Capitolo 5 - Déjà Vu
"SVEGLIATEVI TUTTI! È IL PRIMO SETTEMBRE!"
Aprii gli occhi, accigliandomi. Potevo sentire Elcie correre in corridoio e picchiare sulle porte dei suoi fratelli, comandandogli di alzarsi. Tutti i bambini magici erano così sovra-eccitati quando andavano ad Hogwarts per la prima volta? Onestamente non ricordavo che Lily avesse fatto così. Mi girai dall'altro lato per vedere l'orologio, notai che erano le 6:30 del mattino, gemetti, e mi coprii la testa col cuscino.
Non fu abbastanza. Entro un minuto, il terremoto arrivò alla mia porta. "Astra! Svegliati! È il primo Settembre! Come fate a dormire ancora?"
"Secondo te c'è ancora qualcuno che dorme?" La voce di Ciara arrivò dalla sua stanza.
"Sbrigatevi!" Elcie urlò di rimando "Papà fa i pancake e ha detto che posso mangiarli tutti se non scendete entro le sette!"
"Non sono nemmeno le sette?" Scorpius imprecò a voce talmente alta che lo sentii pure io, e udii Elcie sussultare. "Che diamine ci fai sveglia!?"
"Vado a dire a mamma che lo hai detto!"
"Aspetta, no!" Ci fu una serie di tonfi, e il suono di Scorpius che capitombolava nel corridoio. "Elcie, no, ti prego..."
"SVEGLIAAAA!" Ebbi la sensazione che avesse urlato dritto nell'orecchio di Scorpius.
Alzai gli occhi al cielo. Di certo non sarei riuscita a riaddormentarmi. A malincuore, scivolai fuori dal letto e arrancai verso la porta, tremando ora che avevo lasciato il calduccio delle lenzuola.
Scorpius stava cercando di comprare il silenzio si Elcie quando uscii in corridoio. Lui sembrò lieto della distrazione. "Buongiorno, Astra. Di certo non hai sentito nessuna parolina speciale?"
"Certo che no," dissi, sbadigliando. "Di certo non ho sentito nulla. Ecco perché sono sveglia alle sei e mezzo del mattino. Perché non ho sentito niente."
"Sono sveglia dalle cinque," disse Elcie, saltellando involontariamente. "Siete dei bei dormiglioni, eh?"
"Chi si sveglia alle sei e trenta è tutto tranne che dormiglione," disse la voce burbera di Ciara da dietro di me. "Elcie, spero che i tuoi compagni di dormitorio siano tutti mattinieri, o verrai assassinata entro sabato."
"Andiamo," Elcie esclamò, ignorando la sorella. "Vestitevi! Preparatevi! Dobbiamo partire!"
"Tra tre ore e mezza!" Esclamò Scorpius. Alzò gli occhi al cielo e tornò in camera sua. Io feci lo stesso, soffocando un altro sbadiglio.
La mattina passò in fretta, anche se Elcie continuava a lamentarsi che il tempo non passava mai. Non fu difficile assicurarmi che fosse tutto nel baule, visto che non avevo tirato fuori quasi nulla. Scorpius aveva arruolato me ed Elcie per aiutarlo a trovare alcuni suoi libri, però, quindi anche io dovetti faticare.
Alle dieci in punto, dopo aver mangiato l'ultimo dei pancake del signor Malfoy, fu tempo di andare. Elcie correva in tutte le direzioni, bloccandoci la strada, mentre portavamo fuori i nostri bauli e ci infilavamo sui sedili posteriori. Sorprendentemente, tutti e quattro ci entrammo comodi. Forse tutte le macchine magiche erano così.
Durante il viaggio verso King's Cross, Ciara ed io avemmo un leggero diverbio su quale casa fosse migliore per Elcie, Serpeverde o Grifondoro (e con leggero intendo che il signor Malfoy dovette accostare, confiscarci le bacchette, e riportare i capelli di Scorpius alla loro normale sfumatura di biondo), ma a parte quello non successe niente di particolare. Scorpius stava parlando di Tassorosso (perchè Ciara ed io avevamo praticamente ignorato Corvonero e Tassorosso come opzioni) quando raggiungemmo la stazione.
