Non ti senti anche tu un pochino a disagio?
Nome: Andrea ("Andrea" è un nome proprio di persona italiano maschile e femminile; primariamente maschile, si registra in Italia un suo uso molto minoritario anche al femminile.
Proviene dal nome greco "Ἀνδρέας" ["Andréas"], derivato da " ἀνήρ" ["anḗr], genitivo "ἀνδρός" ["andrós"] che indica l'uomo con riferimento alla sua mascolinità, contrapposto alla donna con la sua femminilità; in latino, questo termine ha un corrispondente in "vir", "viri", mentre uomo nel significato di "genere umano" è "homō", "hominis" in latino e "ἄνθρωπος" ["ánthrōpos"] e "ἀνθρώπου" ["anthrṓpou"] in greco. Il nome proprio viene ricondotto anche ad ἀνδρεία ["andréia"], termine correlato che indica "forza", "valore", "coraggio", "virilità", "mascolinità".
Lo stesso elemento che compone il nome Andrea si ritrova anche in altri nomi, quali "Androclo", "Andromaco", "Androgeo" e "Andronico" –nomi di cui la forma greca originaria poteva anche costituire un ipocoristico–, ma anche "Alessandro", "Leandro", "Lisandro" e "Cassandro"; per significato, inoltre, è analogo al nome "Arsenio", di origine greca, nonché al desueto nome latino "Mascula". Esso era anticamente molto usato dai pagani greci, grazie ai quali si sparse in Palestina, nel Vicino Oriente e in Egitto una volta che la cultura greca vi penetrò; con la venerazione verso sant'Andrea apostolo e vari altri santi, il nome ha goduto di ampia popolarità negli ambienti cristiani fin dai primi tempi, e in particolare nel Medioevo. La variante femminile inglese "Andra", invece, è in uso solo dal XX secolo. Secondo l'ISTAT, è uno dei nomi maschili più utilizzati per i nuovi nati in Italia dell'inizio del XXI secolo, essendo stato il terzo nome più scelto negli anni dal duemilaquattro al duemiladodici, con l'eccezione del duemilanove in cui si attestò al quarto posto, mentre tra la popolazione adulta, risulta particolarmente frequente in Lombardia; secondo altre statistiche parrebbe esser il nome più diffuso al mondo. Va notato che le forme ungheresi "Andor" ed "Endre" coincidono con due nomi di diversa origine, e il finlandese "Antero" coincide con lo stesso "Antero" , ennesimo nome italiano di origine greca. Mentre in diverse lingue -come l'inglese, il ceco, il tedesco e lo spagnolo- la grafia "Andrea" è la forma femminile del nome, all'interno della contemporanea "Andrea" ha valenza prevalentemente maschile; tuttavia in epoca in Italia, almeno nell'area toscana, il nome era sostanzialmente ambigenere: un'analisi dei battezzati fra il millequattrocentocinquanta e il milleseicento ha rivelato un cospicuo numero di donne con questo nome. La tendenza ad attribuirlo alle femmine è ritornata sul finire del XX secolo, non tanto per ragioni storiche quanto sotto l'influsso delle culture straniere -si pensi agli ormai piuttosto "Daniel" comuni e "Christopher" - e il suo uso ha raggiunto livelli degni di nota, anche se non alti come nelle epoche passate [nel duemilatredici in Italia hanno ricevuto questo nome duecentottantuno bambine, pari allo zero virgola dodici per cento del totale], ma rimane nel complesso raro ed eccezionale; di fatto in italiano "Andrea" è usato quasi solo al maschile, mentre per il femminile storicamente si è ripiegato di solito su "Andreina". Sulla questione si è acceso un dibattito anche a livello legale: la legge italiana stabilisce che il nome deve accordarsi al del nascituro; "Andrea" dunque, che in italiano è consolidatamente maschile, verrebbe così precluso alle neonate, a meno che non fosse usato come secondo nome [va detto che l'ufficiale dello stato civile sarebbe comunque obbligato a formare l'atto di nascita secondo la volontà del genitore, anche in contravvenzione a tale normativa, potendo però decidere di segnalarlo al Procuratore della Repubblica , che eventualmente costringerebbe alla rettifica]. Si sono avuti casi giudiziari dove è stata imposta la rettifica del nome in concordanza con questa legge [come nel dicembre duemileundici presso il tribunale civile di Mantova], ma nel novembre duemiladodici la Corte di cassazione ha accolto la protesta di una coppia di genitori di Pistoia contro la decisione con la quale la Corte di Appello di Firenze, il tre agosto duemiladieci, aveva disposto la rettifica del nome Andrea che avevano dato alla loro figlia: in tale occasione, la Corte di Cassazione rilevò che, dato il contesto multiculturale che si è venuto a creare in Italia, attribuire il nome "Andrea" ad una bambina, seguendo una moda forestiera, non è ridicolo o vergognoso, né crea ambiguità riguardo al genere della persona. A livello di curiosità, si può notare che "Andrea" è uno dei pochi nomi italiani maschili che finiscono per "-a" a godere di ampia diffusione, assieme a Luca, Mattia, Elia e Nicola, ma ne esistono poi molti altri meno comuni, come Enea, Tobia, Leonida e Barnaba.)
