Polonia is life
Nome: Bartłomiej (risulta esser la traduzione dell'italiano "Bartolomeo": esso eriva da "Βαρθολομα ος" [Bartholomaios], la forma greca di un nome aramaico ["bar Talmay"], che significa "figlio di Talmai" [il nome "Talmai" vuol dire "rugoso", "pieno di rughe"]; è un nome di tradizione biblica: nel Nuovo Testamento è chiamato "Bartolomeo" uno degli apostoli di Gesù [nel Vangelo di Giovanni il suo nome è "Natanaele", chiarendo che nel suo caso "Bartolomeo" non è che una specie di patronimico].
In Inghilterra il nome, nella forma "Bartholomew", si diffuse durante il Medioevo per la venerazione verso l'apostolo)
Cognome: Il cognome di Bartłomiej corrisponde a "Kowalski" -si prega si non fare battutacce, grazie-: come facilmente intuibile da ciò, ella risulta esser d'origine polacche; estremamente legata al suo Paese natio, sembra rifiutarsi totalmente di parlare la lingua comune, esordendo spesso con frasi incomprensibili a praticamente chiunque: bisogna inoltre aggiungere che spesso e volentieri presenta addirittura qualche difficoltà nella comprensione dell'inglese.
Il Paese fu abitato inizialmente dai Celti nella Slesia e nella Polonia occidentale tra il IV e il I secolo a.C., quando comparvero anche i Germani; a partire dal V e VI secolo d.C. entrambi i popoli vennero assorbiti dalle popolazioni slave occidentali; tuttavia l'antico Regno polacco cominciò a prendere una forma unitaria solo nella metà del X secolo, sotto la dinastia dei "Piast", e per la precisione sotto Mieszko ("Miecislao"): infatti risulta che nel novecentosessanta, dopo aver riunito intorno alla rocca di Gniezno una prima rudimentale comunità nazionale, qui si scelse anche la bandiera che ancora oggi è quella della Repubblica di Polonia, un'aquila d'argento -di colore bianco- su sfondo rosso.
Secondo la leggenda si scelse questo tema a causa del ritrovamento di un nido di aquilotti durante i lavori di costruzione della città di Gniezno; Miecislao si convertì successivamente al cristianesimo, secondo alcuni per compiacere sua moglie, una principessa Boema, ma sicuramente anche per godere della protezione della Chiesa ed evitare la colonizzazione germanica.
Nel XII secolo la Polonia si frammentò in molti piccoli stati, che nel milleduecento vennero depredati dalle armate Mongole dell'Orda d'Oro: sotto la dinastia Jagellone, venne accordata un'alleanza con la vicina Lituania, e l'epoca d'oro arrivò nel XVI secolo con l'unione tra i due stati ("Unione di Lublino"), nella Confederazione polacco-lituana; durante il XVI secolo, a seguito delle vittorie contro la Russia, la Confederazione riuscì ad imporsi come una delle maggiori potenze in Europa: tuttavia la scarsa centralizzazione del potere regio e la natura elettiva di questo, la portò con il tempo ad indebolirsi fino a quando non venne letteralmente spartita dall'Impero austro-ungarico, dall'Impero prussiano e dall'Impero russo.
I sudditi polacchi godevano di grande libertà ed esisteva un sistema parlamentare, anche se i benefici di quest'ultimo erano limitati alla "szlachta" ("nobiltà"); da quel tempo i polacchi si sono dati il nome di Nazione della gente libera.
Nel milleseicento, la Polonia perse la Seconda guerra del nord contro la Svezia, e ciò diede inizio al cosiddetto "Potop" ("diluvio"), che si concluse nel milleseicentosessanta con la "Pace di Oliva", o "Oliwa"; vi furono inoltre numerose guerre contro l'impero ottomano, la Russia, la Svezia, la Transilvania e la Prussia-Brandeburgo che finirono nel milleseicentonovanta.
