Capitolo XV: To see and to be what you want and what you need
Grazie mille a AlexVR46best, super gentile <3
ah, mi sento in dovere di avvertirvi sulle enormi dosi di fluff e cuori zuccherosi e zuccheri cuoricciosi in cui potreste incappare XD
non mi dilungo in altre ciance, mi eclisso e vi lascio alla lettura.
Capitolo XV: To see and to be what you want and what you need
"Sì, mamma, è così, mi devi credere. Hanno notato la mia band, così me ne andrò con i miei amici a Manchester e ... no, mamma, ti ho già detto che non li conosci."
- E nemmeno credo che dovresti. – reputa il bel musicista al telefono, quando i suddetti suoi amici fanno irruzione nelle sua stanza, uno facendo planare la sua valigia dall'armadio al letto, l'altro aprendo il suo armadio e tirandone fuori vestiti alla rinfusa, impilandoli sul letto.
"Scusa mamma, ho un'altra telefonata in attesa, ti richiamo dopo." l'avvisa Chris, riattaccando.
"Si può sapere che diavolo state combinando?" li interroga l'umano.
"Hey! Io non dico 'che umano stai facendo? ' !" precisa scocciato Matthew.
"Già. E se proprio devi dirlo.. almeno includimi. Potresti aggiungere anche 'e angelo ' !" mugugna Dominic.
"Scusate, cercherò di perdere questa mia brutta abitudine." borbotta Chris, per poi ravvedersi. "Hey, un momento, io non mi stavo scusando, io mi stavo arrabbiando!"
Per tutta risposta, i suoi due interlocutori ridacchiano.
"Vi divertite a confondermi le idee, eh?" rimbrotta il bassista.
"Ci puoi scommettere!" replica sfrontato Matt.
"Un pochino sì." riconosce Dom, faticando a celare un sorrisetto compiaciuto.
"Ad ogni modo, mentre tu fai il tuo bla bla bla con il mondo intero, noi prepariamo la tua valigia." spiega Matt.
"Penso di sapermela preparare da solo la valigia. E, tanto per la cronaca, io non sto facendo bla bla bla col mondo! Un'occasione del genere nella vita capita una volta soltanto. Permettete che il sottoscritto divulghi la notizia il più possibile? Anzi, non capisco perché non lo stiate facendo anche voi, il telefono mi sembra che ce l'abbiate!" borbotta Chris.
"Ma, figliuolo, dimentichi le sfere. Ormai quello che è successo si saprà in tutto il Paradiso, in tutto l'Inferno e forse girerà voce anche in Purgatorio!" ridacchia Dominic.
"Giusto. Buon per voi, ma io devo ancora ricorrere al buon vecchio metodo terrestre." ribatte l'umano.
"Non necessariamente, posso far in modo che tutti lo sappiano nel giro di un secondo, serve solo una firmetta ... " canterella Matthew con finta aria innocente.
"Non ti degno nemmeno di una risposta!" alza gli occhi Chris, esasperato. "Quindi ora, se non vi dispiace ... " insiste,indicando loro la porta.
"Oh, caro, ma non ci dispiace affatto. Tu va' pure avanti con le tue chiamate, noi intanto pensiamo alla valigia." ribatte Dom, piegandogli con cura un maglione.
"Così tu puoi occuparti delle cose più importanti, tipo prenotare il volo!" si raccomanda Matt, cercando di risultare casuale.
"Allora è di questo che avete paura!" scoppia a ridere Chris. "State tranquilli, non posso certo dimenticarmi una cosa così importante. Forse ancora non avete bene chiaro il concetto di quanto io abbia atteso questo momento." ribadisce.
"Sia chiaro che personalmente non me ne frega un maledetto accidenti. Non ho bisogno di nessun stupido aereo, con uno solo schiocco di dita sarei già a Manchester ad aspettarvi." precisa Matt.
"Oh sì, certo, e ti ritroveresti piagnucolando con minimo dieci nodi alla coda subito dopo!" lo sbeffeggia Chris.
"Ma io glieli leverei tutti quanti e non ci sarebbe scossa in grado di fermarmi!" spergiura Dominic, lanciando uno sguardo languido all'amato diavolo, che gli sorride; questo prima che Chris alzi gli occhi al soffitto e poi li abbassi al pavimento, per ricordar loro la situazione in cui si trovano.
"Se me ne importasse qualcosa di lui, ovvio, ma non è il mio caso!" si corregge all'istante Dominic, con il tono più freddo che riesce ad acquisire.
"Meglio così. Detesto la tua stupidissima compassione, ma detesterei ancora di più avere le tue orribilmente sante manacce su di me!" replica sprezzante Matthew.
"Ora, però, davvero, lasciatemi continuare quel che stavo facendo." li esorta Chris. "L'unica cosa di cui vi dovrete preoccupare voi sono le prove che faremo stasera."
Matthew e Dominic hanno già dei piani precisi per quella sera. Piani che non contemplano Chris, né tantomeno le sue prove.
