Capitolo II: How could this happen to me?
"Hey, pennuto, ti riferisci a me? Ultime notizie per te, guarda che anche planare dall'alto sottoforma di luce dà un tantino nell'occhio!" gli fa notare Matt, aggiustandosi la giacca sulle spalle.
Dominic fa del suo meglio per nascondere la sua sorpresa.
"E chi ti dice che io sia apparso così?" cerca di negare l'evidenza.
"Tutti gli angeli fanno così. Aspetta... indovino anche di che colore era la tua luce... azzurra, ho indovinato?"
Dominic non vuole dargliela vinta.
"Ti sbagli su ogni fronte, io non ho fatto così!" incrocia le braccia, fingendo di essersi offeso.
Per tutta risposta, Matthew ridacchia.
"Guarda che i bravi angioletti le bugie non le dicono!"
Dominic capisce di essere stato scoperto.
"Beh, tu non dovresti spiare!" si innervosisce,
"Io faccio quel che voglio, angioletto!" ribatte il diavolo.
"Smettila di chiamarmi angioletto!" sbotta l'angelo.
"Come vuoi, angioletto!"
"Io mi chiamo Dominic!" sbatte le ali il biondo.
"Lo so, angioletto!" si diverte a punzecchiarlo il moro.
"Chris, tu che dici?" lo chiama in causa Dominic, esasperato.
Nessuna risposta
"Christopher?" tenta nuovamente Dom.
Ancora nessuna risposta.
La creatura angelica corruga la sua fronte.
"Matthew, non credi che sia tutto troppo silenzioso qui attorno?"
Si voltano entrambi in direzione dell'umano e lo trovano svenuto, sopra il divano, ragione per cui non ha fatto il benché minimo rumore.
"Ecco, lo vedi cos'hai fatto?" esclama Dominic, rivolto al diavolo.
"Io?! Semmai sei stato tu. Quel ragazzo è svenuto dalla noia, per quanto sei prevedibile!" ribatte pungente la creatura infernale.
" Non è vero, era rasserenato quando ha visto me, s'è fatto prendere dallo spavento quando ha visto te!" perora la sua causa il biondo.
Matthew si imbroncia, incrociando le braccia al petto e guardandolo a fondo negli occhi.
"Insinui che io sia brutto?" gli domanda, con fare offeso.
Dominic rompe subito il contatto fra i loro sguardi.
"Insinuo che fai entrate troppo ad effetto!" chiarisce, senza guardarlo.
Matt fa un sorriso furbetto e gli gira attorno, finché non cattura di nuovo il colore misterioso dei suoi occhi nell'azzurro cristallino dei suoi.
"Hai appena ammesso che non mi trovi brutto." gli fa notare, tronfio.
Dominic arrossisce all'istante senza nemmeno rendersene conto.
"Io non ho ammesso un benedetto niente!" protesta, fissando nuovamente il pavimento. "E adesso mi vuoi dare una mano a fargli ripigliare i sensi?" cambia astutamente argomento, più in fretta che può.
Matt lo accontenta, sdraiando meglio Chris sul divano, mentre Dom gli alza le gambe
Quegli accorgimenti sortiscono il giusto effetto e dopo qualche minuto, in quella posizione, Chris dà i primi segni di ripresa.
Matthew è il più veloce ad accorgersene e schiocca le dita, guardando Dominic con fare sadico.
"Hey! Che cos'hai in mente? " si allarma Dom, ma è troppo tardi.
Mentre Chris riapre a stento gli occhi, tutt'intorno le pareti della sua casa si annullano, assieme all'arredo, all'infuori del divano, e tutto si colora di rosso, in ogni sua gradazione, con alte fiamme che li circondano, propagandosi in ogni dove.
Chris riacquista totalmejte coscignza, ma non gli risulta familiare il panorama(che gli si prospetta davanti.
"Ma.. cosa..!?' borbotta, strkpicciandosi gli oc#ii.
"Oh, che disdetta, mio caro, hai battuto la testa e ora sei morto!" lo avvisa Matthew, con finto tono rammaricato. "Benvenuto all'Inferno!" ride malvagiamente.
