Damn
Nome: Eistir (risulta esser la traduzione dell'italiano "Ester": esso continua il nome ebraico "אֶסְתֵר" ["'Ester"], portato dalla protagonista dell'omonimo libro biblico, Ester, ragazza ebrea che diviene sposa del re di Babilonia. Generalmente, il nome "Ester" è considerato un derivato del nome di "Ištar", la dea babilonese conosciuta dagli ebrei come "עַשְׁתֹרֶת" ["'Ashtoret] la cui etimologia è ignota; ipotesi alternative lo riconducono al persiano "sitareh" ["stella"], nel qual caso avrebbe analogo significato ai nomi "Stella", "Hoshi", "Najm", "Astro", "Ylli", "Csilla" e "Tara".
In Italia il nome è più diffuso al Nord, ed è attestata anche una forma maschile, "Estero", comunque rarissima; le forme inglesi sono usate sin dalla Riforma Protestante. Va notato che i due ipocoristici inglesi "Essie" ed "Hettie" sono condivisi l'uno con "Estelle" e l'altro con "Henrietta"; in maniera abbastanza peculiare, dal nome di una donna così chiamata ["Esther Vanhomrigh"] deriva il nome "Vanessa")
Cognome: L'altisonante, forse spesso confuso per americano, cognome di Eistir corrisponde a "O'Sullivan": "O'Sullivan" (irlandese: "Ó Súilleabháin"), noti anche semplicemente come "Sullivan", furono un clan gaelico irlandese che ha avuto un ruolo prominente in quelle che oggi sono le contee di Cork e Kerry; il cognome è associato alla parte sud-occidentale dell'Irlanda e nacque nella contea di Tipperary prima dell'invasione anglo-normanna. È il terzo cognome più numeroso in Irlanda; a causa dell'emigrazione, è comune anche in Australia, Nord America e in Gran Bretagna.
Gli "O'Sullivans" sono la continuazione medievale e moderna dell'antico sisma "Chaisil" di Cenel Fíngin, essendo discendenti di Fíngen mac Áedo Duib, Re di Cashel o Munster dal seicento al seicentodiciotto, sono quindi considerati di estrazione reale; Fedelmid mac Crimthainn (morto nel ottocentoquarantasette), il celebre re di Munster e quasi alto re d'Irlanda, fu l'ultimo re della linea "Cenel Fíngin"/"O'Sullivan". Più tardi divennero i principi principali sotto i loro parenti stretti la dinastia MacCarthy nel piccolo ma potente Regno di Desmond, successore di Cashel/Munster.
Nazionalità: Come sarà oramai palese, Eistir è di origini irlandesi; bisogna ammettere che è particolarmente legata alla sua patria, al punto da schifare qualsivoglia Paese, eccezion fatta per due o tre stati: è forse una reazione esagerata, la sua? Beh, il fatto che parli quasi costantemente la sua madre lingua pare avvalorare questa tesi.
L'Irlanda (in irlandese "Éire"), è uno stato membro dell'Unione europea, costituito come repubblica indipendente e sovrana, che ricopre approssimativamente cinque sesti dell'omonima isola situata a nord-ovest della costa occidentale dell'Europa; l'unico Stato con cui l'Irlanda confina è il Regno Unito, che mantiene la sovranità sul rimanente sesto dell'isola, conosciuto come Irlanda del Nord, comprendente sei delle nove contee della provincia storica dell'Ulster.
Lo Stato, inizialmente "Stato Libero d'Irlanda", è stato fondato il sei dicembre millenovecebtoventi come un dominion all'interno dell'Impero Britannico a seguito del trattato anglo-irlandese, che ha concluso la guerra d'indipendenza irlandese; ha guadagnato una maggiore sovranità attraverso lo Statuto di "Westminster" del millenovecentotrenta e con la crisi seguita all'abdicazione di Edoardo VIII nel trentasei.
Una nuova Costituzione venne introdotta nel trentasette, costituendo l'Irlanda come uno Stato completamente sovrano; l'ultimo legame formale con il Regno Unito è stato interrotto nel millenovecentoquarantanove quando l'Oireachtas (il parlamento nazionale) ha approvato il "Republic of Ireland Act", dichiarando l'Irlanda una repubblica, di conseguenza, l'Irlanda ha lasciato il "Commonwealth" britannico.
