Ladies, Gentleman, here we go again!


Nome: Benjamin (risulta esser la traduzione del nome italiano "Beniamino", il quale deriva dall'ebraico "בִּנְיָמִין" ["Binyamin", "Benjâmîn"], composto da "ben" [o "bin", "figlio di"] e "yamin" ["mano destra", ma anche "sud"]; può quindi essere interpretato sia come "figlio della mano destra" [ovvero "prediletto"] che come "figlio del sud".
È un nome di tradizione biblica: nella Genesi, Beniamino è l'ultimo dei dodici figli di Giacobbe [dai quali ebbero origine le dodici tribù di Israele]; sua madre Rachele, prima di morire di parto, lo chiamò "בֶּן־אוֹנִי" ["Ben-'oniy", "figlio del mio dolore"], ma Giacobbe gli cambiò il nome subito dopo [Ge 35:16-19]. Poiché racconto biblico Beniamino era il figlio preferito dal padre, in italiano il sostantivo "beniamino" è passato ad indicare per antonomasia una persona prediletta; nella lingua inglese è usato sin dal Medioevo, allorché venne utilizzato nei misteri, ma la sua diffusione più ampia ha preso il via con la Riforma protestante)

Cognome: Nel millenovecento,  in base al regolamento "släktnamnsförordningen", fu reso obbligatorio l'adozione del cognome da parte di tutti coloro che non avevano ancora un nome di famiglia aggiungendo il suffisso "-son" al nome del padre: poichè nella seconda metà del milleottocento "Johan" era il nome più comune va da sé che moltissimi svedesi assunsero il cognome "Johansson"; ancora oggi risulta il cognome più popolare.
La pratica di usare patronimici come cognomi fu abolita definitivamente nel millenovecentosessantasei, ma come si può notare ancora oggi i cognomi più comuni terminano tuttora col medesimo suffisso; per tanto, il cognome di Benjamin corrisponde ad "Abrahamsson".
Inoltre, come potrebbe già essersi intuito da non pochi "indizi", ella è di origini svedesi; trasferitasi in America da relativamente poco, è ben presto arrivata a detestare non poco le tipiche tradizioni americane, rimpiangendo non poco la patria, al punto da parlare quasi esclusivamente la lingua natia.
La Svezia, ufficialmente chiamata "Regno di Svezia" (in svedese: "Konungariket Sverige"), è uno Stato dell'Unione Europea, situato nella penisola scandinava; confina con la Norvegia a ovest e con la Finlandia a nord-est, oltre ad esser bagnata dal Mar Baltico e dal Golfo di Botnia a est, e dagli stretti dello Skagerrak e del Kattegat a sud-ovest; lo stretto dell'Øresund, che separa la Svezia dalla Danimarca, è dal duemila attraversato dal ponte omonimo che collega i due Paesi rispettivamente tra Malmö e Copenaghen.
Con i suoi quattromilioni -e passa- di chilometri di superficie la Svezia è il quinto Stato più esteso d'Europa dopo Russia, Ucraina, Francia e Spagna, nonché il terzo dell'Unione; si estende per una lunghezza di oltre millecinquecento chilometri in linea d'aria da nord a sud.
La densità della popolazione è bassa e tende a concentrarsi nelle città principali; il territorio interno è per buona parte occupato da foreste. Lo Stato è ricco di risorse naturali (legname, ferro, acqua) e l'economia svedese permette alla popolazione di godere di uno fra i più elevati tenori di vita al mondo: la Svezia è saldamente ai primi posti nelle classifiche dell'ONU sullo sviluppo umano.
La Svezia è una monarchia parlamentare il cui sovrano è, dal millenovecentosettanta, Carlo XVI Gustavo, il primo ministro è Stefan Löfven. Lo svedese è lingua ufficiale dal primo luglio duemilanove.
