I need some good gay-shit


Nome: Elija (versione polacca dell'italiano "Elia", Dal nome ebraico אֱלִיָּהוּ ["'Eliyyahu"], che, composto dai termini "El" ["Dio"] e "Yah" [abbreviazione di "YHWH"], può essere interpretato come "YHWH è Dio" o "il mio Dio è Yahweh"; ha la stessa etimologia di Gioele, però con gli elementi invertiti.
Di tradizione biblica, è portato da uno dei maggiori profeti dell'Antico Testamento, Elia: la popolarità della sua figura, accompagnata dalla venerazione verso alcuni santi così chiamati, aiutò molto la diffusione del nome in periodo medievale; in Italia venne introdotto attraverso la latinizzazione "Elias" o, prima ancora, attraverso la grecizzazione "Eleias" o "Elias". Nell'Inghilterra medievale era presente nelle forme "Elis" ed "Ellis", e il suo uso finì per estinguersi nel XVI secolo; venne riportato in voga, nelle forme "Elijah" ed "Elias", dai Puritani dopo la Riforma protestante.
Va notato che questo nome è omografo con "Èlia", la forma italiana femminile del nome "Èlio", che però è pronunciata "Èlia", non "Elìa"; il nome Elia non ha il corrispettivo femminile)

Cognome: Il cognome di Elija corrisponde all'irlandese "O'Sullivan"; gli O'Sullivan, bisogna ammettere, "hanno occhi di Falco"! O'Sullivan o "Sullivans" sono una della più popolosa famiglia d'Irlanda: tale cognome deriva dalla parola “SUL”, ["das übersetzt"], col significato di “Occhio”. O'Sullivan, inoltre, era originariamente largamente diffuso nei pressi della zona intorno a Cahir, nel dodicesimo secolo; vi si possono trovare ancora oggi il cognome in cospicua frequenza.
C'è tuttavia da ammettere che Elija paia quasi ripudiare tale cognome, al punto da utilizzarlo solo ed esclusivamente in casi di necessaria importanza; considerando che nemmeno il presentarsi per lei riveste un ruolo un minimo "utile", bisogna solo immaginare quante volte esse viene pronunciato

Età: Insomma...È innegabile che questo punto abbia spesso e volentieri dato numerosi gratta capi a non poche persone, esattamente com'è innegabile che talvolta si sia sentita quasi umiliata nel venir trattata come una bambina; eppure è qualcosa che tollera con riserva, in quanto è ben conscia di quanto la sua stentata apparenza da quindicenne le possa ritornare spesso e volentieri utile. Esatto, "apparenza": mica vi aspettavate che Elija fosse seriamente così piccola? Ma non scherziamo! Venticinque anni non sono certamente così pochi!

Aspetto fisico:

Che dire...Beh, partendo dal principio: è ormai impossibile non intuire il motivo per la quale ella finisce con lo scaturire tanta confusione è estremamente palese! Pare quasi aver vissuto in una qualche sorta di anello temporale per anni ed anni, così da impedirsi di invecchiare, o magari è un vampiro! E se, invece, avesse scoperto l'elisir di lunga di vita? Sono tutte possibilità che non vanno escluse; nonostante ciò, non si può non ammettere che ella risulti dotata di un bellezza ammaliante quanto inusuale: sembra esser la perfetta fusione tra "angelo" e "demone" col suo aspetto talmente puro, candido, da poter sfociare nella velata malizia.
Il dolce viso dai tratti fanciulleschi quanto "sfuggenti" sono a dir poco armoniosi, dalla quale è possibile scorgere un velo di furbizia ben celato, che promette ben poco di buona, cosa esaltata dalla pallida pelle di pesca; il piccolo nasino dalla punta all'insù pare esser uno tra i milioni di lati definibili come "bambineschi" nella donna, mentre le sottili labbra a cuore sono di vellutato roseo, ben più soffici ed invitanti di quanto possa anche solo apparire a prima vista, il ché è tutto dire.
I grandi, grandissimi occhi dall'apparenza tanto dolce e docile, paragonabile a quelli di un cerbiatto, non si curano di nascondere appieno quella sua tipica sottile malizia, che tuttavia pare esser spesso innotabile, surclassata dal colore delle sue iridi: diamine! Sembrano splendere autonomamente nel loro ipnotizzante blu scuro, quasi tendente a violaceo talvolta, quegli occhi dovrebbero esser illegali; i suoi capelli, invece, soffici come una piuma, scendono perfettamente lisci fin sopra le spalle, incorniciando amabilmente il visino adorabile con la loro bizzarra tonalità, distinguibile a chilometri e chilometri di distanza: un vistoso rosa, forse simile a quello di una gomma da masticare, ma proprio per questo "d'effetto".
La corporatura esile, quasi fragile, è ben più atletica di quanto possa realmente sembrare, seppur la sua apparenza innocua spinga paia spesso riattivare istinti protettivi nella giovane tanto gracile, la quale parrebbe aver bisogno di protezione dal mondo intero: il suo fisico sinuoso, sodo quanto leggiadro mostra una lieve tendenza a clessidra, la quale valorizza la scarsità delle curve di Elija, le quali sembrano ben più quelle di una ragazzina in piena fase di sviluppo; per finire, purtroppo, ella non risulta esser propriamente una stangona: quel metro e cinquanta lo raggiunge con un paio di sforzi e una fetta di culo venduta a Satana.

