Vi prego, fermatemi
Nome: Amélie (potrebbe derivare dal gotico amal "molto attiva, perseverante", oppure dal nome di una potente famiglia ostrogota, gli Amali, con il significato di "vergine dei boschi")
Cognome: Lacroix
Età: 17
Aspetto fisico:
Amélie è una ragazza dall'indubbia bellezza, cosa spesso valorizzata dall'albinismo, dalla quale è affetta;
Il volto bonario ha tratti dolci ed armoniosi, dalla pelle nivea e priva di imperfezioni, sembrando quasi porcellana; il naso è piccolo e lievemente all'insù, mentre le labbra sono sottili ma di un invitante rosa piuttosto chiaro.
Gli occhi sono piuttosto grandi, da "cerbiatta" per così dire, di un insolito ma ipnotizzante rosso; i capelli sono più simili a neve, estremamente soffici, scendono lisci fino ai fianchi.
Ha una corporatura piuttosto esile, ma perfettamente a clessidra; le spalle sono piuttosto strette, l'addome piatto e le braccia gracili, visibilmente poco forti, mentre le sue forme sono generose, tuttavia coperte da abiti fin troppo grandi per lei, che il più delle volte paiono caderle addosso.
Ha un portamento aggrazziato e silenzioso, seppur talvolta impacciato.
Pesa relativamente poco, in quanto non mangia molto, ed è alta circa un metro e settanta.
Carattere: Amélie è...Amélie, il potrebbe essere auto esplicativo se la si conoscesse.
Tendenzialmente educata, l'albina è una persona che conosce le buone maniere e usa in qualsiasi occasione, anche la meno adatta, nonostante la sua tendenza ad essere scurrile.
Quando la si conosce meglio, tuttavia, al posto della persona calma e posata che può apparire, ci si ritrova una ragazza esageratamente allegra ed ottimista, con un sorriso sempre stampato in viso, che pare irremovibile, contagioso; se si è tristi, basta passare cinque minuti con lei per ritrovarsi nuovamente pieni di energia, dimentichi di ciò che aveva portato malumore nella propria vita.
Amélie, infatti, è sempre disposta ad offrire un sorriso gentile a chiunque, a dare una mano anche a sconosciuti; la giovane ha, per così dire, "il cuore più grande del cervello".
È estremamente fantasiosa, in quanto la sua fantasia è da sempre stata l'unico modo di "evadere" dalla realtà; tante spesso a perdersi nelle sue fantasticherie, ritrovandosi a fissare un punto indefinito, con la mente in un altro mondo, anche nel bel mezzo di una conversazione.
Talvolta ha provato a dar voce alle sue fantasie, raccontandole a persone che in ogni caso non avrebbero mai potuto apprezzarla, finendo quindi col chiudersi sempre più in sé stessa, evitando quindi di parlare dei mondi immaginari dai lei creati, delle milioni di invenzioni che sono state messe su carta, viste unicamente da lei.
È spesso e volentieri distratta; basta un nonnulla, infatti, per catturare la sua attenzione: una formica, una nuvola dalla forma strana, una farfalla dal colore insolito, ritrovandosi presto col venir coperti di domande riguardo ciò che ha attirato la sua attenzione, e altre che non c'entrano assolutamente niente.
È dotata di una genuina ingenuità, mista ad infantilità; è quel genere di persona che tende a dare un minimo di fiducia a chiunque, tenendo tuttavia a mente delle possibili conseguenze.
Cerca sempre di tenere il morale alto e di vedere un lato positivo in tutto; cerca sempre di non farsi mai vedere abbattuta, ammettere di poter essere triste le costa molto, perché sarebbe come infrangere "la sua realtà".
Ha serie carenze d'affetto, per questo tende ad aggrapparsi alla minima dimostrazione di interesse da parte di qualcuno, nonostante tenti di non illudersi e non pesare sulle spalle della persona in questione.
Volendo, sa essere piuttosto gelose e possessiva, oltre ad essere piuttosto protettiva nei confronti di ciò a cui tiene.
Per vari motivi, cioè il suo essere distratta e il suo fare talvolta monologhi apparentemente senza senso, Amélie appare spesso come una macchietta, una spalla comica; è, tuttavia, dotata di un'intelligenza non indifferente, una "genialità incompresa", motivo anch'esso dei suoi monologhi ad alta voce, che tende a fare quando è convinta di essere da sola, per illudersi di avere qualcuno che la ascolta e comprende, nonostante magari abbia realmente qualcuno accanto a sé. Ha, inoltre, la capacità di isolarsi completamente dal mondo, nonostante talvolta desideri qualcuno che riesca a tenerla ancorata per più tempo nel mondo reale.
È in grado di mantenere i nervi saldi anche nelle situazioni peggiori ma, anche se pare il contrario, ha la pessima tendenza ad odiare quasi tutto senza una ragione precisa, cosa che tiene nascosta; è dotata, infine, di un'ironia tagliente, che usa spesso, finendo per ferire la gente senza volerlo realmente.
Eventuali paure e fobie: Può parer strano, insolito, ma Amélie è terrorizzata dal sole e dalle bambole.
Ha, inoltre, paura degli ospedali e dei medici
Qualsiasi cosa vogliate menzionare sulla personalità ma che non sapete dove infilare:
-Nonostante paia il contrario a causa della sua ingenuità, Amélie sa essere una persona piuttosto maliziosa;
-Ha il costante terrore che qualcuno possa giudicarla a causa della sua omosessualità, cosa che quindi tiene nascosta, anche perché teme che possa venirle fatto del male per questo
Storia: Amélie è la terzogenita di una famiglia benestante, composta da due fratelli, un ragazzo piuttosto "meschino", ed una ragazza a dir poco scorbutica, gemelli, dalla madre, la madre, un donnone acido ed estremamente bigotto, la quale la priorità erano i soldi e il padre, uomo corpulento e spesso violento, anch'esso a dir poco bigotto.
