Capitolo 86

Sono passate le due settimane di vacanza natalizia ed Heron è tornato a scuola e a giocare a calcio perché è guarito ed è pronto a correre e divertirsi. Lennart si è finalmente deciso di andare dal parrucchiere e togliere quel colore che ormai era anche sbiadito. È tornato quello di sempre, nonostante qualche tentennamento di cadere nel tunnel dei capelli scuri, ma lui ha preferito restare biondissimo perché si piace così come madre natura l' ha fatto. Anche a quasi quarantasette anni sentirsi in pace con il proprio corpo e la propria anima è sempre un traguardo molto importante. Qualche giorno fa, lui si è guardato un vecchio video di foto e video di diversi anni prima con l' intento di mostrarlo al piccolo Heron. Quella mattina, i due si erano seduti sul divano ma il piccolo si è precipitato a seguire il pallone con il dito per capire i movimenti che vedeva. "Vedi papi... qui hai sbagliato passaggio, qui dovevi tirare..." aveva iniziato a spiegare manco fosse un allenatore pluridecennale. Il povero Lennart, alla fine del video, aveva il cervello completamente ubriaco a causa delle parole del suo bimbo. Ma non solo: durante gli spezzoni delle partite giocate in Italia, a sentire suo figlio fare l' analisi tattica si è messo quasi a piangere perché si è reso conto che lui non poteva immaginare il vero motivo del perché non avesse la testa sul campo e i minuti nelle gambe. Heron se ne è accorto ed è corso sul divano per abbracciarlo. "Oggi ti faccio felice io papi!" sussurra dolcemente non appena riesce ad abbracciarlo. "Ti ringrazio per la valutazione, si vede che il calcio ti piace" gli aveva detto inizialmente. Ma vedendo che dagli occhi di Lennart scendevano delle lacrime, Heron è sembrato molto confuso e gli ha chiesto cosa avesse e cosa avesse detto di sbagliato che lo ha fatto stare male. "Ti ricordi che ti ho parlato del fantasma nero?" gli aveva domandato in seguito, suscitando un ricordo vivido nella memoria del bimbo. "La verità è che quel fantasmino nero mi ha condizionato tanto la carriera. Ogni tanto tornava a togliermi serenità e anche voglia di giocare. Mi ha portato anche in ospedale ed ho temuto di non uscirne più. Ero diventato l' ombra di me stesso e avevo la sensazione che il mondo non mi volesse e che lui volesse abbattermi" è stata la sua spiegazione. Ma Heron, da amante delle storielle, si è domandato se un giorno avrebbe potuto incontrare il fantasmino nero. Lennart, sconvolto da quella richiesta, aveva spalancato gli occhi e si era raccomandato che non si avvicinasse proprio a lui. Ma, come sempre, un bambino può saper sorprendere e aveva concluso la conversazione con: "Heron vuole incontrare fantasmino nero per ucciderlo. Nessuno fa male a papi scarso!" e suscitando così un senso di commozione estremo nel padre.
Al momento, Heron è a casa di Kamala perché la tata ha avuto un imprevisto e nessun altro può tenerlo. Aisha sta dormendo nella culla e ben fasciata in modo che non prenda freddo. "Dai Heron, a cosa giochiamo? Comunque bravo che hai fatto tutti i compiti!" ma lui non sa fornire una risposta. Nel mentre, Aisha si sveglia e il suo baby zio si precipita in camera sua seguito dalla sorella maggiore. "Piano Heron! Con delicatezza" gli sussurra lei mentre lo solleva un po' da terra per permettergli di vederla bene. Così lui le accarezza i lati del viso a malapena sfiorandola e Aisha prova ad emettere una specie di risatina che suscita in Kamala una reazione positiva. Questo può finalmente essere un segno: lei sta iniziando a riprendersi e si sta rendendo finalmente conto di quanto sia prezioso un figlio come dono dalla vita.
Kamala ed Heron decidono di uscire a prendere un po' di aria così lei veste la piccola per porla nella carrozzina e lui dichiara di non vedere l' ora di sfoggiarle quello che sta imparando a calcio. Lungo il tragitto verso i campi, i due incontrano Aaliyah e si fermano a parlare con lei, che però sembra sconvolta. "Sorellina che succede?!" le chiede, ma lei cade nelle braccia ed è tremante. "Non indovinerai mai chi ha iniziato un percorso con me" balbetta lei. Kamala è sempre più confusa. "Quella che dovrebbe essere nostra madre! È stata operata alle corde vocali un mese fa per un nodulo ed ora mi tocca farle da logopedista." confessa cercando di trattenere le lacrime. Aaliyah, inoltre, sospetta che lo abbia fatto apposta perché vuole qualcosa da loro o, molto più probabile, vorrebbe qualcosa dal loro papà e consiglia di metterlo in guardia.
Dopo circa un' oretta in cui Heron si è sfogato con il pallone e correndo per i prati, Lennart viene a prendere suo figlio e le due lo fanno accomodare in cucina.

-Aaliyah: "Papà dobbiamo parlarti. La tua ex fuori di testa è tornata in azione"

-Lennart: "O MIO DIO!"

-Aaliyah: "Sì e temo che abbia deciso di riabilitare le corde vocali con me perché desidera qualcosa"

-Kamala: "A questo punto, temo che dovresti affrontarla"

-Lennart: "Io che pensavo di essermene sbarazzato! L' unica cosa positiva che mi ha lasciato siete voi due che per fortuna non le assomigliate affatto, specialmente di carattere"

Dopo quella conversazione, lui non riesce a smettere di pensare all' idea di incontrarla ed affrontarla una volta per tutte.
Qualche giorno dopo, in un pomeriggio in cui non ha lezione a scuola, si reca in una pasticceria non molto lontano da casa. Nel periodo di attesa lui sperimenta la tachicardia tipica dei suoi momenti di ansia e gli viene persino mal di testa. Eccola che arriva! Lui riconosce Andrea anche a distanza di anni, sebbene sia un po' invecchiata rispetto all' ultima volta. "Cosa vuoi dalle mie figlie?!" la accusa lui quasi minacciandola. "In realtà nulla... volevo ristabilire il rapporto con loro e con te perché ho capito i miei errori e mi sono fatta aiutare" spiega lei, ma Lennart non sembra crederle. "Come posso fidarmi di te dopo che hai rovinato la vita a me e a tutta la mia famiglia per anni ed anni" quasi le urla contro. Infatti lei, a sorpresa, dice che non si aspetta che lui recuperi i rapporti con lei perché si è resa conto di aver esagerato a causa della sua perdita del lume della ragione, dovuta alla gelosia patologica di cui ha sofferto. Ma Lennart, non prova per lei nessuna compassione e nessuna pena e le dice in faccia che nessuna delle due è intenzionata ad avere un rapporto con lei e men che meno lui, visto che finalmente si sta per sposare con una donna che lui ama e con cui ha costruito una famiglia da sogno. Lei, piangendo, se ne esce dal locale e gli dice addio per sempre. Quella sera, infatti, lui si sente orgoglioso di se stesso come non mai e si precipita da Syria e le racconta tutto dicendo che possono anche sposarsi subito perché è riuscito ad affrontare il suo passato e a liberarsi di uno dei pesi principali di esso. Ed è proprio così che funziona: una volta che ti scrolli l' ultimo demone di dosso, sei pronto per aprire un nuovo quaderno di pagine bianche e scriverlo con nuovi colori e nuove esperienze...

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