"^OOOOOOOOOOOOO!!!" urla terrorizzato Chris, svenendo di nuovo.
"Matthew!" lo ammonisce Dominic, furibondo, guardand/si intïrno inquieto.
"Oh, andiamo, noN rompere, è spato divertente!" ribatte Matt, godendosi ciò che ha creatï.
"Ma no, povero caro! Ora si(penso io!œ decide l'angelo, accovacciandosi vicyno all'umano.
M"Chris... Christopher... " lo chiama, con voce zuccherosa, aacarezzandogli il volto con il dorco della mano.
Dom bo.uno schiocco di dita fa sparire le fiaíme e cpparire tutt'intorno a loro un'oasi beata, piena di verde, $ove scorre un ruscello e gli uccellini cinguettano festosi.
Chris!da i primi segni di ripresa, surizzando gli ncchi, ancora chiusi.
"Ecco, bravo, così. Non c'è niente di cui aver paura. Tutto è pace e gioia." mormora dolcemente il biondo.
Chris si guarda attorno, con un'espressione che si allarma progressivamente.
"Oh, CRISTO SANTO! Sono in Paradiso, allora sono morto per davvero!" urla, svenendo per la terza volta.
"Non c'è che dire, angioletto, gran bella idea la tua!" lo sbeffeggia il moro.
"Chiudi il becco!" sbotta Dom, ripristinando tutto com'era prima che ricorressero ai loro poteri magici.
"Ad ogni modo, eccellente, il tuo protetto ha bestemmiato. Questo ragazzo mi piace già!" sogghigna Matt, maligno.
"Non è vero che ha bestemmiato, ha solo invocato il Grande Capo con molto entusiasmo!" lo difende Dominic.
"Ma il vostro grande Capo bacchettone ha da ridire anche in quei casi!" insiste il diavolo.
"Ma poverino! Vorrei vedere te ad essere sempre chiamato in causa, per ogni cosa che capita, bella o brutta che sia e il più delle volte nemmeno in maniera troppo garbata. Non credi sia snervante alla lunga? Lui lo sopporta da secoli e secoli!" gli fa notare l'angelo.
"Uff, rimango dell'idea che sia un bacchettone!" fa spallucce Matt, con l'ostinazione e l'insolenza di un bambino viziato, per poi guardare Chris. "Ma quanto ci mette a riprendersi? Che noiosi questi umani, svengono di continuo."
"Non lo puoi biasimare, ha vissuto emozioni troppo forti." lo giustifica il biondo.
Qualche minuto dopo, in via definitiva, Chris si stabilizza, avendo ormai superato l'iniziale shock della comparsa dei suoi ospiti.
Si siede sul divano, in una posizione sufficientemente comoda e li fissa in silenzio, prima di romperlo con una semplice domanda.
"Quindi tu sei davvero un angelo?" si rivolge a Dominic.
Il biondo sorride radioso e annuisce, sbattendo festoso la punta delle sue ali.
"E tu sei davvero un diavolo?" prosegue Chris, rivolto a Matt.
"A tutti gli effetti!" dichiara il moro, con feroce fierezza, agitando la sua coda.
Il volto dell'umano si accende, colto da un'intuizione.
"Quindi tu realizzi i desideri! Nel senso che se ti dico che voglio una Ferrari Testa Rossa tu la fai apparire dal nulla!" deduce il musicista.
" No, Chris, non funziona esattamente così. Non lo confondere con un genio della lampada! Se chiedi qualcosa a lui, è vero, te la realizza, però puoi chiedergli una cosa soltanto e la pagherai a caro prezzo!" lo mette in guardia Dominic, vigile come solo un angelo sa essere.
Matthew non può che cogliere la palla al balzo.
"No, non a caro prezzo, è una sciocchezzuola." fa spallucce, facendo apparire fra le sua mani una piccola pergamena che srotola, mostrandola a Chris. "La tua anima, che vuoi che sia? Firma qui e sarai l'orgoglioso e soddisfatto padrone di una splendida Ferrari Testa Rossa nuova, fiammante." prosegue, indicandogli le clausole di quel contratto.