Età: Insomma...Questa è difficile! Quanti anni potrebbe mai avere questa ragazzina, questa mocciosa che pare a stento un'adolescente? Quindici? Sedici? Diciassette, se ci si sente benevoli, e certamente Bartłomiej non si cura di smentire affermazioni riguardante ciò, il più delle volte: che ci guadagnerebbe? Assolutamente nulla, sarebbe solo una perdita di tempo! Che la gente pensasse pure che sia un unicorno, purché non venga disturbata; e se invece dicessi che risulta esser prossima al compimento dei ventisei anni?
Aspetto fisico:
Che dire...Continuare ad indugiare sull'età della donna è più che inutile, ormai: è palesemente un vampiro! Come si è fatto a non capirlo? È talmente evidente, suvvia; ma, a parte ciò, inquadrarla a dovere risulta impossibile, ed è esattamente questo uno dei motivi per cui presenta un fascino a dir poco avvolgente: non si può negare che sia una ragazza "attraente" -per quanto questo aggettivo potrebbe risultare non totalmente corretto-, dotata di una bellezza e di un'eleganza semplicemente inusuali.
Il viso morbido, fanciullesco, dai tratti non poco androgeni, mostra un'insolita ombra di austera severità, quasi una vaga "ombra d'odio" si estendendo su di esso, cosa spesso e volentieri esaltata dal candore preoccupante della sua pelle di porcellana, apparentemente priva della più minima imperfezione: se osservata più attentamente, celate dai larghi abiti, si possono scorgere delle sottili e pallide cicatrici sparse sul corpo, in particolar modo sulla schiena; il naso piccolo, dal setto stretto, termina con una graziosa punta all'insù mentre le dolci labbra a cuore, vagamente contratte in una perenne stretta che ha del temibile, sono di un sublime ed invitante roseo.
I grandi occhi dal taglio tipicamente occidentale potrebbero esser paragonati a quelli di un docile cerbiatto, se solo il suo sguardo gelido potesse lasciar trasparire anche solo uno sprazzo di bontà o dolcezza: le sue iridi color ebano sono talmente scure da esser impossibile notare la pupille e talmente brillanti da potercisi quasi specchiare dentro; i corti e soffici capelli scendono in lisci a dir poco perfetti, seppur spesso scompigliati, fino al collo, incorniciandole alla perfezione il visino "angelico" con la loro tonalità esageratamente scura, più nera del nero stesso!
La sua corporatura, invece, appare come esile, non estremamente gracile, ma a primo impatto risulta erroneamente come "debole": il suo fisico snello, sinuoso, è in realtà ben più atletico di quanto ci si possa aspettare e l'involontaria eleganza che ne trasparisce pare render i suoi silenziosi movimenti quasi ipnotizzanti; le sue curve, tuttavia, non possono esser definite come "canottoni da salvataggio", ben più simili a quelli di una ragazza in procinto di "sbocciare", seppur la polacca certamente non se ne lamenta affatto.
Per finire, sfortunatamente, non spicca molto in altezza: un metro e cinquantasei di pura voglia di morire! Una cosina a dir poco adorabile, insomma!
Carattere: (Perdonami, non ce l'ho fatta per quanto i miei sforzi siano stati immani:
When the days are cold,
And the cards fold,
And the Saint we see
Are all made of gold;
When your dreams all fail,
And the ones we hail
Are the words of all
And the blood's rub stale.
I want to hide the truth,
I want to shelter you:
Bit with that beast inside,
There's nowhere we can hide;
No metter what we breed
We still are made of greed,
This is my Kingdom come
This is my Kingdom come...
When you feel my heat
Look into my eyes:
It's where my demons hide,
It's where my demons hide!
Don't get too close,
It's dark inside:
It's where my demons hide,
It's where my demons hide!
When the curtains call,
Is the last of all,
When the lights fade out,
All the sinners crawl;
So they dug your grave,
And the masquerade
Will come calling out
At the mess you made!
Don't want to let you down,
But I am Hell bound;
Though this is all for you
Don't want to hide the truth:
Don't metter what we breed,
We still made of greed:
This is my Kingdom come,
This is my Kingdom come...