"Mi chiedo chi sarà il vostro nuovo Capo della Casa," dissi mentre camminavamo tra i babbani verso i binari 9 e 10.
"Non lo so. Spero che non sia Haverna, però." Scorpius rabbrividì.
"Se è Haverna, lascio gli studi," Ciara disse, poi sembrò accorgerci che stava parlando con me e alzò gli occhi al cielo. "Ma sono sicura che è proprio ciò che vuoi?"
Feci spallucce. "Insomma, in altri casi mi andrebbe anche bene, ma poi Scorp e Lily rimarrebbero incastrati con Haverna, quindi non ne vale la pena."
Raggiungemmo il muro, quindi prima che Ciara potesse rispondere, passai attraverso con i miei bagagli. Una volta dall'altra parte, mi alzai sulle punte per cercare un indizio di capelli turchesi. Quando Scorpius mi raggiunse attraverso la barriera, individuai Teddy, e andai in quella direzione, facendo segno a Scorpius di seguirmi.
Tutti i Malfoy mi seguirono verso Teddy, zia Andromeda, e Victoire. Zia Narcissa e zia Andromeda iniziarono subito a parlare, ma non capii cosa si stavano dicendo con tutto il chiasso attorno a me.
"Dunque, come è andata, piccoletta?"
"Direi bene." Sogghignai verso Scorpius. "Insomma, l'unica persona con cui passare il tempo era questo idiota-"
"L'idiota che guarda caso ti ha praticamente scritto tutto il tema di Storia della Magia," disse Scorpius, sogghignando a sua volta.
Mi girai versi i signori Malfoy. "Grazie mille per avermi ospitato. Mi sono divertita."
La signora Malfoy mi abbracciò, sorridendo, "È stato un piacere."
Proprio in quel momento il treno fischiò, segnando cinque minuti alla partenza. Abbracciai in fretta Victoire e Teddy mentre i Malfoy si salutavano tra loro.
"Ci mancherai, Astra," disse Toire, sorridendo. "Lavora sodo, e forse l'anno prossimo sarai un prefetto."
"Come no, con Rose come rivale." Sollevai la gabbia di Anastasia. "Beh... Arrivederci. Vi scriverò."
"Anche noi," promise zia Andeomeda, abbracciandomi forte. Sembrava sul punto di piangere.
"Non finire nei guai, va bene? Ti auguro di passare un buon anno," disse Teddy, sorridendo. Per un attimo, i suoi capelli assunsero la stessa sfumatura biondo sporco dei miei. "Ci vediamo in estate, okay?"
"Aspetta, non mi volete per Natale?" Chiesi, cercando di farla sembrare una battuta. In realtà, ci ero rimasta male. Non mi volevano tra i piedi a Natale?
"Certo che ti vogliamo. Ci farebbe molto piacere. Ma qualcosa mi dice che sarai tu a non voler venire." Teddy mi abbracciò. "Se vuoi saltare le festività, però, sarai la benvenuta."
Un altro fischio, meno due minuti alla partenza. Feci un passo indietro, salutando. "Arrivederci!"
Zia Andromeda scoppiò a piangere, e non ero sicura se dovevo rimanere a consolarla, ma Teddy le mise un braccio attorno alle spalle e mi fece segno di andare. Salutai di nuovo prima di correre verso il treno.
James ed Albus avevano reclamato uno degli scompartimenti di mezzo, e fu lì che trovai loro, Wren, Colette, Rose, e Scorpius appena salii. Lo scompartimento era decisamente troppo pieno, ma Albus e Wren si spostarono per farmi posto vicino a loro, ed io mi sedetti, sorridendo.
"Quindi, quanti duelli hai avuto con Ciara?" James chiese dall'altro lato dello scompartimento.
"Nessuno, prego. Stai forse insinuando che non sappia controllarmi?"
"Beh, i precedenti parlano da soli," disse Colette, poi si spostò quando mi allungai sopra Albus per darle uno schiaffo.