"Ma, Christopher caro, non credo proprio che sia una scelta saggia." obietta l'angelo, nel modo più cortese possibile.
"Uh?" si acciglia il suo interlocutore.
"Oh, andiamo, non lo sai che è scientificamente dimostrato che se ti astieni per qualche tempo da una qualsiasi attività, rilassandoti e ritagliandoti un piccolo spazio tutto per te, la prossima volta che ti riapproccerai ad essa lo farai con maggiore convinzione, un entusiasmo rinnovato e una distensione mentale che ti porteranno a risultati ancora più eccellenti?" gli spiega il bel biondo.
"Quindi tu mi suggeriresti di non suonare più una sola nota,finché non saremo a Manchester?" riassume Chris, accarezzandosi il mento, riflessivo.
"Precisamente!" conferma l'angelo.
"Del resto, ormai le cose le sappiamo dannatamente bene. Non c'è una sola canzone su cui abbiamo lacune. Abbiamo lavorato maledettamente sodo, stressarci ulteriormente sarebbe stupido e controproducente!" gli dà corda l'affascinante diavolo e lui di persuasione ne sa qualcosa.
"E va bene, forse avete ragione voi. E' meglio non strafare." approva Chris. "Ne approfitterò per uscire con Kelly, poi non la vedrò a lungo." sospira l'innamorato.
"Oh, andiamo, è questione di un paio di giorni, anche meno!" sbuffa Matt.
"Non importa, mi mancherà comunque." replica l'interpellato. "E voi due che farete?" si interessa.
"Oh beh ... ne approfitterò per affinare le mie tecniche per artigliarti l'anima!" farfuglia Matt, un po' colto alla sprovvista.
"Se è come quello che hai fatto prima , brrr ... tremo dallo spavento!" lo sbeffeggia Chris, facendo lampeggiare fiamme dagli occhi del moro.
"Non lo provocherei troppo se fossi in te!" si frappone fra i due il biondo. "Ad ogni modo, vedrò di tenerlo occupato io, per evitare che questo avvenga!" si ripromette, con fare solenne.
"Oh sì, angioletto, vorrei tanto che tu mettessi il tuo bastone fra le mie ruote!" mormora seducente Matt, calmato, avvicinandosi fino a sfiorare il naso con il suo. "Ma sarebbe ancora più divertente il contrario!" bisbiglia al suo orecchio.
Dominic ha compreso fin troppo bene il doppio senso di quell'allusione e non può che rabbrividire al pensiero, ma si rimprovera il fatto che non lo faccia per il disgusto.
- Così non va bene. – continua a ripetersi come un mantra.
"Tornando a prima, Dom, stai dicendo che potevamo evitare tutte quelle prove stancanti?" cambia argomento il moro, scostandosi e preferendo non torturarlo oltre.
"Oh no, quelle sono state fondamentali. Quello che ho detto vale solo per brevi periodi di tempo. La costanza è la chiave di tutto." precisa puntiglioso l'angelo.
"E ti pareva!" sbuffa Matt, mentre, con gran diletto di Chris, entrambi si congedano.
************************ (Contemporaneamente)
"Quei due stanno combinando qualcosa e credo anche di sapere che cosa!" esclama Tom, non appena Morgan accetta la sua chiamata.
"Buonasera anche a te, Tom, e grazie, io sto bene, spero anche tu." replica ironico l'arcangelo.
"Quante inutili, stupide smancerie!" brontola l'altro.
"Ad ogni modo, tu ed io ci stiamo tenendo in contatto un po' troppo." constata Morgan, con voce incerta.
"Come se la cosa ti dispiacesse!" ribatte sagace l'arcidiavolo.
Morgan è grato al settimo cielo che quella non sia una videochiamata, così l'altro non lo può vedere arrossire.
"Oh, illuditi pure che sia così se ti fa piacere!" è la secca risposta che gli fornisce. "Allora, stavi parlando dei nostri candidati, no? O devo cominciare a pensare che sia solo una scusa per sentire la mia santa, immacolata, angelica voce, che dici sempre che tanto ti irrita?"aggiunge subito dopo, senza ottenere alcuna risposta pronta dall'altra parte.
"Ma come accidenti ti salta in mente? E' logico che ti chiamo solo per quei due. Perché credi che non solo hanno desistito dal fare le prove con Chris, ma si sono addirittura rifiutati di vegliarlo stasera?" gli domanda Tom, dopo essersi ripreso.
"L'hai sentito Dominic prima o ti sei distratto? Così come si sono concessi un po' di riposo dalle prove, suppongo che se lo siano concessi anche dall'assistere Chris per poter fare del loro meglio quando saranno a Manchester." ipotizza Morgan.
Tom scoppia a ridere sguaiatamente, senza il minimo ritegno.
"Dannazione, Morgy! Voi lassù considerate l'ingenuità una gran virtù, ma, credimi, vi fa solo fare la figura dei gran fessi!" commenta fra le risate.
