Capitolo 37
Un paio di giorni dopo, io e Lennart decidiamo di andare a Bergamo a trovare i nostri amici. Andando verso i campi di allenamento, troviamo le mogli dei giocatori che stanno allegramente parlando fuori dal cancello del centro sportivo. Noto una ragazza giovane e bellissima che non avevo mai visto: alta, slanciata, con i capelli castano chiaro. Ad un certo punto, questa ragazza si accorge di noi e, sembrando minacciosa, dice: "Ma vedo come stai male! Te la passi con questa sciagurata! Ci hai messo poco a rimpiazzarmi, noto!" e allora capisco che é la ex di Lennart che é venuta a trovare le sue amiche. "Non ti permettere di parlare al mio ra...volevo dire a lui così!" le urlo in faccia. Si dal nervoso, mi stava scappando "al mio ragazzo" anche se non lo é. Robin e Gollo si guardano come se si fossero persi dei pezzi della storia per strada. Lennart chiede a loro di andare ad iniziare l' allenamento e manda me, con le altre mogli, a parlare lontano da loro perché vuole affrontarla da solo, ma io sto in un angolo con l' orecchio attento ad ascoltare.
Questo é ciò che sento:
-Lennart: "Senti, mi hai lasciato tu perché ero assente, quando anche tu in realtà non eri da meno"
-Lei: "In realtà non ti ho lasciato, ti stavo testando per vedere se a distanza mi potevo fidare di te."
-Lennart: "Ma ti stai ascoltando? Sembri pazza!"
-Lei: "Si e se non accetti che io sono l' unica donna della tua vita, la passerai malissimo"
-Lennart: "Invece sei tu che non accetti che io non sono più il tuo burattino: sono stato di merda fino ad adesso e a volte sto ancora male. Tu mi hai abbandonato a me stesso e Arya c' è sempre stata al mio fianco prima dandomi sostegno come tifosa, poi come amica. E mi sono innamorato di lei!"
-Lei: "Ti dispiace ripetere?"
-Lennart: "Mi sono innamorato di lei!"
In quel momento, io esco dal mio angolino e cerco di mantenere la calma tra di loro, ma Lennart mi bacia davanti a lei che sembra essere furiosa. Io mi chiedo se sia fuori di se. "Ti basta come dimostrazione?" le chiede Lennart con il puro scopo di provocarla. Io le domando cosa ci facesse lì e come mai fosse riapparsa di punto in bianco. Ci risponde che è venuta a conoscenza della nostra avventura natalizia che l' ha fatta...a dir poco...infuriare!
"Senti piccola criminale sfascia famiglie!" inizia lei. Lennart si posiziona davanti a me e mi dice di stare indietro. "Ah anche la difendi?!" si meraviglia lei. "Non ti azzardare nemmeno a ferirla! Basto già io come persona fragile e lei ha un carattere tostissimo che va preservato. Senza contare che, se osi ancora chiamarla come hai appena fatto te le prendi!" si incazza lui come non avevo mai visto fare. "Non si picchiano le donne, io ti denuncio!" esclama lei. "Lo so e non sono uno che di natura picchia le persone, ma tu mi stai facendo prudere le mani!" ribatte Lennart. Lei, conclude dicendo che in realtà lui non mi ama e che, semplicemente, ha fallito la prova d' amore perché un puttaniere. Io mi avvicino a lei e le dico che, se l' amore tra di loro è finito deve farsi un esame di coscienza. Lui non è un puttaniere: è un bravissimo ragazzo e chi non lo capisce, non merita di stare con lui. Anzi, lui non merita chiunque lo faccia soffrire. Finalmente, dopo una lunga discussione, lei se ne va e se ne torna dalle altre sue amiche. "Come stai Lennart?" gli chiedo io. "Non mi aspettavo proprio di vederla!" mi risponde sull' orlo di piangere. Lo abbraccio e gli ricordo di essere forte perché le vicende inaspettate sono sempre dietro l' angolo. Gli scende una lacrima che sento giungere sulla mia spalla. "Sono qua, va tutto bene!" gli sussurro io. "Non devi temere!" aggiungo. "Sto male!" mi confessa Lennart con la voce fioca. Io