Capitolo 65

Siamo giunti alla fine delle avventure del nostro Lennart, che, come avete notato, è diventato ormai un uomo che ha imparato a gestire se stesso e a prendere le misure della vita riuscendo a superare gli ostacoli di essa. Oggi è il 3 maggio 2040, il giorno del suo quarantunesimo compleanno ed, essendo mercoledì il suo giorno libero di lavoro, ha accompagnato il piccolo Heron alle sedute di logopedia, che stanno dando i loro risultati, in quanto si è registrato un netto miglioramento della sua lallazione: essa da qualche verso in "muto" è diventata una quasi articolazione di vocali e pseudosillabe. Anche nei movimenti fisici sta migliorando grazie alla fisioterapia che gli rinforza un po' i muscoli: ormai sta iniziando a reggersi sui mobili e a muovere qualche passetto, ma sembra che non si senta ancora sicuro a camminare da solo.
Le ragazze sono a scuola e il loro rendimento viaggia altissimo, così come le loro vite: Kamala e Achraf sono ancora felicemente insieme e vorrebbero progettare anche il loro futuro, sebbene non abbiano ancora deciso se andare all' università oppure se cercare un lavoro. Aaliyah, invece, non sta più insieme a Julia, ma le due sono in buoni rapporti perché sono nella stessa compagnia di amici, ma ha le idee chiare e vorrebbe studiare proprio logopedia, per aiutare i bimbi con problemi di linguaggio come il suo fratellino, sebbene sia appassionata di scrittura, ma promette che coltiverà la vocazione in un' altra maniera. Ed Hannah? Beh lei si è trovata il ragazzo, ma al momento, non ci è dato sapere il nome. La ragazza è anche enigmatica sul suo futuro: ancora non ha svelato dettagli a nessuno su cosa le piacerebbe studiare.
Anche in famiglia procede tutto alla grande e si respira un clima di amore, pace e serenità, nonostante ci sia stato un breve periodo in cui sembravano essersi appiattiti i sentimenti che Syria e Lennart provano l' uno per l' altro, ma hanno risolto la piccola crisi insieme, in maniera pacifica e per il bene sia loro che dei figli. Ora i due si amano come non mai e questo lo ha notato anche il piccolo di casa, migliorando i suoi progressi di crescita, non appena ha respirato un clima più tranquillo in casa.
Quella sera, per festeggiare il suo compleanno, Lennart si reca al ristorante di pesce con la sua famiglia. Si tratta di un ristorante elegante in centro a Berlino e prepara pietanze molto prelibate e non adatte a tutti i palati. Mentre stanno ordinando, Syria mescola anche la pappa di Heron che aveva preparato a casa, per evitare l' assunzione di glutine, e poi gliela somministra, non appena il cameriere se ne va. Ad un certo punto, Syria capisce che il piccolo deve andare in bagno, ma, non appena si alza, Lennart si offre di portarlo lui. "Ma è il tuo compleanno! Lascia che faccia io!" esclama lei stupita, ma lui le fa cenno di non preoccuparsi. Ed ecco che arriva il momento più emozionante della serata. In bagno?! Sì, proprio nel bagno del ristorante! Mentre Lennart sembra sorreggerlo per fargli fare i suoi bisogni, si sente un suono provenire dalla bocca del piccolo, che assomiglia a "papà". Allora Lennart, che era concentrato su altro, gli chiede di ripetere, ma il piccolo emette una risatina, come volesse dire: "eheh ti ho fregato...non ho detto niente io!". "Certo che sei proprio un bel personaggio! Vieni con papà che ci laviamo le manine" esclama, sottolineando "papà" nella speranza che ripetesse. Ma nulla. Non ne vuole sapere. Lennart allora si rassegna perché si convince di aver capito male. Non appena tornano al tavolo, però, mentre i commensali parlano, Heron ripete la parolina "papà" ma Kamala se ne accorge: "Scusate se interrompo la conversazione, ma Heron ti ha chiamato papà" fa notare agli altri. "Ah ma allora non sono pazzo io, che ho sentito quella parolina anche in bagno" si domanda Lennart. Ma il piccolo di casa è più furbetto di quanto si creda: se gli fai notare la parolina, non la ripete più fino a quando le attenzioni non sono rivolte verso qualcosa di esterno a lui. Nemmeno sua mamma riesce a fargliela ripetere. Arrivano le portate e si sente nuovamente "papà", ma questa volta ben scandito, così Lennart decide di prenderlo in braccio e porlo sulle sue gambe. Lo guarda negli occhi e gli dice: "Lo sai patatino, quanto sono fiero di te? Lo sai? Questo è il regalo di compleanno più bello che tu mi potessi fare." con una delicatezza come solo lui sa fare. Hannah, notando l' emozione del momento, risponde con: "Lenny hai gli occhi lucidi... stai piangendo... non ti ho mai visto così!" e lui spiega che non si capisce mai fino in fondo, quanto possa essere emozionante questo momento, sapendo anche che sarebbe potuto non arrivare mai. Syria concorda e i due si baciano sulle labbra davanti alle figlie. Quella cena è stata molto intensa e ricca di vibrazioni positive che l' intera famiglia ricorderà per sempre. È proprio vero: una volta che si è genitori, il famoso detto sull' amore muta in "la prima parolina non si scorda mai".
Quella notte, Lennart si sveglia di colpo perché viene disturbato da Arya che gli appare in sogno:

"Questa è una dedica che voglio fare al mio più grande amore, che ormai è un uomo adulto che sta vivendo un crescendo di sogni da acchiappare ed obiettivi da raggiungere. Ricordati Lennart, nella vita non si smette mai di imparare e nemmeno di sognare. Io veglierò sempre su di te, ma il mio lavoro qui è finito: tu non hai più bisogno di me per stare bene con te stesso e sai correre con le tue gambe. Pensaci! Sei riuscito a superare la mia mancanza con i tuoi tempi, senza forzare nulla: hai avuto una carriera brillante, hai una nuova compagna, delle figlie splendide...e poi un tesorino che ho chiesto io al Signore che ti mandasse, perché io ho sempre saputo che sei un padre eccellente, dotato di una sensibilità rara da trovare. Sì, sto parlando proprio di Heron: ho pensato di farti questo regalo per farti capire che, nella vita, tutto si può affrontare con serenità e amore e che ogni ostacolo superato, ad ogni traguardo tagliato, ogni esperienza vissuta...ti hanno portato ad essere la persona che sei ora. Lo so che, ogni tanto hai dei momenti più bassi che rimandano a quando ci siamo conosciuti, ma ora noto che sei consapevole delle tue capacità e dei tuoi limiti e che hai imparato ad affacciarti alla vita con più leggerezza. Sei sbocciato a tutti gli effetti ed era proprio questo che volevo vedere da te!
Sono orgogliosa del tuo percorso e sappi che vederti così mi rende felice.
Ora ti devo salutare perché è giusto che ti lasci andare, dal momento che ti amo, ma avrai sempre la mia protezione per lo stesso motivo.
Addio Lennart,
Il tuo storico angelo custode Arya"

Questa è il monologo che Arya recita in quel sogno che a Lennart è sembrato così realistico. E da quel giorno...beh...tutto assunse un contorno diverso, ma in senso positivo e tutta la famiglia riesce a vivere una vita splendida, guidata da un senso di unione che ricorda proprio quello di una squadra...e Lennart lo sa bene che far parte di una squadra speciale ti fa sentire speciale...

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