She got blood cold as ice, and her heart made of stone; but she keeps me alive


Nome: Alois (Versione Franco-tedesca dell'italiano "Luigi".
Il nome ha origine tedesca e significa "uomo illustre". Luigi -o Alois, che dir si voglia- viene ricordato il 21 giugno in onore di San Luigi Gonzaga, gesuita, figlio del marchese Ferdinando di Castiglione, morto nel 1591. E' patrono degli scolari, degli studenti, della gioventù e di Villafaletto)

Cognome: Di largo uso sono i cognomi derivanti da nomi di battesimo, prevalentemente da nomi maschili. Tali cognomi possono essere identici ai nomi stessi, vedi ad esempio il nome "Hermann"→ cognome "Hermann"

Razza: Sfortunatamente - fortunatamente, dipende dai punti di vista-, Alois è perfettamente umana, per quanto alcune sue capacità possano arrivare a far pensare il contrario

Età: Beh...Apparentemente, è inutile negare che ella paia mostrare a malapena una diciassettina, o poco più, di anni; onestamente? Ma proprio onesti? La diverte e allo stesso tempo turba questa "storia", in quanti ella paia esser da poco diventata una venticinquenne; insomma, che abbia scoperto il modo per rimanere eternamente giovani?

Ruolo nel Branco o se non appartiene ad esso: Onestamente? È un'umana, è ovvio che lei non appartenga al Branco; ma anche fosse stata un lupo non le sarebbe interessato prendervi parte, insomma, da umana o meno lei è il classico "lupo solitario"

Aspetto fisico:

Che dire...Oddio, c'è da premettere che non è assolutamente raro che ella venga scambiata per un ragazzo: insomma, ben poca femminilità nel vestiario, nome maschile, tratti non estremamente da donna; non fa una colpa a nessuno quando accade, almeno finché tale persona non arriva a sentire la sua voce ma sostiene ancora la sua mascolinità.
Tuttavia, ammettiamolo, è impossibile negare quanto ella sia oggettivamente una donna attraente: insomma, pene-munito o vagina-munita è assolutamente appetibile!
Il volto morbido, dai tratti estremamente androgeni quanto ben definiti paiono piuttosto esaltati dalla pelle estremamente chiara, nivea oserei, per quanto tenda arrossarsi graziosamente all'altezza delle guance: essa presenta qualche lieve lentiggine sparsa sugli zigomi e due o tre contati; il naso è dal setto stretto, perfettamente dritto quanto dalla punta adorabilmente all'insù, mentre le morbide ed estremamente carnose labbra presentano una forma a cuore, di un bel roseo-rosso, per quanto esse talvolta paiano leggermente graffiate a causa dei propri continui morsi che esse ricevono.
Gli occhi presentano una forma quasi felina, allungata seppur tipicamente occidentale, non estremamente grandi: essi sono appena rossastri, specialmente nella prossimità delle palpebre, a causa della sua mancanza di sonno, tuttavia sembrano unicamente esaltare le splendide iridi grigio-azzurrastre, estremamente fredde; i lisci e folti capelli, setosi direi, dal taglio tipicamente considerato maschile, sono di un bella tonalità color ebano, più nera della pece.
La sua corporatura si presenta come snella, slanciata quanto apparentemente esile: il suo fisico, tuttavia, pare avere una forma perfetta a clessidra -seppur appena accennata- che esalta ulteriormente la sinuosità e l'atleticità della sua soda fisionomia; le forme non sono esagerate, ben proporzionate, seppur esse tendino ad apparire quasi nulle dai larghi abiti da lei indossati. Per finire, ella spicca non poco in altezza: insomma, un metro e settantatrè di pura voglia di sbroccare! Mica poco!

Accenni al carattere: (...She's the beast in my bones.
She gets everything she wants,
When she gets me alone;
Like it's nothing...
She got two little horns and they get me a little bit)

