Capitolo XII: If I fall for you, I'll never recover. If I fall for you...
Nota: se sono riuscita a pubblicare questo capitolo, è solo perché a quel tempo sono stata abbastanza rapida, quando il vento del Den mi ha aperto il quaderno e si è portato via i miei fogli, da riacchiapparli sul prato prima che volassero in cielo o, peggio, finissero nelle grinfie del temibile alpha- gabbiano di Teignmouth XD
Ho cianciato a sufficienza, vi lascio al capitolo, che spero sia ricco ^^
Capitolo XII: If I fall for you, I'll never recover. If I fall for you, I'll never be the same.
I'm on the road
To who knows where?
Look ahead, not behind
I keep saying
Dominic arresta la sua corsa, ma non il flusso dei suoi pensieri.
Non sa nemmeno esattamente dove si trova, è un angolo di quella cittadina che non ha mai esplorato e che di cittadina ha ben poco.
Dal bosco è scappato e nel bosco si trova ancora, dove la radura si infittisce.
Immerso nel verde, il colore della quiete e dell'introspezione, senza nessuno intorno.
In sottofondo c'è solo il vento che soffia fra le foglie, tormentandolo leggermente con la sua fredda brezza, cosa che gli fa sollevare il colletto del suo giubbetto e stringersi nelle sue stesse braccia.
A far compagnia al vento c'è il cinguettio degli uccelli, appollaiati sui rami, i versi degli animali che lì dimorano e il fruscio di qualche rettile o di qualche scoiattolo che fugge tra i cespugli.
E' il posto ideale per riflettere.
Stando ben attento a non sporcare i suoi bei vestiti, Dominic si siede sotto un albero, appoggiando la schiena alla ruvida corteccia, talmente ruvida che, per ammorbidire il contatto, lui fa prontamente apparire le sue grandi e soffici, candide ali.
Quelle ali sulle quali a Matthew piace tanto dormire.
Matthew. E' lui che domina incontrastato fra i pensieri della bionda creatura paradisiaca.
- Morgan, e ancora prima di lui Yorke, mi aveva messo bene in guardia. I diavoli siano come farsi apprezzare ed è proprio quello che ha fatto Matthew. E' come se, fin dal nostro primissimo incontro mi avesse avvolto dentro a un filo che poi ha tirato, lentamente, progressivamente, giorno per giorno e ad ogni suo piccolo strattone, a volte anche impercettibile, io mi avvicinavo a lui, ogni volta di più, inesorabilmente. Anzi, ormai ero io ad attendere impaziente che quello strattone arrivasse. Ma quel che più conta è che ora ho trovato il coraggio di tagliare quel filo peccaminoso, prima che fosse troppo tardi. Mi sono salvato in tempo. E' ora di pensare al presente e di non commettere più gli errori del passato! – cerca di convincersi il bell'angelo, mentre quasi inconsapevolmente giocherella con delle foglie per terra, con un po' troppo accanimento, finendo per sgretolarle sotto le sue dita.
There's no place to go
Where you're not there
On your rope I hold tight
But it's freeing
- Le strade di un diavolo e di un angelo non si dovrebbero mai incrociare, perché porta solo guai. – si ripete, soffiando via dalla mano quei frammenti di foglia, che tanto sembrano identificarsi con quelli del suo cuore, perché ora Dominic se lo sente a pezzi, dilaniato fra quello che la sua natura innocente e incontaminata gli impone e... quello che davvero desidera.
- Allora perché ogni strada senza di lui mi sembra vuota e quel filo mi manca più di quanto a un essere vivente possa mancare l'ossigeno? Mi ci vorrei aggrappare con tutte le mie forze, ma sento scivolare la presa. Ho trattato Matthew malissimo e i diavoli sono incapaci di perdono. Ho rovinato tutto! – si dispera, mentre le prime calde lacrime gli solcano il volto.
And I take everything from you
But you won't take anything
Won't you?
Il tempo che ha trascorso con Matt l'ha cambiato e di questo Dominic ne è ben consapevole, ricordandosi di come ha infranto alcune regole o di come abbia provato svariati sentimenti negativi, di cui ignorava l'esistenza o se non la ignorava non avevano mai osato intaccargli l'animo prima di allora.
