Soffro
Numero di serie: Il numero di serie della giovane corrisponde a millenovecentoquaranta, anno dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale
Nome: Maximilian (variante straniera del nome "Massimiliano": deriva dal "Maximilianus", che vuol dire "figlio di Massimilio" il quale a sua volta significa "discendente di Massimo", per questo è solito ritenere che "Massimiliano", insieme a "Massimiano", "Massimino" o "Massimina" al femminile, sia una delle versioni di "Massimo"; tutti questi nomi derivano dall'aggettivo latino "maximus", che vuol dire "il più grande")
Età: Beh...Indovinare la reale età della giovane Max è piuttosto complicato, ma solo un tantino, per carità: non è raro che venga scambiata per appena una quindicenne, non a caso spesso e volentieri gli anni affibiatole oscillano tra i quindi e i diciotto; peccato che sia fin troppo poco per lei, insomma! È pur sempre una donna di una certa età, una ventiseienne, venir classificati costantemente come "minorenni" è a dir poco bizzarro!
Aspetto fisico:
Che dire...Quei ventisei anni potrebbero esser stati quasi un miraggio dovuti forse ad un immaginazione troppo sviluppata, con molta probabilità: risulta esser fin troppo giovanile, come bloccata eternamente in una goccia d'ambra, per esser seriamente così in là con gli anni; è indubbiamente dotata di un fascino ammaliante, una bellezza talmente inusuale da risultare ipnotizzante, in quella che potrebbe esser definita "aura di mistero", che diviene quasi una calamita per non pochi.
Il volto delicato, dai tratti armoniosi e ben marcati -per quanto quasi "austeri" e "sfuggenti" possano apparire-, risultano a dir poco particolari, non poco androgeni, non a caso ella viene spesso scambiata per un ragazzo: ciò viene inoltre esaltato dalla candida pelle nivea, priva di qualsiasi imperfezione, appare fin troppo cadaverica per essere "sana" o anche solo "viva"; il naso dal setto stretto è perfettamente dritto, dalla punta lievemente all'insù mentre le morbide e carnose labbra dalla perfetta forma a cuore sono di un delicatissimo roseo appena visibile, seppur sia sublime, "invitante" oserei dire: esse coprono alla perfezione la dentatura seghettata, pericolosa, solo vagamente umana, la quale i denti sono pregni del veleno tanto temuto.
I grandi occhi potrebbero esser paragonati a quelli di amabile cerbiatto, dal taglio che sarebbe definibile come "malizioso": le splendide ed ipnotizzanti iridi risultano a dir poco splendenti, di un colorito estremamente simile all'oro fuso, estremamente gelido al punto da mettere costantemente in soggezione la gente col suo sguardo fisso e attento, pare impossibile riuscire a scorgere la pupilla a causa del suo esser fin troppo sottile, erroneamente considerata "felina"; i corti e setosi capelli sono non poco scompigliati, arrivano ad incirniciarle alla perfezione il visino "angelico" con la loro tonalità color mogano, dai vaghi riflessi rossicci.
La sua corporatura risulta snella, slanciata, ben più atletica di quanto potrebbe mai apparire a primo impatto, non a caso viene spesso scambiata per gracile o addirittura "deboluccia": il suo fisico è a dir poco sinuoso, elegante quanto silenzioso, dai muscoli guizzanti seppur non "pompati"; la sua forma tendenzialmente a clessidra pare esaltare le scarse e dolci curve che presenta, forse troppo simili a quelle di una giovane pronta a "sbocciare", cosa che tuttavia non stona affatto col resto. Per finire, sfortunatamente, non è definibile come la donna più alta del mondo: ben un metro e cinquantotto di pura voglia di morire!
Carattere: (Son pigra, l'ho già detto?
I can almost feel the "tick"
Like clockwork;
Hearing all the voices in my head: Each, time I go.
There's a game they play,
That I'm not part of
Tearing at the weaknesses
And all the faults:
They know.