Fino al XIX secolo la Svezia era, invece, uno degli Stati più poveri d'Europa: in seguito, lo sviluppo dei trasporti permise un intenso sfruttamento delle sue risorse naturali (legname e ferro), fattore che portò a un vigoroso sviluppo. Un elevato livello di istruzione e le liberalizzazioni economiche contribuirono, alla fine dell'Ottocento, all'affermarsi di un'avanzata industria manifatturiera; i primi decenni del XX secolo furono caratterizzati dall'affermarsi dello stato sociale, che rimane tra i più efficienti al mondo.
Esistono prove sufficienti a sostenere che l'area comprendente l'attuale Svezia fu colonizzata durante l'età della pietra, quando i ghiacciai dell'ultima era glaciale si ritirarono; si crede che i primi abitanti fossero cacciatori e raccoglitori, che vivevano principalmente di quello che il mare offriva loro.
Alcuni indizi avallano l'ipotesi che la Svezia meridionale fosse densamente popolata durante l'età del bronzo scandinava, in quanto sono stati rinvenuti i resti di alcune grosse comunità commerciali.
Tacito, autore romano, parlava nel "De Origine et situ Germanorum" del potente e numeroso popolo degli Sueoni ("Svear" in norreno), i quali avrebbero dato origine al nucleo statale della futura Svezia; infatti il nome "Sverige" ("Svezia" in svedese) deriva da "Svea rike" ("regno degli Sueoni").
Durante il IX e X secolo fiorì in Svezia la cultura vichinga, o più precisamente Varega, con commerci, incursioni e colonizzazioni che si estendevano principalmente verso est in direzione degli Stati baltici, della Rus' di Kiev e del Mar Nero.
Nel milletrecentoquaranta le tre nazioni di Norvegia, Danimarca e Svezia furono unite sotto un unico monarca costituendo "l'Unione di Kalmar": l'Unione di Kalmar ebbe carattere personale e non politico e durante il XV secolo la Svezia resistette ai tentativi di centralizzare il governo sotto il re danese, fino al punto di giungere alla ribellione armata; la Svezia si separò negli anni venti del cinquecento, quando Gustav Eriksson Vasa, più tardi conosciuto come Gustavo I di Svezia, ristabilì la separazione della Corona Svedese dall'Unione.
Il XVII secolo vide la Svezia emergere come una delle grandi potenze europee, grazie alla sua vittoriosa partecipazione, cominciata dal re Gustavo Adolfo, nella Guerra dei Trent'Anni; questa posizione sarebbe crollata nel XVIII secolo quando l'Impero russo prese le redini del nord Europa durante la Grande Guerra del Nord.
Decisiva fu la Battaglia di Poltava, nell'Ucraina centrale, combattuta nel luglio millesettecentonove, nella quale l'esercito svedese, comandato dal Feldmaresciallo Rehnskiöld e dal re Carlo XII, costretto su una barella da una ferita, venne pesantemente sconfitto dall'esercito russo di Pietro il Grande. Cent'anni dopo, nel milleottocento, inoltre, la Russia divise la metà orientale della Svezia, creando la Finlandia come un granducato Russo.
La storia recente della Svezia è stata pacifica, l'ultima guerra è stata la campagna contro la Norvegia nel milleottocentoquattordici che stabilì un'unione dei due paesi dominata dalla Svezia; l'unione venne dissolta pacificamente nel millenovecento. La Svezia rimase neutrale durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale (anche durante la Guerra d'inverno), nonostante l'invio di materiali non utilizzabili per fini bellici e la partecipazione, a fianco dei finlandesi, di alcuni volontari svedesi.
Durante la Seconda Guerra Mondiale l'esercito tedesco ebbe grandi depositi di rifornimenti a Luleå, le ferrovie svedesi, per un accordo con i tedeschi, offrirono il trasporto dei militari in licenza, l'esercito tedesco inoltre utilizzò, noleggiandoli, camion e autisti svedesi per il trasporto di rifornimenti verso il fronte orientale.
Un avvenimento che ha segnato la storia svedese è stato l'assassinio, negli anni novanta del novecento, del primo ministro Olof Palme; questo delitto è rimasto irrisolto.