When you feel my heat
Look into my eyes:
It's where my demons hide,
It's where my demons hide!
Don't get too close,
It's dark inside:
It's where my demons hide,
It's where my demons hide!
They say it's what you make,
I say it's up to fade;
It's woven in my soul,
I need to let you go.
Your eyes, they shine so bright:
I want to save their light;
I can't escape this now,
Unless you show me how!
When you feel my heat
Look into my eyes:
It's where my demons hide,
It's where my demons hide!
Don't get too close,
It's dark inside:
It's where my demons hide,
It's where my demons hide!
◆◇◆
This is about you:
Beware,
Beware, be skeptical,
Of their smiles,
Their smiles of plated gold;
Deceit so natural
But a wolf in sheep's clothing is more than a warning.
Bla-bla-black sheep, have you any soul?
No sir, by the way, what the hell are morals?
Jack, be nimble,
Jack, be quick:
Jill's a little whore and her alibis are dirty tricks.
So could you...
Tell me, how you're sleeping easy?
How you're only thinking of yourself?
Show me, how you justify?
Telling all your lies like second nature
Listen, mark my words, one day
You will pay,
You will pay
Karma's gonna come collect your debt!
Aware, aware, you stalk your prey
With criminal mentality;
You sink your teeth into the people you depend on
Infecting everyone, you're quite the problem:
Feefifofum, you better run and hide;
I smell the blood of a petty little coward.
Jack, be lethal,
Jack, be slick
Jill will leave you lonely dying in a filthy ditch:
So could you...
Tell me, how you're sleeping easy?
How you're only thinking of yourself?
Show me, how you justify?
Telling all your lies like second nature
Listen, mark my words, one day
You will pay,
You will pay
Karma's gonna come collect your debt!
Maybe you'll change,
Abandon all your wicked ways
Make amends and start anew again;
Maybe you'll see
All the wrongs you did to me
And start all over, s
Start all over again...
Who am I kidding?!
Now, let's not get overzealous here?
You've always been a huge piece of shit.
If I could kill you, I would
But it's frowned upon in all fifty states
Having said that:
Burn in Hell.
So tell me, how you're sleeping easy?
How you're only thinking of yourself?
Show me, how you justify?
Telling all your lies like second nature
Listen, mark my words, one day
You will pay,
You will pay.
Karma's gonna come collect your debt!
Karma's gonna come collect your debt!
Karma's gonna come collect your debt!)
Fazione d'origine: La fazione d'origine della corrisponde a quella degli Abneganti: a dir poco sorprendente, considerando che persino la sua famiglia sembrava non propriamente idonea ad un gruppo del genere, se non per qualche eccezione; insomma, non era raro che in generazione in generazione vi fosse un membro affetto da narcisismo, oppure qualcuno di estremamente egoista, è qualcosa di genetico!
Fazione che si vuole scegliere: "Scegliere" è un parolone a dir poco esagerato: fosse per lei, potrebbe anche venir arruolata per diventare un soldato incaricato di conquistare l'universo, non le farebbe né caldo né freddo; è dunque inutile negare che la sua "scelta" sia stata fatta totalmente a caso, arrivando a divenire parte della fazione degli Eruditi, cosa incredibile, considerando la sua pigrizia innata e la sua apparenza da "idiota", non ha mai realmente sfoggiato un'intelligenza spiccata. "Non giudicare un libro dalla copertina", per così dire, in quanto è ben più sveglia e astuta di quanto appare a primo impatto: è considerabile come un piccolo genio, per quanto la sua genialità sia ben più differente da quella che ci si aspetta o si richiede
È un divergente: A discapito di quanto si creda, sì, è una divergente: potrebbe tranquillamente passare alla fazione degli Intrepidi, e certamente non solo per il presunto coraggio mai realmente sfoggiato; il suo non provare alcuna paura di comprensione generale sembra renderla un componente idoneo per una fazione del genere, dove tutti sembrano smaniare per la morte quasi quanto lei, e le sue prestazioni fisiche tutt'altro che indifferenti non esaltano non poco ciò. Tuttavia, pare provare un vago disprezzo per questa fazione, esattamente come ne prova per tutte quelle esistenti, che le impedisce anche solo di provare a pensare di "trasferirsi": d'altronde, non migliorerebbe certamente spostandosi!
