"Da grande Trash, derivano grandi trashate"


Nome: Benjamin (versione inglese e norvegese del nome italiano "Beniamino": esso è un nome maschile che deriva dall'ebraico "Benjámin", dal significato di "figlio della destra, prediletto"; nella tradizione biblica egli è l'ultimo figlio di Giacobbe, colui che la moglie Rachele ha dato alla luce poco prima di morire)  Elijah (versione inglese del nome italiano "Elia", esso è principalmente adottato nella Riforma Protestante; il nome "Elia" deriva dal nome ebraico "Eliyyahu" composto dalla parola "El" il cui significato è “Dio” e dal termine "Yah" [forma abbreviata di "Yhwh"]. Il suo significato è dunque: “il vero dio è Yahvé”, traducibile anche con “Dio è il mio Signore”)

Cognome: Il cognome di Benjamin corrisponde ad "Halvorsen", di larga diffusione nei pressi della Norvegia, Paese natia della giovane.
La Norvegia, ufficialmente "Regno di Norvegia" ("Kongeriket Norge" in bokmål; "Kongeriket Noreg" in nynorsk), è uno Stato monarchico di tipo costituzionale dell'Europa settentrionale; la sua popolazione si aggira intorno ai cinquemilioni di abitanti e non fa parte dell'Unione europea. Il territorio ha una superficie di 385 199 km² ed è compreso in maggioranza nella penisola scandinava, fino a estendersi alle isole Svalbard (in prossimità del polo nord), all'isola di Jan Mayen (al largo delle coste groenlandesi) e all'isola Bouvet, vicina all'Antartide, ma non rientrante nel trattato Antartico; sono rivendicati anche i territori antartici della Terra della regina Maud e dell'isola Pietro I.
La Norvegia confina a est con la Svezia e a nord-est con la Finlandia e con la Russia, mentre a sud lo Skagerrak la separa dalla Danimarca; l'estesa costa norvegese, che si affaccia sull'oceano Atlantico e sul mare di Barents, è incisa da fiordi famosi in tutto il mondo. Le isole Svalbard e quella di Jan Mayen sono classificate al penultimo posto nella lista degli stati per densità di popolazione in ordine decrescente.
La storia della Norvegia ha inizio con i grandi mutamenti geologici e le ere glaciali che diedero vita ai celebri fiordi norvegesi: fu proprio in questo ambiente proibitivo che giunsero dalla Siberia i primi abitanti del Paese, ovvero gli antenati degli odierni sami: tuttavia, la storia norvegese è profondamente segnata dalla dominazione vichinga, che si estese ben presto in tutta l'area settentrionale dell'oceano Atlantico, gettando ombre e terrore anche sul mar Mediterraneo. Di grande importanza è la storia della Norvegia, che per secoli subì la dominazione della Danimarca e della Svezia; prima la costituzione ottenuta nel milleottocentodieci −quando il Paese passò dalla dominazione danese a quella svedese− e poi l'indipendenza dalla Svezia nel millenovecento hanno contribuito a creare un forte orgoglio nazionale tuttora esistente.
La nuova Norvegia indipendente (con Oslo come capitale) presentava condizioni di vita estremamente misere che costrinsero molti norvegesi all'emigrazione e a ciò si aggiunse anche la difficilissima esperienza della seconda guerra mondiale segnata dall'occupazione tedesca; nei decenni successivi la Norvegia è passata dall'essere una società rurale a una società industriale urbanizzata: la svolta è arrivata alla fine degli anni sessanta con la scoperta del petrolio e del gas naturale, che in breve tempo ha reso la Norvegia uno degli Stati più ricchi del mondo.

