Holy Bible
Nome: Gabriel (variante dell'italiano "Grabriele", esso deriva dal nome ebraico "גַבְרִיאֵל" ["Gavri'el"], composto da "gebher" [o "gheber", "uomo", a sua volta derivante da "gabhar" o "gabar", "essere forte"] combinato con "El" ["Dio"]: può quindi significare "uomo di Dio", "uomo forte di Dio", "forza di Dio", "fortezza di Dio", "Dio è stato forte" e via dicendo; è un nome di tradizione biblica, portato da uno degli arcangeli, Gabriele, grazie al quale il nome si è inizialmente diffuso: egli è presente sia nell'Antico Testamento [dove appare a Daniele, a 8:15-27 e 9:20-27] sia nel Nuovo Testamento, nel quale annuncia la nascita di Giovanni e Gesù rispettivamente a Zaccaria [Lc 1:8-20] e a Maria [Lc 1:26-38]. È inoltre presente anche nella tradizione islamica, dove è colui che detta il Corano a Maometto e fa da tramite fra lui e Allah. Il nome ha ampia diffusione tra i nuovi nati in Italia: dall'undicesimo posto tra i preferiti nel duemilaquattro, è salito al nono nel duemilasei fino ad arrivare al sesto dal diemilasette, al duemilanove; è invece recente il suo uso in Inghilterra: sebbene vi fosse diffuso già dal XII secolo, solo dal XX secolo ha acquisito una diffusione degna di nota.)
Cognome: Il cognome della giovane Gabriel corrisponde al francese "Lacroix"; com'è facilmente intuibile, dunque, ella è originaria della Francia. Impossibile non notarlo, d'altronde, anche a causa del suo parlare maggiormente la sua lingua natia; pare infatti estremamente legata alla madre patria, non si può affatto negare.
La presenza umana sul territorio dell'odierna Francia risale addirittura al Paleolitico inferiore; uno dei siti più antichi contestato da alcuni storici, è il sito di Chilhac (Alta Loira); il territorio francese presenta un numero significativo di grotte decorate del Paleolitico superiore, di cui la più famosa è probabilmente Lascaux. A partire da circa settemila anni fa, tutta la regione entra nel Neolitico, il più antico villaggio noto fu il sito di Courthézon (Vaucluse), datato quattromilacinquecentosessanta avanti Cristo. La regione più meridionale della Gallia passò sotto la dominazione romana nel centoventicinque avanti Cristo (Gallia Narbonense), e successivamente il resto del territorio nel cinquantuno, dopo la guerra di Gallia; sotto l'Impero romano, si sviluppò una civiltà gallo-romana prospera, portando alla Francia una base di cultura latina e indirettamente, alla successiva cristianizzazione, che si verifica lentamente tra il secondo e sesto secolo.
Dopo la caduta dell'impero romano d'Occidente la Gallia fu occupata da varie popolazioni germaniche: gli Alemanni a nord, i Burgundi nel sud-est (da cui deriva il nome della regione della "Borgogna") e soprattutto i Franchi che presero il sopravvento sulle altre popolazioni del Paese ed espansero ulteriormente i loro domini. Gran parte delle regioni che costituiscono l'attuale Francia vennero unite sotto Clodoveo (dinastia merovingia), nel cinquecentosette; a partire dalla metà dell'ottavo secolo "Pipino il Breve", divenne il primo re dei Franchi non merovingio. Il regnosi estendeva considerevolmente, e venne eretto a Impero durante il regno di suo figlio Carlo Magno; dopo la morte del figlio di Carlo Magno, Ludovico il Pio, l'autorità centrale crollò rapidamente. Con il "giuramento di Strasburgo" dell'ottocentoquarantadue e il "trattato di Verdun" dell'anno successivo l'impero verrà diviso in tre parti: la "Francia orientalis" ad est, la "Francia occidentalis" a ovest e fra le due l'effimero regno di Lotario I. La parte orientale corrispondeva a ciò che più tardi sarebbe divenuto il Sacro Romano Impero e la parte occidentale alla Francia; il giuramento di Strasburgo è stato spesso presentato come l'atto fondatore della Francia (e della Germania). I discendenti di Carlo Magno -i "Carolingi"- mantennero una simbolica influenza sui territori che grosso modo corrispondono alla Francia fino al novecentottantasette quando Ugo Capeto, iniziatore della dinastia dei Capetingi, duca di Francia e conte di Parigi, venne incoronato re. I suoi discendenti governarono fino agli anni novanta del settecento, quando, con la rivoluzione francese, il Paese si diede una forma di governo repubblicana, deponendo Luigi XVI.