Età: L'età della giovane Andrea, per quanto non risulti particolarmente elevata, è ugualmente fonte di diverbi e discussioni -nonchè di stupore e perplessità- per non pochi soggetti che hanno la fortuna di incontrarla; lei stessa fatica a comprendere come per non pochi sia difficile anche solo avvicinarsi ai reali anni che le gravano sulle spalle!
Rimembra con somma perplessità giorni in cui è stata scambiata per una vera e propria donna, una maggiorenne, forse a causa della scarsa vista del suo interlocutore e altri ancora in cui lo già citato -che, con tutta probabilità, necessita urgentemente di una visita oculistica- è arrivato a convincersi che ella possedesse a stento dodici anni. Dodici.
Ancora non riesce a trattenere un sospiro frustrato nel ripensarci, per quanto a tratti la diverta vedere come chicchessia fatichi ad indovinare; tutto sommato, per quanto vagamente inspiegato, questo fatto tende quasi ad intrattenere la piccola quattordicenne in erba. Non nega, tuttavia, che forse la confusione da lei causata stia banalmente nei suoi atteggiamenti e nelle sue riflessioni spesso più infantili o mature di quanto dovrebbero esser in realtà.
Il suo compleanno, invece, ricade il ventinove ottobre, data non particolarmente interessante secondo occhi esterni; Andrea, dal canto suo, non nega che da anni ha iniziato a maturare il vago desiderio che esso fosse invece riportato il primo/secondo novembre. Il motivo? Così avrebbe potuto andare in giro affermando di esser un cadavere vivente!
Ok, forse così ha ben poco senso, ma ella potrebbe giurare il contrario! Pensiamoci; è nata nel giorno dei morti, no? E, com'è logico che sia, ella è nata viva. Potrebbe esser la reincarnazione di qualcuno o un vero e proprio zombie senza esserne pienamente conscia! Non è assolutamente fantastico? Per non parlare del fatto che tale data sembra esser mille volte più particolare rispetto al ventinove, malgrado non paia far storie per ciò -non saprebbe nemmeno di cosa lamentarsi, onestamente-!
Aspetto fisico: L'aspetto fisico di Andrea? Sì, insomma...In tal modo è impossibile non comprendere come determinata gente non riesca ad avvicinarsi alla sua età nemmeno per sbaglio, diamine! Il suo aspetto ingannevole oscilla costantemente tra "l'ordinario" ed il "particoleggiato"; impossibile non notare qualcosa di non poco insolito, non solo nel suo fisico, ma persino nel suo modo di vestire! "Trasandata" è forse l'aggettivo che più le si addice; è palese la poca attenzione che presta al suo vestiario e a se stessa. Eppure, si fa spesso difficoltà ad additare questo suo modo di esser come "inadeguato", o addirittura "orrendo": il motivo? Le dona, e non poco; sembra portare questa sorta di stile con nonchalance sorprendente. Certamente non definibile come "la creatura più bella del mondo", è forse molto più semplice rinominarla come "graziosa", "carina", quanto decisamente inusuale.