Età: Che dire...Ad un primo impatto, risulta difficile anche comprendere la reale identità di genere della giovane, figuriamoci la sua età!
È infatti piuttosto complicato riuscire ad indovinare ciò, persino lei ne è perfettamente a conoscenza: i suoi anni sembrano oscillare costantemente tra i quindici ed i venti, senza mai soffermarsi su nessuno di essi; il suo aspetto giovanile risulta a tratti fin troppo severo, serio, per esser realmente quello di una quindicenne, ma la totale assenza della più minima ruga porta a diminuire drasticamente l'età affibiatale: in realtà, la giovane sembra esser prossima al compimento dei diciannove anni

Aspetto fisico:

Che dire...Beh, la premessa fatta sulla sua età non è certamente campata in aria: sembra esser "bloccata in una goccia d'ambra", per così dire, risulta quasi esser impossibilitata dall'invecchiare; il suo aspetto trae certamente in inganno, specialmente contando la sua apparenza né prettamente maschile né femminile, seppur ciò esalti solo l'inusuale ed austera bellezza che possiede, contornata da un'aura di fascino non indifferente.
Il volto delicato, armonioso, dai tratti estremamente androgeni quanto fanciulleschi risultano distanti, "inafferabili" quasi, appare stranamente severe, fin troppo per una ragazza della sua età, cosa esaltata dalla nivea pelle mortalmente pallida; il naso piccolo, dal setto stretto, presenta una punta graziosamente all'insù mentre le morbide labbra dalla forma perfettamente a cuore sono medio-carnose, di un sublime roseo pallido, sulla quale risalta una vistosa cicatrice verticale, ancora rossastra nonostante i numerosi anni trascorsi dalla sua "creazione".
I grandi occhi dal taglio tipicamente occidentale paiono quasi felini, seppur spesso vengano erroneamente paragonati a quelli di un'amabile cerbiatto, seppur essi siano circondati da un lieve alone rossastro, causato dal poco sonno: peccato che di dolce il suo sguardo abbia ben poco, cosa esaltata dal color ebano delle sue iridi, talmente scuro da esser impossibile distinguere la pupilla; i corti capelli scendono setosamente e scompigliati intorno al visino angelico, incorniciandoglielo alla perfezione con la loro tonalità inchiostro.
La sua corporatura risulta esile, ben più atletica e "soda" di quanto possa apparire a primo impatto: il suo fisico sinuoso è dotato di una silenziosa eleganza a dir poco ammaliante, cosa che tende a farla apparire quasi come "pura", ma ciò contrasta con la maliziosa forma a clessidra che tende ad avere; le sue forme non sono generose, spesso paiono talvolta inesistenti, per quanto esse siano paragonabili a quelle di una ragazzina in piena fase di sviluppo. Per finire, sfortunatamente, non spicca nemmeno in altezza, sfiorando a stento il metro e sessanta.

Carattere: (Well...
Fake faces hiding everywhere:
Made up,
Makeup,
Made up stares;
To hide their stolen air:
Don't look too close,
Don't you dare.
Stupid seems to be in the air,
In the air,
Everywhere.
Blameless
I'll shatter through the glare:
Make it,
Take it,
They won't share.
I can't fake it,
I'll just make it on my own.
[On my own]
I can't blame them,
I'll just maim them on my throne.
[On my throne]
I can't fake it
I'll just make it on my own.
[On my own]
I can't blame them,
I just got to get to my throne.
I am the latest colors,
I sing the newest songs;
I read all the lyrics,
So I can sing along.
I am the latest colors,
I stand above my throne;
Waiting for an invite
To never come along.
I am the latest colors,
I sing the newest songs;
I read all the lyrics,
So I can sing along.
I am the latest colors,
I hate the newest songs;
I can't stand the lyrics,
I'd never sing along.
I'll never sing along
I'll never sing along
I'll never sing along.
Trade places,
Staggered truth or dare;
Only ask it if you care.
Trace back to all the milionaries;
Snake oli traiders,
No one shares.
Soulless and stealing what they dare;
Hold your deck to your chest.
Faceless nobody is your friend;
Make it,
Take it,
They won't share.
I can't fake it,
I'll just make it on my own.
[On my own]
I can't blame them,
I'll just maim them on my throne.
[On my throne]
I can't fake it
I'll just make it on my own.
[On my own]
I can't blame them,
I just got to get to my throne.
I am the latest colors,
I sing the newest songs;
I read all the lyrics,
So I can sing along.
I am the latest colors,
I hate the newest songs;
can't stand the lyrics,
I'd never sing along.
I'll never sing along
I'll never sing along
I'll never sing along.
[On my own]
[On my throne]
[On my own]
[Get to my throne]
I am the latest colors,
I sing the newest songs;
I read all the lyrics,
So I can sing along.
I am the latest colors,
I stand above my throne;
Worthing for an invite
To never come along
I am the latest colors,
I sing the newest songs;
I read all the lyrics,
So I can sing along.
I am the latest colors,
I hate the newest songs;
I can't stand the lyrics,
I'd never sing along.
I can't fake it,
I'll just make it on my own
[I'll never sing along]
I can't blame them,
I'll just maim them on my throne
[I'll never sing along]
I can't fake it,
I'll just make it on my own
[I'll never sing along]
I can't blame them,
I just got to get to my throne.
Get to my throne)