I primi re della dinastia estesero progressivamente il dominio reale rafforzando il regno franco malgrado l'opposizione dei Plantageneti, che si materializzò con la guerra dei cent'anni; ma fu solo verso la fine del XII secolo, con Filippo Augusto, che l'autorità dei re franchi riuscì a estendersi, per la terza volta in un millennio, dai Pirenei al canale della Manica. E fu in questo momento che si iniziò a utilizzare il termine "regno di Francia", che acquisisce un peso paragonabile a quella d'Inghilterra o del Sacro Romano Impero. Gli ultimi secoli del Medioevo, segnato dalla crisi della guerra dei cent'anni e dalla peste nera, in ultima analisi, rafforzarono l'autorità reale, che diventò innegabile nel XV secolo, con Luigi XI.
Nel tardo Medioevo i re cattolici di Spagna e possedimenti degli Asburgo si unirono dando vita all'impero di Carlo V; Francesco I e suo figlio Enrico II lottarono contro questo nuovo potere alternando successi a battute d'arresto. Ma sarà solo con Enrico IV e Luigi XIII e il suo ministro Richelieu, che la preponderanza spagnola verrà messa in discussione a vantaggio della Francia. Sul fronte del dominio coloniale, nonostante le iniziali espansioni portate in America con la spedizione di Jacques Cartier sotto Francesco e gli insediamenti nel mar dei Caraibi, Louisiana, e Senegal sotto Luigi XIV, la mancanza di determinazione di Luigi XVfarà pendere l'ago della bilancia in favore dell'Inghilterra in India e in Canada.
Il più grande esponente dell'assolutismo francese è di certo Luigi XIV di Francia, definito "Re Sole" per il gran potere che aveva: egli avviò diverse campagne militari molto dispendiose, da prima contro il Ducato di Borgogna, poi contro la Repubblica delle Sette Province Unite in cui la Francia perse. Le perdite economiche e militari diedero inizio alla decadenza della monarchia francese.
Il due dicembre milleottocentocinquanta il Presidente della Repubblica, Luigi Napoleone Bonaparte, nipote di Napoleone, organizzò un colpo di stato; l'anno successivo, il quattordici gennaio, venne proclamato imperatore con il nome di Napoleone III. Moriva la Seconda Repubblica francese, e nasceva il Secondo Impero.
Inizialmente il paese visse un'importante fase di industrializzazione, guidato da una politica liberale in campo economico, basata su una forte struttura capitalistica (banche, imprese ferroviarie e marittime, tessili e industrie pesanti, grandi magazzini, ...); Napoleone III si assicurò la fiducia nel Regno Unito (Guerra di Crimea), aumentò l'influenza della Francia in Medio Oriente, e le sue azioni in Italiacontro l'Austria permisero l'annessione delle regioni piemontesi della Savoia e di Nizza. Ma gravi battute d'arresto offuscarono notevolmente l'immagine del regime e la lotta contro la Prussia di fatto ne causò la caduta. Negli anni settanta dell'Ottocento, dopo la sconfitta di Sedan, e la perdita di Alsazia e Lorena aumentarono il risentimento nazionale; altro fatto significativo riguardava il fronte demografico, la Francia non era più il paese più popoloso d'Europa, come prima della Rivoluzione francese, ma si vedeva oramai sopravanzato dalla popolazione tedesca. Nel settantuno si costituì la "Comune di Parigi" che portò alla nascita della Terza Repubblica francese; gli ultimi decenni dell'Ottocento furono noti in Francia e fuori come "Belle Époque".
Alias: Siamo onesti con noi stessi: quanto Gabriel avrebbe mai potuto desiderare un soprannome -che fosse pacchiano o meno-, per ragioni totalmente indifferenti a lei?
Appunto, per niente! Eppure si è ritrovata costretta, per cause di forze maggiori, a farsene affibbiare uno a parer suo totalmente a caso; risponde or dunque all'alias "Visage d'Ange", dal francese "Faccia d'Angelo". Il motivo per la quale è stato scelto è fin troppo palese affinché gli occorra anche una spiegazione, no?