Il viso morbido, vagamente ovale, mostra tratti dalla fanciullezza mai intaccata, decisamente infantili -è fin troppo facile affermare che ella non abbia subito alcun cambiamento evidente in questo campo; se paragonata a foto di quanto aveva una decina di anni scarsi, risulta esser pressoché identica, se non per una vaga ombra negativistica visibile dalle sopracciglia spesso leggermente aggrottate, o da una lieve smorfia ben poco positiva che le si dipinge con fin troppa facilità su di esso, o dalla mascella talvolta contratta, visibilmente indurita facilmente notabile in più occasioni, che però non stona con la delicatezza del contesto-, ancora quello di una bambina, seppur col tempo le caratteristiche del viso siano andate a rimarcarsi vagamente, esaltate; la pelle allarmantemente pallida, dalla quale son facilmente visibili le sottili vene bluastre, tende ad arrossarsi non poco all'altezza della guance, una sorta di semaforo costante e vivente, sulla quale son presenti solo alcuni piccoli nei, in quanto, grazie al cielo, non sembra esser stata vittima di numerosi dei difetti portati dal periodo adolescenziale: non è raro che venga ironicamente paragonata ad Heidi a causa di ciò. Il naso è perfettamente dritto, seppur non estremamente piccolo, dall'adorabile punta a patata che tende all'insù, mentre le labbra dalla vaga forma a cuore risultano esser mediamente carnose, di uno spiccato rosso.
I grandi occhi dalla forma tipicamente occidentale sono spesso definiti come "dolci", quello di un cerbiatto, malgrado lo sguardo risulti esser perennemente distratto o nervoso, irrefrenabile mentre passa più e più volte da un oggetto all'altro senza alcun criterio preciso, forse nel tentativo di non incrociare quello del proprio interlocutore: le splendide iridi sono di un castano particolarmente chiaro, vagamente ambrato se posto sotto la luce adatto; i lunghi capelli, invece, sono il tratto che più sembra caratterizzarla: scendono lunghi fin sotto le spalle, sfiorando appena le scapole in una naturale acconciatura confusionaria. Costantemente scompigliati ed "eletrizzati", la folta chioma sembra non possedere un taglio preciso, quanto più è certo che sia un'entità a sé stante: la capigliatura teoricamente riccia appare quasi come crespa, allisciata dalle numerose e costante pettinate del giovane, per quanto superficiali esse siano, lasciando che alcuni riccioli-boccoli persistanto nelle prossimità della nuca; essi sono di un bel castano indefinito, che varia con alcuni riflessi biondicci/dorati se piazzati direttamente sotto il sole cocente. Fortunatamente, si spera, non sono in procinto di prender fuoco.
Nel complesso, vi è da dar atto ad Andrea, il suo visino non potrebbe apparire come particolarmente rassicurante, il più delle volte: malgrado i lineamenti fini, pacati potrei dire, la sua espressione perlopiù potrebbe esser definita come "scocciata", di scherno addirittura, seppur tali affermazioni siano pressoché fasulle; d'altronde, l'aria vagamente canzonatoria che mostra è unicamente frutto della sua persistente distrazione.
La sua corporatura, sfortunatamente, non spicca per robustezza, malgrado ella sia affatto gracile; morbida, dalla fisionomia a clessidra, seppur dal ventre e dall'addome ben più piatto di quanto possa sembrare, ella non risulta particolarmente al di fuori degli standard genericamente imposti alle ragazze, seppur sia decisamente poco snella rispetto a non poca altra gente, ha la fortuna di compensare tale difetto con una certa slanciatezza e la muscolatura piuttosto tonica. Ben visibili son invece le costole, parte della spina dorsale e i polsi piuttosto ossuti, mentre la clavicola accentuata, sporgente, si adatta perfettamente al sottile collo; le sue forme, invece, rientrano nella "formosità" adeguata ad una ragazzina della sua età -seppur esse siano decisamente più generose di quanto ella sia in grado di tollerare-, senza farla risultare come "volgare". Per finire, per quanto non apprezzi ammetterlo, ella raggiunge scarsamente il metro e cinquantasei/sette; ogni qualvolta che finisce col misurarla vede i suoi sogni d'altezza infrangersi. Riuscirà mai a raggiungere i due metri e trenta?