It's impossible to navigate around,
It's inevitable that you'll fall in,
It's improbable I'll ever come back down;
I fell in:
And now I think I might drown.
I'm falling deep
Into a pit of vipers;
Over me,
Over me
And I can't break free.
Secrets run deep
When you're in a pit of vipers;
Slithering,
Whispering,
Feel the venom poisoning me.
Now I must admit
That I have played a part;
In the way that things have gotten out of hand:
But it's escalated almost to an art;
I want to fix him
But I don't think I can!
I'm falling deep
Into a pit of vipers:
Over me,
Over me
And I can't break free.
Secrets run deep
When you're in a pit of vipers:
Slithering,
Whispering,
Feel the venom poisoning me.
Slither,
Slither,
Slither:
Put your fangs into my back.
Slither,
Slither,
Slither:
Think I don't know where you're at.
I use you,
I'm no good,
Need to be in control;
I said: I use you,
I'm no good,
Need to be in control...
I'm falling deep
Into a pit of vipers;
Over me,
Over me
And I can't break free.
Secrets run deep
When you're in a pit of vipers:
Slithering,
Whispering,
Feel the venom poisoning me.
I'm falling deep
Into a pit of vipers;
Over me,
Over me
And I can't break free.
Secrets run deep
When you're in a pit of vipers:
Slithering,
Whispering,
Feel the venom poisoning me.
Slither,
Slither,
Slither:
Put your fangs into my back.
Slither,
Slither,
Slither:
Think I don't know where you're at.
I use you,
I'm no good,
Need to be in control;
I said: I use you,
I'm no good,
Need to be in control...
"This is how you make me feel")
Specie: Maximilian risulta esser uno splendido esemplare di mamba nero: il mamba nero ("Dendroaspis polylepis Günther", milleottocentosessanta), considerato uno dei rettili più velenosi e pericolosi del mondo, è un ofide che raggiunge anche i quattro metri di lunghezza, una dimensione considerevole per un serpente velenoso.
Il corpo del mamba nero è piuttosto sottile e muscoloso, caratteristiche che garantiscono una certa agilità a un animale in grado di spostarsi alla sostenuta velocità di circa venti chilometri orari: per questo motivo, se confrontato con altre specie, è comunemente considerato il serpente più veloce del mondo; questo serpente è inoltre in grado di muoversi facilmente su ogni terreno, e può sollevarsi da terra per tre quarti della sua lunghezza, dunque tre metri negli esemplari più grandi, cosa che gli permette di raggiungere senza difficoltà anche gli alberi.
Nonostante il suo nome comune, questo serpente non è nero: il dorso presenta una colorazione olivastra più o meno scura, mentre la regione ventrale è di color crema chiaro; il nome di "mamba nero" deriva dal caratteristico colore nero dell'interno della bocca, che il serpente rende ben visibile quando la spalanca in caso si senta minacciato: questa caratteristica, unita alla particolare forma della sua testa (che ricorda una bara), alla sua velocità, alla sua aggressività e alla letalità del suo veleno ha procurato al mamba nero il soprannome di "ombra di morte".
È una specie diurna che trascorre la notte in tane o rifugi sotto le rocce o in cavità del terreno e non è neppure raro trovarla all'interno di termitai abbandonati; nelle zone in cui abbondano rifugi e prede, è possibile trovarne diversi esemplari in un territorio relativamente ristretto.
L'alimentazione del mamba nero si basa su animali dal sangue caldo, vale a dire uccelli e mammiferi, anche se nel suo stomaco non è difficile trovare altri serpenti; la tecnica di caccia varia in funzione della preda: quando è di dimensioni ridotte, come per la maggior parte dei roditori, il mamba morde l'animale e lo trattiene con un rapido scatto, avvolgendolo finché non muore avvelenato.