E al tempo stesso stava imparando a sperimentare un altro tipo di gioia, diversa da quella puramente spirituale.
Come un riflesso condizionato, il biondo si domanda se anche lui sia riuscito ad operare una qualsivoglia sorta di cambiamento in Matthew, ma l'amorosa dolcezza con la quale l'ha visto e sentito suonare il pianoforte una volta, quei suoi bellissimi sorrisi sinceri, genuini e privi di qualsiasi malvagità che il diavolo riserva soltanto a lui e quegli sporadici ma significativi gesti di una gentilezza davvero inaspettata, forniscono all'angelo una risposta più che eloquente.
L'impulso di tornare indietro da quell'ammaliante diavolo dalle mille sfaccettature è forte, ma Dominic si obbliga a resistere e a far perdurare quel suo stato di prodigo.
- Almeno un giorno. Devo stare almeno un giorno lontano da lui. Mi aiuterà a far più chiarezza. – decide, volgendo al cielo i suoi occhi lucidi e arrossati dal pianto.
*********************** (Contemporaneamente)
"Ragazzi, quanti ricordi! Mi sono emozionato a rivedere la mia scuola!" grida in lontananza Chris, dirigendosi dove immagina che possano essere finiti i suoi custodi. E immagina giusto.
"Sapete, credo che sarebbe piaciuta anche a voi!" continua, ma si blocca quando vede soltanto Matthew, che peraltro ha un'aria piuttosto smarrita.
"Ma Dominic dov'è?" gli domanda stupito.
"E' andato via... " farfuglia Matt, senza nemmeno affrontare il suo sguardo.
"Che significa che è andato via?" insiste Chris, bisognoso di maggiori spiegazioni.
"Abbiamo avuto una discussione e lui se ne è andato!" replica Matt, con un tono decisamente più adirato.
Del resto, non ama ricordare quell'avvenimento.
"Ma vi costa così tanto non mettervi a litigare come due bambini dell'asilo per una volta? Chissà che cosa devi avergli detto per offenderlo in quel modo!" lo accusa Chris, scorbutico.
Matthew stringe i pugni e affronta il suo sguardo furente, con le lacrime ben visibili nei suoi occhi di ghiaccio.
"Può darsi che questa volta non si trattasse di un banale litigio e può darsi che non sia scappato via perché era offeso!" ringhia frustrato.
- Semmai perché era spaventato – riflette silenziosamente.
"Mi dispiace." borbotta Chris, in imbarazzo.
Non crede di aver mai visto Matthew in quello stato e non sa bene come gestirlo.
"Non devi! Sei stato indelicato e troppo avventato nel trarre le tue conclusioni; di sicuro questo non potrà che rallegrare i piani alti ... e di conseguenza rallegra anche me!" ribatte il diavolo, sogghignando con fare furbetto, recuperando parzialmente la sua attitudine abituale.
"Come vuoi. Il punto è che il prossimo weekend abbiamo un altro concerto e il gruppo mi serve al completo. Quella sera sarà pieno di talent scout, è un'occasione troppo importante, di quelle che capitano una sola volta nella vita. E io non ho alcuna intenzione di gettarla la vento solo perché Dominic è stato colto da non so quale accidenti di crisi interiore proprio adesso e la cosa, per qualche strano motivo, ha scombussolato anche te! Io voglio i miei due musicisti al meglio delle loro condizioni!" sbotta Chris, tanto acido quanto insofferente.
Matt volge lo sguardo altrove, non sapendo come ribattere. O meglio, non sapendo come farlo, senza rivelare troppo.
"Perdonami, Matthew." si ravvede Chris, con tono più pacato, mentre gli posa una mano sulla spalla, cosa che fa sussultare il diavolo, non abituato a tali gesti di premura e affetto.
Infatti, si scosta subito, piuttosto infastidito.
"Sono stato indelicato un'altra volta, sia con te che con Dominic, anche se lui adesso non c'è. Ho pensato soltanto al mio interesse, fregandomene di tutto il resto. Perdonami." ammette Chris, pentendosi sinceramente della sua precedente, brusca reazione.