Età: Quanti anni potrebbe mai avere la giovane Gabriel? Andiamo, che domanda idiota -inutile, magari-! Seriamente vi è chi si sofferma su inutilità di tal genere? Persino lei stenterebbe a rispondere se le fosse posto un quesito riguardante ciò! Tanto piccola, esile come sembra, potrebbe risultare esser poco meno che una ragazzina; a stento verrebbe considerata una quattordicenne, se vogliamo dire la verità, eppure l'anagrafe smentisce con vigore questo; d'altronde, vi è un'estrema differenza tra ventitrè e quattordici anni
Aspetto fisico:
I
nsomma...Il motivo per la quale viene considerata nettamente minore rispetto alla sua età piuttosto avanzata è a dir poco palese: come potrebbe questa ragazzina, questa bambolina vivente esser un'adulta oramai perfettamente formata? È impossibile non ammettere quanto il suo aspetto particolare sia ingannatore ma allo stesso ammaliante; il canto di una sirena, potrei azzardarmi a dire. Nonostante l'aspetto tremenmente giovanile, è innegabile che sia dotato di un fascino stupefacente, fuori dagli standard comuni, tanto bizzarro quanto sorprendenente attraente.
Il visino armonioso, fanciullesco, sfoggia deliziosi tratti definibili quasi come "eterei", distanti potrei dire, al punto che la capacità di immortalarli diviene nulla, cosa esaltata dal candore immacolato della sua vellutata pelle di porcellana: essa tende inoltre ad arrossarsi amabilmente all'altezza delle guance, dandole un'aria maggiormente -ed involontariamente- infantile; il naso piccolo, all'insù, termina con una graziosissima punta vagamente a patata mentre le morbide ma sottili labbra sfoggiano una forma perfettamente a cuore, di un roseo appena accennato, ma non per questo meno "invitante".
I grandi, grandissimi occhi potrebberoser paragonati a quelli di un docile cerbiatto; il taglio tipicamente occidentale esalta la particolare tonalità ambrata delle iridi, definibili come puro oro colato. I setosi, lisci capelli scendono fluentemente fino ai fianchi, incorniciandole alla perfezione il volto angelico col loro colorito biondastro, quasi miele.
La sua corporatura risulta esile, bambinesca a tratti, per quanto essa sia ben più atletica di quanto possa apparire a primo acchito: il fisico sinuoso, snello, esalta a tratti le dolci curve femminili della donna, che assomigliano particolarmente a quelle di una ragazzina in procinto di "sbocciare"; per finire, sfortunatamente, non è definibile affatto come una stangona: il suo metro e cinquantacinque è il frutto di una malnutrizione prolungata e geni non propriamente ottimi
Carattere: (Sono giorni che provo a finire questa caspiterina -scusate la volgarità, ops- di scheda.
I fell
In your arms tonight!
I fell hard
In your arms tonight,
It was nice!
I died
In your arms tonight!
I slipped through
Into the after life:
It was nice!
Withe light,
In your arms tonight.
I lost sight
In your arms tonight;
It was nice!
And, hey!
You!
Don't you think it's kinda cute
That I died right inside
Your arms tonight?
But I'm fine!
Even after I have died;
Because it was
In your arms I died.
I cried
In the after life!
I cried hard
Because I had died
And you're alive!
I tried to escape
After life!
I tried hard
To get back,
Inside your arms alive!
And, hey!
[Hey!]
You!
[You!]
Don't you think it's kinda cute
That I tried
To escape the after life?
But I tried
To get back,
Inside your arms alive;
But died
In your arms alive that...
I fell hard
In your arms.
I went and died
In your arms that night.
I fell
In your arms tonight;
Oh, inside in your arms...!
And, hey!
You!
Don't you think it's kinda cute
That I died
Right inside your arms tonight?
But I'm fine!
Even after I have died;
But I tried
To escape the after life!
I tried to get back
In your arms alive!
But I tried to get back
In your arms alive!
But I died
In your arms that...
Night!
I fell
In your arms tonight.
I died
In your arms tonight.
Withe light,
In your arms tonight.
I fell
In your arms tonight)
Abbigliamento: Insomma...Non si può certamente affermare che la giovane presti anche solo vagamente attenzione al suo abbigliamento, a discapito di qualsivoglia contesto ella si ritrovi; giornalmente tende ad indossare abiti maschili, larhi quanto visibilmente vecchi e sfruttati, rovinati da anni ed anni di utilizzo per quanto ancora perfettamente utilizzabili e funzionali. Non segue un ordine preciso nel loro abbinamento, anzi, si può tranquillamente dire che si vesta ad occhi chiusi, legata e lanciata nell'armadio della sua stanza, rotolandosi tra i vari capi finché non riesce ad uscirne fuori per puro miracolo: ciò che le è rimasto addosso, quello utilizza.