Pro o contro i divergenti: Ma andiamo, che domande idiote! Lei non prova alcun interesse riguardo la questione "divergenti", per quanto ella ne sia una; cosa mai dovrebbe pensare di tizi a caso che potrebbero appartenere a più fazioni casuali? Si proclama dunque totalmente disinteressata, neutrale, proseguendo così la sua vita con imparzialità sorprendente
Nome che vuole avere nella fazione: A dire il vero, a stento comprende il motivo per la quale qualcuno dovrebbe volersi far soprannominare in questo o quel modo: diamine, è forse un modo per sentirsi più "speciali"? Ma andiamo, è a dir poco un'idiozia! Che hanno di male i nomi di battesimo? Poteva capire se qualcuno portasse il nome di "Giangenoveffa", ma non le risulta che qualcuno abbia i genitori talmente bastardi da chiamare il proprio figlio in tal modo! Nonostante ciò, anch'ella ha deciso di non farsi chiamare col nome affibiatole alla nascita: la ragione? Beh, ritiene che nessuno possa osare macchiare il suo nome, detesta la sola prospettiva che qualcuno possa chiamarla "Bartłomiej", almeno per ora; nessuno è abbastanza degno per farlo! Per tanto, assume il nomignolo di "Morderczyni", dal polacco, abbreviato per i poveri non-madre lingua con "Murder"
Altro:
~ Molto stranamente, possiede numerose Almarade, tutte di grandezze ed età diverse, in un totale di venti/ventuno pezzi: è dunque innegabile affermare che ella possa esser una collezionista particolarmente meticolosa, in quanto tutte queste armi sono tenute in condizioni a dir poco perfette, se non per una che ella costudisce con gelosia allarmante.
L'almarada è un coltello da taglio di origine spagnola utilizzato a cavallo tra il seicento e il settecento, in genere di acciaio, con manico in legno e una punta molto acuta di sezione triangolare priva di bordo; la caratteristica che la contraddistingue è la capacità di produrre una ferita di punta poco dolorosa e con una lievissima emorragia esterna, ma che può provocare gravissimi danni interni che portano rapidamente alla morte. È noto anche come "chupasangre" o "succhiasangue"; in Spagna viene chiamata anche "almar" o "almaraz" come un tipico ago usato in antichità per cucire le scarpe;
~ È estremamente portata per la musica, in particolar modo è una talentuosa chitarrista; non a caso, sin dalla più tenera infanzia, le è stato insegnato a suonare la chitarra elettrica, strumento dalla quale difficilmente si separa. Ogni momento, dal suo punto di vista, sembra adatto per imbracciarla e sistemare gli accordi, o anche solo osservarla in un silenzio definibile "innaturale".
La chitarra elettrica è un tipo di chitarra in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o più pick-up; il segnale viene quindi prelevato all'uscita e convogliato in un amplificatore acustico affinché il suono dello strumento sia reso udibile.
Dal punto di vista organologico, la chitarra elettrica appartiene alla famiglia dei cordofoni (precisamente, tra i liuti a manico lungo); non è considerata un elettrofono perché non genera il suono per via elettrica o elettronica mediante una circuiteria: tuttavia, l'elettronica non è una componente accessoria ma fa intrinsecamente parte dello strumento stesso partecipando in maniera imprescindibile all'emissione, non trattandosi della semplice amplificazione di un suono acustico. Quello che viene infatti trasdotto in un segnale elettrico e amplificato non è il suono acustico, ma il campo elettromagnetico oscillante generato dalle corde vibranti.