"Hai sbagliato custode! Io di perdono non so proprio niente! Al contrario, mi hai reso fiero di te, hai peccato di un meraviglioso egoismo, lo dovresti fare più spesso!" si congratula con lui la creatura infernale. "Semmai non ti saresti dovuto pentire. Non c'era nemmeno quel rompiscatole pennuto a farti la ramanzina!" aggiunge, sforzandosi anche di ridacchiare per mascherare il suo stato angosciato.
Ma il suo intento fallisce miseramente e Chris non se la beve.
"Matthew, me lo vuoi dire che cos'è davvero successo con Dominic?" mormora.
Il moro si limita solo a scuotere la testa negativamente.
"Lo immaginavo." sospira il riccioluto. "Ma almeno ti va di tornare a casa?".
Il diavolo scuote ancora la testa, ma stavolta in senso affermativo.
"Tanto è inutile aspettarlo qui." sbuffa Matt, cominciando ad incamminarsi con il bassista.
"Lo sai che cosa significa questo? Che con Dominic lontano mi rimane campo libero!" ghigna malvagio.
Chris lo guarda preoccupato. Non aveva valutato questa eventualità.
"Sono libero di circuire la tua anima come meglio credo. Sta' pur certo farò tutto quanto è in mio potere per indurti in tentazione! Goditi la tua anima ancora per poco, perché presto sarà mia!" lo minaccia il diavolo, sfociando in un'agghiacciante risata, per aumentare l'enfasi delle sue parole.
Matthew deve avere un modo del tutto singolare di circuire le anime, perché una volta rientrato in casa con Chris, il moro non fa altro che restare seduto al pianoforte, schiacciando distrattamente i tasti, senza un ordine preciso, o componendo dal nulla vere e proprie melodie che incutono un forte senso di angoscia.
************************** (Contemporaneamente)
Morgan non si stupisce più di tanto quando vede il display del suo i-Phone 333 illuminarsi, con la scritta di un numero a lui tristemente noto.
"Beh, allora, Mr. Etica? Non si risponde più al telefono?" abbaia Tom, non appena Morgan decide di accettare quella chiamata, al quinto squillo.
"Siamo di cattivo umore, eh? O nel tuo caso dovrei dire buon umore?" ridacchia l'arcangelo, con una pacatezza che altro non fa che innervosire ancora di più il suo interlocutore.
"Che fai? Prendi pure in giro?" sbotta Tom. "Dico, ti sei accorto o no di com'è precipitata la situazione? Quei due hanno lasciato solo l'assistito ... di nuovo!" alza gli occhi, furibondo.
"Sì, l'ho notato, ma la rabbia non è contemplata dalle nostre parti come reazione!" ribatte l'arcangelo, calmo e controllato.
"Posso capire il tuo piumato cagasotto, ma il mio piccolo bastardo? Spiegamelo! E' da questo pomeriggio che è solo con l'assistito e non ha fatto assolutamente niente; non so nemmeno dove accidenti sia, so solo che non sta svolgendo la sua fottutissima missione!" riepiloga l'arcidiavolo, collerico.
"Per prima cosa, Dominic non è un cagasotto... oh, no, cosa mi fai dire?" si allarma il biondo, scandalizzato, portandosi una mano alla bocca, cercando di ignorare la risatina divertita del suo interlocutore. "Non è un codardo. La sua è stata mera prudenza e la sua scelta è lodevole." lo giustifica Morgan. "E seconda cosa, può anche darsi che Matthew non abbia fatto niente per correttezza o ancora più probabilmente per nostalgia!" spiega.
"Chiudi quel santo becco che ti ritrovi!" sbotta il moro. "E' inammissibile! Un diavolo non dovrebbe nemmeno sapere cosa sia la correttezza, né tantomeno dovrebbe provare nostalgia!" sono certo che ci sia dell'altro sotto!" dichiara convinto.
"E allora perché non lo scopri?" lo esorta l'altro.
"Tu farai lo stesso?" risponde Tom, con un'altra domanda.
"E' quello che avevo intenzione di fare. Del resto mi sembra la cosa più ovvia!" replica Morgan.