Carattere: (Ma non prendiamoci per il culo, su! La mia già fin troppo esistente incapacità di scrivere caratteri mi impedisce di riportare persino il mio, soprattutto se non romanzato!
This sinking feeling sets,
It feels just like a hole inside
Your chest.
I know you're thinking:
"No!
No!
No!
No! It is easier said than done",
But please let me attest;
I know it's hard.
You're feeling like
You're trapped,
But that's how you react
When you cannot see the light!
But try and see the light!
I'm tellin' you,
No,
No,
No,
No!
You're the only one
Standing in your way;
Just take a breath,
Relax,
And tell me...
Why?
Please, tell me:
Why do we worry?
Why?
Why do we worry at all?!
Why?
Just tell me why do we worry!
When worry is never
Helping tell me:
Why?
Why worry at all?!
Why do we insist
On crossing bridges
That do not exist?
Let's take these issues
Step by step by step,
To work it out!
Day by day by day
We're falling down,
But life goes on!
I've got some questions:
Are you sick of feelin' sorry?
[Uh huh]
And people sayin' not to worry?
[Uh huh]
Sick of hearing
This "hakuna matata" motto,
From people who won the lotto,
We're not that lucky?!
Have you noticed that you're breathing?
[Uh huh]
Look around
And count your blessings;
[Uh huh]
So when you're sick
Of all this stressin'
And guessin',
I'm suggestin' you turn this up
And let them hear you sing it...
Why?
Please tell me: why do we worry?
Why?
Why do we worry at all?!
Why?
Just tell me why do we worry!
When worry is never
Helping tell me:
Why?
Why worry at all?
Chin up,
Quit actin' like you're half dead:
Tears can only half fill
How you're feelin'!
Don't worry, be happy baby.
Stand up,
Life is too damn short:
That clock is ticking!
Man up,
If you feel me:
Everybody sing it...
Why?
Please tell me: why do we worry?
Why?
Why do we worry at all?!
Why?
Just tell me why do we worry!
When worry is never
Helping tell me:
Why?
Why worry at all?
Why?
Please tell: me why do we worry?
Why?
Why do we worry at all?!
Why?
Just tell me why do we worry!
When worry is never
Helping;
I'm not buying
What they're selling!
So if worry's never
Helping tell me
Why?
Why?
Worry at all?!
◆◇◆
I was pulling out my hair
The day I cut the deal;
Chemically calm!
Was I meant to feel happy?
But my life was just about
To change.
One life pretending to be
The cat who got the cream!
Oh! Everybody said:
"Marina is a dreamer"!
People like to tell you
What you're gonna be!
It's not my problem if you
Don't see what I see!
And I do not give a damn
If you don't believe!
My problem,
It's my problem
That I never am happy!
It's my problem,
It's my problem
That I never will succeed!
Are you satisfied
With an average life?
Do I need to lie
To make my way in life?
High achiever don't you see?
Baby, nothing comes for free
They say I am a control freak;
Driven a greed to succeed!
Nobody can stop me!
'Cause it's my problem
If I want to pack up
And run away!
It's my business if I feel
The need to
Smoke
And drink
And swear!
It's my problem,
It's my problem
If I feel the need to hide!
And it's my problem
If I have no friends
And feel I want to die!
Are you satisfied
With an average life?
Do I need to lie
To make my way in life?
Are you satisfied
With an average life?
Do I need to lie
To make my way in life?
Are you satisfied
With an easy ride?
Once you cross the line
Will you be satisfied?
Sad inside,
In this life!
Unsatisfied!
Praying.
Sad inside,
In this life!
Unsatisfied!
Waiting.
Are you satisfied
ith an average life?
Do I need to fly
To make my way in life?
Are you satisfied
With an easy ride?
Once you cross the line
Will you be satisfied?
Are you satisfied?
Are you satisfied?
Are you satisfied?
Are you satisfied?
Are you satisfied?
Are you satisfied?
Are you satisfied?
Are you satisfied?)