"Questa settimana si è comportata particolarmente bene," disse Scorpius, e Rose ridacchiò. James fece una smorfia e si spostò più vicino al muro, allontanandosi da loro.
"Dov'è Elcie?" Chiesi a Scorpius.
"Di preciso non lo so. Prima era con Ciara... Sarà andata per conto suo. "Scorpius ridacchiò. "Scusa se stamattina era un po' eccitata-"
"Un po'."
"-perché di solito non è così. Anzi, non la vedo così elettrica da quando la sua squadra del campionato giovanile di Quidditch non ha vinto il campionato nazionale."
"Oh, me lo ricordo!" Albus esclamò. "Hugo era nell'altra squadra, ricordate?"
"Aspetta, c'è un campionato giovanile di Quidditch?" Mi guardai attorno, confusa. "Mettete dei bambini su scope a trenta metri da terra?"
"Certo che no," James disse, alzando gli occhi. "Si alzano solo di un metro e mezzo. Scope per bambini. Mamma ci ha iscritto tutti quando eravamo piccoli." Sorrise. "Un anno la mia squadra era praticamente tutta Weasley."
"Oh, hey, è stato il padre di Drake Baston ad introdurre questo campionato," disse Albus. "Voleva che papà allenasse una squadra, ma lui era troppo occupato ad insegnare."
Mi guardai di nuovo intorno, sorpresa e divertita. Colette condivideva la mia espressione. "Proprio roba da inglesi. In Francia non c'è niente del genere."
"Beh, in Francia ci sono meno maghi," Scorpius disse, alzando gli occhi al cielo. "Almeno... penso siano di meno...."
"No, è solo che in Europa è tutto più disperso," Colette disse con aria spensierata, guardando fuori dalla finestra.
"Com'era Beauxbatons?" Chiese Rose. "Di recente ho fatto delle ricerche, ovvio, ma nulla è meglio di chiedere a qualcuna che ci è stata."
Colette si strinse nelle spalle "Solo al primo anno, Rose..."
"Ma ci sono differenze?"
"Beh... Almeno metà delle ragazze sono in parte Veela." Fece spallucce.
"Quindi, in pratica, tutte le ragazze sono più fighe?" James chiese. Alzai gli occhi al cielo. "Che c'è? Insomma, guarda Toire. È più carina del normale."
"Forse è solo la parte Weasley," disse Scorpius, prima di mettere il braccio attorno alle spalle di Rose.
"Certo." James alzò gli occhi al cielo. "Certe cose si fanno in privato." Scorpius subito si allontanò, e lui e Rose arrossirono tremendamente.
All'improvviso si aprì la porta dello scompartimento, e Lacy Macmillan e Iris Brown infilarono la testa dentro. Vidi Eric Finnigan dietro di loro, che salutava Albus da dietro il vetro. Sentii Wren irrigidirsi di fianco a me, e le rivolsi un breve sorriso.
"Astra!" Lacy esclamò. "Ho sentito che sei stata tutta la settimana dai Malfoy, mi dispiace così tanto-"
"Prego?" Scorpius guardò malissimo Lacy, che si limitò a sorridere dolcemente.
"Parlavo di Ciara, ovviamente." Sia Lacy che Iris ridacchiarono, forse notando che Rose e Scorpius erano vicinissimi. "Immagino tu sia felice di essere tornata a scuola?"
"Immagino voi due abbiate un motivo per essere qui?" Colette chiese bruscamente, spostando l'attenzione sul nostro lato dello scompartimento.
"Oh, giusto!" Iris esclamò. "Avete sentito? Quest'anno-"
Si fermò, con il sorriso che le spariva quando notò Wren. Lacy guardò noi, poi si accigliò. "Oh. Capisco." Guardò Iris, poi si allontanò dalla porta. "Ci vediamo al banchetto," disse freddamente. Iris la seguì, mandando un'occhiataccia a Wren prima di sbattere la porta.