"Lo farò." annuncia il moro. "Ma non certo perché me l'hai consigliato tu!" aggiunge subito dopo.
"Non avevo dubbi!" alza gli occhi il biondo, riattaccando, così da poter comporre un altro numero.
******************** (Contemporaneamente)
- Certo che però io così non mi aiuto! – rimugina Dominic, che si è allontanato dal bosco solo per potersi teletrasportare al lago di Dartmouth, dove ha trascorso forse la più piacevole delle serate in compagnia di Matthew.
Se ne sta lì, seduto in riva al lago, nel punto che ancora non è ghiacciato, e per la prima volta in assoluto non è quello specchio d'acqua che osserva ma il suo volto riflesso.
Un volto triste, malinconico ed assorto.
La brezza notturna non è delle più gentili, perciò Dominic non solo cerca calore stringendosi nel suo giubbino, ma cerca anche di ricreare un falò, come quello di Matthew.
Ma per quanto le fiamme possano essere alte e quel bel focherello possa essere confortante, non gli regala lo stesso calore che sentiva con Matt, perché non è dal fuoco che proveniva.
E' talmente intento a riflettere su questo aspetto che non sembra notare l'i-Phone bianco che gli si materializza davanti, volteggiando a mezz'aria, e nemmeno lo sente squillare.
******************** (Contemporaneamente)
Proprio quando la sua ultima composizione sta per raggiungere l'apice della sua drammaticità, Matthew si vede comparire davanti agli occhi l'i-Phone rosso che ben conosce, così come può facilmente intuire quale sia il motivo di quella chiamata.
Non ha nessuna voglia di sorbirsi cazziatoni dal suo superiore, richiami alla sua missione o di farsi ricordare quanto quello che gli sta accadendo sia insano e deleterio; per questo, a costo di ritorvarsi nuovamente con la coda annodata o incorrere in chissà quale altra peggiore punizione, il diavolo sceglie deliberatamente di ignorare quella chiamata, continuando a suonare.
******************** (Contemporaneamente)
Tom vede il suo i-Phone illuminarsi, cominciando a squillare.
Ipotizza che, in qualche modo, sia Matt che sta cercando di richiamarlo, ma capisce di sbagliarsi.
"Che vuoi, mille piume?" sbuffa.
"Non so che razza di influenza possa aver subito Dominic dal tuo prediletto, ma è diventato piuttosto disobbediente e ribelle ... e non ha risposto." confida Morgan. "Non aveva mai ignorato una mia chiamata prima d'ora. Non aveva mai ignorato un mio ordine." mugugna.
"Vorrei poter ridere dell'accaduto, ma purtroppo mi trovo nella tua stessa situazione: Matt non mi ha risposto. E' vero, lo adoro quand'è insolente e irriverente, ma così esagera!" sbotta Tom.
"Quei due stanno cambiando ogni giorno che passa!" sentenzia l'arcangelo, stupendosi di quella notizia.
"Me ne sono accorto!" borbotta l'arcidiavolo.
"Che cosa facciamo?" si consulta Morgan con la sua nemesi.
"Non ne ho idea." è la sincera risposta della creatura mefistofelica.
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Con le prime luci del mattino, Dominic si risveglia infreddolito, vicino alle braci annerite di quello che resta del suo falò.
Pulisce quel disordine e poi si dissolve, determinato a tornare sui propri passi, pronto a riprendere la sua missione, pronto per riaffrontare Matthew.
Con quanta più leggiadria possibile, riappare nel garage della casa di Chris, dove trova la causa della sua crisi interiore seduto al pianoforte, addormentato, con la testa appoggiata sopra i tasti, che produce suoni cacofonici a seconda di come lui si muova durante il sonno.
Dominic rimane ad osservarlo per qualche minuto, per poi accorgersi che non c'è traccia del loro letto.
- Allora ha passato tutta la notte lì. – deduce la creatura celestiale, piuttosto colpita da quel particolare.
Avvertendo una presenza, Matthew si accinge a svegliarsi, con un sommesso lamento, sollevando il viso e stiracchiandosi pigramente, mentre cerca di mettere a fuoco la vista, gradualmente.