Carattere: (Uccidetemi:
Look out,
They're closing in on you now.
Wake up,
Or you'll wake up six feet down;
Nobody's got your back in this town:
Knock 'em in the teeth now!
Out here there's no negotiation,
No room to start a conversation.
Before you get a taste it's taken,
Never let ya guard down.
Get back,
Put your hands up;
Kinda messed up,
But it's tough luck
And I'm sorry,
But I don't feel bad for you:
'Cause I know if,
You could switch this
You'd be dishin' out the same shit, Sayin' sorry, but I don't feel bad.
Now I know!
There's no one I can trust;
I used to think there was:
Tell me that I'm cut throat
I think your got your eyes closed.
Feel the fear
And swallow back the tears;
Let weakness disappear!
There's nobody
But me here:
The killer in the mirror.
[Killer in the]
[Killer in the]
Killer in the mirror.
[Killer in the]
[Killer in the]
Killer in the mirror.
Where did,
All of the good people go?
They hide,
Behind the bars on windows;
In hopes,
They can forget we're close.
Tryna get some of what they've got;
Cause I,
Used to believe in justice.
A place,
Where there was better judgment!
But now,
I'm feeling so disgusted
By the have it's
And the have nots.
Get back,
Put your hands up;
Kinda messed up,
But it's tough luck
And I'm sorry,
But I don't feel bad for you:
'Cause I know,
If you could switch this.
You'd be dishin' out the same shit, Sayin' sorry, but I don't feel bad.
Now I know!
There's no one I can trust,
I used to think there was.
Tell me that I'm cut throat,
I think your got your eyes closed.
Feel the fear
And swallow back the tears;
Let weakness disappear,
There's nobody
But me here:
The killer in the mirror.
[Killer in the]
[Killer in the]
Killer in the mirror.
[Killer in the]
[Killer in the]
Killer in the mirror.
Knock 'em in the teeth now;
Never let ya guard down.
Get some of what they've got,
Have it's and the have nots.
Knock 'em in the teeth now;
Never let ya guard down.
When they step in your house!
[Knock]
[Knock]
Knock 'em all the fuck out!
Now I know:
There's no one I can trust,
I used to think there was.
Tell me that I'm cut throat;
I think your got your eyes closed.
Feel the fear
And swallow back the tears;
Let weakness disappear
There's nobody
But me here:
The killer in the mirror.
[Killer in the]
[Killer in the]
Killer in the mirror.
[Killer in the]
[Killer in the]
Killer in the mirror.
Feel the fear
And swallow back the tears;
Let weakness disappear,
There's nobody
But me here:
The killer in the mirror.
[Killer in the]
[Killer in the]
Killer in the mirror.
[Killer in the]
[Killer in the]
Killer in the mirror)

