Capitolo 81

È primo pomeriggio e il sole splende, rendendo le temperature meno rigide anche se è dicembre. "Amore! Ma che stai facendo?" si chiede Syria, notando che Lennart sembra vestito da apicoltore ed è in un angolo nascosto del giardino a lavorare. "Tra pochi giorni è il compleanno di Heron" inizia lui. "Gli sto costruendo una casetta da mettere sull' albero in modo che possa giocare con i suoi amici e ritagliarsi un po' di spazio per se" spiega sorridendo con tutti i denti in esposizione. Syria si chiede se lui fosse impazzito, ma lui la rassicura dicendo che anche la scaletta per salire sarebbe stata realizzata in sicurezza. Syria è perplessa, ma si reca da Heron che sta giocando in salotto con le macchinine. Heron però non è più sul tappeto. Syria si allarma, ma sente ridere dal bagno. Apre la porta e rimane sconvolta da ciò che vede: il piccolo Heron sta sfidando il suo amico immagino a duello con... lo scopino!!!! "Dai Heron... non si fa!!! Metti giù lo scopino!!" esclama la sua mamma. Il piccolo, però continua a ridere e non sembra volerla ascoltare. Lei gli toglie la sua spada di mano e lo prende in braccio. "Hai capito che non si usa per giocare?!" gli chiede guardandolo negli occhi. Lui inizia a piangere e a dire che si stava divertendo un mondo. Syria lo rimette giù e ritorna in salotto. In quel preciso istante, suona un telefono e la musichetta sembra provenire dalla cucina. È il telefono di Lennart ma Syria curiosa lo stesso, nota che è Aaliyah e risponde. "Ciao Aaliyah, sono Syria! Lennart non può rispondere perché sta facendo una cosa, dimmi tutto" esordisce lei nella chiamata. "Dovete venire subito... io ed Hannah stiamo raggiungendo Kamala in ospedale perché è entrata in travaglio da circa una ventina di minuti" spiega Aaliyah con un flusso di parole velocissimo. "Ok arriviamo subito" dice chiudendo dalla telefonata e correndo da Lennart per consegnargli il cellulare e annunciare la notizia. "Dobbiamo andare! Vai a cambiarti che io intanto prendo su Heron e accendo l' auto" esclama Syria quasi euforica, ma lui si chiede perché. "Tua figlia sta per partorire!" esclama lei con gli occhi lucidi dall' emozione. Dopo circa un quarto d' ora ed aver compiuto il tragitto a velocità record, si recano nel piano dell' ospedale riservato alle nascite. Kamala continua ad urlare dal dolore delle contrazioni sempre più ravvicinate. Aaliyah le sta tenendo la mano, Hannah sta cercando di farla respirare in maniera profonda e Julia sta cercando di distrarla raccontando aneddoti su cui riderci sopra. Achraf, invece, ha deciso di aspettare fuori perché ha paura di sentirsi a disagio. La povera Kamala, però, sembra molto in difficoltà: si alza ed inizia a girare per la stanza tenendosi la schiena. Lennart entra nella stanza e manda un secondo fuori le sue sorelle. "Figlia mia..." inizia. "No papà non mi fare la predica di incoraggiamento, ti prego" lo interrompe lei.

-Lennart (prendendole le mani): "Ascoltami Kamala"

-Kamala: "Papà non so se riesco ad ascoltare... aaaah che dolori"

-Lennart: "Saro breve, ma volevo solo dirti che sei una donna forte e sono sicura che sarai una mamma straordinaria. Oggi è il tuo giorno speciale e sarà uno dei più memorabili della tua vita, anche se sembra doloroso e faticoso, questa giornata sarà riempita di gioia immensa"

-Kamala (con tono sofferente): "Dolore... tanto dolore... sarà quello che ricorderò"