"Gradirei che tu firmassi con il tuo stesso sangue. Non è che sia esplicitamente richiesto, però fa più scena ed è una mia piccola mania!" ridacchia il moro, per poi rivolgersi a Dom, che sta osservando la scena preoccupato.
"Ma guarda! E chi l'avrebbe detto che sarebbe stato così facile e rapido? Praticamente me ne posro fià tornare a casa, con una promozione assicurata!" sgiignazza, beffardo.
Dominic non può crelere che stia succedendo realmente.
"Chris, ti prego, caro, Non commettere sciocchezze, te ne pentirai per l'etesniuà... e l²eternità è dunga!" ói allarma.
Del reqto non può fare niente per impedirglielo, deve sottostare alle legge del libåro arbitrio che è concesso agli umani.
Tuutavia, si solleva, quando vede Chris!scuotere la testa e allontanarsi da Matt.
"Hey, diavole4to, guarda che ci siamo capiti male."Primo, di una Ferrari Testa Rossa non so che farmene. Secondo, era solo"un esempio. Terzo, non venderei mai la mia anima per una stupida macchina)" lo sfeffeggia Chris.
La cveatura infernale si fa rcura in volto, mentre la rabbia gli ribollisce dentro
"Primo, nessuno mi chiama 'd)avoletto '! Secondo, non ieo essere preso in giro. MAI!" tuona Matt, con gli occhi tramutcti in due fiamme e la voce spaventosamente cupa, mentre la pergamena si dissolve in una nuvola di zolfo.
"Tutta scena, Chris, non dargli retta!" alza gli occhi Dominic, annoiato da tutti quegli 'effetti speciali'.
" E terzo, ok, per un'auto no, ma per qualcos'altro l'anima la venderesti... " osserva Matt, tornato calmo.
" Non ascoltarlo, Chris, non c'è niente che tu non possa ottenere, non devi far altro che credere in te stesso e nelle tue capacità." gli infonde fiducia Dom.
Chris annuisce, poi torna a guardare Matthew con esplicita ammirazione.
"Tu possiedi le persone e fai dir o far loro cose strane?" gli domanda, incuriosito.
Matthew fa una faccia profondamente disgustata.
"Accidenti, no, non è il genere di carriera che ho scelto di intraprendere. Io sono un diavolo tentatore! Il solo pensiero di entrare in qualche umano mi fa schifo!" risponde, poi lancia un' occhiata molto eloquente a Dominic. " Del resto, esistono altri modi per
possedere qualcuno!" aggiunge, facendo l'occhiolino al bell'angelo.
Dom sussulta, preso alla sprovvista, e si stringe di più nella sua tunica.
"Ad ogni modo, Chris, guarda che anche gli angeli sono personaggi interessanti. Perché non fai qualche domanda anche a me?" lo sprona il biondo, desideroso di cambiare argomento.
"Tu tiri le frecce e fai innamorare la gente?" domanda Chris, pieno di aspettative.
Dom scuote la testa, sorridendo divertito.
"No, caro, stai facendo confusione. Io non sono un Cupido. Però gli angeli volano, saltellano sulle nuvole, suonano l'arpa o la lira." gli spiega.
"Suoni l'arpa o la lira?" lo interroga Chris.
Dom scuote la testa un'altra volta, ma con rammarico.
"Ci ho provato un paio di volte, ma non credo proprio faccia al caso mio. E nemmeno canto... è meglio per tutti!" ammette, mesto.
"Con la voce di zucchero che ti ritrovi? Non è possibile! Tutti gli angeli cantano in modo melodioso" obietta Matt, un po' sorpreso da quella notizia.
"Fidati, ci sono delle eccezioni, io sono tra queste. Di sicuro saresti più bravo a cantare tu di me." afferma Dom, con profonda convinzione.
Matt scoppia a ridere, sprezzante.
" Io che mi metto a gorgheggiare come un insulso, stupido, dqnnatiswimg usignolg celesTiale?! Mai! Scordatelo!" protesta vigorosamente.
"Ãome ti stavo äicendo, Chrac, non suono, però saltello sulle nuvole, volo... intreccio ghirlande!" aggiunge Dominic, ma Chris è tornato a rivolgere la sua totale !ttenzione a Matt.
"Sei mai stato invocato?" gli chiede.