Durante il governo britannico e l'indipendenza iniziale, l'Irlanda era uno dei Paesi più poveri in Europa occidentale con un forte flusso emigratorio: l'economia protezionista è stata aperta alla fine degli anni cinquanta e nel millenovecentosettanta l'Irlanda entrò nell'Unione europea; negli anni ottanta una crisi economica ha portato l'Irlanda ad avviare riforme economiche su larga scala contribuendo nuovamente a una forte emigrazione. La rapida crescita dell'economia irlandese nel corso del millenovecentonovanta le è valso il nome di "Tigre celtica", durato fino alla crisi finanziaria globale del duemilasette.
L'Irlanda è classificata dal "Press Freedom Index" tra i primi posti per la libertà di stampa e per libertà economica; raggiunge anche una buona posizione per quanto concerne il suo sistema d'istruzione, la libertà politica e la democrazia. L'Irlanda è membro dell'OCSE, dell'Organizzazione Mondiale del Commercio e dell'ONU.
Età: L'età di Eistir? Quanta maleducazione! Non si chiede l'età ad una donna, suvvia! Quanto le si potrebbe mai dare, inoltre? Diciannove? Vent'anni? Talvolta anche meno, bisogna esser onesti con noi stessi: come potrebbe mai questa donna dall'apparenza quasi bambinesca essere una ventottenne? È assolutamente impossibile, eppure così "reale"! Ma non vi è da temere, il trauma risulta evitato da molti grazie al suo non parlar mai di tale argomento, principalmente perché non avrebbe senso farlo; a chi potrebbe mai interessare, d'altronde? Perché dovrebbe farlo, soprattutto?
Aspetto fisico:
Beh, insomma...Non vi è assolutamente niente da aggiungere riguardo alla sua età, se non che sembra esser passata indenne sotto il peso degli anni, che a loro volta le sono scivolati placidamente sulle spalle: sarebbe stupido soffermarci ancora su una tematica tanto futile, no? È decisamente meglio lasciar Eistir nella sua eterea bellezza, magari ammirandola senza porsi troppe domande: un fascino simile non merita altro se non la più totale attenzione di taluno; perché sì, negarlo è semplicemente un'idiozia: ella è una donna coi fiocchi e i contro fiocchi, per non esser volgare, sarebbe impossibile non rimanere ammaliati da lei.
Il viso delicato, fanciullesco, sarebbe paragonabile a quella di una splendida bambola di porcellana, dai tratti fini quanto estremamente sfuggenti, cosa esaltata dal candore immacolato della pelle nivea, deliziosamente arrossata all'altezza degli zigomi poco scolpiti; il naso piccolo, dai setto stretto, è perfettamente diritto per quanto vagamente a patata mentre le morbide e carnose labbra sono di un sublime quanto invitante rosso: è impossibile resistere a un colorito del genere, tanto vermiglio con malizioso.
I grandi, grandissimi occhi, potrebbero esser definiti come quello di un dolce cerbiatto, per quanto una nota di velata furbizia sia perfettamente celata dietro lo sguardo dall'involontaria innocenza: le sue iridi, quelle iridi tanto ammalianti, che sarebbero in grado di scavarti fin dentro l'anima, sono dei rubini fatti "bulbi oculari", talmente profondi da poter esser scambiate per sangue; una folta cascata color inchiostro scende in perfetti e soffici lisci fino ai fianchi, incorniciandole amabilmente il visino angelico: perché negarlo, per Eistir i suoi capelli sono quasi un vanto, per quanto spesso ciò non risulti! Estremamente curati, non ci vuole un genio affinché essi vengano definiti "seta", dal taglio talmente simmetrico che quasi risulta irreale.
La sua corporatura è esile, tutt'altro che robusta, motivo per la quale viene spesso erroneamente etichettata come "gracile", "sensibile" o addirittura "troppo delicata", bisognosa di protezione oserei dire: il suo fisico snello, slanciato, è ben più atletico e sinuoso di quanto possa mai venir considerato a primo impatto, dall'eleganza non indifferente; la sua forma tendenzialmente a clessidra esalta le amabili curve femminili, deliziosamente generose, per quanto difficilmente possano risultare "volgari". Per finire, forse unica sua pecca fisica, Eistir non spicca in altezza, per sua sfortuna, sfiorando a stento il metro e cinquantotto.
Carattere: (Non posso farcela, fa troppo male leggere cose del genere:
You're a mess,
Tangles with your confidence,
You think you haven't sinned;
Well, you're unstoppable,
Your walls are impassible,
Oh!
