Capitolo 48
"Papà! Ho una notizia bomba: si va in gita!" urla mia figlia non appena mi raggiunge al centro sportivo. Mi sarò anche ritirato, ma continuo a fare tanto sport perché conosco sia il mio piacere verso la buona cucina, sia la mia tendenza ad ingrassare e vorrei preservare la mia salute il più possibile. Non a caso, dopo essermi ritirato, mi sono reso conto di non avere più il metabolismo di quando avevo vent' anni, ma sono tornato in carreggiata subito e mi sento esattamente come se giocassi ancora ad alti ritmi e sono quasi in perfetta forma. Termino l' esercizio, mi asciugo il viso e chiedo dove si sarebbero recati di bello. Mi risponde che sarebbero andati cinque giorni a Copenaghen e che ci sarebbero state anche le sue due amiche e Achraf. Non ci penso nemmeno un secondo e le firmo subito l' autorizzazione. Sarà silenziosa la casa senza di lei, ma credo che le possa fare bene una gita fuori porta. Io, comunque, ho conosciuto una persona da poco, ma Kamala non lo sa ancora. Si tratta della mamma di Hannah, una delle sue più care amiche. Potrei approfittare di quei cinque giorni di assenza per uscire un po' con lei e conoscerla meglio. Vi starete chiedendo dov' è la coerenza, ma vi assicuro che Arya è d' accordo: un paio di notti fa mi è apparsa in sogno assieme a nostra figlia che è nata in cielo. Si è congratulata con me per il lavoro straordinario che ho svolto con Kamala, ma mi ha detto anche che ha visto tutto dall' alto e che se voglio intraprendere una nuova relazione, posso farlo perché lei mi vuole vedere felice. Quella notte ho pianto come un disperato e Kamala è venuta sul mio letto per starmi vicino.
Tornando a noi, le chiedo quando sarebbero partiti e mi risponde che la data prestabilita è per il tre marzo. Capisco che manca meno di un mese e sembra emozionata all' idea. Mi saluta e mi dice che si sarebbe recata a prendere un gelato con le ragazze, che le chiedo di salutarmi. Io, finito l' allenamento, ricevo un messaggio da Syria, la madre di Hannah, che mi chiede di prendere un caffè insieme. Accetto. Ci troviamo in un bar non molto lontano e ci sediamo nell' angolino che presenta i tavoli con le poltroncine. Syria ha due anni più di me ed è divorziata da cinque, dopo aver avuto un donnaiolo come marito. È anche una donna, a mio avviso, molto affascinante: ha i capelli ramati, gli occhi verdi in quanto di lontane origini irlandesi. Senza contare che è molto intelligente ed ha una cultura pazzesca, che penso possederebbe anche se non fosse insegnante di letteratura. Ci siamo conosciuti proprio all' ultimo colloquio generale tra professori e genitori. O meglio, ci conoscevamo già, per via della frequentazione delle nostre figlie, ma, quel giorno è scattato qualcosa che ci ha spinti a conoscerci meglio.
Quel pomeriggio parliamo di moltissimi argomenti e capiamo di avere avuto un passato turbolento entrambi, oltre che molte cose in comune. Tra le altre cose, scambiamo idee anche sulla crescita dei figli. "Deve essere stata molto dura aver cresciuto una bimba da solo e con tutti gli impegni del tuo mestiere, ma dovresti essere orgoglioso sia di lei, che di te stesso. È davvero una ragazza in gamba e si vede che ti ammira molto. Vorrei tanto che anche Hannah avesse avuto un padre come te." mi confessa. Io mi sento quasi in imbarazzo, anche perché non mi ha vista spesso alle prese con Kamala. Io le rispondo che ripeterei ogni singolo minuto perché non mi sono mai pentito di averla adottata. Nemmeno in quei momenti in cui mi sono sentito non in grado di fare il genitore e sono andato in panico. "Pensi che sia opportuno dire alle nostre ragazze che potrebbero diventare sorelle?" domando io dopo la lunga conversazione. "Prima o poi sì, ma credo che sia ancora troppo presto" risponde lei. Io sono pienamente d' accordo, anche perché, ad essere onesti, ho paura a sapere come Kamala potrebbe reagire: le ho parlato di Arya come madre ed insegnante di vita, non sa cosa voglia dire avere una mamma in carne ed ossa e mi presento con un' altra donna in casa. Conoscendola, potrebbe considerarmi un traditore e non parlarmi per giorni. Ma poi penso che sia abbastanza matura per capire che la cosa più importante è che io stia bene e che non potrei dimenticare Arya mai e poi mai. Lei avrà sempre un posto nel mio cuore.