Riguardo al suo vestiario notturno, invece, la situazione pare migliorare un minimo, in quanto quello che usa come pigiama le è stato affibbiato una volta giunta in quel luogo; in tal caso, si tratta si semplici "vestiti da notte", quasi delle vestaglie, di tonalità fin troppo chiare per i gusti della francese, seppur oramai abbia totalmente perso interesse verso il lamentarsi di questo. Quasi
Cibo preferito: Oddio...Ad essere onesti, per quanto risulti costantemente affamata, Gabriel non apprezza particolarmente il cibo, in quello che certamenteè un paradosso stupefacente. Eppure è impossibile non notare la smisurata passione che prova per la crème brûlée; sarebbe perfettamente capace di nutrirsi solo di questo per il resto della sua vita!
La crème brûlée (cioè "crema bruciata" in francese), è una crema formata da una base di crema inglese cotta, sormontata da una sfoglia croccante di zucchero caramellato; la crema inglese utilizzata è completamente a base di panna liquida anziché di latte e, a differenza della crema pasticcera, non contiene alcun tipo di amido. La prima ricetta documentata di crème brûlée risale a un libro di cucina francese del milleseicentonovanta; nonostante il nome, pare che sia d'origine inglese, essendo, un vecchio nome per la ricetta, «crema inglese» ("crème anglaise"). In inglese questo dolce si chiama "burnt cream", cioè «crema bruciata»; in Inghilterra questo dolce ha un'associazione forte e tradizionale con il "Trinity College" di Cambridge dove fin dagli anni ottanta del novecento vige l'usanza di preparare la crème brûlée imprimendo lo stemma della scuola nella sua parte superiore con l'ausilio di un apposito ferro arroventato.
Altro:
~ Per quanto ella non parli mai propriamente del suo orientamento religioso, né vi faccia cenno, possiede da tempo immemore un piccolo crocifisso d'argento alla quale parrebbe esser particolarmente legata.
Il crocifisso, o "crocefisso" (anticamente, "crucifisso"), è la rappresentazione della figura di Gesù Cristomesso in croce ed è uno dei simboli più diffusi del Cristianesimo, in particolare Cattolico, Anglicano e Ortodosso orientale; ha significato soteriologico e rappresenta per i cristiani il paradigma ermeneutico (cioè la chiave di lettura) della Bibbia.
La composizione classica di un crocefisso cattolico e anglicano consiste in una croce latina alla quale è applicato un corpo umano, di sesso maschile, seminudo e senza vita, rappresentante Gesù Cristo, con il capo reclinato sulla spalla, cinto da una corona di spine e con le mani inchiodate ai bracci della croce, i piedi inchiodati al fusto, e il costato trafitto. Sopra il capo, posto sull'asse verticale della croce, vi è la scritta "I.N.R.I." (cioè il "Titulus crucis"); le dita della mano destra indicano il numero due, simboleggiando che l'uomo è la seconda persona della Santissima Trinità.
I crocefissi vengono generalmente realizzati in legno, metallo e altri materiali anche preziosi, nelle più svariate tecniche artistiche (pittura, bassorilievo, cesellatura,...) e rivestono un consistente capitolo nella storia dell'arte, con esemplari realizzati da innumerevoli artisti, da Giotto a Michelangelo, da Cimabuea Donatello e moltissimi altri; le dimensioni sono molto variabili, andando dai pochi millimetri a decine di metri, a seconda se l'oggetto sia destinato alle funzioni di monile devozionale, gioiello, arredo sacro o monumento.
