, niente di nemmeno lontanamente rosso per loro XD )

Ah, ovviamente, non intendo insinuare che il povero Dom Anderson sia uno spacciatore o cose del genere nella sua vita reale, mi serve solo ai fini del suo personaggio.
Tra l'altro mi sono documentata un po', la droga rientra come 'peccato di Gola' quindi torna tutto (le ricerche che non faccio per questa FF XD )
Del resto non credo che nessuno di quei cinque reali sia uno stinco di santo XD



Ora lascio la parola a voi, fosse anche solo per insulti XD sfogatevi.

baciotti a tutti

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