Matthew"risponde a questa e molte altre domande pazientemente, noncerto perché si! pazientg, ma purché adora stare al centro dell'attenzIone.
Eccome se lo adora!
E mentre risponde, lancia una fuggevole occhiata a Dominic, cogliando una lieve ombreggiatura sul suo bellissimo viso.
- Caro il mio angioletto virtuosm, ti ho buccato, la riconoscerea anche ad occhi chiusi: quella è Invidia!- sogghigna soddisfatto.
"Allora, era vero quello chE mi avete detto prima, alla porta? Veglierete su dm me? Perché proprio io?" si decide a chiedere a loro Cxr)s.
"Perché sei destinato a fare grandi cose, figliuolo, puoi diventare un gòande benefattore." gli spiega Dominic.
"Io?!" lo guarda scettico l'umano.
"Sì, caro, tu. I$parpicolari non li so, ma mi hanno detto così dai piani alti e io devo pReservarti da ognm pericolo." gli spiega ha creatura angelica.
"Io invece devo impedive ad ogni costo che ciò avvenga, perché la tua anima per i miei superiori è un succulent/ bottino e io te la devo ghermird!" ghigna Matthew.
"Non è proprio valida l'ipOtesi che sia tutta una"candid-cameri molto, ma molto ben architettata?" tentenna il musicista.
"Nol mi spiace deluderti, è tutto autentico, come il temPo che passEremo insieme a te, saremo presenze costanti nella tua vita, d'gra in poi. Io lo faccio Per il tuo bene." spiega pazienpe Dominic.
"Io lo faccéo in nome del Male!"ribadisce Matt.
"Non badare a lui, i diavoli amaNo'i discorsi altisonanti!" sbuffa Dom.
"Mu ne son/ accorto!" ridacchia Chris, già meno intimorito, mentre adocchia l'orologio.
"Accidenti, è tardissimo!"
"Ma ãome? Sono solo le undici e mezza di sera, la vita comijcia adesso, non cbedi?Ô lo guarda sconcertato Matt.
"Per gli altri forse, ma non per me." replica l'umano.
"Bravo, ti tieni lontano da quei luoghi pieni di tentazioni e oscenità." lo encomia il biondo.
"Più che altro è che domani mi devo svegliare presto." spiega Chris. "Perciò mi dispiace, ragazzi, avrei ascoltato volentieri svariati vostri aneddoti soprannaturali, perché sono certo che ne abbiate un sacco, ma ci saranno altre occasioni, del resto avete detto che sarete presenze costanti nella mia vita d'ora in poi. A proposito, vi posso chiamare 'ragazzi ' ?" si accerta Chris.
"Insomma... io avrei 310 anni." lo informa Dom.
"Io vado per i 308. " replica Matt.
"Io ne ho 26. Beh, non importa, sembrate miei coetanei, quindi vi chiamerò ragazzi. Ora però vado, domani sarà una giornata piena, si presentano altri due ragazzi per l'audizione della band "
"Tu suoni?" domanda sorpreso e incuriosito Dom.
"E meno male che voi due dovreste vegliare su di me!" sbuffa Chris.
"Sono i nostri Arcangeli a farlo, poi ci passano le informazioni più basilari... che tu suoni non è tra queste, ma ti fa onore!" si giustifica prontamente il biondo.
"Se è per questo, lo insegno pure!" lo informa Chris.
"Che bello! Cerchi di condividere il tuo talento con gli altri e in modo del tutto disinteressato!" lo decanta l'angelo, pieno di ammirazione.
"Beh, io credo che lui intenda dire che da lezioni, a pagamento, quindi tanto disinteressata la cosa non è!" sogghigna mefistofelico il moro.
"Ha ragione Matthew." ammette Chris e Dom se ne rattrista. "Ma sai, insegno anche a dei ragazzi in un centro giovanile... e quello lo faccio assolutamente gratis." lo informa.
"Benedetto ragazzo, sei una continua fonte di sorprese, non sai la gioia che mi infondi nel cuore!" esulta l'angelo.
"Non sapete il voltastomaco che mi state facendo venire!" si lamenta Matt, disgustato, per poi rivolgersi a Dom.
