In tutto questo devo ancora finire l'Oc dell'altra volta-
Nome: Alizée (il nome è un'invenzione degli anni ottanta del XX secolo e riprende quello dell'omonimo vento, l'aliseo: in francese "alizé", derivato dall'antico francese alisus, che significa "vento temperato", "vento regolare")
Cognome: Lacroix, un cognome non poco diffuso in Francia
Età: Alizée ha ben diciassette, nonostante il più delle volte paia non mostrarli
Aspetto fisico:
Alizée è sostanzialmente una ragazza l'aspetto "semplice", il ché pare quasi avvalorare un certo fascino;
Il volto ha tratti ben marcati, seppur armoniosi, che nel contesto fanno "un bell'effetto", dalla pelle candida, pressoché priva di imperfezioni, fatta eccezione per delle lievissime lentiggini che le costellano il volto e le spalle; il naso è sottile, perfettamente dritto, mentre le labbra non sono esageratamente sottili, di un lieve rosa appena accennato.
Gli occhi non sono dal taglio medio-grande, di un intenso e quasi innaturale verde scuro; il tutto è incorniciato da una folta cascata di capelli color mogano, che scendo lisci fino ai fianchi, a dir poco scompigliati: pare quasi impossibile tenerli ordinati, ed Alizée stessa pare non interessarsene molto.
Ha una corporatura esile, seppur "ben formata": le forme non sono estremamente generose, apparendo dunque tutt'altro che volgari, ma che si abbinano perfettamente al suo fisico. È, infine, alta ben un metro e settantacinque: certamente non un nano da giardino di quello che pisciano.
Carattere: Alizée è una ragazza molto più complessa di quel che mostra; a causa del suo aspetto quasi banale, tuttavia, raramente è capitato che qualcuno provasse interesse nel conoscerla, dando per scontato che fosse una persona quasi noiosa.
Appare spesso come una ragazza a dir poco impacciata, quasi al limite dell'imbranato, cosa avvalorata non poco dalla sua estrema distrazione: pare, infatti, essere impossibile ottenere la sua piena attenzione per più di qualche minuto, in quanto anche il nulla più assoluto pare in grado di distrarla. Mostra dunque anche una curiosità quasi infantile; sarebbe in grado di fare domande su tutto e tutti, ogni singolo argomento che le può venire in mente, senza alcun ritegno: talvolta, dunque, capita che ella possa offendere o ferire la gente con le sue domande sconsiderate, nonostante paia non accorgersi nemmeno.
È una persona estremamente fantasiosa, quasi troppo a dire il vero: non è raro che ella si perda nei suoi pensieri e nelle sue fantasticherie per minuti, se non ore, accorgendosi di ciò che le capita intorno; raramente lascerebbe qualcuno entrare nei mondi che è stata in grado di creare nella sua mente, ma non è difficile che dia voce a domande, quesiti, teorie o affermazioni totalmente ed apparentemente insensate, del calibro di "Ho visto un gatto lunare cavalcare una banana arcobalenosa", arrivando spesso ad inventare parole e ad usarle con la nonchalance che spesso la caratterizza.
Da questa descrizione, può dunque parere una ragazza piuttosto gioviale, quasi infantile; Alizée è in realtà tutto il contrario: ha modi di fare comportamentali quasi rudi, a tratti freddi, non nascondendo il disprezzo che prova per quasi tutto, arriva a parere una scaricatrice di porto per le imprecazioni e blasfemie che spesso si ritrova a mormorare o urlare senza ragione precisa. È una persona piuttosto altezzosa, estremamente piena di sé: è impossibile "sgonfiarla" o farle avere anche solo un dubbio, magari, sul suo aspetto o sul suo carattere; è, invece, tutt'altro che raro che sia ella a mettere la cosiddetta "pulce nell'orecchio" a qualcuno, su qualsiasi argomento, anche senza volere.
È piuttosto visibile la sua tendenza alla misantropia, seppur non lo sia appieno per nostra fortuna: anche a causa di questo, tende molto ad isolarsi, mostrandosi una persona non poco solitaria, in grado di apprezzare maggiormente la sua presenza rispetto a quella di chiunque altro, parlando dunque lo stretto necessario o semplicemente non dicendo una sola parola, anche quando le viene posta una domanda; spesso e volentieri ignora la gente, principalmente se non attira il suo interesse o se ella non la ritiene degna della sua attenzione.