Ci fu un silenzio incredibilmente teso ed imbarazzante. Wren teneva lo sguardo basso, quindi tutti ci guardammo attorno, incerti. Dovevamo dire qualcosa? Dovevamo lasciar parlare lei? Non lo sapevo. Mi mossi per abbracciarla, ma lei sussultò, ed io mi fermai.
"Sto bene," sussurrò, alzando lo sguardo. "Scusa."
"Credo che saranno in molti a reagire così," disse Colette, guardando Wren. "Non credo che in molti si fideranno di te. Non tutti sono rapidi a perdonare come Rose." Wren si limitò ad annuire, con espressione illeggibile.
Io, da parte mia, mi arrabbiai. "E perché non dovrebbero fidarsi?"
"Vuoi davvero che ti risponda?" Colette chiese. "Perché lo farei, ma dato che mi dici sempre che dovrei 'essere un po' più sensibile'-"
"Colette, no, smettila." James si alzò. "Vado a cercare la tizia col carrello. Astra, vuoi venire?"
Non volevo per niente, ciononostante mi alzai e lo seguii in corridoio. "Che c'è?"
"Astra, seriamente, dovresti stare più attenta."
"A cosa, esattamente?"
James sbirciò verso la porta dello scompartimento. "A ciò che sta passando Wren. Pensa di aver fatto delle cose terribili, lo sai, no? Forse pensa addirittura di meritarselo, tutto questo."
"Ma non è così!" E se altri l'avessero trattata come avevano fatto Lacy ed Iris, non sarei stata ferma a guardare.
James alzò un dito. "Io lo so. Tu lo sai. Albus lo sa. Ma lei ha bisogno di capirlo da sola. Non possiamo costringerla a credere in qualcosa se non vuole."
Lo guardai male. "Questo cosa vorrebbe dire?"
"Vuol dire che devi essere un po' più attenta con lei. Non devi farle mai pensare che ha ragione, ma non devi nemmeno essere così categorica, capisci?"
Lo fissai. Era questo il James Potter che conoscevo? Quello che non chiudeva mai il becco, e che agiva sempre d'impulso? Lui stava dicendo a me di fare attenzione alle parole? Non credevo di dover stare zitta e ferma mentre Wren subiva tutto ciò che i miei compagni le tiravano addosso. Ma non potevo rispondere a James, perché non aveva tutti i torti sulla questione di costringerla. Ciò non toglie che era strano. Scossi la testa, chiudendo gli occhi. "E questo da dove diamine salta fuori?"
"Cosa?"
"Tutta questa... Cautela! Non pensavo ne fossi capace!"
James si fermò, poi si accigliò. "Io... Non lo so, in realtà. È solo che mi sento un po' protettivo nei confronti di Wren. Non voglio che le accada nulla."
Annuii. "Ti capisco. Mi sento così anch'io." Guardai in fondo al corridoio. "Dici che dovremmo andare a cercare davvero il carrello?"
James ci pensò per un secondo, poi scosse la testa. "Non credo se ne accorgeranno."
Nessuno commentò il fatto che tornammo a mani vuote. Rose stava spiegando tutti i dettagli del campionato giovanile di Quidditch a Colette (che non sembrava minimamente interessata), e Albus sembrava sul punto di volersi avvicinare a Wren, la quale non si era mossa di un millimetro da come l'avevamo lasciata. Mi sedetti tra di loro, e mormorai, "Li costringerò a fidarsi di te." Wren subito alzò lo sguardo, con espressione allarmata, quindi le feci un sorriso dolce. Dentro di me, però, stavo pianificando il modo migliore per maledire chiunque avesse trattato male la mia amica.
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Raggiungemmo la stazione al tramonto, e scendemmo con tutti gli altri. Seguimmo la fila verso le carrozze, ma non prima che Elcie potesse dare un ultimo abbraccio a Scorpius e a me, per poi andare verso le barche. Le sussurrai che sarebbe stata un'ottima Grifondoro nel momento in cui la sua testa era premuta sulla mia spalla. Mi rivolse uno sguardo scettico, prima di girarsi e di sparire nella folla.