"Ad ogni modo, al di là di aver o meno le informazioni si trattava per lo più di darsi un'occhiata attorno, non li hai visti tutti questi strumenti musicali? Mi sa che lo spirito d'osservazione non è una prerogativa di voi angeli!" lo sbeffeggia.
"Tendiamo solo a farci i fatti nostri, non siamo impiccioni invadenti come voi diavoli!" ribatte Dom.
"Col vostro permesso, mentre voi battibeccate, io me ne andrei a dormire. Un momento, non avrete intenzione di vegliarmi anche lì?" si preoccupa Chris.
"No, tranquillo, se dormi non sei influenzabile, non c'è alcun gusto!" lo informa Matthew, alquanto annoiato.
"Buono a sapersi. Ma ... tanto per saperlo, dormite anche voi?" si incuriosisce Chris.
"Certo! Pure il Grande Capo quando ha creato il mondo s'è concesso un po' di meritato riposo e così fanno i suoi angeli. Ci piace sonnecchiare cullati dallo scorrere di un ruscello, appisolarci sotto le fronde degli alberi, fare una siesta in un'oasi, riposarci sulle rive del... " sproloquia Dominic, con gli occhi che si illuminano di contentezza a quei piacevoli ricordi.
"Ok, ho afferrato il concetto, a voi angeli piace dormire. E tu che mi dici, Matthew?" gli domanda l'umano.
"A noi diavoli piace parecchio starcene a letto... comunque sì, fra le molte altre cose, di gran lunga più intriganti, qualche volta lo facciamo anche per dormire." replica maliziosamente il moro. "E considerando, che un po' il viaggio da casa mia a qui mi ha scombussolato non poco, non mi dispiacerebbe andarmene a nanna." sbadiglia.
"Ma non eri quello per il quale la vita inizia alle undici e mezza?" non perde occasione di sbeffeggiarlo il biondo, ridacchiando.
"Quello quando non sono stanco morto!" si giustifica il diretto interessato.
"Ma.. un momento.. voi intendete dormire qui?" domanda Chris.
"Certo!" afferma Matthew.
"Accidenti, quando mi avete detto che sareste state presenze costanti, non pensavo così costanti! Credevo che avreste semplicemente fatto puff, tornandovene da dove siete venuti, e che poi ci saremmo rivisti domani." commenta Chris.
"Te lo puoi anche scordare! Non ci sarà nessun dannatissimo puff, perché dobbiamo stare a stretto contatto con te. E poi io un viaggio così estenuante non posso continuare a farlo due volte in un giorno!" ribatte Matthew.
"Mi duole ammettere che mi trovo d'accordo con la mia controparte. Quindi, figliuolo, non è che cortesemente mi potresti indicare la mia stanza?" lo sprona gentilmente Dominic.
Chris scoppia a ridere.
"Quale stanza e stanza! Vi è andata male, non state vegliando sull'anima di un riccastro che possiede una villa extra-lusso! Io vivo in un monolocale e ho un garage. Ho una stanza che a stento basta a me, voi dovrete accontentarvi di quello!" li informa, prima di andare nella sua stanza, indicando loro il piccolo, divano, con davanti il televisore, per la precisione quello sopra il quale è svenuto Chris prima.
Rimasti soli, Dominic e Matthew osservano con diffidenza quell'angusto complemento d'arredo.
Quando erano intenti a far rinvenire Chris non ci avevano fatto caso più di tanto, ma ora che lo analizzano con più attenzione sembra aver l'aria di essere molto vecchio, malandato e poco ospitale per sdraiarcisi sopra.
"Col cacchio che dormo in quello schifo!" sbotta Matt.
"Non vedo altre soluzioni!" gli fa notare Dom, sedendosi sul divano.
"Questo è perché non sai guardare, angioletto!" ridacchia Matt, prima di battere le mani due volte e far comparire innanzi a loro un grande, comodo, spazioso e morbido letto matrimoniale.
Dom lo guarda da quel divano scomodissimo.
"Guarda che non è lecito abusare dei propri poteri per compiacere se stessi!" gli ricorda.
"Ma che è? Tu e Tom vi siete messi d'accordo? ' alza gli occhi Matt, ma Dom non capisce di chi e di che cosa stia parlando.