La storia della chitarra elettrica inizia quando si avvertì l'esigenza di uno strumento che avesse alcune caratteristiche proprie della chitarra (specialmente per quanto attiene alle modalità di esecuzione), ma che potesse suonare insieme agli altri senza esserne sovrastato dal volume di suono; con la nascita delle orchestre jazz e blues, ci si rese conto del problema della limitata amplificazione delle chitarre acustiche: diversi costruttori cercarono di ovviare al problema costruendo strumenti che consentissero un volume maggiore, con un timbro simile a quello della chitarra acustica.
Lloyd Loar, progettista alla "Gibson" dagli anni venti del novecento, condusse i primi esperimenti mediante l'adozione di rilevatori in prossimità delle corde. Il concetto di chitarra elettrica deve però molto alle intuizioni di Adolph Rickenbacker, che nel millenovecentotrenta realizzò il primo pick-up elettromagnetico (un dispositivo in grado di trasformare le vibrazioni delle corde in impulsi di tipo elettrico) ed iniziò ad applicarlo ai normali strumenti acustici, creando una chitarra lap steel chiamata "frying pan guitar", in due modelli ("A22" e "A25").
Nel millenovecentotrentacinque la Gibson iniziò la produzione del modello "ES 150", una chitarra semiacustica con cassa di risonanza, aperture a "f" sulla tavola e un unico pick-up; il modello riscosse un grande successo: finalmente la chitarra, grazie all'amplificazione, poteva inserirsi meglio nelle formazioni del tempo, senza essere sovrastata dal volume degli altri strumenti;
~ Come già accennato in precedenza, ella possiede una chitarra: una splendida quanto vissuta Fender Stratocaster, nella sua tipica tonalità "rosso mezzanotte".
La Fender Stratocaster, informalmente anche "Strat" o, in Italia, "Strato", è una chitarra elettrica "solid-body" (priva di cassa armonica) ideata da Leo Fender negli anni cinquanta e tuttora prodotta dalla "Fender Musical Instruments Corporation"; assieme alla "Gibson Les Paul" è considerata la chitarra elettrica per antonomasia, per la sua popolarità e la sua diffusione, come per l'influenza esercitata sul panorama musicale e sull'immaginario collettivo.
Nelle intenzioni di Fender, alla base della creazione di una nuova linea di chitarre che affiancasse il successo del modello "Telecaster", c'era l'aspirazione a realizzare una chitarra che introducesse innovazioni sia di carattere tecnico (fra le quali un maggior numero di pick-up e l'introduzione della leva del vibrato), sia di carattere progettuale (l'abbandono della tradizionale forma della chitarra verso soluzioni più ergonomiche); il risultato è un progetto rivoluzionario: grazie alla forma innovativa, alla leggerezza dello strumento e alla maggiore facilità ad accedere alle note più acute della tastiera dovuta alla particolare forma scavata della spalla, la Stratocaster è considerata la più evoluta fra le chitarre elettriche dell'epoca.
Il montaggio di una leva vibrato di nuova concezione integrata nel corpo della chitarra ha permesso di sfruttare originali effetti sonori, mantenendo un notevole sustain; inoltre, la nuova concezione del ponte con sellette regolabili per lunghezza ed altezza delle corde permette una regolazione accurata dello strumento.
Una ricerca attenta fu eseguita nella disposizione dei pick-up, piazzando i due superiori perpendicolarmente alle corde, mentre quello al ponte presenta un'angolazione di circa venti gradi in grado di enfatizzare i toni alti; i primi pickup ad essere stati utilizzati furono in "Alnico 3" ma già alla fine del millenovecentocinquantasei vennero sostituiti da quelli in "Alnico 5". Le modifiche immediatamente successive furono suggerite dai musicisti dell'epoca, che, spostando il selettore in posizione intermedia si accorsero che ne nasceva un suono nasale particolarmente interessante (tipico di due pick-up in parallelo); in seguito alle numerose segnalazioni la Fender alla fine degli settanta del novecento sostituì il selettore a tre posizioni con uno a cinque posizioni che permette, in maniera semplice, di utilizzare anche due pick-up contemporaneamente: questa è, in pratica, l'unica modifica tecnica considerevole al modello originale;
~ Come potrebbe già esser stato intuito, Bartłomiej pare soffrire di una lieve forma di misantropia sin da quando ne ha memoria, per quanto ella in primis non vi ha mai dato troppo peso.
