Un giorno non avrò più ispirazione per fare Oc-


Nome: Alastair (è una delle tantissimi varianti di Alexander; il nome si presta ad un numero infinito di varianti, maschili e femminili, più o meno conosciute e più o meno suggestive, per le quasli si rimanda al testo. L'etimologia del nome Alessandro/a è greca e significa "colui che difende gli uomini" e, sin dall'antichità, è stato attribuito ad imperatori, re e papi. Un nome impegnativo dunque quanto diffuso in tutte le lingue)

Cognome: Montclaire

Età: 20, cosa che stupisce non poco la gente che in genere la crede intorno ai quindici anni; è, inoltre, nata l'1/11, il giorno dei morti

Aspetto fisico:

L'aspetto di Alastair può trarre a dir poco in inganno, facendola passare quasi per una ragazzina indifesa, da proteggere, fin troppo delicata quasi;
Il volto piccolo pare quasi quello di una bambola, dai tratti fini e delicati, con la pelle chiara e le guance teneramente rosate; il naso è dal setto stretto, spesso arricciato in modo involontariamente adorabile, mentre le labbra sono sottili ed estremamente morbide, di tenue rosa appena accennato.
Gli occhi sono sicuramente uno dei suoi punti forti: grandi, dal taglio quasi felino seppur paiono perennemente annoiati o critici e di un ipnotizzante, seppur insolito, rosso sangue, che paiono mettere soggezione con una sola occhiata; i capelli sono estremamente lisci, impossibilitati dall'essere arricciati, le arrivano fino a metà collo, circonandolo in una "morsa", per così dire, color cioccolato.
La sua corporatura è esile, quasi gracile, come fosse quella di una ragazzina; le forme della ormai donna sono quasi inesistenti, "aspre", cosa che tuttavia pare non infastirla affatto, in quanto le dona.
Nonostante l'aspetto gracile, Alastair è una ragazza molto più forte quel che può sembrare: i suoi schiaffi ed i suoi calci sono a dir poco micidiali; ha un portamento sinuoso ed estremamente silenzioso.
Come ci si può aspettare, non peso moltissimo, oltre ad essere piuttosto bassa, sfiorando a malapena il metro e sessanta.

