Capitolo 85
Finalmente è arrivato il giorno di Natale e si respira un clima di festa. Heron sta aspettando che qualcuno venga a prenderlo in braccio dal suo letto e lo accompagni giù perché fa fatica a fare le scale, visto che per assicurarsi delle condizioni di Leah ha sacrificato la piccola contusione che è peggiorata, in quando si è procurato un piccolo stiramento del legamento posteriore e lo ha costretto a riposo assoluto. Lennart si precipita in camera con un cappellino da Babbo Natale che al suo bimbo sa che piace molto. "Papi Natale!" esclama battendo le manine. Heron si prepara per essere preso in braccio, ma suo papà lo sorprende sedendosi vicino a lui e gli chiede come sta. Lui esclama un sonoro "Benissimo!" e chiede aiuto per sedersi sulle gambe di suo papà. In quel momento entra Syria e a lui viene la brillante idea di realizzare un post su instagram e svelare, per la prima volta, il volto del suo bambino. La foto è simpatica e ritrae proprio la complicità tra i due grazie allo scambio di sguardi e di linguacce ed impreziosita da una didascalia proprio sull' argomento famiglia. Non è un caso se esplode di like e commenti positivi, soprattutto verso il piccolo Heron, che sembra essere adorato dai suoi fan. Dopo qualche minuto, Lennart si rialza e prende in braccio suo figlio pronto per la colazione, in quanto dichiara di avere più fame del solito. "Adesso andiamo a mangiare e ad aprire i regali" esclama Lennart in risposta e il profumino dei dolcetti alla cannella e farina di riso si divulga per tutta la casa. Heron, non appena li vede, esulta come un pazzo ma questa volta stando attento a rispettare il suo ginocchio. "Grazie mami per i biscottini" si sente provenire dalla sua bocca. I tre si siedono a tavola e decidono di non attendere Hannah perché prima di mezzogiorno non si sarebbe vista. Syria se ne esce con un articolo molto interessante in cui sembra riportato che, dopo anni ed anni di test, sembra sia uscita finalmente la cura per i celiaci: questa consiste in una pastigietta da prendere prima dei pasti che protegge gli organi dalla reazione innescata dal glutine. Lennart pensa che possa essere una buona soluzione per permettergli una vita più tranquilla e di sperimentare, specialmente quando inizierà ad uscire con gli amici. Proprio per questo, decidono di aspettare le feste e parlarne con il medico. Heron, nel frattempo, sorseggia il tè proprio come un lord inglese e questo intenerisce i genitori che lo guardano e si rendono conto che è proprio un piccolo ometto. Dopo la colazione, i tre si spostano in salotto e Hannah li raggiunge con un pigiama ignorantissimo con i sushi disegnati e i capelli spettinatissimi. "Hannah sistemati un attimo ti prego. Almeno con gli ospiti in casa mettiti in ordine" la prega sua madre, pregando che non mostri il suo lato selvaggio come sempre. "Almeno posso sfoggiare questo look per aprire i regali?" ribatte lei. Syria non sembra molto felice di questo ma non dice altro. I quattro si posizionano attorno all' albero ed Heron è il primo a scartare il suo pacchettino. Inutile dire che le scarpe gli sono piaciute un sacco, ma sa benissimo che dovrà ancora aspettare qualche giorno prima di metterle ai suoi piedini: il fatto di essere in vacanza e di non dover recarsi a scuola lo aiuta ad essere più paziente perché non ha la fretta di farle vedere a Leah, sebbene abbia intenzione di invitarla a casa loro nei prossimi giorni.