Mentre andavamo verso le carrozze senza cavalli, mi girai verso Wren, con un sorriso. Lei non sembrò notarmi. No, stava invece fissando il punto in cui doveva esserci un cavallo, con espressione terrorizzata. Stavo per chiederle cosa c'era che non andava, ma James la notò e rallentò per camminare vicino a lei. Non sentii cosa le disse, e lui mi fece segno di andare avanti e di salire, mentre loro aspettavano un attimo fuori. Facendo spallucce, salii dopo Colette e mi sedetti. Wren e James salirono qualche secondo dopo, e la prima sembrava piuttosto sollevata.
Quasi tutto il viaggio trascorse discutendo in quale Casa sarebbero finiti Hugo ed Elcie. Non conoscevo Hugo abbastanza per avere un'opinione, ma ero strasicura che Elcie sarebbe andata in Grifondoro, tanto quando Scorpius era sicuro che sarebbe andata in Serpente o in Corvonero. Questo (scherzoso) litigio durava da una settimana, ma entrambi sapevamo che non sarebbe mai davvero finito finché il Cappello Parlante non l'avesse piazzata da qualche parte.
Quando il castello si avvicinò, ci zittimmo tutti. Ebbi un senso di déjà vu guardando James e Scorpius e Rose di fronte a me, e Al e Wren al mio fianco. Tutto era cambiato, ma in quel momento non sembrava affatto così. Per i due minuti che mancavano all'ingresso, riuscii quasi ad immaginare che non fosse successo nulla.
Almeno, fin quando non uscimmo dalla carrozza e ci unimmo alla folla. O meglio, ci provammo. Quasi tutti si allontanavano quando ci notavano. Li guardai male, ma c'era il professor Paciock all'ingresso, quindi non potei fare una scenata. James catturò il mio sguardo, ed alzò leggermente la bacchetta, ma scossi la testa. Non potevamo maledire tutti. Non ancora, perlomeno.
Quando raggiungemmo la Sala Grande, Scorpius ci salutò ed andò verso il tavolo di Serpeverde, mentre il resto di noi andò verso Grifondoro. James ed io ci sedemmo ai lati di Wren, e Albus, Rose, e Colette si sedettero di fronte a noi. Per parecchi minuti, i posti ai nostri lati rimasero vuoti, il che non era normale. Vidi il resto degli studenti fissarci, poi passare oltre e sederci in fondo. Finalmente, Fred, Lucy, Roxanne, e Louis Weasley si unirono a noi, e apparentemente due persone tra sé stessi e una "criminale" erano abbastanza, perché la gente iniziò a sedersi dalla nostra parte del tavolo.
"Guardate, deve essere il nuovo insegnante di Pozioni," disse Albus, indicando un uomo anziano seduto al tavolo degli insegnanti. Non lo riconobbi affatto, così come tutti i miei amici. Stava parlando con la professoressa Sinastra, e sembrava ridere un sacco. La sua testa era coperta di capelli bianchissimi, e sembrava già a suo agio. Potei solo sperare che fosse così buono anche in aula, e senza l'aiuto dell'idromele di madama Rosmerta.
La Sala Grande si riempì in fretta, e ben presto le porte si aprirono, facendo sfilare i primini. Tutti i Weasley e i Potter salutarono Hugo, che fissava il cielo meravigliato. Individuai Elcie in fondo alla fila e la salutai. Stava praticamente saltellando.
Si fermarono di fronte allo sgabello con il Cappello Parlante sopra. Molti bambini lo guardarono curiosi, ma alcuni (come Hugo ed Elcie) non sembrarono affatto sorpresi. Nemmeno quando uno strappo sull'orlo del cappello si aprì ed intonò una canzone.
Da molti anni son qui,
E tanti altri rimarrò.
Ho smistato tante persone
E ognuno ha scelto la sua via.
In molti negli anni han pensato
Che la loro Casa fosse la migliore.
Fatevelo dire,
Non esiste idea peggiore.
Solo perché indossate
Lo scarlatto mantello di Grifondoro
Non vuol dire che siate coraggiosi
Ed ossessionati dal decoro.