Abbigliamento: L'abbigliamento di Elija? Beh...Insomma...Il suo vestiario non è certamente definibile come "appariscente", o anche solo "femminile": indossa costantemente camicioni ben più grandi della sua esile figura, spesso arricchiti da quelli che potrebbe esser considerati degli "antichi panciotti" -o qualche sorta di bizzarro corsetto, che dir si voglia-, tendenzialmente sul nero; inutile dire che di gonne non se ne vede neanche mezza, sostituita da grandi calzoni spesso rovinati, anch'essi su tonalità estremamente scure, alla quale è appesa una sorta di cintura, usata per riporre le sue armi.
C'è da aggiungere, inoltre, un'accessorio a dir poco immancabile nell'abbigliamento della donna: un semplice quanto enorme mantello nero, piuttosto vecchio; esso, com'è ben intuibile, non appartiene a nessuna fazione presente in quel luogo

Spirito animale: Il nome del suo Spirito Animale corrisponde -ironicamente, aggiungerei- a "Lux":
significa semplicemente "luce", lo stesso dei nomi "Nur" e "Luminița"; viene imposto con diverse intenzioni: può avere innanzitutto un valore affettivo o augurale (una figlia che è "luce" per i genitori), può poi avere molteplici significati da un punto di vista cristiano, ad esempio come segno di devozione verso la Madonna della Luce, o infine può rappresentare come nome ideologico ("luce del progresso, della scienza").

Aspetto dello Spirito Animale:

Il mamba nero ("Dendroaspis polylepis Günther", milleottocentosessanta), considerato uno dei rettili più velenosi e pericolosi del mondo, è un ofide che raggiunge anche i quattro metri di lunghezza, una dimensione considerevole per un serpente velenoso.
Il corpo del mamba nero è piuttosto sottile e muscoloso, caratteristiche che garantiscono una certa agilità a un animale in grado di spostarsi alla sostenuta velocità di circa venti chilometri orari: per questo motivo, se confrontato con altre specie, è comunemente considerato il serpente più veloce del mondo; questo serpente è inoltre in grado di muoversi facilmente su ogni terreno, e può sollevarsi da terra per tre quarti della sua lunghezza, dunque tre metri negli esemplari più grandi, cosa che gli permette di raggiungere senza difficoltà anche gli alberi.
Nonostante il suo nome comune, questo serpente non è nero: il dorso presenta una colorazione olivastra più o meno scura, mentre la regione ventrale è di color crema chiaro; il nome di "mamba nero" deriva dal caratteristico colore nero dell'interno della bocca, che il serpente rende ben visibile quando la spalanca in caso si senta minacciato: questa caratteristica, unita alla particolare forma della sua testa (che ricorda una bara), alla sua velocità, alla sua aggressività e alla letalità del suo veleno ha procurato al mamba nero il soprannome di "ombra di morte".
È una specie diurna che trascorre la notte in tane o rifugi sotto le rocce o in cavità del terreno e non è neppure raro trovarla all'interno di termitai abbandonati; nelle zone in cui abbondano rifugi e prede, è possibile trovarne diversi esemplari in un territorio relativamente ristretto.
L'alimentazione del mamba nero si basa su animali dal sangue caldo, vale a dire uccelli e mammiferi, anche se nel suo stomaco non è difficile trovare altri serpenti; la tecnica di caccia varia in funzione della preda: quando è di dimensioni ridotte, come per la maggior parte dei roditori, il mamba morde l'animale e lo trattiene con un rapido scatto, avvolgendolo finché non muore avvelenato.
Quando invece la preda è di dimensioni maggiori, il mamba non la trattiene dopo il morso, ma lascia che si allontani per poi seguirla nell'attesa che il veleno faccia effetto, cosa che accade in pochi minuti; a quel punto si avvicina alla vittima e comincia a inghiottirla intera, grazie alla possibilità di separare la mandibola inferiore da quella superiore e alla grande elasticità del corpo. Quando la preda è un uccello, il mamba nero non lo lascia volare via, altrimenti gli sarebbe impossibile seguirne le tracce.
Il veleno del mamba nero è formato principalmente da neurotossine e ha un LD50 di 0,25 mg/kg: un morso solitamente ne inietta centoventi milligrammi; il veleno di questo serpente è così letale perché contiene neurotossine (come le potenti dendrotossine) e cardiotossine, inoltre è meno viscoso rispetto al veleno degli altri serpenti e questo ne velocizza l'immissione nel sistema circolatorio e quindi gli effetti, questa scarsa viscosità è anche dovuta allo scarso peso molecolare delle dendrotossine. È in grado di uccidere un topo in meno di venti secondi.
Il mamba nero viene comunemente chiamato "sette passi", poiché l'estrema velocità dell'effetto del suo veleno, assolutamente letale, non permetterebbe a un uomo, dopo il morso, di percorrere più di sette passi; senza cure adeguate, il tasso di letalità di un suo morso è del 100%.
Questo letale veleno, come quello di tutti gli appartenenti alla famiglia degli elapidi (cobra, krait, serpenti marini, taipan, ...) è neurotossico, ossia attacca il sistema nervoso, provocando la paralisi degli organi vitali e la morte, che nel caso del mamba nero avviene in circa venti minuti e in alcuni casi dopo pochi minuti.
Per un uomo adulto dieci milligrammi del suo veleno sono già letali, in genere però ne inietta circa cento e in casi eccezionali persino quattrocento: i sintomi più comuni dell'avvelenamento sono dolore locale, salivazione elevata, sete, vomito, stanchezza, difficoltà a parlare, perdita di coscienza, paralisi respiratoria e morte.
Secondo un recente studio svolto nel duemiladodici da alcuni ricercatori francesi, il veleno del mamba nero conterrebbe oltre alle mortali neurotossine una sostanza dal potente effetto analgesico; tale sostanza, una volta isolata e testata su dei topi, sembrerebbe avere un effetto antidolorifico al pari di quello della morfina, senza però manifestare i comuni effetti collaterali di quest'ultima, quali assuefazione, convulsioni, complicazioni del sistema respiratorio e cardiovascolare.