Storia: (Voglio che qualcuno faccia una mia biografia. Dovrà chiamarsi: "La Storia di Dio"!
I wanna be a bottle blonde;
I don't know why
But I feel conned.
I wanna be an idle teen:
I wish I hadn't been so clean!
I wanna stay inside all day;
I want the world to go away!
I want blood,
Guts,
And chocolate cake!
I wanna be a real fake!
Yeah!
I wish I'd been,
I wish I'd been,
A teen,
Teen idle!
Wish I'd been a prom queen, Fighting for the title!
Instead of being sixteen
And burning up a Bible;
Feeling super,
Super,
Super suicidal!
The wasted years,
Yhe wasted youth!
The pretty lies,
The ugly truth!
And the day has come
Where I have died...
Only to find,
I've come alive!
I wanna be a virgin pure:
A twenty-first century whore.
I want back my virginity!
So I can feel infinity!
I wanna drink until I ache;
I wanna make a big mistake!
I want blood,
Guts,
And angel cake!
I'm gonna puke it anyway.
Yeah!
I wish I'd been,
I wish I'd been,
A teen,
Teen idle!
Wish I'd been a prom queen, Fighting for the title
Instead of being sixteen
And burning up a Bible;
Feeling super,
Super,
Super suicidal!
The wasted years,
The wasted youth!
The pretty lies,
The ugly truth!
And the day has come
Where I have died...
Only to find,
I've come alive!
Come alive,
I've come alive!
[Oh oh]
I wish I wasn't such a narcissist;
I wish I didn't really kiss
The mirror
When I'm on my own...
Oh God!
I'm gonna die alone.
Adolescence didn't make sense:
A little loss of innocence.
The ugliness of being a fool;
Ain't youth meant to be beautiful?
Yeah!
I wish I'd been,
I wish I'd been,
A teen,
Teen idle!
Wish I'd been a prom queen, Fighting for the title!
Instead of being sixteen
And burning up a Bible!
Feeling super,
Super,
Super suicidal!
The wasted years,
The wasted youth!
The pretty lies,
The ugly truth!
And the day has come
Where I have died...
Only to find,
I've come alive!
Only to find,
I've come alive!
Only to find,
I've come alive!
All our lives!
[Feeling super,
Super,
Super!
Feeling super,
Super,
Super!
Feeling super,
Super,
Super!]
All our lives!
◆◇◆
Mayday!
Mayday!
The ship is slowly sinking!
They think I'm crazy
But they don't know the feeling!
They're all around me,
Circling like vultures...
They wanna break me
And wash away my colors.
Wash away my colors!
Take me high
And I'll sing!
Oh!
You make everything okay!
[Okay! Okay!]
We are one in the same.
Oh!
You take all of the pain away! [Away! Away!]
Save me if I become
My demons!
I cannot stop this
Sickness taking over...
It takes control
And drags me into nowhere.
I need your help:
I can't fight this forever.
I know you're watching,
I can feel you out there!
Take me high
And I'll sing!
Oh!
You make everything okay!
[Okay! Okay!]
We are one in the same.
Oh!
You take all of the pain away! [Away! Away!]
Save me if I become
My demons!
Take me over
The walls below.
Fly forever:
Don't let me go.
I need a savior to heal my pain
When I become my worst enemy.
The enemy.
Take me high
And I'll sing!
You make everything okay!
We are one in the same.
You take all of the pain away!
Take me high
And I'll sing
Oh!
You make everything okay!
[Okay! Okay!]
We are one in the same.
Oh!
You take all of the pain away!
[Away! Away!]
Save me if I become
My demons!
Take me high
And I'll sing!
Oh!
You make everything okay!
[Okay! Okay!]
We are one in the same.
Oh!
You take all of the pain away! [Away! Away!]
Save me if I become
My demons.)
Curiosità:
~ Malgrado la sua spiccatissima pigrizia, ella ha praticato numerosi sport nella sua vita, tutti su costrizione della sua famiglia: dalla danza fino al pattinaggio, Andrea aveva deciso che un giorno avrebbe tentato di infortunarsi abbastanza gravemente durante uno di quei periodi così da poter star ferma quanto più le pareva. Sfortunatamente, non è mai stata in grado di feriti sufficientemente affinché potesse smettere di prendere parte a questa o quell'attività; dopo qualche mese scarso di pausa, è stata costretta a frequentare un corso di kickboxing. Corso che non tollera malgrado non se la cavi male; e se tentasse di farsi spaccare la mascella da qualcuno? Forse potrebbe finalmente cessare questa sorta di tortura!