Ragazzi, credetemi,
Non importa chi siete.
Sono le vostre scelte
Che sembrano allontanarvi.
Ma c'è una nuova sfida
Quindi non state fermi a lamentarvi.
Dovrete essere uniti,
Darvi una mano l'uno con l'altro.
Se volete superarla,
Non dovete lasciare indietro nessuno
E dovete collaborare
Come se foste un tutt'uno.
Il grido di guerra dei Serpeverde,
La casa dei subdoli astuti,
Dovrà unirsi a quello dei Grifondoro,
Coraggiosi e risoluti.
L'amor dei libri dei Corvonero,
Che apprezzano i rapidi di mente,
Aiuterà i loro fratelli in Tassorosso,
Gentili e altruisti specialmente.
Tutti uniti attorno
a chi verrà scelto.
Che sia Grifondoro, Corvonero,
Tassorosso o Serpeverde.
Non lasciate che i pregiudizi
Vi blocchino le amicizie.
Non sapete mai cosa si nasconde
Sotto quegli stemmi decorati.
Le mie ultime parole sono
Non giudicate mai a vista.
Potreste esser
presi alla sprovvista.
La sala esplose in applausi, anche se in molti sembravano confusi, me inclusa. Una sfida? In cui tutte le Case dovevano lavorare insieme? Guardai il tavolo di Serpeverde. Sopportavo più o meno quattro persone in quella casa, arrotondando per eccesso. Di certo il Cappello parlava solo dell'unione tra Case o roba simile. Me ne dimenticai mentre lo Smistamento iniziava.
"Abner, Nadia," chiamò il professor Paciock. Una bambinetta con una disordinata chioma di capelli rossi uscì dalla fila e andò verso lo sgabello. Il Cappello la analizzò solo per qualche momento prima di mandarla a Tassorosso. Persi interesse mentre i bambini venivano Smistati. Non mi importava molto di chiunque ci fosse prima di Elcie. Buchanan, Chloe, fu una Serpeverde, così come Carrow, Mason; Cunningham, Madison; e Cliffton, Leona. Il primo Grifondoro fu un bambino chiamato Adrian Elanders, poi un paio di gemelle (Fade, Vivian e Lavinia) vennero mandate a Serpeverde, seguite da Grace, Silvia, in Corvonero e Heathshaw, Taurus, a Grifondoro. Tornai a prestare attenzione quando vennero smistate le L (LaHue, Camryn, a Corvonero, poi Lark, William, a Tassorosso).
Catturai lo sguardo di Scorpius dall'altro lato della Sala mentre Lynch, Aaron, veniva mandato a Serpeverde. Era questione di attimi ormai. L'entusiasmo di Elcie aveva contagiato anche me, ma soprattutto, si sarebbe visto chi aveva ragione sulla sua casa.
"Malfoy, Elcie!"
Elcie andò verso lo sgabello, più stabile di quasi tutti gli altri primini. Quando il Cappello le fu messo in testa, però, incrociai il suo sguardo, e vidi un po' di paura. Le sorrisi mentre il Cappello le cadeva sugli occhi.
Molti bambini avevano richiesto solo qualche secondo per essere Smistata. La media era attorno ai trenta. Tuttavia, il Cappello sembrò avere qualche problema con Elcie. Passò un minuto. Poi un altro. Sbirciai verso il tavolo di Serpeverde, dove Scorpius e Ciara bisbigliavano tra loro con espressione preoccupata. Un altro minuto. Scoppiarono dei bisbigli, e vidi Elce agitarsi leggermente sullo sgabello. Passò un altro minuto.
"Sarà una Testurbante," Rose sussurrò, fissando Elcie. "Un altro minuto, e sarà una Testurbante..."
"Una cosa?"
"Qualcuno il cui Smistamento richiede più di cinque minuti," Wren rispose in automatico, poi sembrò sorpresa di aver parlato. Le sorrisi, poi tornai a guardare mia cugina.