"Che intendi dire?" si acciglia la sua nemesi.
"Sveglia, mille-piume! Quei due volevano la serata libera per potersela spassare fra di loro. Scommetto quel che vuoi che il tempo di prepararsi e quei due svaniranno in qualche luogo sperduto a sbaciucchiarsi come maledettissimi teenager al loro primo appuntamento!" sbotta Tom.
"Ma no, che dici? Il mio caro Dominic queste cose non le fa!" protesta vigorosamente l'arcangelo, innervosendosi ancora di più quando sente la risatina schernitrice dall'altra parte.
"Oh no, Morgy, è qui che ti sbagli. Io credo che il tuo caro e prezioso Dominic queste cose ormai le sappia fare e molto probabilmente anche altre!" lo informa il bel moro.
- Se è nelle mani del mio piccolo bastardo i risultati non si faranno attendere. – sogghigna maligno.
"E a te la cosa sta bene?" lo interroga Morgan.
"Beh, se Matt si vuole divertire un po' io non lo ostacolerò di certo. Pare che almeno lui lo abbia trovato qualcuno disposto a collaborare!" lancia la sua frecciatina Tom, che colpisce implacabile il suo obiettivo, che farfuglia cose impercettibili.
"Non torniamo sull'argomento." propone Morgan, anche se suona quasi come una supplica.
"Oh, ma ho tutta l'eternità per tornarci su ... e magari per farti cambiare idea." mormora l'arcidiavolo, con voce di velluto.
"Thomas ... " insiste il biondo.
"Ok. Ad ogni modo, Matt è libero di sollazzarsi come preferisce,tanto mi sembra che il suo dovere lo stia facendo!" commenta il moro.
"Oh davvero? Vogliamo parlare di come il tuo prediletto ha cercato di impadronirsi dell'anima di quel caro ragazzo?" gli fa notare Morgan, pungente.
"Oh andiamo, è palese che non ci stesse provando seriamente!" borbotta Tom.
"E' proprio questo il punto. Non ci sta più provando seriamente perché non gli va più di provarci seriamente. E lo sai perché? Te lo dico io, non vuole arrecare un dispiacere a Dom!" sentenzia Morgan.
"Non ti permetto!" lo interrompe Tom.
"Le cose stanno così, Tommy, il tuo diavolo si è rammollito, anzi no, non è il termine adatto. Lui sta diventando più buo... "
"Non dirlo nemmeno per scherzo!" sbraita il moro. "Vogliamo parlare del tuo angelo? E' più disobbediente, sfrontato e, dagli solo un altro po' di tempo e non sarà più candido di una pozza di petrolio!" gli rinfaccia.
"Smettila!" sbotta Morgan, alzando la voce.
Cala l'ennesimo silenzio , durante il quale ciascuno riflette su ciò che sta effettivamente accadendo.
"Su un punto converrai con me." riprende il discorso Tom.
"Dimmi." lo sprona Morgan.
"Quei due sono patetici in ugual misura quando inscenano quelle finte litigate!" scoppia a ridere il moro.
"Sì, ma.. è pur sempre lodevole l'impegno che ci mettono!" cerca di trattenersi Morgan, ma finisce per ridere anche lui. "Dovremmo dir loro che possono ormai risparmiarsi questa fatica."
"E perché? E' così divertente che loro siano certi che noi non sappiamo e stanno mantenendo il loro grande segreto!" ribatte Tom.
"Hai ragione." riconosce l'arcangelo, approvando quella decisione.
"Ma bene, approvi le forme d'inganno a quanto vedo!" sogghigna diabolico Tom.
"Non è un inganno ... è una scelta tattica per mantenere intatto il loro modo di comportarsi, cosa che ci permetterà di osservarli meglio." si giustifica l'arcangelo.
"Subdolo!" lo applaude l'arcidiavolo.
"Preferisco 'Furbo'!" rimbrotta il biondo.
"Come vuoi, tanto quel che conta è che a farne le spese di quest'unione proibita sarà il tuo angelo!" asserisce il moro.
"Semmai sarà il tuo candidato!" ribatte Morgan.
"No, il tuo!"
"Il tuo!"
Altro silenzio.
"Tommy?"
"Mm?"
"Temo che ne faremo le spese entrambi." riconosce l'arcangelo e la sua nemesi si limita ad un silenzio assenso.
"Allora ci risentiamo quando quei due perdigiorno saranno a Manchester?" propone Tom.
"Non è indispensabile che continuiamo a mantenere questo genere di contatti; possiamo benissimo osservarli senza poi parlarne fra noi." puntualizza Morgan, con tono distaccato, ma poi avverte una sorta di protesta mugugnata dalla sua controparte.
"E va bene, ma stavolta ti chiamerò io!" si arrende il biondo, riattaccando, facendo sorridere il moro.