"Sei tornato!" sussulta, fissandolo meglio, per accertarsi che non si tratti di un'illusione.
"Sono reale!" annuncia Dominic, quasi come se avesse letto la sua mente, ma rimane comunque lì, fermo, immobile, nella stanza.
Matthew si limita a fare un mezzo sorriso, per poi stropicciarsi gli occhi, ancora offuscati dal sonno disturbato.
"Perché?" si azzarda a domandargli, dopo qualche secondo di esitazione.
"Ho pur sempre una missione di cui occuparmi!" fa spallucce Dom, asettico.
"Certo." sbuffa Matt, un po' deluso da quella risposta, rimanendo altrettanto fermo nella sua postazione.
Osservandolo meglio, Dominic si accorge che il volto dell'affascinante diavolo è segnato dai tasti del pianoforte, una valida prova di quanto tempo Matthew abbia definitivamente trascorso in quella scomoda posizione.
E' una visione che non può lasciare il bell'angelo indifferente.
Infatti, avanza di qualche passo, in direzione del diavolo, fino a raggiungere la panca e sedersi accanto a lui.
"Vieni qui." mormora il biondo, portando una mano all'altezza di quel viso pallido, mentre due occhi di cielo lo osservano curiosi, prima di chiudersi per meglio godersi quelle carezze.
La mano del biondo si illumina di una luce dorata e al suo passaggio ogni piccolo solco che deturpa il viso del moro, seppur in maniera estremamente superficiale, si rimargina.
Quando il moro riapre gli occhi, Dominic è già tornato al centro della stanza.
"Dov'è Chris?" gli domanda, con tono distaccato.
"E' uscito ieri sera e non è ancora rientrato. Avrà passato la notte dalla sua noiosa ragazza!" alza gli occhi la creatura degli Inferi.
"E tu non hai interferito?" domanda serafico l'angelo.
"Non è divertente, senza un piumato rompiscatole di mia conoscenza che mi ostacola sempre!" replica il moro, strappandogli un effimero sorriso.
"Dominic." aggiunge il diavolo, catturando la piena attenzione del suo angelico interlocutore, con l'utilizzo del suo nome per intero. "Riguardo a quello che ci siamo detti ieri ... "
"Ieri non ci siamo detti proprio niente!" lo interrompe bruscamente il biondo. "Non è successo niente e niente succederà. Siamo qui perché abbiamo una missione e ti sarei grato se d'ora in poi ti attenessi soltanto a quello. Niente più distrazioni!" sentenza glaciale.
"Ma... angioletto... " protesta debolmente Matt.
Forse perché colto alla sprovvista o forse perché ancora intorpidito dal sonno, ma quella è la sua unica capacità di reazione.
"Non chiamarmi più così!" sbotta il biondo.
E' quasi buffo riscontrare quanto, nel giro di poche settimane, quei due abbiano finito con l'invertirsi i ruoli: era sempre stato Matthew a dettar legge con una determinata sicurezza di sé e Dominic a ribattere più remissivo, cercando di evitare in ogni modo il conflitto.
La porta si apre all'improvviso ed entrambi vedono Chris fare il suo ingresso.
"Sei tornato!" esclama sorridente l'umano.
"Perché continuate tutti a stupirvi così? Sono stato via soltanto una notte!" sbuffa Dominic.
"Hey, un momento! Non sei tu quello scontroso di prima mattina?" si rivolge Chris a Matthew.
"Non chiederlo a me, io non so più niente!" fa spallucce Matt, voltandosi dall'altra parte.
"Oh, fantastico! Ora gli scontrosi di primo mattino sono due!" alza gli occhi il riccioluto.
"Piuttosto tu che hai da sorridere tanto?" lo interroga il biondo.
"Beh, ho pensato la notte da Kelly e... "
"Okay, non lo voglio sapere!" lo interrompe il biondo, sollevando una mano.
"Io sì. In ogni più lussurioso dettaglio!" sogghigna Matt, ammiccando verso Chris, che arrossisce.