"Una Testurbante!" Qualcuno urlò quando passò un altro minuto. "Sono passati cinque minuti! È una Testurbante!"
Il professor Pouri si alzò in fretta, alzando le mani per ottenere silenzio, quando tutti iniziarono a parlare tra di loro. Si calmarono in fretta, ma tutti stavano guardando con rinnovato interesse ora.
"Non c'è stato un vero Testurbante dal 1971," Rose sussurrò dall'altro lato del tavolo.
"Chi era?" James chiese, alzando gli occhi al cielo.
Rose gli rivolse uno sguardo, come se fosse infastidita dalla sua ignoranza. "Peter Minus, ovviamente."
"Oh... Oh, capisco..." James riportò subito la sua attenzione sul Cappello.
"È una Malfoy, giusto?" Sentii Fred sussurrare. "Perché ci mette tanto? Il Cappello si è scordato come si dice Serpeverde?"
All'improvviso, lo strappo del Cappello si aprì, e il silenzio calò all'istante. Erano passati sei minuti e ventisette secondi, e finalmente la prima vera Testurbante in cinquant'anni stava per essere smistata.
"GRIFONDORO!"
Il silenzio rimase intatto. Elcie sembrò sorpresa quando il professor Paciock le tolse il Cappello dalla testa, e guardò il nostro tavolo muto. Mi accigliai verso i miei compagni di Casa. Sì, era una Malfoy, ma era comunque una Grifondoro. Senza nemmeno pensarci, mi alzai in piedi ed iniziai ad applaudire. Rose si unì subito a me, e dopo qualche secondo, tutti i Grifondoro si erano alzati. Elcie rivolse un sorriso di scuse ai suoi fratelli prima di correre verso il tavolo di Grifondoro per schiacciarsi tra me e Roxanne.
Lo Smistamento continuò normalmente. Mayfield, Selena, fu mandata a Tassorosso, e Mourad, Natalie, a Serpeverde. Peterson, Kendra, a Serpeverde; Roza, Esther, a Grifondoro; Summers, Kyle, a Corvonero. Guardai Hugo, che sembrava minuscolo rispetto ad altri primini. Lui continuava a guardare Rose, che gli sorrideva e gli mimava con la bocca dei consigli che di certo gli dava ormai da anni.
"Weasley, Hugo," venne finalmente annunciato, quando mancavano solo cinque studenti. Hugo sorrise ai Weasley del tavolo di Grifondoro, con aria un po' disorientata, e andò verso lo sgabello. Il professor Paciock gli piazzò il Cappello in testa, poi si fece indietro. Vidi Rose stringere fortissimo il braccio di Albus, ma ne sembrava totalmente ignara, e guardava il fratello con tanto d'occhi.
"TASSOROSSO!"
Il tavolo di Tassorosso esultò, assieme a tutti i cugini di Hugo. Rose gli rivolse un sorriso smagliante mentre camminava fiero verso la sua nuova Casa, poi si girò verso Al. "Lo sapevo! Te l'avevo detto o no che sarebbe stato un Tassorosso?" Albus stava ridendo, ed annuì.
"Hey, significa che ci sono dei Weasley-Potter in tutte e quattro le Case! Per la prima volta in assoluto!" Fred esclamò. Guardò James, alzò le sopracciglia, e tutti e due balzarono in piedi e iniziarono ad urlare in coro, "Weasley! Potter! Weasley! Potter!" Fin quando Lucy non lanciò un incantesimo del silenzio su entrambi perché gli insegnanti si stavano innervosendo.
Gli ultimi bambini furono Smistati, finendo con Zelton, Paul, un Grifondoro, e il professor Pouri si alzò per il discorso annuale. "Benvenuti, studenti, ad un altro anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts!"
Partì una forte esultanza, e Fred e James guardarono male Lucy, che non aveva annullato l'incantesimo. Lei si limitò a sorridergli.