Altro:
-Molto stranamente, ella pare esser affetta da una lievissima forma di agorafobia.
L'agorafobia (dal greco "αγορά" ["piazza"] e "φοβία" ["paura"], etimologicamente "paura della piazza") è la sensazione di paura o grave disagio che un soggetto prova quando si ritrova in ambienti non familiari o comunque in ampi spazi all'aperto, temendo di non riuscire a controllare la situazione. Questo lo porta a sentire il bisogno di una via di fuga immediata verso un luogo da lui reputato più sicuro.
L'agorafòbico cerca di evitare luoghi pubblici o luoghi non familiari, ha difficoltà ad uscire di casa e viaggiare.
La gravità dell'ansia e dei comportamenti evitanti sono variabili; l'agorafobia è una delle manifestazioni ansiose più invalidanti, in quanto chi ne soffre spesso diventa completamente dipendente dalle mura domestiche, oppure è costretto ad uscire di casa solo quando è accompagnato.
L'oggetto dell'agorafobia può riguardare l'uscire di casa, l'entrare nei negozi, nei luoghi pubblici, il viaggiare da soli nei bus, nei treni o negli aerei; gli attacchi di panico possono riguardare la paura di avere un collasso o di essere lasciati senza aiuto in pubblico, oppure derivare dalla mancanza di un'uscita di sicurezza immediata (una delle caratteristiche chiave delle situazioni agorafobiche). Il timore delle conseguenze sociali di una crisi di panico dovuta ad agorafobia spesso diviene esso stesso un'ulteriore causa di difficoltà emotiva.
Il timore di uscire dalle mura domestiche e di relazionarsi con il mondo esterno, evidenzia una difficoltà a confrontarsi con eventi, persone, situazioni nuove e sconosciute, privi di quella "protezione", in questo caso rappresentata dall'ambiente familiare, dove l'individuo non rischia di immergersi nell'anonimato della caotica folla.
Ciò l'ha inoltre portata ad esser soggetta ad attacchi di panico, seppur essi tendano a non presentarsi -fortunatamente- solo in determinate situazioni;
-Soffre di una lievissima forma di asma sin dalla tenera età, nulla di troppo grave tuttavia.
L'asma è una sindrome caratterizzata da aumento delle resistenze presenti nelle vie aeree, a seguito di spasmi della muscolatura bronchiale, spesso associato ad edema della mucosa e aumento delle secrezioni. La causa scatenante è solitamente una reazione allergica a seguito di sensibilizzazione della mucosa da allergeni. Si presenta in forma accessuale, con periodi asintomatici alternati a periodi di crisi. Talvolta decorre in forma cronica.
Vi giocano un ruolo importante numerose cellule, in particolare i mastociti, i granulociti eosinofili e i linfociti T. Nei soggetti predisposti questa infiammazione provoca episodi ricorrenti di respiro sibilante e fischiante, difficoltà respiratoria, senso di costrizione toracica e tosse. Tali episodi si presentano generalmente "a crisi" lasciando periodi di relativo benessere fra una crisi e l'altra.
I sintomi elencati sono di solito associati con diffusa, ma variabile broncorestrizione reversibile dopo terapia con broncodilatatori o spontaneamente. L'infiammazione provoca anche un aumento della risposta delle vie aeree a numerosi stimoli più o meno specifici. I sintomi infine non sono sufficienti da soli per diagnosticare l'asma, perché potrebbero essere indotti da altre patologie quali bronchiti, enfisema, scompenso cardiaco e anemia.
Capita spesso, peraltro, che nel linguaggio comune la parola "asma" venga utilizzata come sinonimo di "dispnea" o "mancanza di respiro", anche se di origine completamente diversa dal vero asma bronchiale: ad esempio nella vecchia definizione dello scompenso cardiaco acuto si parlava appunto di "asma cardiaco" che nulla ha a che fare con l'infiammazione dei bronchi.
Pertanto, a differenza della definizione riportata nei testi degli anni settanta e ottanta, che facevano riferimento unicamente alle modificazioni funzionali e quindi al broncospasmo, l'attuale definizione sottolinea il ruolo determinante dell'infiammazione nella genesi dei sintomi e delle alterazioni funzionali. Questo dato ha un risvolto terapeutico importante ponendo i farmaci antinfiammatori come cardine della terapia dell'asma.
Per questo, Alois tende spesso ad avere un'inalatore con sé, nascosto tra le varie tasche interne e nascoste degli abiti, giusto accanto ad un pacchetto di sigarette raramente usato, per esser un tantino coerenti.
Perché sì, giusto per aggravare di tanto in tanto la situazione, Alois tende a fumare; non fraintendiamoci, non è una fumatrice accanita, assolutamente no, ma una o due sigarette le consuma ugualmente in caso di stress, quasi per calmarsi;
-Come già accennato, Alois non è una persona "dormigliona": insomma, per puro miracolo -talvolta- riesce a raggiungere le non costanti cinque ore di sonno.
Lei non ritiene di soffrire di insonnia, cosa potenzialmente reale, considerando che la sua fatica ad addormentarsi pare esser dovuta principalmente alla totale effettiva mancanza di sonno e ad incubi un tantino -ma solo in tantino, eh- raccapriccianti.
Ciò, stranamente, pare non influire in alcun modo con le sue capacità e nelle attività che svolge: resta sempre estremamente agile e sorprendentemente veloce, ed i suoi sensi paiono a loro volta non esser assolutamente coinvolti in ciò, se non per la sua preoccupante tendenza ad esser costantemente sull'attenti oltre che tesa;
-Sorpresa sorpresa! Alois ha una sensibilità al dolore pericolosamente alta: nemmeno un proiettile pare crearle problemi eccessivi, se non per la probabile emorragia che avrà, si intende; sarebbe tuttavia capace di continuare ad agire come se niente fosse, magari stordita per la continua perdita di sangue e prossima al collasso, ma il punto è quello!
Inoltre, cosa che c'entra ben poco, ella è evidentemente schifata dai cosiddetti "pene-muniti": quasi non se sopporta la sola vista, considera qualunque essere maschile esistente al mondo più feccia di quanto possa mai considerare gli altri -e questo la dice lunga, considerano la sua generale bassa opinione in chiunque-; ciò rende, inoltre, ancor più reale il pensiero assolutamente corretto che lei sia Onosessuale. E "nazi-femminista", ma qua bisognerebbe aprire una parentesi fin troppo grande

cacciatricedianime Spero vada bene!

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