"Bene, spero che oltre al rispetto per la tua ragazza, tu non abbia perso la voglia di impegnarti a fondo per la band. Abbiamo delle prove che ci aspettano!" asserisce Dom, con il rimprovero evidente nel suo tono di voce secco, prima di posizionarsi alla batteria.
"Ma è lo stesso Dom allegro, bonario, gentile e cordiale che si entusiasmava per ogni cosa?" domanda dubbioso a Matt Chris, mentre entrambi recuperano i loro strumenti.
"Credo di aver combinato un gran casino!"borbotta Matt.
Cominciano a suonare, ma non vanno oltre la fine della prima canzone, perché Chris si interrompe.
"Non ci siamo proprio!" sentenzia, insoddisfatto.
"Cosa c'è che non andava? Non ho fatto nemmeno un errore!" protesta Dom.
"Nemmeno io, anzi, non credo di essere mai stato così concentrato!" puntualizza Matt.
"E' proprio questo il punto! Tecnicamente è stato perfetto, impeccabile, eccellente ... ma mancava di anima!" spiega il riccioluto, sfilandosi la tracolla del basso.
"Non guardare me, io nemmeno ce l'ho un'anima!" si giustifica Matt, imitando le sue azioni.
'Quanto ti sbagli!' vorrebbe urlargli Dom, ma preferisce rimanere nel suo introverso silenzio, alzandosi dalla batteria.
"Suonare oggi, con l'atmosfera tesa che regna, sarebbe solo tempo perso. Me ne vado al lavoro. Se ci tenete, sorvegliatemi pure, ma evitate di rendervi visibili. In tutta onestà, preferirei non vedevi affatto oggi!" sbotta deluso Chris, andandosene e sbattendo la porta.
In una qualsiasi situazione Matthew e Dominic avrebbero battibeccato a non finire, incolpando uno l'altro e viceversa per quanto successo, ma in quel frangente, restano fermi e ammutoliti, pronti a seguire di nascosto il loro assistito, senza che nemmeno i loro sguardi si incrocino.
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I giorni passano, ma niente cambia: Dominic continua a mantenere il suo atteggiamento freddo e distaccato, convogliando le sue energie soltanto nel mantenere Chris sulla retta via, trovando poca resistenza nella fazione nemica.
Tuttavia, le notti le trascorrono ancora insieme, nello stesso grande letto, e Dominic cede sempre la sua ala a Matthew, ma solo per forza dell'abitudine.
"Posso chiederti che cos'hai?" chiede a Dom Chris una sera, a soli due giorni dal weekend, mentre si prepara per il suo consueto appuntamento con Kelly.
Stranamente Matthew non è lì con loro.
"Niente! Sto solo cercando di salvaguardare la mia anima!" replica l'angelo.
"A me sembra solo che tu abbia chiuso il tuo cuore." Sentenzia il bassista.
"Ci sono cose che non puoi capire." Mormora il biondo, già più vulnerabile.
"Io so solo quel che ho visto, come e quanto vi siete avvicinati tu e Matt e, se lo accetti un consiglio da un povero terrestre che non ha i vostri secoli di sapienza ultraterrena, è stupido precludersi le vie d'accesso all'amore. E, sì Dom, spesso l'amore si trova nascosto nel più impensabile dei posti!" conclude Chris, lasciandolo solo, senza nemmeno attendere la sua risposta.
Ma la risposta di Dominic arriva, sottoforma di silenziose e calde lacrime che gli rigano le guancie.
- Che cosa devo fare? – si chiede, alzando lo sguardo al soffitto.
********************* (Contemporaneamente)
C'è un motivo preciso per cui Matthew si è assentato momentaneamente e quel motivo preciso corre ad aprirgli la porta, non appena lui suona al campanello.
"Matthew?" esclama Kelly, accigliandosi. "Che diavolo ci fai qui?"
"Pessima scelta di vocaboli, dolcezza!" replica il suo visitatore. "me l'ha detto Chris dove abiti e ... io ho bisogno di parlare con te."
"Che cosa mai potresti volere da me?" lo guarda ancora più confusa la ragazza.
"Lo so, tu non piaci a me e io non piaccio a te, ma... "
"Non è vero che non mi piaci!" lo interrompe lei.
