Capitolo 6
Fine settembre. Dopo 6 partite, la mia squadra è in testa alla classifica con 16 punti collezionati in 5 vittorie ed un pareggio proprio contro l' Heracles: partita che si è giocata l'ultimo turno di campionato e nella quale è arrivato il primo goal del mio fratellino, che si atteggia come un veterano e ha una dimestichezza del pallone che ricorda Messi ai tempi d' oro.
È un mercoledì pomeriggio e sono a casa dopo aver diretto una seduta di allenamento massacrante come al solito. Ma, la verità, è che sono un sacco in ansia perché oggi stiamo per conoscere le nostre avversarie in Champions League, la coppa più ambita d' Europa.
Come ben saprete se siete tifosi di calcio, l' essere matricole e in quarta fascia non aiuta a realizzare sonni tranquilli perché il girone di ferro è sempre dietro l' angolo. La trasmissione sta per iniziare e ho paura. Tanta paura. Per un tifoso di calcio questo è il momento più ansioso di tutti, a pari merito con gli ultimi dieci secondi della sessione di calciomercato. Figuriamoci cosa può significare per un allenatore. E anche per i ragazzi stessi. Un mix di delirio, emozione e terrore. Mi siedo sul divano e prendo il telecomando in mano. Sono sola soletta: mio fratello è ad allenamento, i miei genitori stanno lavorando e Len!!! Ops, volevo dire i ragazzi, non so come si siano organizzati. "Cazzo! Perché penso sempre a Lennaaaart!?!?!?" urlo tra me e me. Evidentemente, devo aver urlato un po' troppo forte tanto da essere udita da forze supreme: Lennart mi videochiama in quel momento esatto. Come se non fosse sufficiente così, non appena schiaccio il pulsante di risposta, suonano anche al campanello. "Ma chi può essere a quest' ora?" sussurro ai muri. Indovinate un po'? Sono i miei ragazzi che si sono recati a seguire i sorteggi con me e c'è pure Aimee Lynn, che, a quanto ho saputo, non usciva di casa da quasi due mesi. Non appena la guardo negli occhi, la faccio accomodare sul divano di fianco a me. Mi stringe la mano. Ormai sono le 17:00 e, dopo le solite premiazioni della passata edizione, sono giunti al sodo. Sorteggiano la prima squadra delle teste di serie. Verdetto? Liverpool: girone A. Già sento i sudori freddi lungo tutto il mio corpo e la mia amica mi dice di respirare a fondo. I miei giocatori? Continuano a scommettere sul girone...ridendo! RIDENDO COME PAZZI! Ma come fanno? Vabbè che forse è un metodo per scacciare la tensione, ma insomma...quel che non vorrei è proprio che si montassero la testa! Nella mia testa mi sto immaginando il peggio: i miei ragazzi che sottovalutano la partita, Aleksej che organizza un big party nella taverna della sua villa la sera prima del match più importante e un bel 5-0 incassato da una squadra titolata o di esperienza come Manchester City, PSG o Bayern Monaco. Sono talmente incasinata, emotivamente parlando, che ho persino dimenticato che Lennart era al telefono con me nella videochat di whatsapp. Che disastro! Sono proprio un disastro. Alla fine del sorteggio della prima urna, vado in camera un attimo a richiamare Lennart per scusarmi della distrazione grave. Non risponde e il panico aumenta di brutto. Continuo a ripetermi che a me non piace Lennart, ma ormai i fatti sembrano lasciar trasparire il contrario. Mi sa che sono caduta nella trappola anche respingendo tutte le porte delle sue entrate. Non appena torno in salotto, tutti mi fissano, come per dire "Arya, che nascondi? Guarda che ormai conosciamo il nostro nuovo esterno sinistro di gennaio" ma continuo a sperare che sia un' impressione, fino a quando, Aimee Lynn non tira fuori il carattere: si alza in piedi e urla a tutti di smetterla di ficcarsi nei miei affari e di fantasticare su chi possa essere il mio compagno. Addirittura, ha aggiunto di non voler più sentire film mentali porno sul mio conto e che è anche merito mio se sono al top della classifica Eredivisie. Io rimango pietrificata perché non ho mai visto la mia amica così incavolata. Ci risediamo in attesa degli altri sorteggi e, per fortuna, l'atmosfera è cambiata: tutti sembrano più seri e professionali. Grazie amica mia, tu sai sempre come sistemare tutto e tutti! Sei fantastica davvero. Devo essere sincera, però: da un lato, l' ho vista decisamente meglio, rispetto all' ultima volta, per grinta e carattere, ma dall' altro, non posso dire lo stesso per quanto riguarda gli aspetti di fisico e mente. Aimee Lynn è visibilmente scheletrica e spesso presenta dei vuoti di memoria e di concentrazione non da poco. Inoltre, è molto chiusa anche con me e parla molto poco. Spero che sia almeno seguita da qualcuno di professionale e che si stia facendo aiutare per stare meglio e tornare in se.