Età: Quanti anni potrà mai avere questa dolce ragazzina -o bambina, per chi si sente maligno-? Tredici? Quattordici? O forse, addirittura, quindici? Sembra già assurdo così, suvvia! Sarebbe impossibile andare oltre con l'età, a primo impatto non riuscirebbe mai a superare questa soglia!
E se, per puro caso, dicessi che è prossima al compimento dei ventuno anni? Proprio così, la piccola Benjamin ha superato la maggiore età da un bel po'; ma cosa ci fa, dunque, in una scuola popolata da soli minorati? Semplicemente, la sua iscrizione tutt'altro che voluta è stata fatta un tantino in ritardo, cose che capitano!

Aspetto fisico:

Cosa posso dire? Il motivo per la quale ella venga scambiata a stento per una mocciosa è più che palese, suvvia! È probabile che abbia trovato l'elisir di lunga vita, o che sia divenuta improvvisamente immortale, altrimenti persino lei faticherebbe a spiegare la sua totale assenza di crescita!
Oltre che per una mocciosa, inoltre, bisogna aggiungere che persino il suo sesso biologico desta spesso e volentieri scalpore e confusione: il motivo? Il suo non sfoggiare atteggiamenti né prettamente femminili, né maschili è tutto dire! Nonostante ciò, è impossibile non ammettere che sia dotata di un'eleganza e di un fascino di affatto indifferenti, quasi "misteriosi" se proprio si vuole osare.
Il viso delicato, morbido, risulta esser dotato di una fanciullezza definibile "eterna", dai tratti estremamente androgeni quanto vagamente severi, cosa finemente esaltata dalla candida pelle di porcellana, priva di qualsivoglia imperfezione: a primo impatto, parrebbe esser fin troppo simile ad una bambola; il naso piccolo, dal setto stretto ma leggermente a patata, presenta una piccola punta all'insù, teneramente arrossata mentre le morbide ma sottili labbra, perfettamente a cuore, sono di un lieve roseo a malapena accennato, ma non per questo meno invitante.
I grandi, grandissimi occhioni da cerbiatto della donna sono a dir poco ammalianti, ipnotizzanti, potrebbero conquistare anche il cuore più algido nonostante il loro sguardo a dir poco freddo e severo: le brillanti iridi sono di un blu estremamente profondo, nella quale -con una buona dose di fantasia- ci si potrebbe annegare dentro; i corti e soffici capelli, dal taglio tipicamente definito "maschile", arrivano ad incorniciare alla perfezione il visino angelico con la loro tonalità ebano, talmente scura da poter apparire vagamente bluastra.
La sua corporatura risulta esser, dall'erronea apparenza gracile, la quale è fin troppo facile da sottovalutare, al punto da aver spinto spesso e volentieri non poca gente a desiderare di "proteggerla": il suo fisico delicato, elegante, è ben più atletico e sinuoso di quanto potrebbe apparire a primo impatto a causa dei grandi abiti solitamente usati; le dolci curve risultano ben più simili a quelli di una ragazza in procinto di "sbocciare", seppur questo tratto non stoni affatto col contesto generale. Per finire, Benjamin non è definibile come "una stangona", in quanto disgraziatamente raggiunge a stento il metro e cinquantatrè; nonostante ciò, bisogna ammettere che sa bene come sfruttare questa "pecca", arrivando a renderla un vero e proprio pregio

Carattere: (Questa battuta inizia ad essere un tantino scontata:
I can't quite contain
Or explain my evil ways
Or explain why I'm not sane;
All I can say is: this is you warning.
I can't quite contain
Or explain my evil ways
Or explain why I'm not sane;
All I can say is: this is you warning.
Duality!
I have a confession
That you will not believe,
That you could not perceive;
This is freak,
Gonna set it off.
I have a confession
Of a side that I hide,
It's a clock or disguise;
Unleashed,
Gonna get it off.
No!
I'll never get away
'Cause if I try to stray,
I only hols me closer...
No!
I'll never get away,
I love it anyway,
I'll never stop...
I can't quite contain
Or explain my evil ways
Or explain why I'm not sane;
All I can say is: this is you warning!
I can't quite contain
Or explain my evil ways
Or explain why I'm not sane;
All I can say is: this is you warning!
Duality!
[Duality]
[Duality]
I have an impression
In the back of my mind,
For the black in my tie;
Contains our dirty thoughts.
Make me an obsession
When you lock me inside,
For the ride of you life;
Unleashed,
Gonna get it off.
No!
Can't count the list of things
I know are wrong with me;
No need to justify them.
No!
I'll never take the blame,
So I'll just stay the same:
I'll never stop.
I can't quite contain
Or explain my evil ways
Or explain why I'm not sane;
All I can say is: this is you warning!
I can't quite contain
Or explain my evil ways
Or explain why I'm not sane;
All I can say is: this is you warning!
Duality!
[Duality]
[Duality]
I am good.
I am evil.
I am solace.
I am chaos.
I am human
And that's all;
I've ever wanted to be...
No!
Can't count the list of things
I know are wrong with me;
No need to justify them!
No!
I'll never get away,
I love it anyway:
I'll never stop.
I can't quite contain
Or explain my evil ways
Or explain why I'm not sane;
All I can say is: this is you warning!
I can't quite contain
Or explain my evil ways
Or explain why I'm not sane;
All I can say is: this is you warning!
Duality!
[Duality]
[Duality])

Umano o creatura?: Sfortunatamente -o fortunatamente, almeno dal suo punto di vista- ella è una "semplice" umana; c'è da ammettere che non potrebbe esser più fiera di ciò: non apprezza particolarmente le svariate creature che vi sono nella scuola, anzi, parrebbe esserne quasi schifata. E allora perché mai si trova in luogo simile? Queste potrebbero esser definite come "informazioni riservate", per quanto la svedese in primis ammette che la sua iscrizione è avvenuta contro la sua stessa volontà, come già accennato in precedenza