In alcuni paesi di religione cristiana è radicata l'usanza di esporre il crocefisso in alcuni spazi o uffici pubblici, come, ad esempio, le scuole; quest'ultimo, ad esempio, è il caso dell'Italia, in cui ne è prevista l'esposizione nelle aule scolastiche. Tale usanza ha suscitato negli ultimi anni numerose polemiche: nel duemilauno la madre di due studenti di una scuola media di "Abano Terme" (PD) cominciò una battaglia legale contro l'esposizione del simbolo che durò dieci anni, fino a una sentenza della Corte Europea; nel duemilatre Adel Smith chiese di rimuovere il crocefisso da una scuola elementare di Ofena (AQ); nel duemilaotto la stessa cosa accadde anche in una scuola superiore di Ivrea (TO): in questo caso fu però un'insegnante a rimuoverlo, e il consiglio d'istituto si mosse rapidamente per riammettere il simbolo nelle classi. La sentenza emessa dalla Corte Europea in relazione ai fatti accaduti ad Abano Terme, descrive il crocefisso non solo come un simbolo religioso, ma anche «...identitario [...], frutto e simbolo dell'evoluzione storica della comunità italiana e di un'antichissima e ininterrotta tradizione ancora oggi attuale e fondata sui principi e sui valori democratici e umanitari delle civiltà occidentali»;
~ Sono anni oramai che si diletta nel suonare il violino, nella quale risulta esser particolarmente portata, seppur paia non esser affatto interessata nel sfoggiare le sue capacità; d'altronde, perché mai dovrebbe prendersi la briga di sprecare tempo prezioso in ciò?
Il violino barocco è un violino che presenta caratteristiche costruttive specifiche del periodo che va dalle origini dello strumento, nella seconda metà del XVI secolo, fino ai primi decenni del XIX; tali caratteristiche, in realtà, subirono progressive modifiche nel corso di questo ampio lasso di tempo, per cui sarebbe più appropriato parlare di strumenti "originali", o "storici" infatti, si possono notare grossolanamente tre periodi distinti: il violino "rinascimentale" tra il cinquecento ed il seicento, il "barocco" propriamente detto tra il seicento ed il settecento, il "classico" o "di transizione" tra il settecento e l'ottocento. Le date sono del tutto indicative: ciascuna tipologia ha convissuto con la successiva per un certo tempo, conseguentemente a particolari situazioni musicali, geografiche, economico-sociali.
Non si deve credere che violini e archetti, prima di acquisire la forma o le specificità costruttive odierne, fossero "primitivi", e che l'evoluzione delle loro caratteristiche li abbia portati gradualmente ad una ideale perfezione odierna: in realtà, essi erano perfettamente adatti alla musica per la quale erano stati concepiti; per questa ragione, gli interpreti specializzati nel repertorio anteriore al XIX secolo utilizzano anche oggi strumenti che conservano, o riproducono, le caratteristiche del violino barocco.
Un violino è composto di una cassa armonica, considerata la vera "essenza" dello strumento, in quanto ne determina in maniera fondamentale le qualità sonore, e di una serie di elementi considerati "accessori", che possono essere modificati o sostituiti per adattare lo strumento alle esigenze dell'esecutore; tra questi ci sono il manico con i suoi accessori (tastiera, capotasto,...), il ponticello, la cordiera, le corde; inoltre, all'interno della cassa, ci sono l'anima e la catena. La compatibilità di questi elementi condiziona il rendimento sonoro dello strumento; il complesso di questi elementi viene chiamato "montatura".
Il manico dello strumento barocco è normalmente più corto e spesso di quello attuale; la sua parte superiore prosegue idealmente la linea del bordo della tavola. Esso non è incastrato nel blocchetto superiore, come si usa oggi, ma fissato ad esso con chiodi (o talvolta con viti). La tastiera, anch'essa più corta, ha uno spessore di forma triangolare chiamato "cuneo" nella parte che combacia con il manico; il cuneo può formare un corpo unico con la tastiera o essere aggiunto ed ha la funzione di aumentare l'angolo di tensione delle corde, dal momento che il manico non è inclinato, ma pressoché orizzontale sulla linea del coperchio.
Orientamento sessuale: L'orientamento sessuale di Gabriel? Bella domanda, non c'è che dire! Cosa mai potrebbe rispondere la francese ad un quesito simile, specialmente quando nemmeno lei risulta esserne a conoscenza? Perché, ammettiamolo, cosa vi è di tanto interessante in qualcosa di così banale? Perché risulta esser tanto importante per non pochi? Non riesce a comprenderne il motivo! Che stupida perdita di tempo quella di passare ore, giorni, anni ad interrogarsi su ciò!
Eppure è innegabile che, se mai finisse malauguratamente con l'esser etichettata in questo o quel modo, ella sia totalmente Omosessuale Omoromantica; com'è chiaro intuire, non ha mai intrattenuto una relazione con nessuno, né col proprio sesso né tanto meno con quello opposto, risulta per tanto estremamente inesperta riguardo argomenti del genere: nonostante ciò, è totalmente disponibile ad intraprendere un rapporto -che sia in ambito sessuale e/o romantico, le è indifferente- con qualcuno
Lunie__ Spero vada bene!
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