Come le è stato detto più volte, e come lei stessa ammette senza problemi, è una persona piena di difetti, come tutti del resto, ma che lei tende a vedere in luce positiva: uno tra i suoi difetti più grandi è il suo egoismo, non esageratamente prorompente, ma ugualmente ben spiccato, tendendo ad importarsene ben poco delle altre persone o delle conseguenze che le sue azioni possano avere sulla gente che non le interessa. Un altro suo "difetto", che può tuttavia avere dei vantaggi, è la sua tendenza ad esser pressoché impossibile da influenzare, sia nel bene che nel male: è rimasta, è tutt'ora e sempre rimarrà ferma sulle sue convinzioni ed idee, rendendo i tentativi di farle cambiare opinione o idea su qualcosa pressoché impossibile; è, inoltre, tutt'altro che disposta a cambiare per qualunque ragione e per chiunque, il ché può esser sia un male che un bene.
Può parer spesso una testa calda, in quanto è spesso ella a creare zizzania quasi ovunque: tuttavia, sa mantenere i nervi ben saldi anche nelle situazioni peggiori, a meno ché non vengano toccati determinati argomenti, limitandosi a rispondere in modo beffardo alle presunte offese; insultarla e fare in modo che lei se la prenda è pressoché impossibile, grazie alla sua corazza di vanità, limitandosi dunque a rispondere con frasi o semplici battutine dell'ironia a dir poco tagliente, che fa quasi più male suoi schiaffi. E i suoi schiaffi possono demolire una faccia, tanto per precisare.
Breve storia: Prima di iniziare a narrare delle prodezze di mini-Alizée, bisogna fare un veloce appunto sulla condizione familiare di cui la giovane si è ritrovata ad esser motivo di guerra: la famiglia della madre, Alexandra, era tutt'altro che numerosa ed esageratamente cattolica, quasi ortodossa, mentre quella del padre, Alastair, è praticamente sconosciuta essendo lui cresciuto in un orfanotrofio.
I due amanti si amavano da impazzire quasi, avevano un rapporto a dir poco invidiabile e ben solido: tuttavia, ciò era da sempre mal visto dalla famiglia della giovane Alexandra, che vedeva non poco di mal occhio il ragazzo, a tal punto da tentare di chiudere in casa la donna per tenerli lontani.
Alexandra, che già da tempo subiva le pressioni e spesso le sfuriate della famiglia, decise di darsela a gambe con l'innamorato, più che stufa della situazione: per lungo tempo, dunque, i due non ebbero veri e propri problemi, se non qualcuno economico e qualche altro per la salute della donna, che da sempre era piuttosto cagionevole.
La loro "armonia" di coppia proseguì liscia per un paio di anni, avendo anche in programma di sposarsi: tuttavia Alastair ben presto si ritrovò a perdere la vita in un'incidente.
Alexandra ne fu a dir poco devastata, ritrovandosi ben presto sola, senza l'amore del marito né "l'appoggio" della famiglia tanto odiata: superò a stento un periodo di semi-depressione, in cui le pareva quasi impossibile vivere. Probabilmente l'unico motivo per cui non aveva tentato il suicidio era la consapevolezza di essere incinta: non avrebbe mai potuto negare la vita al suo bambino, anche perché ella era una dei ricordi "reali" dell'amato.
Dunque la bambina, nacque, non senza complicanze che rischiarono di costare la vita sia della madre che della figlia, vendendo successivamente chiamata "Alizée", nome che il padre pareva amare.
Alizée fu un raggio di sole nel periodo buio della madre, cosa da lei stessa detta, che non poteva fare a meno di ammirare gli occhi smeralidnei della figlia con nostalgia, essendo egli "gli occhi di suo padre"; nonostante spesso so pensi il contrario, la ragazza crebbe nell'amore e nelle cure della madre, che tuttavia continuava a mostrare un grande dolore, cosa che la castana non notò mai, o forse si riufitò di vedere.
Alizée, tuttavia, crebbe il più isolata possibile da "contatti esterni", in quanto in precedenza i due amanti non avevano avuto la possibilità di allontanarsi dal luogo in cui vivevano in precedenza, e dunque quasi nessuno nel paesino in cui erano situate vedeva di buon occhio i due, o meglio "tre"; dunque la castana studiò a casa, cosa che non le dispiacque mai troppo, in quanto sin dall'infanzia mostrò una certa "diffidenza" nei confronti degli altri esseri umani.
Raramente incontrò altra gente, se non le poche volte in cui accompagnava la madre a svolgere delle commissioni: odiava quei momenti, proprio come odiava tutta la gente da lei incontrata, che non facevano altro se non sparlare e dire parole dure nei confronti della loro "situazione". Questo contribuì non poco ad alimentare lo schifo che Alizée si ritrovò a provare ben presto nei confronti della razza umana, cosa accentuata anche dalla sua empatia quasi assente.