lo rassicuro confidandogli che lo so e che ormai lo capisco quando il suo umore punta verso il basso. "Sei un ragazzo che ha bisogno di molto sostegno e una buona dose di fiducia, ma questo non significa che tu non sia una persona degna o che tu sia debole: devi solo ritrovare l' animo da tigre che risiede in te. Ti sei visto prima che artigli hai tirato fuori per difendermi? Te ne sei reso conto?" gli faccio notare io. "Sono stato talmente istintivo che mi sono dimenticato delle parole che ho detto!" risponde lui. Se avessi una registrazione gliela farei vedere perché ha mostrato una grinta ed una lucidità impeccabili. Aggiungo anche che ha fatto bene a non mostrarsi debole perché nessuno può capire i tuoi veri sentimenti e le tue emozioni meglio di te stesso. Credo che lui stia ufficialmente guarendo e non posso essere che contenta di questo. Sono fiera del percorso che ha fatto e mi sono promessa che non lo avrei ne attaccato, ne abbandonato mai più: la nostra amicizia sta migliorando anche me e mi sto addolcendo anche nei confronti del mondo esterno, senza però snaturare la mia indole testarda e ribelle.
Quando gli altri terminano l' allenamento, Gollo e Robin ci raggiungono, fuori dal cancello, assieme a Marten e altri due compagni di squadra che si presentano come Hans e Sam, che so benissimo essere i connazionali olandesi. Io esulto perché finalmente posso chiedere a quest' ultimo consigli sui capelli, ma si mette a ridere dicendo che i "Geni Lammers" sono geni in tutti i sensi e si sono alleati alla grande per fargli avere dei capelli così. Credo che Sam sia un ragazzo tranquillo, ma che se la tiri proprio per via dei suoi capelli. D' altronde...chi non pagherebbe per avere dei mossi ramati come i suoi? Per di più naturali e non tinti come i miei riflessi? Poi rifletto un attimo: ma non era andato via? Cosa ci fa lì a Zingonia? Mi spiegano che era rientrato da prestito proprio questo mese, durante la sessione invernale di mercato perché Gasp si è reso conto che gli sarebbe servito un attaccante dalle sue qualità tecniche.
Hans, invece, abbraccia Lennart in quanto suo ex compagno di squadra e gli domanda: "Come stai Leggenda!?" battendogli una pacca sulla spalla. Lui ribadisce di stare meglio, nel complesso ed io posso confermare. L' olandese dagli occhi azzurri e dai capelli castani e un po' lunghi, gli propone di entrare a dare un saluto al resto della squadra, cosa che accetta senza dubitare un secondo. Sembra che non sia passato mai il tempo perché tutti lo adorano e si rivolgono a lui come se non se ne fosse mai andato da quel gruppo. In effetti, si respira un bell' ambiente qui: tutti hanno parlato con me come se non fosse successo niente tra me e Gollo e come fossi una di loro. Nessuno sembra avere pregiudizi e noto che c' è una collaborazione da paura tra di loro: se uno ha bisogno, gli altri sono sempre pronti e disponibili. Dopodiché, Robin ci propone di recarci al sushi in centro tutti insieme. E sapete perché? Voi direte per stare in compagnia e in parte avete ragione. Ma un' altra motivazione è, testuali parole: "Dobbiamo assolutamente sapere cosa sta succedendo tra Arya e Lennart. Si sente e si vede che sta nascendo qualcosa tra voi due, quindi vogliamo le testimonianze di entrambi" che sono state pronunciate proprio da Robin, per fortuna con tono scherzoso, ma non so scherzoso fino a che punto. Noi ci ridiamo su, ma la cosa ho paura che si stia facendo seria. Lo ribadisco, spero per l' ultima volta: vi mostrerò che ho ragione io!
"Ma lo stavi chiamando "il tuo ragazzo" prima e vi siete già baciati?" diranno i lettori più schizzinosi. Ops! Scusate! Questi sono solo dettagli...
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