"Ora, prima che inizi il banchetto, i soliti annunci. Il signor Gazza mi ha chiesto di ricordarvi che è proibito eseguire magie nei corridoi, e che ha aggiunto i "Falchi Fulminei Weasley" all'estesa lista di prodotti proibiti qui a scuola. Per la lista completa, sentitevi liberi di visitare il suo ufficio, situato nella sala d'ingresso. In secondo luogo, studenti, desidero ricordarvi che la Foresta Proibita è proibita, e che per nessuna circostanza dovete avventurarvi lì dentro, a meno che non desideriate venir mutilati dai centauri."
Pouri sembrò sopprimere un brivido. Albus catturò il mio sguardo dall'altro lato del tavolo e alzò leggermente un sopracciglio, senza dubbio ricordandosi del secondo anno, quando per poco noi non fummo mutilati dai centauri, assieme al professor Pouri.
"Ora, studenti, un bell'applauso per i Capiscuola di quest'anno, Matthew Hopkins e Faith Lindsey!" Un ragazzo si alzò dal tavolo di Tassorosso, salutando e sorridendo gli studenti. La ragazza era una Serpeverde, e si alzò solo quando gli amici la costrinsero, ma ci sorrise in ogni caso.
"Va bene, va bene," Pouri disse, sorridendo, alzando una mano per ottenere silenzio. "Permettetemi di presentarvi il vostro nuovo insegnante di Pozioni, e Capo della Casa Serpeverde, William Lockley!"
Il signore anziano che avevamo notato prima si alzò. Alto e asciutto, somigliava vagamente ad una cicogna. Sorrise e annuì verso gli studenti, ovviamente prestando particolare attenzione ai suoi nuovi soggetti. I Serpeverde sembrarono piuttosto soddisfatti dal loro nuovo Capo della Casa, ma forse era solo perché una delle alternative era Haverna.
"Ora, parliamo di qualcosa di più serio," Pouri disse. Immediatamente ogni rumore tacque. "Capisco che molti dei vostri genitori, forse addirittura qualcuno di voi, non condividano alcune delle mie più recenti prese di posizione." Si accigliò verso il mare di facce. "Che sia messo in chiaro che non mi pento delle mie decisioni, e che approvo ogni singolo studente che camminerà per questi corridoi. Così come il Ministro della Magia."
"Ne dubito," Wren sussurrò. La guardai, e lei mi rivolse un debole sorriso prima di abbassare lo sguardo sul suo piatto. All'improvviso capii l'ovvio; Pouri si stava riferendo a lei.
"Pertanto, non tollererò voci maligne o atti di bullismo quest'anno. Sono stato chiaro? E poi, vogliamo fare una bella figura, no? Ora, abbia inizio il banchetto!"
Il cibo apparì nei piatti d'oro, e tutti si sbrigarono a riempire i piatti. Presentai Elcie ai miei amici, e divenne in poco tempo la preferita dei Weasley. Roxanne mise in mezzo il Quidditch, e le due non smisero di parlare finché non arrivarono i dolci.
Quando il banchetto terminò, seguimmo i prefetti e i primini verso la sala comune di Grifondoro, per sentire la parola d'ordine. Lucy aveva finalmente annullato l'incantesimo su Fred e James, i quali iniziarono subito a rivoltarsi contro questa "crudele ed ingiusta punizione" chiedendo a tutti quelli che trovavano di rimanere svegli tutta la notte per fare una festa d'inizio anno. James chiese ad Albus, Wren, e me, ma era un po' troppo per il primo giorno, persino per me, quindi rifiutammo, e Wren mi seguì su fino al dormitorio.
Lacy ed Iris erano già su quando entrammo, ma quando videro Wren iniziarono subito ad ignorarci. Colette, che era seduta sul suo letto con un libro di incantesimi, catturò il mio sguardo e alzò gli occhi al cielo. Una cosa era certa, se Lacy ed Iris avessero continuato a comportarsi così, sarebbe stato un anno molto lungo.
Spigolo autore
ODIO le canzoni del Cappello. Spero di aver scritto almeno qualcosa di decente.
Se la storia vi piace, vi chiedo di lasciare un voto, un commento, e di andare a leggere l'originale che merita davvero.
Alla prossima!
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