Carattere: Alastair è una ragazza a dir poco..."Particolare", quel genere di persona che piace o non piace, senza vie di mezzo.
È una persona dai modi di fare quasi rudi, "grezzi", spesso e volentieri dalla scurrilità invidiabile: le sue imprecazioni sono un misto tra orrore, potenziale trauma probabilmente e dalla fantasia esagerata, sarebbero da incorniciare! Tuttavia, c'è da precisare che Alastair raramente ha una ragione precisa per esclamare blasfemie, semplicemente il più delle volte lo fa in mancanza di passatempi: a causa di questo più volte la gente l'ha scambiata per pazza, cosa che ogni volta per sbellicare dalle risate la giovane, il quale non prese mai sul serio tali dicerie, anzi, si divertiva non poco a spaventare la gente fingendo di esser matta.
Raramente prende le cose sul serio, o meglio, tenta sempre di sdrammatizzare la situazione, anche se è delle più gravi: è una cosa che le viene naturale, che fa sin da quando è piccola, cosa che spesso è volentieri la fa risultare ancor più antipatica di quel che sembra; inoltre, purtroppo, pare non essere una persona molto empatica, probabilmente a causa dei suoi scarsi contatti con i suoi coetanei, finendo dunque col passare per "insensibile" o "stupida" nel non riuscire a comprendere appieno lo stato d'animo di qualcuno, cosa di cui spesso si rammarica.
Come spesso si può notare, Alastair è una ragazza che sfiora quasi il narcisismo, sicura di sé per la maggior parte delle volte: pare quasi impossibile, dunque, tentare di sgonfiare il suo orgoglio e "stabilizzare" la sua estrema sicurezza; è pressoché impossibile offenderla, specialmente se si insulta direttamente la sua persona: ma di certo, se ciò capita, Alastair il più delle volte si limiterebbe ad urlargli blasfemie fino a far pentire la persona delle proprie affermazioni. Ah, la finezza...
C'è da dire, inoltre, che è affetta dalla Sindrome di Urbach-Wiethe, cosa che la porta a non provare alcun tipo di paura: ciò, che a primo impatto può sembrare fantastico, la porta ad essere una persona piuttosto "autodistruttiva"; questa Sindrome, mischiata anche col suo essere una persona tendenzialmente "spericolata", l'ha portata più e più volte a rischiare la vita: un ricordo più che recente, che è molto utile come esempio, è quella volta che si è quasi buttata sotto un auto per curiosità.
A causa di qussti suoi atteggiamenti apparentemente "repentini", passa spesso per una che non riflette sulle proprie azioni o addirittura svampita: è in realtà una giovane dalla mente brillante, che riflette molto nonostante paia il contrario; è anche una persona estremamente curiosa, cosa che dimostra raramente, porgendo spesso e volentieri domande su argomenti che sarebbe meglio non toccare, il tutto con delicatezza pressoché assente. Non si cura dunque di ferire o meno le persone con le proprie domande, in quanto se vuole sapere qualche deve assolutamente saperla, mostrando così una testardia non totalmente indifferente: quando si impunta su qualcosa è pressoché impossibile farla cedere o smuoverla, riuscendo il più delle volte a spuntarla. O, semplicemente, gran parte delle volte se ne va senza concludere la discussione, in quanto è una persona che si annoia molto facilmente, forse fin troppo.
Tuttavia, c'è da dire che nonostante ella dia l'impressione di essere una "stronza narcisista", è in realtà una giovane piena di risentimento e sensi di colpa verso sé stessa: tende spesso e volentieri ad incolparsi quando accade qualcosa di "orribile", cosa che tenta di non far notare, portando questa sua tendenza ad "autodstruggersi" ad aumentare ogni volta: c'è da dire, però, che non arriverebbe mai e poi mai a farsi del male consapevolmente o addirittura a metter fine alla sua vita, in quanto ella pare esser innamorata della vita della vita stessa, seppur lo dimostri raramente.