La kickboxing è nata in Giappone negli anni sessanta: in quel periodo le uniche forme di combattimento a contatto pieno erano il "full contact karate", il "muay thai" thailandese, il "Sambo" russo, il "taekwondo" coreano, il "karate contact" ed il "sanda" cinese; i giapponesi iniziarono a organizzare gare di karate a contatto pieno ("karate full contact"); questo genere di combattimenti stava acquisendo interesse sempre maggiore finché negli anni settanta, alcuni maestri di arti marziali provarono a sperimentare una nuova formula unendo le tecniche di pugno del pugilato alle tecniche di calcio del karate e nacque così il "Full Contact Karate".
Tuttavia vi fu una certa confusione dei nomi e degli stili, anche in virtù del fatto che nel Full Contact Karate si colpisce con i calci, dal busto in su, mentre nella kickboxing giapponese si potevano dare calci anche alle gambe; a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta con il termine "kickboxing" spopolò negli Stati Uniti una forma di full contact karate dove gli atleti vestivano dei lunghi e larghi pantaloni e delle apposite scarpe, ed inizialmente era vietato colpire con calci portati sotto la cintura; tra i più importanti enti ed organizzazioni vi erano "WKA" ed "ISKA".
Successivamente, sempre in Giappone, nel millenovecentonovanta venne organizzato un torneo chiamato "K-1", in cui "K" sta per "Karate", "Kempo" e "Kickboxing": in questo torneo le regole sono quelle della kickboxing, ma sono valide anche le ginocchiate senza presa e i pugni saltati e girati; lo scopo era mettere sullo stesso ring atleti di diverse arti marziali e sport da combattimento e che avesse un regolamento sportivo che permetteva loro di confrontarsi. Visti i capitali elevatissimi e l'entusiasmo enorme dei giapponesi, in questi avvenimenti, il K-1 (diviso in due tornei: il "K-1 World Grand Prix", riservato ai pesi massimi e il "K-1 MAX", riservato alla categoria dei pesi medi) divenne il più importante torneo al mondo.
Il termine "K-1" ha assunto attualmente l'accezione di uno sport da combattimento a sé stante, benché vi partecipano atleti provenienti dal "muay thai", dalla kickboxing o da altri sport simili; il regolamento del torneo è chiamato "K-1 Style";
~ Se osservata con particolare attenzione, risulterà pressochè impossibile non notare determinate azioni da parte sua, spesso ignorate non solo dalla stessa ma addirittura scambiati come atti particolarmente abituali, costanti: queste gesta potrebbero esser definiti come veri e propri "tic" nervosi. In quanto sembrerebbe risultare quasi sempre allarmata, a disagio se in presenza di più e più persone, è piuttosto facile finire col non dar più conto al suo costante dondolar avanti e indietro, a destra e sinistra ad un ritmo non sempre costante, il suo passarsi costantemente le dita tra i soffici capelli, il mordersi le unghie oppure lo strappare la pelle intorno ad esse fino al sanguinamento, o, ancora, il mordicchairsi e staccarsi coi denti le microscopiche pellicine delle labbra. Non è nemmeno raro vederla quasi tremare dinnanzi al proprio interlocutore, se colta di sprovvista! Un altro tratto particolare, che non può propriamente esser denominato come un "tic", ma qualcosa che parrebbe donarle sollievo, riguarda le sue scarpe; o, per meglio dire, i suoi lacci: spende una decina di minuti singolarmente per allacciarli, in un caos di stringhe e nodi talmente stretti da esser "inscioglibili" per chiunque. La sola volta in cui non ha avuto l'opportunità di dedicarsi ad essi sembrava esser parecchio irrequieta, al punto che il suo sguardo cascava costantemente sui poveri anfibi;
~ È fin troppo conosciuto il suo particolare deboli per i dolci -malgrado la sua incapacità di finirne uno, o la sua totale avversità nei confronti di qualsiasi frutto e della stessa marmellata. Le vien da vomitare al sol pensiero!-, specialmente se questi contengono quintali di cioccolato; eppure, se la dovessero chiedere cosa desidererebbe mangiare per il resto della sua vita, ella non esisterebbe nel proclamare il suo immenso amore per il tiramisù.
