Capitolo 44
Non riesco a dormire dal caldo. Ormai siamo al dieci di maggio, ma fa già caldo. Senza contare che sono preoccupata per il mio futuro perché non so da che parte girarmi: ora ho una laurea, una relazione stabile ma, purtroppo, nessuno mi ha mai insegnato come aprire un' attività, pagare le tasse...in sostanza, mi sento come se avessi fatto un salto nel vuoto. Vorrei sfogarmi con Lennart, ma, beato lui, sta dormendo profondamente e anche un po' russando. Da posizione seduta, provo a tornare distesa e appoggio la testa sul corpo del mio ragazzo. Magari i famosi ormoni Czyborra che mi hanno fatta cadere ai suoi piedi, hanno anche effetto calmante e mi aiutano a dormire. Ma sortisco l' effetto contrario: lo sveglio e sembra anche nervosetto. "Buongiorno... ma che cazzo fai?!" mi chiede con quella classica voce da intontito che si ha da appena svegli. "Scusa amore, non volevo svegliarti, ma sono in preda ad una crisi di ansia riguardo il mio futuro lavorativo" rispondo io, non avendo chiuso occhio per questo. Lui sembra svegliarsi un po', addolcisce i modi e ci scherza: "Intanto potresti iniziare con me!" esclama, ma io gli chiedo dove voglia andare a parare. "Posso essere il tuo primo paziente e mi crei un piano alimentare allo scopo di trattenere i miei istinti verso la cucina italiana" continua a parlare ridendo. In effetti, lui è una buona forchetta, soprattutto da quando è tornato a stare meglio, ma comunque mostra interesse per la sua forma fisica e la sua salute, quindi non farei mai nulla di drastico perché è un bravo bambino, sotto questo punto di vista. Al massimo gli darei qualche piccola dritta, ma nulla di più.
Nel bel mezzo del discorso, ci addormentiamo fino al suono della sveglia, che Lennart spegne con il suo solito: "Perché rompi il cazzo anche stamattina?!" e dandole una manata. Sempre molto disponibile e delicato lui al mattino, come potete capire. Lui appena sveglio è talmente socievole che se gli parli ti risponde con dei muggiti o con "ma non rompere i coglioni" nei casi peggiori. Nemmeno io faccio eccezione anche se sono la sua ragazza. Non posso nemmeno fargli le coccole, se non ha dormito bene. Questo è un suo difetto enorme, a mio avviso, ma ormai mi sono rassegnata: se non passano almeno trenta minuti da quando viene giù dal letto, nessuno può dirgli neanche A. Il bello è che negli anni si è addolcito: mi hanno raccontato che, quando ancora giocava nelle giovanili dello Schalke, si trovava in ritiro e in stanza gli era capitato il nuovo arrivato. E niente...il poveretto si è visto chiudere la bocca con il nastro adesivo perché aveva osato chiedergli un sacco di cose alle sei del mattino. Quindi mi considero fortunata ad averlo conosciuto dopo, se la mettiamo su questa ottica.
Il problema è che la sveglia è fondamentale se si vuole arrivare ad allenamento puntuali, quindi forse si è rassegnato, ma non completamente.
Quel giorno, mi metto a cercare su internet dei posti di lavoro perché voglio essere indipendente e l' idea di fare la mantenuta mi urta assai, anche se la situazione economica nostra è molto positiva. Voglio essere libera, imparare a gestirmi i soldi e la mia vita. Finalmente trovo un annuncio di un nutrizionista che cerca uno stagista di supporto. È anche vicino a casa nostra, quindi posso spostarmi in bici o a piedi ed aiutare l' ambiente. Una botta di culo in tutti i sensi, direi. Decido di inviare una mail con allegato il mio curriculum e una breve lettera di presentazione. Finita la procedura, decido di andare a sfogarmi in palestra per abbattere la tensione che mi tiene sveglia. Esco di casa, ma mi viene acidità di stomaco, però non ci do peso perché so che nei periodi di stress soffro di reflusso, quindi procedo nel tragitto. Inizio l' allenamento e mi sembra di avere meno energie, però riesco a svolgere gli esercizi della scheda lo stesso. Terminato l' allenamento, scopro una chiamata da Aimee Lynn e la richiamo una volta fuori dalla palestra. Mi dice di mandarle la posizione perché mi ha raggiunta qua in Italia. Sono felicissima perché è una vita che non la vedo di persona. Riusciamo ad incontrarci e ci abbracciamo intensamente. "Tuo moroso?" mi domanda, dopo il classico come stai. Le spiego che oggi siamo solo noi donne perché ha doppia