Meglio le cifre tonde o quelle pari?


Nome: Althea (riprende il nome del personaggio mitologico omonimo. Il nome deriva da "Althea", forma latinizzata del greco antico "Αλθαια" ["Altheia"], basata sul termine "αλθος" ["althos"], "cura"; il significato potrebbe essere "colei che guarisce", "colei che cura")

Cognome: L'altisonante -quanto elegante- cognome di Althea corrisponde a "Belcourt"; esso, onestamente, ha un'assonanza vagamente altezzosa, con un ché di pretenzioso nel tono, ma bisogna ammettere che pare addirsi non poco alla figura della donna

Età: L'età di Althea? Beh, bisogna ammettere che essa pare oscillare non poco a seconda del soggetto interpellato: sedici e venti sono i due estremi, in generale. Il motivo? Beh, uno potrebbe esser la totale mancanza di rughe sul suo viso perfettamente di porcellana, come se gli anni non potessero mai gravare sulle sue spalle, restando dunque "bloccata nel tempo"; ma un altro motivo potrebbe invece esser il suo corpo decisamente..."Maturo", per carità! Non che abbia smagliature o rughe su di esso, ma è banalmente "ben sviluppato" per non esser volgari.
Dunque, quale potrebbe mai esser l'età di Althea? Beh, lei ha ben venticinque anni, insomma, è piuttosto giovane, seppur non sia difficile pensare che ella lo sia molto di più anche a causa di suoi determinati comportamenti

Ruolo: Indovinate un po'! Althea ricopre proprio il fiero -e mica tanto- ruolo di Regina dello Specchio. Che meraviglia!

Aspetto fisico:

Che dire...Althea è una donna indubbiamente affascinate, ammaliante oserei dire: pare impossibile trovare anche solo un difetto fisico, e non è certamente raro che qualcuno si sia arreso a tale evidenza; non è nemmeno troppo raro che venga invidiata -negativamente, ovvio- per l'effetto che ella pare fare a gran parte della gente che incontra: è effettivamente una donna "ipnotizzante".
Il viso della giovane è paragonabile a quello di una bambola: i tratti fini, quanto estremamente armoniosi e delicati del suo volto paiono presentare una purezza disorientate, valorizzata ben presto dall'immacolato ed innaturale candore della sua morbida pelle di porcellana; il naso dal setto stretto presenta ha la punta deliziosamente all'insù, con un ché di vagamente infantile, che contrasta non poco con la volutezza maliziosa delle sue labbra a cuore, di un invitante color sangue.
I grandi e languidi occhioni presentano una forma spesso paragonata a quella di un cerbiatto: il loro insolito e sgargiante color rubino, tuttavia, pare mettere non poco in soggezione la gente, per quanto allo stesso tempo sembri "ipnotizzarla"; i liscissimi e folti capelli, invece, le scendono setosamente fino ai fianchi, di una splendida tonalità che pare esser più nera del petrolio stesso.
La sua corporatura, invece, si presenta come snella e slanciata, soda oserei dire: ella mostra una una perfetta forma a clessidra, dalla curve piuttosto generose, che tuttavia faticano non poco a risultare volgari; per finire, c'è da dire che ella non sia certamente un tappetto: ben un metro metro e settanta, miei cari, per quanto ella desideri poter aggiungere una decina di centimetri alla sua altezza.

Carattere: (Sweetheart, il mio fottutissimo polmone~)

Si ribellerebbe/dichiarerebbe guerra alla Regina di Ghiaccio?: ///

Altro:
-Molto stranamente, ella pare esser affetta da una lievissima forma di agorafobia.
L'agorafobia (dal greco "αγορά" ["piazza"] e "φοβία" ["paura"], etimologicamente "paura della piazza") è la sensazione di paura o grave disagio che un soggetto prova quando si ritrova in ambienti non familiari o comunque in ampi spazi all'aperto, temendo di non riuscire a controllare la situazione. Questo lo porta a sentire il bisogno di una via di fuga immediata verso un luogo da lui reputato più sicuro.
L'agorafòbico cerca di evitare luoghi pubblici o luoghi non familiari, ha difficoltà ad uscire di casa e viaggiare.
La gravità dell'ansia e dei comportamenti evitanti sono variabili; l'agorafobia è una delle manifestazioni ansiose più invalidanti, in quanto chi ne soffre spesso diventa completamente dipendente dalle mura domestiche, oppure è costretto ad uscire di casa solo quando è accompagnato.
L'oggetto dell'agorafobia può riguardare l'uscire di casa, l'entrare nei negozi, nei luoghi pubblici, il viaggiare da soli nei bus, nei treni o negli aerei; gli attacchi di panico possono riguardare la paura di avere un collasso o di essere lasciati senza aiuto in pubblico, oppure derivare dalla mancanza di un'uscita di sicurezza immediata (una delle caratteristiche chiave delle situazioni agorafobiche). Il timore delle conseguenze sociali di una crisi di panico dovuta ad agorafobia spesso diviene esso stesso un'ulteriore causa di difficoltà emotiva.
Il timore di uscire dalle mura domestiche e di relazionarsi con il mondo esterno, evidenzia una difficoltà a confrontarsi con eventi, persone, situazioni nuove e sconosciute, privi di quella "protezione", in questo caso rappresentata dall'ambiente familiare, dove l'individuo non rischia di immergersi nell'anonimato della caotica folla;
-Sorpresa sorpresa, è letteralmente disgustata dai bambini: onestamente? Non riesce quasi a vederne uno senza provare l'ardente desiderio di lanciarsi -lo lanciarlo- dalla finestra! Il motivo di questo profondo odio? Nemmeno lei pare saperlo, e non le importa nemmeno troppo: sa solo che ella, fortunatamente, si ritroverà non dover mai sopportare una gravidanza per quelle "bestie di Satana", essendo sterile.
Ma insomma! Perché mai dovrebbe permettere ad un'essere del genere di crescere dentro di sé? Ma il dolore! Ma tutte le cose alla quale dovrebbe rinunciare! Ma la sua potenziale dipartita a causa del parto! No no, per carità;
-Pare avere una sopportazione del dolore innaturalmente alta: potrebbe addirittura arrivare a non notare di avere un braccio od una gamba! E ciò è certamente qualcosa di estremamente grave! Immaginate di avere, eventualmente, uno squarcio profondo all'altezza del collo e -magicamente, altrimenti non si spiega- non accorgervene! Le conseguenze sono piuttosto ovvie, non c'è bisogno che io stia qui a spiegare come funzione il dissanguamento;
-Se c'è una cosa che lascerebbe certamente sconcertati, delusi addirittura, moltissimi uomini è la scoperta che Althea è in realtà Omosessuale Omoromantica: oh, sì! Non è raro che uomini di tutte le età venissero da lei rifiutati, per un motivo o per un altro, seppur ella pare divertirsi non poco nel fingere interesse ed apprezzamento nei confronti di essi. Non è nemmeno raro vederla talvolta in compagnia di qualche donna, anche una serva magari, e non certamente per scambiare solo due chiacchiere: infatti, la donna pare aver avuto numerose amanti, ed in tutto ciò nessuno pare ancora a conoscenza della sua Omosessualità!

Dreamer1108 Ecco a te, Sweetheart~~

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