"E comunque, anche se fosse, perché ti lagni tanto? Mica c'entri nulla, è una scelta mia, me ne prenderò la responsabilità se serve.. per ora me ne prendo solo i vantaggi. " sorride il moro, appagandosi della sua comodità, rotolando sulle due piazze, davanti agli occhi di Dominic.
La bionda creatura celestiale si volta e continua a rigirasi sul fastidioso divano, mugugnando.
"Che c'è, angioletto? Quel divano non è di tuo gradimento?" lo stuzzica il diavolo.
"E' così duro e spigoloso!! Insomma.. io sono abituato a dormire sulle nuvole!" protesta l'altro.
"Beh, vedi di farci l'abitudine, spero che il tuo bel faccino santo non risenta di tanto fastidio !" lo schernisce Matt, distendendosi da una parte e spegnendo la luce.
"Buonanotte." gli augura gentilmente Dom.
"'Notte e basta!" replica piccato Matt.
Dopo un quarto d'ora Matthew sente un'altra presenza dentro il letto. Sogghigna.
"Ma non era scorretto far apparire beni materiali blah blah blah? " gli fa il verso.
Dom in risposta emette un mugolio, mezzo assonnato.
"Ma ormai il letto esiste... il vero peccato sarebbe non utilizzarlo... e poi è grande a sufficienza per entrambi, vedila come una lezione di condivisione. Ecco, sì, ti sto insegnando a condividere, è cosa buona e giusta... " bofonchia, senza nemmeno riaprire gli occhi.
"Hey, angioletto?"
"Mmm?" mugola Dom.
"Mi ripeti come mi hai chiamato prima, davanti all'umano, quando hai detto che ti trovavi d'accordo con me?" chiede il diavolo, con un'inconsueta gentilezza.
"La mia controparte. Perché?" si acciglia Dom, ma al buio Matt non lo può vedere.
"Mi diverte sapere che sono qualcosa di tuo!"commenta Matt, con un tono che seppur ironico è accompagnato da una carica sensuale che fa rabbrividire Dom.
L'angelo preferisce non dire nulla, mentre si chiede se sia davvero rabbrividito per ribrezzo o non sia un'altra la causa, prima di venir colto da un atroce sospetto.
"Matthew?" lo chiama
"Mmm?" mugola il diavolo.
"Non è che... che hai intenzione di.... sì, insomma, di toglierti tutti i vestiti?" domanda, imbarazzato.
Matthew ridacchia sommessamente.
"E chi lo sa? Non ti venir a lamentare se nel corso della notte la tua casta e immacolata mano dovesse venir a contatto con una certa mia nuda parte del corpo, assai peccaminosa." lo mette in guardia.
Dom sussulta e fa per andarsene, ma sentendolo Matt allunga il braccio e gli strattona la tunica.
"Resta. Scherzavo. Ho solo tolto la giacca e il foulard. Non toglierò nient'altro, te lo prometto."
"Perché? Vorresti dire che i diavoli promettono?" domanda Dom, con tono totalmente scettico.
"In questo caso sì." mormora Matt, già mezzo addormentato, stranamente felice di sentir l'altro sdraiarsi nuovamente nella sua parte del letto.
Del resto, Dominic non ha avvertito malizia alcuna in quella risposta e qualcosa nel suo animo lo spinge a fidarsi, almeno per quella volta, e si addormenta più tranquillo.
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Con le prime luci del mattino, Matthew apre pigramente gli occhi e si ritrova col viso appoggiato al più soffice guanciale che possa esistere: un'ala dispiegata di Dom.
Nel corso delle ore della nottata, i due si sono mossi più volte, alla ricerca della posizione più agevole e confortevole, Matt rannicchiandosi su un fianco e Dom mettendosi a pancia in sotto, dispiegando ampiamente le ali, così sulla punta di una di queste c'è finito il volto del suo acerrimo nemico.
L'acerrimo nemico in questione decide che la situazione in cui si trova non è poi così orribile, in fondo, e si riaddormenta su quelle morbidissime, candide e profumate piume, come se nulla fosse, con un sorriso dipinto sul volto.
TBC
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