I think you are better off looking
Alone;
The boys that chase you hips
Can just go find their way home
And at the end of the day,
You think to yourself,
"My body isn't proud of me
And so are the shells".
Tell me, I can change
Tell me, I can change...
Well, I know you're laying back,
Contemplating your own death,
Well, just look at what you've done:
Don't you dare forget the sun, love!
[Don't forget]
Cold withe walls
Keep you from you panic,
You just wanna stab again;
I can't believe it's
Half.
This.
Hard:
You never knew you mind was dark.
No!
I think you are better off looking
Alone;
The boys that chase you hips
Can just go find their way home.
You can dig so deep for scars,
You never know you mind was dark!
Come on an breath with me!
[Oh!]
Breath with me!
[Oh!]
Well, I know you're laying back,
Contemplating your own death,
Well, just look at what you've done:
Don't you dare forget the sun, love!
You look down on me,
So casually,
In everything: I know!
You look down on me,
But not right on me;
Did I wreck this broken home?
Dear diary,
Life is trying me.
Can I get a sign?
Or a two of mind,
A piece of mind.
Oh, can I get a sign?
[A sign?]
Can I get a sign...?
Well, I know you're laying back,
Contemplating your own death,
Well, just look at what you've done:
Don't you dare forget the sun, love!
You look down on me,
So casually,
In everything: I know!
You look down on me,
But not right on me;
It is plain to see that!
Life is trying me!
Life is trying me!
Life is trying...
Can I think of something?
Gotta think of something!)
Storia: (Quanta crudeltà:
Once upon a time in a land far away,
There lived a little boy
And he drank all day;
Friends called him "stupid"
And his brothers called him "gay".
Emptied all the bottles,
'Til the pain went away:
Whiskey was his friend,
He didn't have another.
Vicodin his vice,
His real and only lover ;
[Yup]
Smoked a pack or two,
It never was a problem,
Popped a pill or two,
They really made him blossom.
[Yup]
Take a sip,
Take a sip,
Take a sip
And a trip,
And a trip,
And a trip;
And I'm like:
When you bitch,
When you bitch,
When you bitch,
Counterfeit hypocrite: holy shit!
Once upon a time in a land far away,
There lived a little boy
And he cried all day;
Playboy bunny magazines
Would never get him laid
He downed another bottle ,
'Til the pain went away.
Whiskey was his friend,
He didn't have another!
Vicodin his vice,
His real and only lover;
[Yup]
Smoked a pack or two,
It never was a problem,
Popped a pill or two,
They really made him blossom.
[Yup]
Take a sip,
Take a sip,
Take a sip
And a trip,
And a trip,
And a trip;
And I'm like:
When you bitch,
When you bitch,
When you bitch
Counterfeit hypocrite: holy shit!
Take a sip,
Take a sip,
Take a sip
And a trip,
And a trip,
And a trip;
And I'm like:
When you bitch,
When you bitch,
When you bitch,
Counterfeit hypocrite: holy shit!
Everybody gets high,
Why the hell can't I?
Everybody gets high,
Why the hell can't I?
Everybody gets high,
Why the hell can't I?
Everybody gets high,
Why the hell can't I?!
Take a sip,
Take a sip,
Take a sip
And a trip,
And a trip,
And a trip;
And I'm like:
When you bitch,
When you bitch,
When you bitch,
Counterfeit hypocrite: holy shit!
Everybody gets high,
Why the hell can't I?
Everybody gets high,
Why the hell can't I?
Everybody gets high,
Why the hell can't I?
Everybody gets high,
Why the hell can't I?!)
Abbigliamento: L'abbigliamento di Eistir? Davvero? Quanta frivolezza, suvvia! Come potrebbe mai vestirsi, l'irlandese? A stento sarebbe in grado di descriverlo lei in primis, onestamente: il motivo? Indossa letteralmente le prime cose che le capitano a tiro, fortunatamente non rischiando quasi mai il commettere uno scempio nei confronti della moda grazie alla somiglianza del suoi vestiario; grandi quanto vecchie felpe nere o eventualmente grigie, pantaloni che stentano a non abbassarsi a causa della loro taglia un tantino "gigante" rispetto al fisico della donna e logori anfibi più che sfruttati sono i suoi vestiti standard per lei
Altro:
~ Sin dalla più tenera infanzia le è stato insegnato a suonare la chitarra elettrica: sono anni, infatti, che ella possiede una splendida chitarra, appartenuta in precedenza a qualcuno che le era particolarmente caro; la sua Fender Stratocaster è di una tipica tonalità "rosso mezzanotte", tanto vecchia quanto estremamente ben tenuta, non permette a nessuno di toccarla.