Nel frattempo, continuano i sorteggi e si arriva alla fascia nostra. Siamo i primi estratti e capitiamo nel girone D con Psg; Manchester United e Inter. In un primo momento, l' atmosfera che risulta prevalere è quella di uno sconforto generale, ma, poco dopo, l' umore si alza e la squadra è pronta all' idea di fare tutti gli avversari a pezzi. Io avviso i miei giocatori che, da domani, avremmo intensificato le sedute di allenamento. Ordino ai ragazzi di tornare a casa e riposare e invito la mia amica a cena, che, contro ogni pronostico, accetta. Prima però, di recarmi ai fornelli, provo a chiamare Lennart, che questa volta mi risponde. Troppo buono è! Mi dice di non preoccuparmi per quanto accaduto e mi confessa il fatto che non ha dubbi al riguardo: l' Almelo fc passerà il girone di coppa. La sua sicurezza, lo ammetto mi eccita. Come ultima domanda mi chiede: "Cosa provi per me?" e io arrossisco. Aimee Lynn, in sottofondo, mi continua a dire di ammettere la verità. E, per la prima volta, questo avviene e, anche se a distanza, io e Lennart ci mettiamo ufficialmente insieme, ma accordiamo sul fatto che la relazione debba rimanere segreta fino alla fine della stagione calcistica. Io sto provando delle emozioni sconosciute, ma che mi portano ai cancelli del paradiso con la testa. Io e Aimee Lynn ci mettiamo in cucina assieme a preparare qualcosa di buono e, come ai vecchi tempi, accendiamo la diretta (questa volta su Twitch anziché Instagram) e ripristiniamo il caro e vecchio programma "Come mandare a fuoco la cucina by the A girls". Devo dire la verità: abbiamo pure un buon seguito e siamo abbastanza brave nel limitare i danni. La pietanza di stasera è il pollo alle mandorle e, una volta pronto il tutto, ci sediamo l' una di fronte all' altra. Lei assaggia per prima e sembra le piaccia, sebbene non mostri appetito nemmeno in quantità minime. Per la prima volta dopo tanto tempo, riusciamo a parlare di svariati argomenti e ad avere una chiacchierata come ai vecchi tempi. Ma della morte del nostro capitano, nemmeno una sillaba. Sembra quasi che si vergogni di affrontare l' argomento, oltre a non aver superato a pieno la cosa. Durante la conversazione, conferma i miei sospetti: non è seguita da nessuno perché, secondo lei, non ha alcun problema a livello psicologico e pensa che solo il tempo possa aiutarla a mettersi in sesto. Dopo aver avuto la conferma che, sia i miei che mio fratello non tornano per cena, mi viene l' idea geniale di ospitarla a dormire e, in quanto stanca e senza forze, si reca a letto subito. A quel punto, chiudo delicatamente la porta della sua stanza e mi rinchiudo in sgabuzzino a chiamare Robin. La mia amica ha bisogno di aiuto ed è l' unico psicologo che conosco. Perché lui? Vi starete chiedendo...beh, dovete sapere che è laureato in psicologia il ragazzo e so che, una volta terminata la sua carriera, gli piacerebbe aprire uno studio suo per aiutare gli sportivi. Per fortuna, mi risponde subito e accetta l' incarico, ma prima desidera un colloquio via zoom con la mia amica per capire al meglio la situazione. Robin è proprio un ragazzo formidabile, non smetterò mai di dirlo! Invidio proprio la sua vita multitasking: gioca a calcio, si allena, ha una famiglia e adesso inizia pure con le consulenze. Un eroe! Poco altro da aggiungere come definizione. Comunque, Cara Aimee Lynn, tu non sai con chi ti sto per mettere in contatto, ma sto agendo per il tuo bene perché devi tornare a far ruggire la leonessa che risiede in te.
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