Suona il campanello: sono Kamala e Achraf che sono arrivati prima per dare una mano e ad accoglierli è proprio il piccolino di casa, che vuole vedere la piccola Aisha. Kamala, però, non sembra dell' idea e gli dice che deve lasciarla dormire nella carrozzina. Lui sembra molto infastidito da ciò e se ne va con le braccia incrociate e ponendo il broncio, quasi come se non si sentisse compreso da lei. "Papà posso parlarti?" chiede Kamala affacciandosi alla porta della cucina. Lennart esce subito chiedendo a Syria di sostituirlo un attimo ai fornelli. Papà e figlia salgono in camera di lui per parlare tranquillamente e senza interruzioni. Lei le prende la mano non appena si siedono. "Grazie papà... volevo solo dirti questo" sussurra lei cercando di sorridere. "Ricordati che se stai meglio, è principalmente merito tuo" risponde Lennart, facendo tesoro di quanto gli fosse stato insegnato all' epoca. In quel momento, entra Achraf perché la piccola ha bisogno di nutrimento e ne approfitta per avvisare che è arrivata Aaliyah. Allora i due si recano giù e Kamala, dopo aver salutato la sua gemella, prende Aisha e si siede sul divano nell' esatto istante in cui sopraggiunge anche Heron. Lei inizia ad allattarla e lui la ammira incuriosito. "Ciao Aisha!" la saluta con un tono di voce un po' troppo alto. Kamala gli suggerisce di fare pianino, ma lui si siede al suo fianco. "Che bella!" "La tua nipotina ringrazia!" conclude lei mentre termina di allattare. Si registra qualche minuto di silenzio. "Sorella... mi vuoi ancora bene?!" domanda con le braccia incrociate. "Ma certo piccolino che te ne voglio! Sei sempre il mio fratellino preferito!" risponde lei con l' intento di farlo felice. Heron, però, non sembra convinto e inizia a guardare per terra. "Heron... che hai fatto al ginocchio?" domanda lei non appena si accorge del tutore.
-Heron: "Male calcio... ma sono brutto e stupido"
-Kamala: "Patatino mi dispiace... sono sicura che tornerai più forte di prima... ma perché sei così duro con te stesso?"
-Heron: "Sono corso da Leah con il male al ginocchietto e sono diverso da tutti i miei compagni. Anche Aisha è una bella bimba. Heron no"
-Kamala: "Non dire così... tu non ti rendi conto di quanto sei fortunato ad essere la miniatura di papà. E poi, sei un bellissimo bambino pieno di risorse"
-Heron: "Non è vero! Tutti vengono prima di me!"
-Kamala: "Suvvia Heron, ognuno di noi ha la sua importanza e se non ci fossi tu, la nostra famiglia non sarebbe la stessa. Porti allegria, sei simpatico, intelligente ed hai un carattere che io invidio. Sei una bella persona e lo sarai sempre"
In quel preciso momento sopraggiunge proprio Lennart, che avvisa che è pronto in tavola, ma il piccolino dichiara di non voler mangiare perché gli si è chiuso lo stomaco a causa del suo senso di inferiorità nei confronti della nuova arrivata ed ha la sensazione di non essere all' altezza rispetto agli altri. "Ricordati sempre che tu sei un Czyborra in tutti i sensi e i Czyborra non si fanno abbattere!" "Si ma io non sono come te" ribatte Heron all' incoraggiamento di suo papà. "In realtà sei meglio di me: quando io ero giovane non ero così buono con i compagni di squadra. Anzi, ero proprio un mostro cattivo ed antipatico. Tu, tra le altre cose, sei anche un esterno che promette meglio di me, fidati! Anche se sei destro, io ho visto più talento in te e sbagli molto poco quando giochi" gli dice e riuscendo anche a stimolare il suo appetito. "Last but not least... ti va di portare l' anello al tuo papi scarso quando si sposa? Potrai usare anche le scarpine nuove" e con quelle parole, Heron sorride definitivamente e si sente pronto per una bella mangiata.
I due raggiungono il resto della famiglia a tavola ed Heron si sente di nuovo parte integrante di essa: mentre è seduto e con la supervisione di Syria, tiene per qualche minuto la sua nipotina in braccio e la gelosia sembra essere scomparsa almeno per quella giornata. E i brutti pensieri? Beh, interrogarsi su noi stessi lo si fa una vita intera, ma a volte è un toccasana non pensare per un po' e vivere ingenui e spensierati proprio come un bambino...
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