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Tom ci ha preso in pieno, perché quella sera Dom e Matt la trascorrono nuovamente al lago di Dartmouth, con la stessa tranquillità, la stessa panchina, lo stesso cielo stellato, lo stesso falò che li scalda.
La differenza è che stavolta c'è la voglia e la consapevolezza di stare assieme e le due creature ultraterrene non fanno che dimostrarselo tra baci e coccole.
"Non c'è che dire, è decisamente piacevole tenerti occupato in questo modo!" si stringe più al suo diavolo Dominic, baciandogli la punta del naso.
"Ho l'aria di uno che si sta lamentando?" gli sorride Matthew, scostandogli una ciocca ribelle dal volto bronzeo.
"No davvero." mormora Dom, ricoprendogli il niveo viso di baci.
"Non ero mai stato con un angelo così sbaciucchione!" finge di protestare Matt, cingendogli i fianchi.
"Perché? Sei stato con altri angeli?" sbotta Dom, scostandosi da lui con fare offeso.
"No, ma è bello fartelo credere!" ridacchia Matt, tirandolo nuovamente a sé. "Sei il solo e l'unico. Dominic." mormora contro le sue labbra. "Potresti essere l'unico che amerò sempre." aggiunge in un sussurro così flebile che perfino il vento lo potrebbe coprire, ma Dom riesce comunque a sentirlo.
"Oh, Mattie." mormora Dom, con gli occhi lucidi, abbracciandolo più forte.
Ancora quel nomignolo, un nomignolo che Matthew comincia ad adorare. Tuttavia,i suoi occhi cerulei si velano di una sottile tristezza.
"Se solo tu ti lasciassi amare." sospira.
Dominic si scosta nuovamente da lui, ma stavolta non è per stizza, ma per senso di colpa, un senso di colpa che traspare dai suoi occhi di giada.
"Oh no, non è come credi, io lo vorrei tanto, è solo che ... " farfuglia lui, con voce tremolante, prossimo a piangere.
"Lo so." lo rassicura Matthew, non tanto con le sue parole, quanto con il suo sguardo, colmo di una tenerezza che dovrebbe essere sconosciuta a un diavolo. "Tu hai i tuoi tempi." risponde per lui, tenendolo per mano. "Ma meriti di essere aspettato. Anche per una vita intera, se necessario." dichiara.
Dominic lo guarda incredulo, sfoderando il più acceso dei suoi sorrisi, prima di buttarsi fra le sue braccia e dargli un lungo bacio appassionato.
"Logico, intendevo solo una vita umana, di quelle che passano in fretta!" precisa l'ammaliante moro.
"Devi sempre rovinare tutto!" finge di prendersela Dom, colpendolo scherzosamente alla spalla.
"Certo che devo, che ne sarebbe della mia reputazione se qualcuno mi sentisse?" ribatte Matt.
"La tua reputazione è andata a farsi benedire dal giorno in cui mi hai conosciuto!" proclama tronfio Dominic, scompigliandogli i capelli.
"Quant'è vero, angioletto!" riconosce Matt, scoppiando a ridere con lui.
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"Manchester, stiamo arrivando!" esulta Chris, sprizzante d'energia nonostante il viaggio in treno di tre ore cominciato all'alba, che li ha portati a Londra.
"L'hai detto quando siamo usciti di casa." gli fa presente Dominic, sbadigliando.
"Hai continuato a ripeterlo ad ogni maledetta stazione in cui s'è fermato il treno." prosegue Matt, stiracchiandosi, dopo tutto quel tempo passato seduto.
"L'hai ribadito al chicken ... "
"Check in, angioletto!" lo corregge Matt, ridacchiando.
"Quello che è!" brontola Dom, che da assonnato diventa alquanto scorbutico, mentre si spinge sempre più contro la spalla del suo compagno, che trova incredibilmente comoda.
"Beh, ho tutte le ragioni di dirlo ora che siamo al gate, in attesa che ci imbarchino!" proclama Chris, che ormai non sta più nella pelle.
"Vuol dire che quando atterreremo la smetterai una volta per tutte?" bofonchia Dom, strusciando la guancia contro la giacca di Matt.
"Promesso." dà la sua parola Chris, per poi estrarre dalla tasca un oggetto per il quale ormai i due guardiani hanno sviluppato una sottospecie di allergia. "Però un'ultima foto?" domanda, mettendo a fuoco e tenendosi pronto a premere il pulsante.
"Scatta quella dannata foto e giuro che ti faccio esplodere quel fottutissimo aggeggio , dovessi beccarmi cinque nodi alla coda o la madre di tutte le scosse!" gli ringhia contro Matt, con l'aria di chi non scherza.
"Che pessimi compagni d'avventura che siete!" sbuffa Chris, riponendo la sua fotocamera digitale nello zaino.
Il momento dell'imbarco giunge e una volta a bordo Matthew si rivolge a chiunque gli capiti a tiro.
Il suo non è un semplice intento di fare due chiacchiere, ha un preciso argomento di conversazione.