sessione di allenamento. Lei mi propone di stuzzicare qualcosa a ristorante come due dive e io trovo che sia un' ottima idea, ma non saprei dove recarmi. Nel mentre, vaghiamo senza meta. "Mi sembri un po' sottotono, sei sicura di stare bene?" mi chiede, come sospettasse che io nasconda qualcosa. Mi giustifico dicendo che sono solo molto stanca e poco riposata. Lei si fida e spostiamo il focus della conversazione su altro, fino a quando non notiamo un locale molto carino e ci fiondiamo dentro. Ancora l' attacco di nausea! Ordiniamo e ci rechiamo in bagno insieme. Appena in tempo, direi perché...evidentemente ho talmente tanto reflusso che...ho vomitato! "Preferisci che ti accompagni a casa?!" si preoccupa lei. Non serve perché mi sento già meglio e più libera. Ma mai parlare troppo presto: non appena mi sono alzata in piedi, ho vomitato un' altra volta, anche se molto meno. Ma sto bene. Penso che sia stato qualcosa che ho mangiato negli ultimi giorni a farmi del male. Nonostante questo piccolo inconveniente, riusciamo a goderci il pranzo e anche a fare un giretto, come due vere e proprie star di Hollywood. Nel mentre, mi arriva una telefonata da un numero che non ho registrato in rubrica. Si tratta di quel nutrizionista che ha accettato la mia domanda. Sono al settimo cielo e mi ha comunicato che avrei iniziato oggi stesso, con un semplice colloquio iniziale. Vorrei chiamare Lennart, ma decido di non disturbarlo mentre lavora. La mia amica si offre di accompagnarmi, anche se, indovinate? Mi devo nascondere dietro un albero perché ho un' altra crisi di vomito. Ad Aimee Lynn iniziano a sorgere dei dubbi. "Sarò schietta e diretta: quando avete scopato tu e Lennart l' ultima volta?" mi fionda nelle orecchie come se volesse cercare di farmi ragionare, ma non capisco su che argomento. "Tre, quattro giorni fa, perché?" ma lei mi chiede che precauzioni abbiamo usato e io le ricordo che prendo la pillola. In quel momento, vado nel panico perché temo di averla saltata almeno una sera. Ma no, non può essere quello: sicuramente si tratta di quella cena a base di pietanze orientali che era un po' indigesta per il mio apparato digerente che, in questo periodo è più sensibile. La mia amica non sembra credermi e mi spiega che, secondo lei, qualcosa non torna, ma non sembra voler imporre la sua tesi.
Arrivati al mio posto di lavoro, lei mi saluta e si raccomanda che io la chiami non appena ho finito. Il colloquio dura circa un' ora ed ha riscontro molto positivo: inizio a lavorare già domani!
Chiamo la mia amica che, nel frattempo, ha incontrato Lennart, ma non gli ha anticipato nulla. Ha voluto che gli comunicassi io la notizia. Lui è orgoglioso di me e mi augura tutto il bene del mondo per questa nuova esperienza, ma il momento di gioia finisce quando saliamo in casa e mi reco a vomitare ancora. Lennart si preoccupa, ma, anche a lui dico che probabilmente è una reazione a qualche alimento e che penso che duri solo oggi questo mio malessere. Quella sera, ci sediamo sul divano e ci rendiamo conto che, finalmente, ogni cosa è al suo posto e tutto sta procedendo per il meglio in questa vita: io sto realizzando i miei sogni, Lennart sta iniziando il suo momento d' oro in carriera, Aimee Lynn ha ricevuto il suo primo contratto da modella...ma quel che è importante è che non solo io, ma anche i miei amici e la mia famiglia stiano bene e, per la prima volta, sento che sto trascorrendo un periodo felice e sereno.
Sí, cari lettori mi sento proprio in forma e in pace con me stessa, avendo tagliato le relazioni nocive ed avendo imparato a vivere il presente. Lo stesso vale anche per Lennart, che ora è un ragazzo forte e che inizia a pensare di aver trovato il suo posto nel mondo.
Ma c' è un piccolo problema: io sto bene sotto tutti gli aspetti eccetto una piccola cosa...ho vomitato anche il giorno seguente, e ancora non ne capisco il motivo. Non sapevo che la cucina orientale fosse così nociva anche per un corpo sano come il mio. Ma mi rifiuto di pensare che ci siano altre motivazioni sotto e rimango della mia idea perché una testarda rimane tale e segue il suo istinto sempre. D' altronde...chi meglio di se stesso conosce il suo corpo e la sua mente? Credo proprio nessuno...
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