Quando invece la preda è di dimensioni maggiori, il mamba non la trattiene dopo il morso, ma lascia che si allontani per poi seguirla nell'attesa che il veleno faccia effetto, cosa che accade in pochi minuti; a quel punto si avvicina alla vittima e comincia a inghiottirla intera, grazie alla possibilità di separare la mandibola inferiore da quella superiore e alla grande elasticità del corpo. Quando la preda è un uccello, il mamba nero non lo lascia volare via, altrimenti gli sarebbe impossibile seguirne le tracce.
Il veleno del mamba nero è formato principalmente da neurotossine e ha un LD50 di 0,25 mg/kg: un morso solitamente ne inietta centoventi milligrammi; il veleno di questo serpente è così letale perché contiene neurotossine (come le potenti dendrotossine) e cardiotossine, inoltre è meno viscoso rispetto al veleno degli altri serpenti e questo ne velocizza l'immissione nel sistema circolatorio e quindi gli effetti, questa scarsa viscosità è anche dovuta allo scarso peso molecolare delle dendrotossine. È in grado di uccidere un topo in meno di venti secondi.
Il mamba nero viene comunemente chiamato "sette passi", poiché l'estrema velocità dell'effetto del suo veleno, assolutamente letale, non permetterebbe a un uomo, dopo il morso, di percorrere più di sette passi; senza cure adeguate, il tasso di letalità di un suo morso è del 100%.
Questo letale veleno, come quello di tutti gli appartenenti alla famiglia degli elapidi (cobra, krait, serpenti marini, taipan, ...) è neurotossico, ossia attacca il sistema nervoso, provocando la paralisi degli organi vitali e la morte, che nel caso del mamba nero avviene in circa venti minuti e in alcuni casi dopo pochi minuti.
Per un uomo adulto dieci milligrammi del suo veleno sono già letali, in genere però ne inietta circa cento e in casi eccezionali persino quattrocento: i sintomi più comuni dell'avvelenamento sono dolore locale, salivazione elevata, sete, vomito, stanchezza, difficoltà a parlare, perdita di coscienza, paralisi respiratoria e morte.
Secondo un recente studio svolto nel duemiladodici da alcuni ricercatori francesi, il veleno del mamba nero conterrebbe oltre alle mortali neurotossine una sostanza dal potente effetto analgesico; tale sostanza, una volta isolata e testata su dei topi, sembrerebbe avere un effetto antidolorifico al pari di quello della morfina, senza però manifestare i comuni effetti collaterali di quest'ultima, quali assuefazione, convulsioni, complicazioni del sistema respiratorio e cardiovascolare.
Abilità: Le abilità della giovane Maximilian sono facilmente intuibili, ma non per questo scontate, anzi: è dotata di una velocità sorprendente, arrivando anch'ella al raggiungimento dei venti chilometri orari in un attimo, per non parlare della sua silenziosa ed elegante agilità scattante, a dir poco invidiabile; è logico il suo avere un olfatto non poco sopra alla media, essendo questo un tratto caratteristico di gran parte dei serpenti. Per farla breve, nella sua forma "umana" ella presenta tutte le abilità tipiche del mamba nero, in particolar modo è provvista del suo tipico veleno mortale: con un morso ben assestato, seppur i suoi canini non siano appuntiti come quelli dell'animale, è ugualmente in grado di uccidere di un uomo intorno alla ventina di secondi, essendo l'unica in grado di annullare l'effetto della propria stessa "iniezione".
Orientamento sessuale: Oddio...Non che la donna si sia mai effettivamente posta domande riguardo il proprio orientamento sessuale: quale serpente lo avrebbe mai fatto? Lei si limita a seguire il proprio istinto -in questo caso "sessuale"- e siamo tutti felici e contenti! Non sprecherebbe mai tempo ponendosi quesiti riguardo a ciò; nonostante tutto, risulta impossibile non notare la sua "devozione" nei confronti del proprio stesso sesso, in quanto la sua attenzione pare incentrata quasi unicamente su di esse: potrebbe dunque venire etichettata come "Omosessuale Omoromantica Poliamorosa".
E sì, è disponibile ad una relazione; anche più di una, volendo
Der_Korporal Spero vada bene!
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