"Sì, ma sapete, per la legge dei grandi numeri, se un aereo ha sempre effettuato voli senza riportare danni, è statistico che prima o poi non andrà così e a quanto ho sentito questo aeroplano ha già superato i duecento voli intatti, senza nemmeno una turbolenza." commenta, rivolto a una famiglia seduta davanti a lui.
"G- già i duecento? Ne è proprio sicuro?" domanda il capofamiglia, aggiustandosi nervosamente gli occhiali sul naso.
"Sicurissimo. Chissà se saremo così fortunati anche stavolta!" sospira con fare incerto il bel moro, godendosela un mondo.
Una volta finito di terrorizzare quei malcapitati, il diavolo si gira verso le sue prossime vittime, stavolta una giovane coppia di fidanzatini.
"Vi dirò l'ala destra non mi sembra molto solida e quel portone centrale a sinistra non credo sia chiuso bene, non vorrei che si aprisse quando saremo ad alta quota e ... " insinua quegli atroci dubbi la creatura mefistofelica.
"Ma no, amore, non dargli retta, vedrai che probabilmente si sbaglia!" si premura il fidanzato, prima di tappare le orecchie all'amata.
"Perché non lo fermi?" domanda Chris a Dominic.
"Ma sì, lasciamolo divertire, tanto non sta arrecando nessun danno fisico." borbotta Dom, senza nemmeno aprire gli occhi, comodamente accucciato sul suo sedile, con la testa contro il finestrino. "Perché non lo fermi tu?" gli domanda subito dopo.
"Perché sono troppo su di giri per fare qualsiasi cosa." replica Chris, pervaso da un'adrenalina senza precedenti.
"Paura e panico nell'aria. Che sensazione meravigliosa!" sogghigna Matthew, bisbigliando sottovoce ai suoi compagni di viaggio, dato che siede in mezzo a loro.
"Devi sempre farti riconoscere, eh?" brontola Dom.
"Certo. Voglio che Tom sia fiero di me!" sorride furbetto l'interpellato.
Tuttavia, cambia decisamente umore quando, dopo gli annunci di routine, l'aereo comincia a prendere velocità, facendo il giro della pista e preparandosi al decollo.
Non appena si solleva da terra, d'istinto Matthew stringe forte la mano a Dominic, che si sveglia.
"Che c'è? Hai paura?" mormora il biondo, sorridendogli.
"Niente di tutto questo!" scuote la testa il moro, mentre l'aereo sale sempre più su. "E che così su in alto nel cielo non ci sono mai andato." farfuglia in imbarazzo.
"Oh, beh, non credere, stiamo rasentando a malapena il primo cielo." gli spiega il biondo. "E' un po' come quando io prima ho preso il metrò e tu mi hai detto che non eravamo nemmeno lontanamente vicini a casa tua. E' un inzio." gli sorride, ma chissà perché, quella mano Matt non la lascia.
Quando finalmente l'aereo si stabilizza e appare in sovraimpressione il segnale che è possibile slacciare le cinture di sicurezza, Matthew ne approfitta per aggirarsi fra i corridoi.
"Ho ancora tante di quelle carte da giocarmi: uno strano rumorino che ho sentito, il carrello difettoso.. " informa gli altri due, prima di allontanarsi.
A Dominic e Chris non rimane che dargli carta bianca.
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Dopo tutti i 'piacevoli' discorsi con cui li ha intortati Matthew, quando l'aereo atterra, senza il benché minimo intoppo, più della metà dei passeggeri bacia terra.
Una volta recuperati gli strumenti che Chris e Matt hanno imbarcato, i tre si avviano all'uscita, cercando il mezzo più veloce per raggiungere la casa discografica e all'incirca verso mezzogiorno finalmente giungono a destinazione.
Chris fissa quell'edificio dalle mura bianche su cui fa bella mostra di sè la targhetta in bianco e nero dell'Hyper Music col suo logo un po' inquietante (quelli che sembrano essere due corpulenti lottatori di wrestling, pronti a massacrarsi) , come se da quello dipendesse la sua vita ... e in effetti è così.
"Allora, vogliamo premerlo quel campanello o facciamo notte?" sbuffa Matt, compiendo quel gesto che Chris sembra restio a fare.
Il portone si apre e dopo pochi istanti i tre accedono al piano indicato all'entrata, varcando un'altra soglia dove, sulle pareti colorate, troneggiano foto di concerti e dischi d'oro e di platino di band e artisti famosi.
"Ragazzi, quello potrebbe essere il nostro futuro!" esclama Chris, indicando le pareti.
"Lo sarà." sorride fiducioso Dominic.
"Buongiorno, noi siamo ... " si presenta Chris a quella che probabilmente deve essere la receptionist.
"Oh, lo so benissimo chi siete!" sorride loro la giovane ragazza che non deve avere più di vent'anni. "Accomodatevi pure, Miss Howard vi riceverà a breve." li invita.