Nonostante potesse esternamente parere il contrario, tuttavia, la madre di Alizée tornò ben presto a soffrire "interiormente", fino a diventare realmente depressa, cosa che la figlia non riuscì mai a notare, se non quand'era troppo tardi, a causa della sua totale immersione nelle proprie fantasie.
Ben presto, quando la figlia aveva all'incirca una quindicina di anni, Alexandra decise che era giunto il momento di farla finta: Alizée non seppe mai come tutto accadde, quali furono le dinamiche, ed il motivo il tale gesto poteva solo immaginarlo, fatto sta che la giovane continua tutt'ora a rimpiangere l'adorata madre, dando spesso la colpa per ciò che era successo ad ella.
Dopo varie questioni legali, si stabilì che Margot, sorella di Alexandra, e Christian, suo marito, sarebbero stati i tutori adatti per la giovane castana.
L'intenzione della coppia, impossibilitata dall'avere figli, era principalmente quella di "rimediare al danno che Alexandra aveva fatto alla figlia", imponendole fin da subito un'educazione fin troppo severa: le sfuriate sono all'ordine del giorno, e capito spesso che vengano alzate le mani, anche da Alizée stessa, che più volte ha riflettuto di far fuori i due, trattenuta dall'unica idea che la madre sarebbe delusa da lei.
Orientamento sessuale: Bisessuale omoromantica; tuttavia, Alizée pare esser tutt'altro che a conoscenza di questa sua "preferenza" femminile, in quanto a differenza molti adolescenti, non si è mai posta domande riguardo il suo orientamento sessuale né ha mai avuto la possibilità di avere anche una breve cotta per qualcuno.
È disposto/a ad una relazione? Se sì, come si comporterebbe?: Può parer strano, ma sì, è disposta ad una relazione, seppur è non poco difficile riuscire a "conquistarla".
All'inizio, bisogna dire, sarebbe tutt'altro che in grado di capire e di ammettere ciò che prova, probabilmente non accettandolo mai appieno in quanto ha un'idea non troppo rosea dell'amore; potrebbe dunque esser quel genere di persona che tende a far finta di nulla, piuttosto brava a nascondere i propri sentimenti, nonostante sia possibile notare un certo occhio di riguardo nei confronti della ragazza interessata. Sicuramente insulterebbe meno tale persona, senza tuttavia smettere, cercando più spesso un contatto fisico con ella, cosa che ad un occhio attento può risultare non poco strano in quanto Alizée stessa ha la tendenza a ripudiarlo.
Sarebbe visibilmente più protettiva, ma allo stesso tempo estremamente gelosa: potrebbe vedere anche il fratello della ragazza come potenziale "competitore", nonostante cercherebbe di non farlo notare; sicuramente, tuttavia, sarebbe tutt'altro che disposta a modificare alcuni comportamenti per piacere a tale persona: ad esempio, se "X" detesta vedere Alizée imprecare contro la vita di "Y", Alizée non si farà tanti problemi problemi a continuare.
Potrebbe accadere, però, che la castana si "apra di poco" (non in senso letterale...Più o meno...), arrivando a condividere con tale persona alcuni pensieri superficiali, ma di cui in genere non parla con nessuno, oltre che a poter condividere sporadicamente alcuni ricordi che possiede con la madre.
C'è da aggiungere, inoltre, che difficilmente Alizée dirà apertamente di amare tale persona, anche alla ragazza stessa, essendo ella non molto abituata; tenderebbe ad adottare un atteggiamento lievemente malizioso nei confronti della persona, quasi a volerla mettere in imbarazzo.
Altro:
-Nonostante il suo odio per gli accessori, ella indossa, sempre ben nascosta, una collalina argentata dal ciondolo a forma di rosa: questo oggetto apparteneva al padre, il quale era molto legato essa, che successivamente regalò all'amata come "pegno d'amore";
-Non ama particolarmente uscire, anzi: che sia per la sua troppa pigrizia o perché detesta rischiare di "prendere il sole" od incontrare gente, preferisce di gran lunga rimanere stesa al suo letto;
-Nonostante abbia ricevuto molto affetto dalla madre, Alizée non ne è mai stata abituata, anzi, dalla morte della donna ella pare schifare in ogni modo possibile anche il contatto fisico: per lei ricevere un abbraccio, specialmente se indesiderato, è come una dichiara di guerra, oltre al fatto che tende a metterla terribilmente a disagio e renderla visibilmente confusa;
-A causa del punto di prima, pare che assistere a manifestazione d'affetto altrui, indipendentemente da che tipo sia, paia darle letteralmente il voltastomaco: sono una cosa che non riesce a sopportare, e di cui non si fa tanti scrupoli a far notare
memoriesoflastwords Spero vada bene ^^
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