Storia: Alastair nacque in una famiglia perbene, certo, tutt'altro che ricca o "fortunata", ma nella quale si respirava affetto e amore ad ogni centimetro della loro piccola casa.
La madre della giovane, Cassandra, era sfortunatamente di salute cagionevole e la nascita prematura di ben un mese della loro prima ed unica genita non ebbe ripercussioni molto severe sul suo benessere. I coniugi erano perfettamente consapevoli dei rischi che la donna poteva correre, ma entrambi decisero che portare avanti la gravidanza era l'idea migliore, rifiutandosi entrambi di "uccidere" il loro bambino senza nemmeno darle la possibilità di vivere.
Come già accennato in precedenza, Alastair nacque prematuramente di ben un mese: il parto che fu totalmente inaspettato, non fece altro che indebolire ulteriormente Cassandra, che finì col morire poche ore dopo. La figlia, invece, sopravvisse per puro miracolo; James, ossia il padre, fu non poco distrutto dalla morte della tanto adorata moglie, ripromettendosi dunque di donare il suo amore a figlia anche dalla parte della madre.
Dunque, Alastair visse avvolta nell'amore del padre, che lei ammirava non poco: vedeva l'uomo quasi come un eroe. Sfortunatamente, James era costantemente a corto di soldi, ritrovandosi a dover fare ben tre lavori contemporaneamente per arrivare a fine mese: a causa di questo, passò sempre meno tempo con la figlia, che intanto vedeva il padre unicamente durante le proprie "lezioni private", in quanto egli le insegnava tutto da casa, qualche volta quando le deva lezioni di autodifesa e raramente a cena. Per Alastair, quelle poche ore che passava col padre era come sfiorare il paradiso, ogni volta cercava di godersi appieno il momento, esattamente come James.
Purtroppo, tuttavia, ebbe infanzia non poco solitaria, in quanto ella passava la maggior parte del tempo a casa o ad un parco abbandonato poco distante dalla sua casa: in quei momenti di solitudine, per sua sfortuna, aveva fin troppo tempo per pensare, cosa che la portava spesso e volentieri ad immaginare come sarebbe stata la vita con la madre ancora in vita, finendo ben presto col darsi la colpa della morte di Cassandra.
Ben presto, come capita a molti, si ritrovò purtroppo a dover fare i conti con i "bulli", ossia un gruppo di ragazzi e ragazze con decisamente più soldi dea giovane, che avevano iniziato ad infastidire Alastair da tempo per varie questioni: a differenza di quello che ci si può aspettare, tuttavia, Alastair rispondeva spesso e volentieri ai loro commenti offensivi con battutine sarcastiche, o ignorandoli bellamente quando riteneva le loro parole troppo insulse per esser degne della sua attenzione. Con sommo sgomento di tutti, però, si scoprì quanto la ragazza fosse difficilmente gestibile da arrabbiata: con un paio di commenti "poco opportuni" sul padre, un giorno, Alastair diede di matto, arrivando a strangolare il colpevole di tali affermazioni, che si salvò per puro miracolo.
Il padre rimase a dir poco scioccato quando venne a sapere di ciò che era accaduto, e del probabile trauma che la figlia aveva procurato a quei ragazzi, tuttavia non poté non essere anche fiero della sua bambina, cosa di cui si vergognò non poco, mentre Alastair, dal canto suo, pareva tutt'altro che pentita delle proprie azioni.
Avendo dunque terrorizzato quei ragazzi, la ragazza non ebbe più problemi con loro, nonostante venisse più volte additata come pazza a causa delle sue azioni; il tutto proseguì così per circa un annetto, tra la quiete di casa e quella del parchetto ormai rinominato come "suo", come sempre, in solitudine.
Verso i diciott'anni, purtroppo, un evento mandò in frantumi la sua vita: la morte del padre.
Era, almeno all'inizio, un giorno "fortunato" in quanto il padre era riuscito ad ottenere delle ferie di ben due giorni, in modo da passarli con la figlia, che insistette non poco per andare a prendere un gelato così da poter fare una passeggiata.
Può sembrare una cosa più che scontata, cosa da film probabilmente, cosa che Alastair stessa pensò in un primo momento, ma James venne investito mentre attraversava la strada per raggiungere la giovane adulta che lo aspettava davanti alla gelateria.
Egli passò ore agonizzanti dentro l'ambulanza, tentando di rimanere in vita, cosa che sfortunatamente non riuscì a fare.
Alastair ne fu a dir poco devastata, addossandosi la colpa per la dipartita del padre: se lei non avesse insistito tanto per andare a prendere un gelato, lui sarebbe ancora in vita, no?