"Ma quale Miss Howard!" esce dal suo ufficio una giovane donna, alta, bionda, dal fisico slanciato e dal sorriso abbagliante. "Chiamatemi pure Emma, cari, venite!" li esorta, facendo loro strada nel suo ufficio, non prima di aver stretto loro la mano.
L'ufficio in realtà è una sala riunioni, con al centro un grande tavolo ovale, dove lei prende posto al vertice.
Chris, Matt e Dom si siedono al lato sinistro, osservando con curiosità mista a sospetto i due uomini e la donna che siedono al lato destro, con ogni probabilità il team di Emma.
"Buongiorno a tutti," esordisce imbarazzato Chris, prendendo da terra la custodia del suo basso. "Immagino che prima vogliate vederci all'opera ."
"Oh no, caro, non è necessario, ciò che ho visto in video è stato sufficiente." gli sorride Emma. "L'Hyper Music crede in voi, io credo in voi e su di voi voglio investire." spiega con voce di miele. "Miei cari ragazzi, questo non è un test. La prova l'avete già ampiamente superata. Ora si tratta solo di cominciare sul serio," prosegue, prima che il suo cellulare cominci a squillare con insistenza.
"Oh, scusatemi!" si alza dalla poltrona lei, pur rimanendo nella stanza, accettando quella chiamata.
Chris e i suoi custodi vedono quell'espressione gioiosa e cordiale sparire gradualmente dal volto della ragazza, cedendo il posto a un disappunto che sfocia in collera.
"Non mi interessa un accidenti, ti ho detto che quella limited edition deve essere sugli scaffali di tutti i negozi fra due settimane. Quindi trova il modo o considerati licenziato!" sbotta furibonda, prima di riattaccare, digitando un SMS a chi di dovere.
"Oh guarda, guarda, in realtà lo zuccherino è più velenoso di un serpente a sonagli. Quanto mi piace!" bisbiglia a Dom Matt, guardandola compiaciuto.
"Ma no, è solo che in un lavoro come questo serve anche fermezza e lei ce l'ha. Piace tanto anche a me!" replica allo stesso modo il biondo.
"Non esistono più i collaboratori di una volta!" si giustifica lei, riaggiustandosi la messa in piega e riponendo il cellulare nella borsetta. "Dicevamo?" riprende il discorso, con il suo gran sorriso che torna ad illuminarle il volto, in modo piuttosto inquietante.
"Dovevamo cominciare sul serio .. o almeno così ha detto Lei!" precisa Chris, timoroso.
"Dovete darmi del tu!" li esorta lei, ma sembra più un ordine tassativo.
"Sì, sì .. come vuoi .. allora, dicevi?"l'accontenta Matt, forse perché ne è un po' inquietato pure lui.
"Partiremo con un EP degli Heaven,Earth&Hell ... va bene se per far prima vi chiamo solo Hell?" domanda lei.
"A me va benissimo!" ridacchia il diavolo.
"Ehmm.. no. Potresti usare l'acronimo, è altrettanto veloce, no?" propone Dom e lei accetta con uno sbuffo.
, preparate almeno cinque canzoni vostre. Vi do tempo due mesi , ma è meglio se ci riuscite in uno!" spiega lei, con il suo team che approva con un cenno del capo.
I tre capiscono da soli che non è un semplice consiglio, ma una velata minaccia e annuiscono.
"Molto bene, da come andrà l'EP degli HE&H," fa una pausa, gettando un'occhiataccia a Dominic che la ringrazia con lo sguardo. "Decideremo poi che budget dare all'album vero e proprio." conclude.
"Direi che si può fare!" approva Chris, con l'entusiasmo alle stelle.
"Molto bene, passiamo alla registrazione. I vostri nomi prego." li esorta uno dei due uomini del team, aprendo dal suo Mac un file apposito.
"I nomi ?" ripete confuso Chris.
"Sì, i nomi. Le avrete pure delle generalità, no?" puntualizza sgarbata la donna del team.
- Io sì ... - pondera Chris, guardando gli altri due.
Inventarsi dei nomi completi è una cosa a cui non hanno pensato minimamente.
"Bene, allora fornite i documenti, prego." domanda il secondo uomo.
"Oh sì, certo .. io sono Christopher Tony Wolstenholme e loro sono Matthew .. De Vil e Dominic ... Angelson." si inventa al volo il bassista, estraendo la sua carta d'identità e sperando che gli altri due capiscano cosa devono fare e lo capiscono, perché estraggono dal nulla dei documenti perfettamente corrispondenti a quelle descrizioni.
"Allora, Dominic James Angelson... " legge ad alta voce la donna aprendo quella carta d'identità creata sul momento.
"E Matthew James De Vil ... " commenta il primo uomo, leggendo quella di Matt.
"Mi hai rubato il secondo nome! Scommetto che l'hai fatto apparire dopo aver sentito il mio!" lo accusa sottovoce Dom.
