Riflessioni a caso (o forse no)

Diciamo che è una cosa che sto facendo a caso, ho bisogno di scrivere queste cose, poi se non vi interessa smettete pure di leggere, è più un piccolo sfogo/riflessione.

Come avrete già capito dall'immagine, si tratta di "Yuri!!! on ice", l'ultimo anime che ho guardato e il primo a cui mi sia davvero appassionata. Premetto che non è un genere che di solito guardo, finora ho guardato anime più fantasy, con più azione, tipo " fairy tail", "sword art online", " code geass"... Insomma, di sicuro niente sul genere sportivo.

Non so neanche perché ho iniziato a vederlo, forse perché lo trovavo citato abbastanza spesso su facebook. O forse perché avevo molto tempo libero in quel periodo. Non sapevo nemmeno di cosa parlasse, non ho letto la trama prima, ma mi aspettavo un di ritrovarmi davanti a un personaggio adolescente, un talento naturale del pattinaggio. Ebbene, questo personaggio c'è nell'anime, ma non è il protagonista.

Ma andiamo con ordine.

Ho guardato il primo episodio, un po' curiosa e un po' scettica, continuando a chiedermi "perché lo sto facendo?", e mi sono trovata davanti qualcosa che andava proprio contro le mie aspettative: non un ragazzino, ma un giovane uomo di 23 anni, considerato uno dei migliori pattinatori del Giappone, che dopo aver sbagliato la gara più importante della sua vita ha un crollo emotivo, che si butta sul cibo per l'ansia; che sta prendendo in considerazione l'idea di ritirarsi dalle gare, ma non vuole abbandonare il pattinaggio. E che, quando è da solo sul ghiaccio, con solo l'amica d'infanzia a guardarlo, è davvero sereno, si capisce che è quello che ama, il suo mondo.

Non mi metterò a descrivere la trama, non voglio rischiare spoiler nel caso voleste vederlo, ma da qui ho continuato a guardare, un po' perché c'erano un casino di scene molto divertenti, un po' perché mi sono sentita sempre più vicina al protagonista, Yuri Katsuki. E nel giro di 9 giorni l'ho guardato per ben TRE volte...un po' esagerato, no?

In realtà, ho scoperto che mi dava una carica inaspettata nel fare il mio sport, che non è il pattinaggio, bensì il karate (precisamente, io faccio kata; se non lo conoscete, vi metto sotto un video di Luca Valdesi, che è stato molte volte campione mondiale ed europeo).

Che c'entra il karate con il pattinaggio? direte voi.

Non molto in effetti, eppure c'era qualcosa che, nel fare le gare, ho sperimentato in prima persona e che in quell'anime ho inaspettatamente trovato: l'ansia prima di una gara, il non riuscire a dormire la notte prima (o qualche notte prima, nel mio caso), e il risultato è questo.

Quello che nella mia palestra, e non so in altre, chiamiamo "pre-gara". E questo mi ha fatto sentire estremamente più vicina al protagonista.

Un'altra cosa che ho visto in questo anime, e che è molto vicina alla mia esperienza personale nel karate, è il fatto che Yuri ha sempre cercato di raggiungere il suo idolo, Victor Nikiforov, che era il suo modello, e non si è reso conto che lui è già diventato il modello di qualcun altro. Incredibile, vero? Ebbene, a me è successo, e se da una parte mi sono sentita orgogliosa, dall'altra è stato come se le mie responsabilità fossero aumentate improvvisamente.

E c'è ancora qualcos'altro che ho visto, sebbene questa volta non riguardi proprio "Yuri!!! on ice", ma il pattinaggio artistico in generale: una volta che hai iniziato, non ti puoi fermare, devi arrivare alla fine, non importa se fai degli errori. Ed è lo stesso che sento io nel kata: inizi e non ti fermi, continui anche se stai per cadere, dai tutto quello che puoi come se fosse l'ultimo kata della gara.

Bene, a questo punto credo di aver detto tutto quello che volevo dire... Non chiedetemi il perché di questo capitolo, non lo so nemmeno io...probabilmente avevo solo bisogno di scrivere tutte ste cose. Oppure perché volevo parlare di cose che mi piacciono. Chissà... Comunque è stato divertente XD

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