A quel punto, Lennart la abbraccia anche se in una posizione strana per cercare di non interferire con il parto. "Sei il papi scarso più fantastico che ci sia" gli sussurra sorridendo. Lui si mette a ridere perché pensava che quel nomignolo fosse esclusivo di Heron.
A proposito di Heron, che starà combinando? Beh, è seduto in braccio ad Achraf con cui sta giocando con un giochino di legno preso dall' angolo bimbi istituito nella sala d' attesa.
Arriva l' ostetrica a verificare come procede. Sono passate tre ore ormai, le ragazze e Lennart si alternano per tentare di distrarla ma la dilatazione è di soli quattro centimetri. L' unica cosa positiva è che la bimba è nella posizione corretta, essendosi girata negli ultimi giorni proprio nel momento in cui stava per prenotare un cesareo perché sembrava potesse rimanere podalica. Kamala inizia a pregare che, se il travaglio fosse continuato così a rilento, che le facessero l' epidurale, che ormai presenta tecniche e formule aggiornate e prive di rischi. Oppure che le preparassero una vasca per il parto in acqua, ma il suo ginecologo, così come l' ostetrica, non sarebbero molto convinti perché lei sembra già possedere energie insufficienti per affrontarlo, il tutto a causa di un travaglio piuttosto intenso e non proprio semplicissimo, quindi le consigliano il parto naturale classico e l' epidurale, ma quest' ultima solo in caso di tempi lunghi e contrazioni troppo forti.
Nel mentre, i suoi parenti sono ancora in sala d' attesa. Heron sta girando con Lennart per il corridoio perché si annoia ed ha bisogno di svago. Ad un certo punto, addirittura, Heron scoppia a piangere e dice: "Papi... casa ho sonno!" e suo padre lo prende in braccio cercando di addormentarlo delicatamente. Per fortuna, in quel momento passa un giovane infermiere che gli chiede se fosse parente di una delle neo-mamme presenti quel giorno. "Sì, sono il padre di Kamala e questo è il suo fratellino piccolo che ora devo portare a casa a dormire" risponde Lennart. Allora, il giovane infermiere gli spiega che ha la soluzione per lui: da qualche anno, l' ospedale ha allestito una stanza sorvegliata da un paio di ragazze per permettere ai fratellini che aspettano, di dormire e gli indica in quale porta l' avrebbe trovata. Lennart ed Heron si recano in questa stanzetta. Una ragazza molto gentile prende in braccio il piccolo e lo pone su uno dei letti mettendogli una copertina sopra. Lennart, prima di tornare dal resto della sua famiglia, dà un bacino sulla fronte al suo piccolino. "Eccomi! Ho portato Heron nella stanza riservata ai bimbi assonnati che attendono, così dorme un po' e possiamo stare a sostenere Kamala!" spiega Lennart, non appena fa ritorno in sala di attesa.
Sono passate altre due ore, ma della piccola, non se ne vede traccia sebbene le contrazioni siano ormai ogni minuto. "Aaliyah, papà, venite dentro... sento che sono le ultime spinte!" dice Kamala, non appena il medico le chiede se volesse qualcuno dentro per la fase di espulsione. "Forza spingi sorellina" la incita Aaliyah. "Kamala ricordati il nostro discorso" interviene Lennart. Kamala continua ad urlare e sembra faticare a respirare normalmente, in quanto respira con la bocca, probabilmente perché molto agitata e in apprensione per qualche motivo che lei non ha esternato. Finalmente è fuori la testina, segno che il grosso è stato fatto. "Forza un ultima spinta, sei forte!" la incoraggia nuovamente la sua gemella. Ecco che, dopo quasi sei ore di travaglio, il giorno 9 dicembre 2045, alle ore 20:50, viene al mondo la piccola Aisha Marie, che è mulatta con i capelli scuri proprio come suo padre. Sembra che sia a tutti gli effetti una marocchina anche dai lineamenti del viso e che i geni si siano dimenticati del fatto che la madre è tedesca. Achraf viene chiamato dentro in sala per vederla. "Che piccolina che è... è così tenera e non posso credere che abbiamo dato origine ad un piccolo essere umano" commenta Achraf, non appena la guarda nella sua interezza. In effetti, lui ha proprio ragione: il miracolo della vita non lo puoi comprendere fino in fondo, fino a quando non generi tu una vita nuova da crescere ed accompagnare nel suo percorso. Se Achraf e Kamala si stanno interrogando su quale sarà la loro prima mossa da genitori, Syria e Lennart non si capacitano di essere già nonni alla loro età: nell' immaginario comune, i nonni hanno almeno sessant' anni più di te e non hanno bimbi piccoli. Ma, invece, non sarebbe più opportuno pensare che ogni famiglia possiede le sue dinamiche, la sua storia e che non c' è un' età giusta per diventare genitori, nonni, zii...
E, a proposito di zii, come avrà reagito Heron alla nascita della piccola? Beh... in realtà la ragazza che custodisce la sala per i bimbi è andata a chiamare i suoi genitori per avvisarli che si sta svegliando, quindi non l' ha ancora vista... ma speriamo che la sua gelosia nei suoi confronti tramuti in affetto e amore... e che possa smettere di pensare che lui possa essere surclassato da Aisha Marie nella sua idea di gerarchia familiare, che nella realtà non esiste perché nella famiglia Czyborra non si fanno preferenze e ognuno ha la sua importanza.

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