"E se anche fosse? Mi piaceva, sta bene accanto al mio nome!" fa spallucce Matt.
"Ma ... è il mio apostolo preferito!" fa i capricci l'angelo, senza farsi sentire.
"D'ora poi è anche il mio." ribatte il diavolo. "E poi non mi fai sempre una testa tanta su quanto sia bello condividere, angioletto?" aggiunge, strappandogli un sorriso.
"Mi scusi, signora, io lo vorrei cambiare... " esclama Dom, rivolgendosi alla donna che sta copiando i dati dalla sua carta.
- Per l'inferno! Può essere così infantile da volersi cambiare il secondo nome? – rimugina Matthew, contrariato.
"Come dici?" lo scruta la manager.
"Il cognome .. non lo so.. non mi convince, si possono cambiare mi sembra, no?" continua l'angelo.
"Ah, vuoi un nome d'arte, dillo subito!" capisce la sua interlocutrice. "E dimmi hai già qualche idea."
"Mi piace Howard. Dominic James Howard. Ha un così bel suono. Lo posso usare?" domanda, volgendo uno sguardo carico di aspettative alla direttrice della casa discografica.
Per tutta risposta, Emma scoppia in una fragorosa risata, mentre gli si avvicina.
"Ma certo, stellina. Se serve a farti vendere dischi, puoi anche spacciarti per mio fratello!" approva, facendogli un buffetto sulla guancia.
"Hey, un momento, lo voglio cambiare anch'io, allora!" interrompe tutti Matthew, additando l'uomo che si sta occupando dei suoi dati.
- Questi non sono guardiani centenari, sono due bambini dell'asilo! – pensa disperato Chris, mettendosi le mani fra i capelli e nascondendo il volto sotto il tavolo.
"Dimmi allora, cosa vorresti?" gli chiede l'uomo, spazientito, pronto a effettuare la correzione.
"Beh, i miei amici spesso mi chiamavano Hell's Bells ... quindi posso scegliere Matthew James Bells?" propone il moro.
Il team si guarda fra loro, arricciando il naso e corrucciandosi.
"Bells è troppo corto , non crea il giusto impatto." borbotta il secondo uomo.
"Ci vorrebbe qualcosa di più francese, così come è già il tuo cognome originale, De Vil " gli fa presente la donna
Matthew alza gli occhi.
"Oh, già, dimenticavo, il mio cognome di famiglia!" ribadisce sarcastico, mentre scocca un'occhiataccia di fuoco a Chris. "Allora.. possiamo fare Bèllamy?" ritenta. "Se volete un richiamo più francese spostate l'accento alla fine."
Emma e il suo staff si guardano compiaciuti.
"Bèllamy funziona, vada per quello!" approva l'uomo, correggendo il cognome.
"Tu sei proprio sicuro di non volerti cambiare cognome? Personalmente sei quello che ne avrebbe più bisogno." consiglia a Chris l'altro uomo.
"Come, scusi?" strabuzza gli occhi l'interessato.
"Ha ragione lui, sai? Il tuo è un cognome quasi impronunciabile, non crea il giusto impatto." comunica l'altro suo collega.
"Me ne frego dell'impatto, io sto bene col mio vero cognome!" asserisce, un po' stizzito.
"Okay, okay." borbotta l'altro, avviando la stampa.
"Veniamo a noi." cinguetta Emma, assentandosi per andare a prendere il foglio nell'altra stanza.
"Questo è il contratto annuale, mancano solo le vostre firme." spiega, porgendo loro il foglio e indicandogli gli spazi in cui firmare.
Matthew e Dominic firmano senza esitare, felici di poter mettere subito in pratica quei loro nomi fittizi, mentre Chris è assalito da un tremendo dubbio improvviso e se ne sta lì con la penna stilografica a mezz'aria, spostando lo sguardo da Emma al suo team, poi alla stanza e infine a Matt.
"Posso rimanere un attimo solo coi miei compagni di band?" domanda cortesemente.
"Ma certo, caro, capisco che siano decisione importanti da prendere." comprende Emma. "Ragazzi, tutti fuori!" esorta il suo team a uscire, lasciandoli soli.
"Figliuolo, si può sapere che ti prende?" lo guarda preoccupato Dominic.
"E' tutto troppo facile, troppo veloce. Non c'è stato nemmeno il provino." borbotta il bassista, per poi puntare il dito verso il diavolo. "Confessa, Matt: Emma, tutto il suo staff ... sono tuoi colleghi e questa è tutta una messinscena!"
Matthew scoppia a ridere.
"Oh, andiamo. Davvero credi che ricorrerei a questi mezzucci di basso livello? Quello è un contratto autentico, nessun trucchetto!" gli rivela il moro.
"Non mi fido di te!" brontola il riccioluto, guardando il contratto controluce, quasi come se così facendo potesse scoprire chissà che cosa.
"Oh, ti ringrazio, non sai quanto questo mi lusinga!" sorride tronfio Matthew, ma continuando a vedere Chris così paranoico sbuffa.