La Fender Stratocaster, informalmente anche "Strat" o, in Italia, "Strato", è una chitarra elettrica solid-body (priva di cassa armonica) ideata da Leo Fender negli anni cinquanta e tuttora prodotta dalla "Fender Musical Instruments Corporation"; assieme alla Gibson Les Paul è considerata la chitarra elettrica per antonomasia, per la sua popolarità e la sua diffusione, come per l'influenza esercitata sul panorama musicale e sull'immaginario collettivo.
Ideata e realizzata da Leo Fender nel millenovecentocinquanta, con la collaborazione di Freddie Tavares, Rex Gallion e Bill Carson, la Fender Stratocaster è tuttora commercializzata senza differenze sostanziali rispetto al modello originale; nelle intenzioni di Fender, alla base della creazione di una nuova linea di chitarre che affiancasse il successo del modello "Telecaster", c'era l'aspirazione a realizzare una chitarra che introducesse innovazioni sia di carattere tecnico -fra le quali un maggior numero di pick-up e l'introduzione della leva del vibrato-, sia di carattere progettuale, l'abbandono della tradizionale forma della chitarra verso soluzioni più ergonomiche.
Il risultato è un progetto rivoluzionario: grazie alla forma innovativa, alla leggerezza dello strumento e alla maggiore facilità ad accedere alle note più acute della tastiera dovuta alla particolare forma scavata della spalla, la Stratocaster è considerata la più evoluta fra le chitarre elettriche dell'epoca; il montaggio di una leva vibrato di nuova concezione integrata nel corpo della chitarra ha permesso di sfruttare originali effetti sonori, mantenendo un notevole "sustain". Inoltre, la nuova concezione del ponte con sellette regolabili per lunghezza ed altezza delle corde permette una regolazione accurata dello strumento.
Una ricerca attenta fu eseguita nella disposizione dei pick-up, piazzando i due superiori perpendicolarmente alle corde, mentre quello al ponte presenta un'angolazione di circa venti gradi in grado di enfatizzare i toni alti; i primi pickup ad essere stati utilizzati furono in "Alnico 3", ma già alla fine degli anni cinquanta vennero sostituiti da quelli in Alnico "5". Le modifiche immediatamente successive furono suggerite dai musicisti dell'epoca, che, spostando il selettore in posizione intermedia si accorsero che ne nasceva un suono nasale particolarmente interessante (tipico di due pick-up in parallelo); in seguito alle numerose segnalazioni la Fender nel millenovecentosettantasette sostituì il selettore a tre posizioni con uno a cinque posizioni che permette, in maniera semplice, di utilizzare anche due pick-up contemporaneamente: questa è, in pratica, l'unica modifica tecnica considerevole al modello originale.
La prima Stratocaster su base commerciale è stata prodotta il quindici maggio degli anni cinquanta; tra le Fender Stratocaster di questo periodo è importante ricordare la "Hard-Tail" ovvero il primo prototipo della Stratocaster a ponte fisso, senza tremolo, progettato in circa venti esemplari che divenne poi di serie in produzione limitata da fine marzo millenovecentocinquantacinque.
Il successo della Stratocaster andò sempre crescendo, almeno fino alla fine degli anni sessanta, quando l'impatto della "CBS", che acquistò la Fender il cinque gennaio del millenovecentosessantacinque, divenne evidente; furono molte le modifiche che gradualmente vennero apportate dalla multinazionale sulla chitarra per velocizzarne la produttività a scapito spesso della qualità: il palettone, il corpo meno sagomato o il "Tilt-neck" con giunzione del manico a tre viti. Ma di sicuro quelle che contribuirono in modo maggiormente al "declino" della Stratocaster furono l'utilizzo di un nuovo ponte scadente in metallo pressofuso e le nuove vernici in poliestere.
A tutt'oggi la Fender Stratocaster rappresenta grazie alle sue peculiarità un punto di riferimento nel sound delle chitarre elettriche grazie alle scelte di Leo Fender tutte orientate a favorire un suono più squillante, come i pick-up a bobina singola e l'utilizzo di legni che enfatizzano le sonorità acute, contrariamente ai suoni più bassi e profondi tipici delle chitarre Gibson; questo orientamento verso sonorità più brillanti nacque comunque anni prima, quando Leo Fender nel millenovecentoquarantotto creò la prima chitarra elettrica "solid body" di produzione industriale (alcuni esperimenti erano stati condotti da altri liutai, ma mai messi in vendita), ovvero la "Fender Broadcaster", successivamente evolutasi nei modelli Esquire, a singolo pick-up e Telecaster a due pick-up.