Altro:
~ Una ragazzina umana, tanto fragile e dall'apparenza delicata che frequenta una scuola popolata da soli "mostri" con poteri soprannaturali: nel caso di una lite, che magari finisce con lo sfociare nella violenza, sarebbe a dir poco spacciata, no?
Beh...Non proprio, se vogliamo essere onesti; ella è da sempre stata una "lottatrice" quasi feroce, ben più forte ed agile di quanto potesse risultare a primo impatto, sfoggiando una particolare inclinazione per la kickboxing, spesso aiutata dalla sua scarsa sensibilità al dolore.
La kickboxing è nata in Giappone negli anni sessanta: in quel periodo le uniche forme di combattimento a contatto pieno erano il "full contact karate", il "muay thai" thailandese, il "Sambo" russo, il "taekwondo" coreano, il "karate contact" ed il "sanda" cinese; i giapponesi iniziarono a organizzare gare di karate a contatto pieno ("karate full contact"): questo genere di combattimenti stava acquisendo interesse sempre maggiore finché negli anni settanta, alcuni maestri di arti marziali provarono a sperimentare una nuova formula unendo le tecniche di pugno del pugilato alle tecniche di calcio del karate e nacque così il "Full Contact Karate".
Tuttavia vi fu una certa confusione dei nomi e degli stili, anche in virtù del fatto che nel Full Contact Karate si colpisce con i calci, dal busto in su, mentre nella kickboxing giapponese si potevano dare calci anche alle gambe; a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta con il termine "kickboxing" spopolò negli Stati Uniti una forma di full contact karate dove gli atleti vestivano dei lunghi e larghi pantaloni e delle apposite scarpe, ed inizialmente era vietato colpire con calci portati sotto la cintura; tra i più importanti enti ed organizzazioni vi erano "WKA" ed "ISKA".
Successivamente, sempre in Giappone, nel millenovecentonovanta venne organizzato un torneo chiamato "K-1", in cui "K" sta per "Karate", "Kempo" e "Kickboxing": in questo torneo le regole sono quelle della kickboxing, ma sono valide anche le ginocchiate senza presa e i pugni saltati e girati; lo scopo era mettere sullo stesso ring atleti di diverse arti marziali e sport da combattimento e che avesse un regolamento sportivo che permetteva loro di confrontarsi. Visti i capitali elevatissimi e l'entusiasmo enorme dei giapponesi, in questi avvenimenti, il K-1 (diviso in due tornei: il "K-1 World Grand Prix", riservato ai pesi massimi e il "K-1 MAX", riservato alla categoria dei pesi medi) divenne il più importante torneo al mondo.
Il termine "K-1" ha assunto attualmente l'accezione di uno sport da combattimento a sé stante, benché vi partecipano atleti provenienti dal "muay thai", dalla kickboxing o da altri sport simili; il regolamento del torneo è chiamato "K-1 Style";
~ Stranamente, ella sembra girare costantemente armata; forse al limite della paranoia, stenta a voler uscire di casa senza avere con sé le sue amate almarade: esse risultano esser piuttosto vecchie, se vogliamo dire la verità, in quanto non appartengono realmente alla donna. Come potrebbe già essersi intuito, la svedese risulta particolarmente legata a tali armi, al punto da non permettere a nessuno di toccarle o anche solo sfiorarle: rabbrividisce al sol pensiero.
L'almarada è un coltello da taglio di origine spagnola utilizzato a cavallo tra il seicento e il settecento, in genere di acciaio, con manico in legno e una punta molto acuta di sezione triangolare priva di bordo; la caratteristica che la contraddistingue è la capacità di produrre una ferita di punta poco dolorosa e con una lievissima emorragia esterna, ma che può provocare gravissimi danni interni che portano rapidamente alla morte. È noto anche come "chupasangre" o "succhiasangue"; in Spagna viene chiamata anche "almar" o "almaraz" come un tipico ago usato in antichità per cucire le scarpe

Orientamento sessuale: Oh, questa è difficile! Potrebbe quasi esser considerato un argomento tabù per la giovane, in quanto ella è tutt'altro che a conoscenza del proprio orientamento sessuale, né vi si è mai interessata; perché dovrebbe iniziare a farsi paranoie, domande su domande e "seghe mentali" totalmente inutili oltre che tranquillamente evitabili? Non comprende, se vogliamo essere onesti, e non vuole farlo; la turba il desiderio morboso di non poche persone nello scoprire cosa possa eventualmente desiderare nelle proprie mutande! Per questo, sarebbe definibile come "Queer", che è in realtà un termine ombrello per chi non ha intenzione di etichettarsi in alcun modo, seppur sia innegabile che appaia spesso e volentieri come asessuale/aromantica, seppur ciò sia tutt'altro che vero; tuttavia è ugualmente disponibile ad una relazione

TheBestUnicorn03 Spero vada bene!~~

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