"Dannazione, che devo fare per convincerti? Creare un rilevatore di contratti per l'anima?" ci scherza su.
"Lo posso creare io?" si offre prontamente Dom.
"No voglio farlo io. Allora, Chris, lo desideri così ardentemente da concedermi qualunque cosa?" sogghigna diabolico il diavolo.
Stavolta è Chris quello che scoppia a ridere, dimentico di ogni timore.
"Matt, ma ti senti quando parli? Rifletti ... che senso avrebbe darti la mia anima per aver un rilevatore di contratti per l'anima?" gli fa notare molto pazientemente.
"In effetti ... " borbotta il moro.
"Christopher, quello che ti sta succedendo è più che meritato, è frutto delle tue fatiche e un po', se ce lo concedi, anche delle nostre!" sorride l'angelo. "Non c'è nessun complotto ai tuoi danni, è qualcosa di meravigliosamente vero che finalmente ti è successa. Inoltre, io sono in grado di rilevare i miei nemici e , fidati, l'unica aura negativa in questa stanza era, è e resta quella di Matthew."
"Aww, ma che carino, angioletto, sei in vena di complimenti per tutti, oggi!" fa un sorrisone il suo amato.
Confortato da quelle parole, Chris firma il contratto, richiama dentro tutto lo staff dell'Hyper Music e dopo aver preso gli ultimi accordi i tre lasciano la casa discografica.
"Allora ce l'abbiamo fatta, diventeremo una band famosa!" esulta Dominic, avvicinandosi a Matthew "Dovrò tenerti d'occhio Mr. Bellamy, ho visto cosa fanno le fan ai loro idoli!" gli sussurra.
"E credi che si lasceranno sfuggire un bocconcino come te, Mr. Howard? Semmai io dovrò tenere d'occhio te!" bisbiglia in risposta il moro, strusciando il fianco contro la sua schiena.
"Non vedo l'ora di tornare a casa a dare questa fantastica notizia a Kelly. C'è giusto un volo fra due ore." esclama Chris, cercando di avvistare un taxi in lontananza.
"Accontentati di parlarle al telefono, noi non vogliamo tornare subito a casa!" replica asettico Matt.
"Già, lo sai che qui c'è l'Arndale , con più di due-cen-to-qua-ran-ta negozi ?" aggiunge Dom, scandendo bene il tutto per far capire l'importanza della cosa.
"E tu che ne sai del più grande centro commerciale di Manchester?" lo guarda stupito Chris.
"Mai sottovalutare il mio angioletto tecnologico!" ammicca verso il biondo Matt. "Da quando ha scoperto che con quel cellulare si può andare sul web non lo ferma più nessuno!"
"Forse non avete bene compreso: duecentoquarantanegozi!" ribadisce Dominic, cercando di non andare in iperventilazione.
"Lo so. E so anche che abbiamo un portafogli traboccante che aspetta solo di essere svuotato." sogghigna Matt.
"E tra poco non avremo nemmeno più bisogno dell'aiutino magico!" ridacchia Dom.
"Ma, ragazzi, il volo .... non si può!" ritenta Chris.
"E perché no? Il nostro dovere l'abbiamo fatto. Ce lo meritiamo!" ribatte Dom, con un'insistenza che solitamente non gli compete.
"Scegli tu. O vieni con noi ... o ci vediamo dopo il tramonto all'aeroporto." propone Matt.
"Pensaci bene, Chris. Molto probabilmente lì puoi trovare qualcosa di carino, originale e speciale da regalare a Kelly." lo persuade Dominic.
"Uh, è vero, non ci avevo pensato. E poi Kelly adora i souvenir." riflette Chris, guardandolo. "Ma... un momento! Non era Matt il diavolo tentatore?"
"Quando vuole sa farlo piuttosto bene anche lui!" fa arrossire l'interessato Matthew. "Allora ... andiamo?" lo sprona , mettendosi in spalla la sua chitarra.
Dom trotterella felice al suo fianco, mentre a Chris non rimane che seguirli in disparte.
Non visto né dalla coppietta né da qualche potenziale passante, guarda prima a terra e poi verso il cielo.
"Ma voi come avete fatto a sopportarli tanto a lungo?"
TBC
Qualcuno aveva sollevato la questione cognomi, mi sembra fosse Fuores ^^ Beh, spero di aveerti accontentata.
Personalmente mi ero affezionata a quel De Vil , ma Bellamy è Bellamy XD
Mi rendo conto che questo 'ibrido ' è sempre meno un AU, sono pessima XD
Ve l'ho detto che sarebbe arrivata anche Emma, mancava solo lei a completare il quadretto!
In attesa dei vostri pareri, non mi resta che darvi appuntamento al prossimo capitolo, dove il rating si alzerà, le cose si movimenteranno, il tempo passerà più in fretta (se no davvero questa storia no la finisco più XD ) e.. basta, non dico altro ^^
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