Il tiramisù è un dolce e prodotto agroalimentare tradizionale diffuso in tutto il territorio italiano, le cui origini sono dibattute e sono attribuite soprattutto al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia; è un dessert al cucchiaio a base di savoiardi (oppure altri biscotti di consistenza friabile) inzuppati nel caffè e ricoperti di una crema, composta di mascarpone, uova e zucchero, che in alcune varianti è aromatizzata con il liquore.
La ricetta del tiramisù non è presente nei libri di cucina precedenti agli anni sessanta del XX secolo, ciò consente di supporre che il tiramisù, come lo si conosce ora, sia un'invenzione recente; elemento ulteriore è la mancata identificazione del dolce nelle enciclopedie e dizionari degli anni settanta e ottanta. Il dizionario della lingua italiana Sabatini Coletti fa risalire la prima menzione del nome millenovecentottanta.
Nella tradizione pasticcera il tiramisù presenta delle similitudini con alcuni dolci, in particolare con la charlotte, composta da una crema bavarese circondata da una corona di savoiardi e ricoperta da una guarnitura, con la zuppa inglese, composta da strati di savoiardi inzuppati nell'alchermes e/o nel rosolio e crema pasticcera, con il Dolce Torino, composto da savoiardi bagnati nell'alchermes e nel rosolio inframmezzati da un composto a base di burro, tuorli di uovo, zucchero, latte e cioccolato fondente, e la Bavarese Lombarda, con la quale presenta affinità per la preparazione e la presenza di alcuni ingredienti come i savoiardi e i tuorli d'uovo (assodati e non crudi in quest'ultima); nella bavarese vengono utilizzati anche il burro ed il rosolio (o alchermes), ma non il mascarpone e il caffè;
~ Le risulta ormai impossibile continuare ad escludere o negare la possibilità che ella sia un soggetto parzialmente demofobico. La demofobia è la fobia o timore ossessivo della folla; di solito è associata all'agorafobia o alla claustrofobia, ma è più facile che esso sia anche indizio di temperamento timido e ossessivo.Non è da confondere con la misantropia, in quanto questa è pura e sincera avversione per l'umanità, mentre il demofobico è avverso solo alle folle e ai gruppi numerosi.
Orientamento sessuale: L'orientamento sessuale? Attraverso uno schermo è più che certa che chiunque la definirebbe come una "lesbicona incallita", nominativo che tutto sommato non disprezza; eppure, bisogna esser onesti con noi stessi, ella non ha mai desiderato possedere questa o quell'etichetta. Sembrano passati anni da quando aveva ingenuamente iniziato a definirsi come "pansessuale", termine che sembra starle fin troppo largo, però: ha impiegato meno di un mese per iniziare a trovar ridicole determinate sue conoscenze perchè avevano iniziato a definirsi tali dopo la sua spiegazione. Non nega di vergognarsi parzialmente della stupidaggine con la quale aveva deciso di introdursi, inconsciamente, nel mondo degli arcobaleni. Oramai ben più avezza al mondo di internet, non può far a meno di tenersi alla larga da etichette sospette; per quanto talvolta un piccolo dubbio su quale potrebbe esser la più adatta a sè, su quale sia il suo orientamento sessuale, ella non fa alcuna fatica a scacciarla con la stessa velocità con la quale è sorta, Tutto sommato, non comprende il motivo per cui dovrebbe iniziar a riempirsi di domande riguardo un argomento tanto futile quanto frivolo; la sua consapevolezza di provare un vivido interesse per il proprio sesso basta ed avanza, seppur sospetti d'esser anche solo "vagamente" poliamorosa.
_BLACK_ROSE_
TheQueenOfUnicorn03
_IDisagiati_
Spero vada bene!
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