Cosa ama e cosa odia:
Cosa ama Alastair? Difficile da dire:
-Amava il padre, la quale gli manca non poco;
-Ama l'inverno, essendo che sopporta bene il freddo, ed ama sentire la sensazione di gelo sulle proprie mani;
-Adora il verde pastello, nonché l'unico colore che non schifa, ed anche colore preferito della madre;
-Pare avere una vera e propria passione per i gatti, che adora alla follia;
-Ama il cioccolato, che è l'unico cibo che mangia più che volentieri;
-Adora la notte, cosa che può parer strana, ma ama stare sveglia per guardare la luna, quelle poche volte che è visibile, la esalta non poco;
-Nonostante possa parer bizzarro, ama il contatto fisico, in quanto pare quasi colmare il vuoto che si porta dentro sin da bambina bambina che con la morte di James non ha fatto altri che ingigantirsi;
-"Ama" sé stessa, esattamente come le hanno insegna a fare: c'è da dire, però, che questo "amore" è spesso alternato da momenti di puro risentimento;
-Ama la vita, semplicemente, come allo stesso tempo l'idea della morte, in modo totalmente contraddittorio;
-Ama il silenzio, le piace "immergersi" nelle proprie fantasie: ciò che le piace molto meno è quando le sue fantasticherie prendono una piega quasi macabra, ed i suoi pensieri paiono rimbombarle in testa in modo quasi doloroso.
Le cose che Alastair detesta sono decisamente maggiori, quasi impossibili da elencare;
-Odia alla follia quando qualcuno tocca i suoi capelli senza permesso: certo, la cosa la rilassa, ma si rischia di perdere la mano nel tentativo di  sfiorarli;
-Detesta il caldo, non è in grado di sopportarlo, ed anche per questo odia l'estate;
-Pare detestare alla follia dormire, in quanto dal giorno della morte del padre continua ad avere incubi su quell'avvenimento, iniziando iniziando a soffrire successivamente di Insomnia;
-Pare esser letteralmente schifata dai bambini, provando quasi ribrezzo nei loro confronti, senza tuttavia sapere il perché;
-Detesta gran parte dei colori, specialmente il rosa pastello, la disgustano;
-Non è un'amante degli animali, tutt'altro, fatta eccezione per i gatti;
-Detesta lo sporco ed il disordine, la disturbano non poco e pare quasi non essere in grado di vivere in un ambiente poco ordinato;
-Detesta i rumori troppo forti e le urla, la fanno rodere non poco, oltre a non capire il più delle volte il bisogno altrui di urlare;
-Essendo che col tempo, sin dalla prima infanzia, pare aver sviluppato un lato quasi misantropo, parecchi aspetti della gente la urtano non poco: quando qualcuno si intromette, quando una persona è troppi felice, quando una persona è troppo triste, quando qualcuno piange o ride troppo forte, ...Per farla breve: è molto facile che qualcosa in qualcuno la turni esageratamente;
-"Infine", detesta alla follia quando la gente preme, insiste o addirittura la costringe a fare qualcosa che lei non vuole, anche se può trattarsi solo di uscire

Pregi e difetti:
I pregi di Alastair sono decisamente molti più di quanti una persona tende a credere o notare;
-Innanzitutto è in grado di pensare ed elaborare le cose molto velocemente, facendola dunque compiere le azioni estremamente in fretta;
-È molto più forte ed agile di quel che ci si può aspettare da un corpicino tanto "gracile", probabilmente grazie agli insegnamenti del padre;
-A causa della sua assenza di paura, sarebbe in grado di fare qualunque cosa per chi ama, persino arrivare ad uccidere, cosa che potrebbe sembrare da sprovveduti;
-Ha sempre la battuta pronta, che potrebbe fare quasi più male di un suo pugno, oltre ad essere estremamente difficile offenderla;
-Se si parla di un argomento da lei ritenuto stupido, sa essere un'ottima ascoltatrice;
-Una cosa che può essere vista sia da un punto di vista negativo che uno positivo è il suo essere difficilmente influenzabile e il più delle volte costante: quando prende una decisione, va avanti per quella strada;
-Volendo sa essere una persona piuttosto protettiva e, in caso dovesse capitare, è in grado di  rinunciare ad una persona se ne va del bene di entrambi, nonostante il suo evidente egoismo;
-È estremamente brava a fingere, cosa che lei stessa crede di fare sin da piccola, nascondendo spesso e volentieri i suoi malesseri al padre, per non farlo preoccupare.
Ma, come tutti del resto, anche Alastair ha parecchi difetti, di cui tuttavia pare andare fiera, nonostante non li conosca tutti:
-A causa del suo continuo fingere per non far preoccupare gli altri, in quanto odia questa cosa, è spesso finita col soffrire in silenzio senza farlo capire, cosa che la porta a chiudersi sempre di più in sé stessa;
-È una persona fin troppo diffidente, ci vuole parecchio per conquistare la sua fiducia, il ché talvolta la porta a perdere potenziali amici in quanto raramente qualcuna ha voglia di continuare a provarci;
-È una persona che tende a prendere molte cose alla leggera, anche quando non dovrebbe, sminuendo spesso e volentieri argomenti che per altri sono importanti;
-È una persona tendenzialmente egoista, il ché la porta spesso e volentieri a pensare unicamente per sé stessa;
-Sa essere piuttosto manesca, nonostante ricorra a questo "metodo" in rari casi;
-È una persona quasi ortodossa, cosa abbastanza evidente e che non si cura di nascondere;
-Dice costantemente le cose in faccia, senza tanti mezzi termini, il più delle volte ferendo le persone;
-È impossibile che lei cambi, e parlando "largamente", non è disposta a farlo;
-Ha la pessima tendenza ad aggrapparsi ad una minima dimostrazione d'affetto, essendo lei in realtà "affamata d'amore" per così dire, diventando anche un tantino gelosa;
-A causa della sua tendenza ad odiare moltissime cose, è fin troppo facile starle sulle cosiddette "ovaie";
-È estremamente pigra e spesso svogliata, specialmente quando una determinata cosa non le interessa: è inoltre estremamente facile che si scocci dopo pochi secondi da qualcosa o di un argomento, talvolta anche di una persona