La misantropia (dal greco antico: "μίσος", "mísos", "odio" e "νθρωπος", "ànthrōpos", "uomo, essere umano") è un sentimento e un conseguente atteggiamento d'odio, disprezzo o mancanza di fiducia nei confronti del genere umano, caratterizzato talora dall'isolamento materiale o morale dagli altri; essa comunque non implica necessariamente sadismo, masochismo o depressione, o una disposizione antisociale e sociopatica verso l'umanità.
Benché i misantropi non esprimano fiducia per l'umanità in generale, tendono ad avere relazioni personali normali con altri individui. la misantropia può essere motivata da sentimenti di isolamento o alienazione; essa può assumere talvolta forma di arroganza culturale, quando una persona prova avversione verso l'umanità per una superiorità mentale sugli altri.
Può assumere diversi aspetti anche "temporanei", specialmente in individui affetti da forti depressioni o da altri disturbi; l'aspetto più comune è classificabile come un desiderio di solitudine, alienazione o anche sentimenti estremi non necessariamente legati a qualche disturbo, come il distruggere gli oggetti o fare del male alle altre persone, spesso attraverso la violenza.
La misantropia difficilmente riesce ad attecchire completamente nella personalità di una persona: nei misantropi estremi spesso non esiste rimedio o soluzione in grado di far cambiare pensiero, mentre può essere una valvola di sfogo per quelle persone non propriamente misantrope, ma che ne abbracciano tale sentimento solo per questioni temporanee e provvisorie, spesso correlate appunto a disturbi psichici oppure a filosofie personali.
La misantropia tende a rivelarsi nell'individuo prettamente durante il transito dall'età medioadulta (quaranta-cinquant'anni) alla terza età, anche se non rari sono i casi di misantropia adolescenziale, essendo l'adolescenza un periodo di grande arricchimento mentale e filosofico: infatti, molte persone nell'età compresa dai sedici ai ventun'anni con problemi psichici o eccessiva emotività personale sono inclini alla misantropia. In ambito psicologico un misantropo può talvolta essere sofferente di disturbi della personalità (ad esempio l'evitante, schizotipico, schizoide, paranoide), di depressione, fobia sociale o disturbi come l'hikikomori.
Rappresentazioni di misantropia sono comuni nella satira e nella comicità, anche se rappresentazioni estreme sono generalmente rare, espressioni sottili sono più comuni, specialmente quelle che evidenziano i difetti e i limiti dell'umanità.
In casi estremi, i misantropi possono ritirarsi dalla società, diventando eremiti; spesso vengono esclusi da certi tipi di società o altamente penalizzati, in quanto visti diversi o semplicemente dei folli. Tuttavia, la misantropia è stata largamente emancipata da numerosi filosofi e sociologi della storia umana, come Platone, Diogene di Sinope, Aristotele, Jonathan Swift, Immanuel Kant, Arthur Schopenhauer o Emil Cioran
Orientamento sessuale: Beh, potrebbe risultare un quesito piuttosto "spinoso": insomma, a stento comprende l'esistenza di più orientamenti sessuali, dai! È già tanto se distingue "omosessualità" ed "eterosessualità", dunque quale risposta si potrebbe mai ottenere da lei?
Non ha mai realmente provato attrazione romantica nei confronti di qualcuno né si è mai posta alcun tipo di domanda riguardo ciò: perché dovrebbe mai farsi paranoie su chi potrebbe eventualmente desiderare nelle proprie mutande? Nonostante questo, tuttavia, essendo una mia Oc, è ovvio che ella sia Omosessuale Omoromantica e sì, è disponibile ad avere una relazione
Redkion-_ Spero vada bene!~
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