All' improvviso, io e lei ci alziamo e siamo costretti a fare finta di esserci incontrati per caso perché...Kamala, Hannah e Julia sono venute proprio qui a fare aperitivo. Questo è proprio un bel inconveniente: speriamo di essere riusciti a non far trasparire nulla. Ci rechiamo a salutarle: all' inizio ci guardano con aria spaesata, ma poi non sembrano dare molto peso alla cosa.
Usciti dalla caffetteria, decido di accompagnarla fino a casa offrendole un passaggio in auto, dal momento che si è fatto buio e lei è venuta a piedi. Arrivati davanti al cancello, prima che lei scenda la bacio, ma sono consapevole che non è stato uno dei miei baci migliori. Secondo voi...è possibile disimparare a creare contatto fisico e segni di affetto? Probabilmente no, ma è quel che mi sembra, visto che non frequento nessuna da più di quindici anni. Una volta tornato solo, decido di fare il giro più lungo verso casa per avere più tempo per pensare in solitaria. Iniziano a scendermi delle lacrime che simboleggiano emozioni miste. Sono sicuro di voler iniziare di nuovo con un' altra persona? Sono pronto? Allora, sento nuovamente la voce di Arya che mi dice di non avere paura perché sappiamo entrambi che sono un bravo ragazzo che può dare tutto se stesso, al fine di far star bene le persone che mi sono attorno. Mi sento ancora più confuso adesso e mi accosto in un parcheggio gratis perché non riesco più a guidare concentrato. Mi addormento con la testa sul volante per almeno un' ora. Quando mi risveglio, trovo dieci chiamate perse da mia figlia e un messaggio in segreteria che dice: "Sono preoccupata per te, chiamami!". A quel punto la richiamo perché la preoccupazione da papà mi lancia una scarica di adrenalina e le dico che, semplicemente mi sono fermato un attimo perché non me la sentivo più di guidare. Tira un sospiro di sollievo dopo avermi sentito. Decido di tornare da lei a piedi e lasciare la macchina lì, tanto sono solo dodici minuti da qua. Mi trovo mia figlia fuori dal cancello che mi corre incontro e mi dice: "Che bello, sei vivo! Ma cosa ci facevi con la mamma di Hannah?" mi domanda sospettosa. Io mi limito a spiegarle che ci siamo incontrati per caso e abbiamo fatto due chiacchiere. Buona la prima: sembra credermi. "Stasera possiamo mangiare le crocchette di pollo fritto!?" mi supplica. Io dico no perché sono a dieta. Stavolta mi mette lei in castigo e mi costringe a giocare al suo video gioco di cucina preferito e a cucinarle virtualmente, ma nemmeno il tempo di acconsentire che lei riceve una notifica e va in casa a prepararsi per andare non so dove. "Dove credi di andare a quest' ora senza dirmelo? Sei già stata fuori tutto il pomeriggio!" le domando io con tono severo. Lei balbetta e fa la misteriosa, per poi scendere dalle scale della nostra villetta con un vestito nero e gli stivaletti con il tacco. La guardo e mi rendo conto che ormai è proprio una giovane donna. Credo anche di sapere dove va o, almeno, con chi, ma provo a non intromettermi e mi raccomando solo che alle 22:30 sia a casa. Qualcosa mi dice che ha ottenuto il primo appuntamento con Achraf e che voglia tenerselo per se. In fondo, anche io sto vivendo la stessa situazione. Che coincidenza, siamo pari adesso!
Beh, questa è la mia prima serata da solo da quando sono papà e, non ditelo a nessuno, ma sono seduto sulla poltrona a cenare con...le crocchette di pollo fritto (in certi periodi ammetto di sgarrare un po' più del normale. Ultimamente sono bravo e regolare, ma quella piccola peste di Kamala mi ha messo voglia e se lo viene a sapere, che sto cenando con quelle, mi uccide) e sto leggendo il giornale come avessi settant' anni. Però sono contento che lei si stia ritagliando i suoi spazi e stia uscendo dall' ordinario. A quel punto mi arriva un messaggio da Syria per ringraziarmi del tempo trascorso insieme.
Incredibile come padre e figlia stiano iniziando una nuova vita senza sapere l' uno i dettagli dell' altro. E sarà curioso da sapere come si intrecceranno in futuro le nostre esperienze... mah, chi può prevedere il futuro? Nessuno, solo il susseguirsi degli eventi e il tempo ci diranno come si evolveranno le cose e permetteranno ai nostri segreti di venire a galla...
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