Paure e fobie: Essendo lei affetta dalla Sindrome di Ubrach-Wiethe, come già detto prima, è impossibilitata dal provare terrore, dunque anche dall'dall'avere fobie

Cosa pensa delle creature soprannaturali?: Sin da piccola Alastair ne è stata affascinata, fascino che è sempre stato supportato dal padre che le raccontava storie inventate di sana pianta su di loro.
Tutt'ora, questa sua curiosità nei loro confronti non è svanita, tutt'altro

Orientamento sessuale: Omosessuale omoromantica; tuttavia, Alastair non è a conoscenza di questa sua preferenza verso le ragazza, in quanto non si è mai posta domande verso il suo orientamento sessuale, né le interessa

Partner ideale: La sua partner dovrebbe essere...Beh...Difficile da spiegare a dire il vero, in quanto Alastair si adatta piuttosto bene alle persone.
Sicuramente non dovrebbe tentare di forzarla nel parlare, ad esempio, del padre o della madre, oppure pretendere sin da subito la sua fiducia, in quanto dovrebbe guadagnarla con calma.
Dovrebbe avere molta pazienza, specialmente per quanto riguarda lo "scoprire" la ragazza, non arrendersi subito, tantomeno pretendere che sia Alastair a fare Il cosiddetto "promo passo", essendo lei tutt'altro che abituata all'amore non platonico; cercherebbe dunque, una persona che sia in grado di supportarla (e sopportarla) senza volerla cambiare in alcun modo, anche una minima sciocchezzuola.
Per ultimo, ma di certo non per importanza, dovrebbe amarla semplicemente per quello che è, non per quello che si vuole che lei sia, oltre a saper farla sentire "al sicuro".

Altro:
-Poco dopo la dipartita del padre ha adottato una gattina dal pelo talmente nero da sembrare inchiostro, chiamandola "Cassandra", quasi in onore dei due coniugi;
-Quando non riesce a dormire o si sveglia a causa di un incubo tende ad alzarsi dal letto e spalancare la finestra così da avere una vista migliore sulla luna, in quei momenti in cui riesce a vederla, cosa che le ha più volte suggerito il padre stesso quand'era piccola;
-Tende spesso a scherzare sulla sua bassa statura, auto-convincendosi che sia a causa della sua nascita prematura;
-Non ama mangiare, ed è probabilmente questa una delle cause del suo essere esile;
-Ha più volte pensato di "farla finita", senza tuttavia arrivare a compiere il grande passo, in quanto si sentirebbe quasi di deludere il padre che le ha insegnato quanto la vita sia importante e la madre, che ha sacrificato la propria per quella della figlia;
-Ha una voce decisamente delicata, che è decisamente valorizzata dal forte accento inglese

guardjangel Va bene? ^^

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