Matthew si limita a lanciarle uno sguardo alla 'Se continui così ti faccio finir dritta nel Girone dei Bugiardi!"
Kelly in qualche modo sembra intuirlo.
"Okay,diciamo che non rientri nella lista delle venti persone alle quali tengo di più!" rettifica subito dopo.
"Posso essere anche in fondo a quella tua stupidissima lista, non me ne frega un accidenti! Ho solo bisogno di un parere femminile e tu me lo darai!" sbotta Matt, entrando in casa sua con irruenza, senza nemmeno aspettare il suo invito.
"Visto che a quanto pare non mi posso rifiutare.. dimmi tutto!" chiude la porta lei, facendolo accomodare in salotto.
"C'è una persona che mi interessa ... e so che c'è un certo interesse anche da parte sua, se non fosse che ha troppi preconcetti su di me. Come posso fare per conquistarla e indurla a fidarsi di me?" si decide a rivelare il diavolo.
"Vuoi far colpo su Dominic, non è così?" deduce all'istante Kelly.
"Non ho mai detto che si trattava di lui!" sussulta il moro.
"Non serve, è palese. Ho visto come vi guardate voi due!"
"Davvero?" domanda intrigato Matt, inconsapevole di stare sorridendo.
"A dire il vero, io pensavo che voi due foste già insieme!" ammette la ragazza, stupendolo ulteriormente. "Ad ogni modo, conquistare qualcuno è piuttosto semplice ... "
"Ma io non sono un grande esperto di relazioni durature. Ho sempre preso quello che volevo quando lo volevo, finché non me ne stancavo ... sì, non si può proprio dire che io abbia una nomea da bravo ragazzo!" commenta Matt, accorgendosi di come lo sta guardando contrariata Kelly. "Ma stavolta voglio fare le cose diversamente!" aggiunge serio, guadagnandosi un sorriso dalla sua interlocutrice.
"E le farai diversamente. Per prima cosa devi dimostrarti galante e premuroso nei suoi confronti. Scopri cosa gli piace e ... "
"Io lo so già che cosa gli piace!" la interrompe il moro.
"E allora fallo!" lo esorta la castana.
"Hai ragione, comincerò da subito!" si alza dal divano Matt, avviandosi all'uscita. "Mi è stato utile parlare con te, mortale! Forse comincio a capire perché tu sia tanto importante per Chris!" aggiunge.
"Grazie. Sei un tipo un po' strampalato, ma ... in fondo, non sei poi tanto male nemmeno tu!" sorride Kelly, accompagnandolo.
Matthew si incupisce.
"Oh no, questo non l'avresti dovuto dire!" si volta a guardarla truce. "Io sono male. Tanto, tantissimo male!" dichiara, andandosene.
- Che strano ragazzo! – scuote la testa Kelly, guardandolo allontanarsi.
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Quella sera Matthew non ha fortuna, ma un'occasione propizia gli si presenta il mattino seguente, mentre passeggia con Dom per le vie del centro.
Un bambino piange perché gli è scivolato di mano il suo bel palloncino colorato, che ormai ha preso il volo.
Matthew si allontana da Dominic per andare in direzione del venditore di palloncini e avvicinarsi al bambino disperato.
"Basta frignare!" sbotta, spaventandolo leggermente. "Puoi tenere questo, piccolo moccioso, è più bello e più grande di quello che avevi prima!" continua, porgendoglielo fra le mani, senza troppe cerimonie. "Ma vedi di non farti sfuggire anche questo!" gli intima, per poi allontanarsi sotto gli occhi esterrefatti del bambino, che però ha già smesso di piangere.
"Che cosa hai fatto?" lo interroga Dominic, in tono di accusa.
"Gli ho solo restituito il sorriso. Fammi causa per questo!" fa spallucce Matt, per poi voltarsi in direzione del bimbo che lo guarda riconoscente con un gran sorrisone, mentre tiene ben saldo il nuovo palloncino in una mano, mentre agita quella libera per salutarlo.
Matthew avverte una piccola fitta a centro del petto, toccandoselo.
"Io ... non mi sento tanto bene!" borbotta, allontanandosi con Dom.