Spirito Animale in forma passiva:

Lo Spirito Animale di Elija, nella sua forma passiva, pare quasi assumere una posa aggressiva: grande tre/quattro centimetri, il tatuaggio è situato sul ventre della giovane, vicino al fianco destro

Abilità che lo Spirito Animale concede: Beh...Elija sarebbe quasi definibile come un "serpente umanoide"!
Lux le ha infatti concesso un olfatto sovrasviluppato, oltre che una velocità ed agilità sorprendenti, sembra quasi in grado di volare, il ché è certamente un controsenso! Ma ciò che realmente è degno di nota, è sicuramente il tratto che più caratterizza il mamba nero: il veleno; i denti della donna sono infatti pregni di quella sostanza mortale, con un morso ben assestato sarebbe in grado di uccidere un omone in un istante!

Nettare o Bile?: Fortunatamente, Elija non ha mai avuto bisogno di servirsi della Bile

Ruolo: Il ruolo di Elija? Beh, si può affermare che ella sia una banale cittadina, seppur collabori spesso e volentieri con i Mantelli Verdi; non ha mai avuto, tuttavia, l'intenzione di arruolarsi per combattere con loro, ad essere onesti: perché mai avrebbe dovuto? La considera una banale perdita di tempo, oltre al fatto che risulta esser tutt'altro che disposta a sprecare la propria vita per il "bene comune". Egoista? Nah, semplicemente "individualista"