Ognuno dei due genitori avevi una preferenza quasi maniacale nei confronti di uno dei figli: la madre adorava il figlio mentre il padre amava alla follia la figlia maggiore; entrambi, infatti, non consideravano molto Amélie, quasi disprezzandola oltre a guardarla con un occhio di riguardo, in un primo momento per la sua condizione, successivamente per i suoi modi fare ritenuti non consoni dai genitori.
L'intera famiglia è sin da sempre stata costretta a recitare, in quanto i due coniugi erano quasi ossessionati dall'idea di avere una famiglia perfetta; tuttavia, loro erano tutt'altro che perfetti.
Infatti, moglie e marito litigavano di continuo, anche per un nonnulla, urlandosi parole che avrebbero fatto rabbrividire Satana in persona; costrinsero i tre figli ad una severa educazione, fitta di regole e proibizioni, quasi a voler "tappare le ali" dei tre, anche se per fortuna raramente si arrivò ad usare le mani.
Amélie venne quindi educata ad essere "la figlia perfetta", ricevendo un educazione scolastica a casa piuttosto che in un luogo pubblico, dove ella avrebbe potuto raccontare ciò che avveniva in casa o farsi "contaminare" dagli altri ragazzini; già allora Amélie era piena di idee e storie che aspettavano solo di essere raccontate, ma veniva sempre bruscamente cacciata via, ignorata, o criticata pesantemente, anche dal fratello di appena due anni più grande.
Effettivamente, l'unica che mostrava un minimo di interesse per l'albina era Céline, la sorella maggiore, con la quale strinse un rapporto talmente stretto da sfociare nell'incesto, cosa di cui non parlò mai a nessuno.
Saltando un paio di anni, però, possiamo raggiungere un momento che ha distrutto la vita di Amélie, peggiorandola: la morte dei due fratelli.
Philippe, il fratello, era riuscito in modi ignoti a "prendere in prestito" l'auto dei genitori, coinvolgendo Céline; tuttavia, nessuno dei due aveva delle solide basi di guida, ma se ne infischiarono, preferendo quel minuscolo frammento di svago alla sicurezza, mettendosi quindi alla guida.
Fecero un brutto incidente, come c'era da immaginarsi; Céline morì sul colpo, mentre Philippe finì in ospedale in condizioni gravi, soltanto per morire anch'egli cinque giorni dopo.
Da allora, i genitori iniziarono ad essere decisamente più assillanti di prima, controllando Amélie ventiquattr'ore su ventiquattro, aggiungendo ulteriori regole e proibizioni a quelle già esistenti, oltre ai litigi che peggioravano, fino ad arrivare alle mani e restringendo ulteriormente la gabbia in cui ha sempre vissuto la ragazza, fino a soffocarla.
Familiari e relazioni:
-Con la madre, Margot, e con il padre, anch'egli chiamato Philippe, Amélie non ha un rapporto "sano", si può tranquillamente dire che non ha alcun rapporto; non li odia, non potrebbe mai farlo in quanto sono "mamma e papà", ma li disprezza non poco, almeno quanto i genitori disprezzano lei.
C'è da dire, però, che Amélie ha paura di loro, per questo, ormai, non rivolge la parola a nessuno dei due, se non è strettamente necessario; in quanto ai genitori, invece, non hanno un motivo ben preciso per disprezzare la figlia, anche se probabilmente è per via della sua patologia, da entrambi considerata "simbolo del demonio";
-Con Philippe i rapporti, soprattutto nei primi anni, erano pressoché inesistenti; il ragazzo tollerava a malapena la sorellina, mentre Amélie ha lasciato perdere i tentativi d'approccio dopo parecchi rifiuti.
In realtà, c'è da dire che Philippe non odiava realmente Amélie, semplicemente aveva già Céline di cui "occuparsi", oltre al fatto che non voleva rischiare di perdere la preferenza della madre legando con la sorella minore.
Tuttavia, col tempo, la freddezza tra loro due si è un po' "sciolta", trovandosi quindi a chiacchierare di tanto in tanto o a farsi di nascosto dispetti.
La sua morte è stata molto più dolorosa da superare di quanto Amélie potesse credere; inoltre, cosa che ella non sapeva, il fratello era a conoscenza del rapporto tra le due sorelle, in quanto Céline gliene aveva parlato;
-Céline è un tasto a dir poco dolente per Amélie, per la quale la morte è stata una vera e propria tragedia.
All'inizio, quello di Célind era solo un lieve interessamento nei confronti della sorella minore, la quale smaniava per avere un minimo di attenzione; Amélie non poté fare a meno di aggrapparsi con tutte le forze a queste attenzioni, tentando spesso di ottenere di più: un abbraccio, una carezza, anche parole di conforto, che Céline le concedeva più che volentieri, provando tenerezza nei confronti della minore.
Fu inevitabile che col tempo Amélie si innamorasse della ragazza, cosa piuttosto sorprendente; ma cosa ancora più sorprendente fu che Céline ricambiava il sentimento.
Ma, se volessimo essere onesti, quel rapporto non era altro che il disperato bisogno di affetto che le due provavano
Amici e relazioni: Ad essere onesti, Amélie non ha "amici", solo conoscenti, che sarebbero i figli degli amici dei suoi genitori.
Probabilmente, quindi, la sua unica amica è sé stessa
OCsStories Va bene? ^^
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