Nel duemilasei, da una collaborazione tra Fender e la nota casa giapponese "Roland", è infine nata la "Stratocaster VG" che unisce alla classica tecnica costruttiva dei modelli "USA-made", la versatilità del sistema di sintesi Roland (suoni campionati di vari modelli Fender, accordature non tradizionali, effetto dodici corde) pilotata da un pick-up esafonico connesso ad una complessa parte elettronica alimentata da una batteria "9v"; esteticamente la si riconosce per la presenza di una quarta manopola, un led blu indicante l'accensione dello strumento ed il pick-up esafonico a ridosso del ponte;
~ Sono anni, oramai, che ella pratica la "kickboxing"; è possibile definirla come "un'esperta" in quel campo, per quanto difficilmente inizi a parlare di tale sport: a chi potrebbe mai interessare? E perché mai dovrebbe, eventualmente, insegnare a qualcuno questa o quell'altra tecnica?
La kickboxing è nata in Giappone negli anni sessanta: in quel periodo le uniche forme di combattimento a contatto pieno erano il "full contact karate", il "muay thai" thailandese, il "Sambo" russo, il "taekwondo" coreano, il "karate contact" ed il "sanda" cinese; i giapponesi iniziarono a organizzare gare di karate a contatto pieno ("karate full contact"): questo genere di combattimenti stava acquisendo interesse sempre maggiore finché negli anni settanta, alcuni maestri di arti marziali provarono a sperimentare una nuova formula unendo le tecniche di pugno del pugilato alle tecniche di calcio del karate e nacque così il "Full Contact Karate".
Tuttavia vi fu una certa confusione dei nomi e degli stili, anche in virtù del fatto che nel Full Contact Karate si colpisce con i calci, dal busto in su, mentre nella kickboxing giapponese si potevano dare calci anche alle gambe; a cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta con il termine "kickboxing" spopolò negli Stati Uniti una forma di full contact karate dove gli atleti vestivano dei lunghi e larghi pantaloni e delle apposite scarpe, ed inizialmente era vietato colpire con calci portati sotto la cintura; tra i più importanti enti ed organizzazioni vi erano "WKA" ed "ISKA".
Successivamente, sempre in Giappone, nel millenovecentonovanta venne organizzato un torneo chiamato "K-1", in cui "K" sta per "Karate", "Kempo" e "Kickboxing": in questo torneo le regole sono quelle della kickboxing, ma sono valide anche le ginocchiate senza presa e i pugni saltati e girati; lo scopo era mettere sullo stesso ring atleti di diverse arti marziali e sport da combattimento e che avesse un regolamento sportivo che permetteva loro di confrontarsi. Visti i capitali elevatissimi e l'entusiasmo enorme dei giapponesi, in questi avvenimenti, il K-1 (diviso in due tornei: il "K-1 World Grand Prix", riservato ai pesi massimi e il "K-1 MAX", riservato alla categoria dei pesi medi) divenne il più importante torneo al mondo.
Il termine "K-1" ha assunto attualmente l'accezione di uno sport da combattimento a sé stante, benché vi partecipano atleti provenienti dal "muay thai", dalla kickboxing o da altri sport simili; il regolamento del torneo è chiamato "K-1 Style"
Orientamento sessuale: Onestamente, perché mai dovrebbe avere una risposta ad un quesito simile, tanto futile quanto stupido? Non ha mai provato alcun interesse nel definirsi in questo o quel modo, per affibbiarsi milioni di etichette differenti; a stento è a conoscenza della bisessualità, suvvia! Questo non è assolutamente un argomento adatto a lei, che a stento si sarà posta una o due domande di ben poco conto su ciò: vive bene così, nella sua "ignoranza", d'altronde non ha bisogno di esser consapevole di cosa vorrebbe nelle proprie mutande per esser felice, mi pare ovvio; è dunque, se proprio ci si tiene a darle un'etichetta, definibile come "Queer": esso è per l'appunto un termine ombrello, principalmente usato da chi non è interessato ad identificarsi in un orientamento sessuale preciso o non è certo di cosa potrebbe "essere". È, inoltre, disponibile ad una relazione
-FireRed Spero vada bene!
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