Abilità: Se c'è qualcosa in cui ella risulta estremamente portata, oltre al comune suonare il pianoforte e all'incredibile talento che mostra nell'usare la spada, essa è sicuramente quella che noi chiameremmo "kickboxing".
La kickboxing è nata in Giappone negli anni sessanta: in quel periodo le uniche forme di combattimento a contatto pieno erano il "full contact karate", il "muay thai" thailandese, il "Sambo" russo, il "taekwondo" coreano, il "karate contact" ed il "sanda" cinese; i giapponesi iniziarono a organizzare gare di karate a contatto pieno ("karate full contact"): questo genere di combattimenti stava acquisendo interesse sempre maggiore finché negli anni settanta, alcuni maestri di arti marziali provarono a sperimentare una nuova formula unendo le tecniche di pugno del pugilato alle tecniche di calcio del karate e nacque così il "Full Contact Karate".
Tuttavia vi fu una certa confusione dei nomi e degli stili, anche in virtù del fatto che nel Full Contact Karate si colpisce con i calci, dal busto in su, mentre nella kickboxing giapponese si potevano dare calci anche alle gambe; a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta con il termine "kickboxing" spopolò negli Stati Uniti una forma di full contact karate dove gli atleti vestivano dei lunghi e larghi pantaloni e delle apposite scarpe, ed inizialmente era vietato colpire con calci portati sotto la cintura; tra i più importanti enti ed organizzazioni vi erano "WKA" ed "ISKA".
Successivamente, sempre in Giappone, nel millenovecentonovanta venne organizzato un torneo chiamato "K-1", in cui "K" sta per "Karate", "Kempo" e "Kickboxing": in questo torneo le regole sono quelle della kickboxing, ma sono valide anche le ginocchiate senza presa e i pugni saltati e girati; lo scopo era mettere sullo stesso ring atleti di diverse arti marziali e sport da combattimento e che avesse un regolamento sportivo che permetteva loro di confrontarsi. Visti i capitali elevatissimi e l'entusiasmo enorme dei giapponesi, in questi avvenimenti, il K-1 (diviso in due tornei: il "K-1 World Grand Prix", riservato ai pesi massimi e il "K-1 MAX", riservato alla categoria dei pesi medi) divenne il più importante torneo al mondo.
Il termine "K-1" ha assunto attualmente l'accezione di uno sport da combattimento a sé stante, benché vi partecipano atleti provenienti dal "muay thai", dalla kickboxing o da altri sport simili; il regolamento del torneo è chiamato "K-1 Style"

Arma: Come già accennato in precedenza, Elija è una spadaccina a dir poco eccellente: quale potrebbero mai esser, dunque, le sue armi? Ma due splendide Claymore con elsa elsa cesto, dalla quale non si separa mai, mi pare ovvio!
La "claymore con elsa a cesto" fu la variante scozzese delle "Spade con Elsa a Cesto" diffusesi in Europa nel corso del XVII secolo; la peculiare controguardia di quest'arma, un cesto in metallo che avvolgeva completamente la mano dello schermidore, rivestito, al suo interno, di velluto, spesso di colore rosso, era stata derivata da un modello europeo, importato in Scozia ai primi del Seicento dalle truppe del capitano di ventura George Sinclair: la cosiddetta "Spada con guardia alla Sinclair" (probabilmente un "dussack" tedesco).
Divenuta un simbolo della Scozia dopo l'Insurrezione giacobita, la claymore con elsa a cesto viene utilizzata nella "Danza della spada" scozzese ed è parte integrante dell'alta uniforme del reggimento Highlanders della British Army; l'arma era ancora in uso al tempo dello Sbarco in Normandia, durante la seconda guerra mondiale: pare ne portasse una il tenente colonnello Jack Churchill.
Bisogna anche aggiungere il fatto che, oltre a queste due meravigliose armi, ella tenga ben nascosto anche un piccolo pugnale per ogni evenienza; non si sa mai!

Orientamento sessuale: Oddio...Questa è difficile! Ammettiamolo, Elija non si è mai posta domande riguardo tale argomento, non avendone mai avuto realmente il tempo; ma soprattutto, trova semplicemente ridicolo doversi fare chissà quante paranoie per un argomento tanto stupido! Non riesce a comprendere il motivo per cui qualcuno debba essere interessato a ciò, quando lei è la prima che a stento è a conoscenza del significato di '"eterosessualità"!
Nonostante ciò, c'è da ammettere una cosa: la sua Omosessualità risulta piuttosto ben celata; non è talmente rincretinita da non essersi resa conto dell'attrazione che prova per il suo stesso sesso, affatto, eppure non è raro vederla "flirtare" -seppur il più delle volte non sia realmente così- con pene-muniti vari. E sì, è disponibile ad una relazione, seppur quasi esclusivamente sentimentale e/o sessaule: si mostra infinitamente restia dinnanzi a proposte d'amicizia, ciò che è più che evidente

Ravenclaw_Cabin_3 Spero vada bene!

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