Non visto dall'interessato, l'angelo sorride.
Sempre nel corso di quella giornata, rincasando dal lavoro sul far della sera, a Matthew si presenta un'altra ghiotta opportunità di farsi notare da Dom.
Il diavolo si avvicina ad una signora anziana che si affaccia con prudenza dal bordo del marciapiede, aspettando si sentirsi sufficientemente sicura per attraversare.
"Se non si mostra decisa, non ce la farà mai. L'aiuto io!" esordisce il moro, prendendo la signora sottobraccio alla meno peggio e lanciandosi in strada, facendo frenare di colpo tutte le macchine e portandola all'altro lato della strada.
Seppur ancora un po' sotto shock, per quell'esperienza fin troppo adrenalinica, la simpatica vecchietta gli sorride riconoscente.
"Ti ringrazio, figliuolo!" commenta, facendogli un buffetto sulla guancia.
Matthew avverte la stessa fitta del mattino, ma stavolta ancora più forte.
"Sto morendo?" domanda a Dom, che gli si è riavvicinato.
L'angelo scuote la testa negativamente, sfoderando un dolce sorriso.
"E' il calore che avverti nel cuore quando sai che qualcuno ti è riconoscente." gli spiega.
"Magari hai agito così con quella vecchina perché ti ha ricordato tua nonna." azzarda Chris, raggiungendoli. "Un momento. Voi diavoli ce l'avete una nonna?" si insospettisce.
"No. Sono nato così, dalle fiamme, quindi non so che cosa sia una famiglia, dei genitori o dei nonni ... però sì, credo che se avessi una nonna sarebbe stata così!" borbotta Matt, ancora un po' stravolto.
"Niente famiglia nemmeno tu?" si rivolge a Dom Chris, incuriosito.
"No. Sono nato così, dalle nuvole. Però ho tantissimi fratelli e sorelle!" sorride l'angelo.
"Voi due siete una fonte continua di sorprese!" borbotta Chris.
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E' sera e sia Dom che Matt si preparano per andare a letto, ma il primo continua a guardare il secondo con una strana luce negli occhi.
"Che ti prende, angioletto?" gli domanda Matt, suadente.
"Sai, Matthew, il male che c'è in te mi stuzzica e mi accende un fuoco dentro, sarei un bugiardo a negarlo." confessa il biondo, facendo il giro del letto, per raggiungerlo dall'altra parte. "Ma è lo scoprire che in te c'è anche del buono che mi rende incapace di resisterti!" aggiunge, portando titubante una mano contro il suo petto.
Il volto di Matt si accende di sorpresa e speranza.
"Dominic, mi stai dicendo che... "
"No, io non sto dicendo niente, perché non pos..."
L'angelo non può completare la frase, perché il diavolo gli ha tappato la bocca con un bacio, ma è un bacio casto, senza lingua, per non forzarlo in alcun modo.
Casto o no, Dom si separa, schiaffeggiandolo in pieno viso.
"Questo non dovevi farlo, è sleale!" protesta, sotto schock, tremante per tutte le emozioni che lo stanno attraversando.
Per tutta risposta, Matthew ridacchia.
"Hey, diavolo qui, ricordi? Se non fossi sleale non sarei io!"
Dominic gli si riavvicina, con la precedente luce che balena nuovamente nei suoi occhi dal colore indecifrabile.
"Sì, però questo ora ha delle conseguenze!" lo mette in guardia.
"E cioè?" fa un sorriso furbetto il moro.
Dominic gli massaggia la guancia offesa.
"Io ho un incredibile voglia di rifarlo." mormora il biondo, avvolgendogli le braccia attorno al collo e spingendosi contro di lui per un altro bacio a stampo, anche se più prolungato.
Matthew sorride, liberandosi docilmente dalla sua presa.
"Per quanto mi piacciano questi tuoi baci così ingenui e innocenti ... " sussurra, mentre gli accarezza i capelli. "Lo vuoi scoprire com'è darne uno molto meno casto, angioletto?"
TBC
Allora, perdonata?? *O*
spero vi sia piaciuto, ma sentitevi liberi di dirmi anche le peggio cose.
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