Abbigliamento: Come si può ben intuire dal suo aspetto, Benjamin tende a non prendersi cura del proprio aspetto esteriore, ritenendo ciò a dir poco una perdita di tempo: è questo uno dei motivi per la quale si veste letteralmente con la prima cosa che le capita a tiro -fortunatamente evitando obbrobri grazie ai colori scuri e privi di oscenità come pizzi e fantasie che i suoi capi di vestiario presentano-; i suoi pochi vestiti risultano dunque piuttosto logori, malandati spesso, e questo è ciò che più piace alla donna. Ella tende ad indossare abiti prettamente maschili, dalla grandezza esagerata, al punto da ritrovarsi fin troppe volte a sollevarsi i larghi pantaloni; tali vestiti spiccano per il loro esser prettamente neri, con qualche rara eccezione per dei vecchi e lunghi cappotti castani, arrivando costantemente a sembrare una delinquente o un ragazzo di strada.
Ciò che tuttavia risalta maggiormente all'occhio sono i morbidi guanti neri privi di dita che ella indossa costantemente: sembra non separarsene mai, essendo questi a tutti gli effetti un caro "ricordo" che conserva con morbosa gelosia

Altro:
~Sono, ormai, che ella pratica la kickboxing, e si può tranquillamente che ella sia un vero prodigio in tale attività, specialmente grazie alla sua scarsa sensibilità al dolore.
La kickboxing è nata in Giappone negli anni sessanta: in quel periodo le uniche forme di combattimento a contatto pieno erano il "full contact karate", il "muay thai" thailandese, il "Sambo" russo, il "taekwondo" coreano, il "karate contact" ed il "sanda" cinese.
I giapponesi iniziarono a organizzare gare di karate a contatto pieno (karate full contact): questo genere di combattimenti stava acquisendo interesse sempre maggiore finché negli anni '70, alcuni maestri di arti marziali provarono a sperimentare una nuova formula unendo le tecniche di pugno del pugilato alle tecniche di calcio del karate e nacque così il "Full Contact Karate".
Tuttavia vi fu una certa confusione dei nomi e degli stili, anche in virtù del fatto che nel Full Contact Karate si colpisce con i calci, dal busto in su, mentre nella kickboxing giapponese si potevano dare calci anche alle gambe.
A cavallo tra gli anni ottanta e gli anni novanta con il termine kickboxing spopolò negli Stati Uniti una forma di full contact karate dove gli atleti vestivano dei lunghi e larghi pantaloni e delle apposite scarpe, ed inizialmente era vietato colpire con calci portati sotto la cintura; tra i più importanti enti ed organizzazioni vi erano "WKA" ed "ISKA".
Successivamente, sempre in Giappone, nel 1993, venne organizzato un torneo chiamato K-1, in cui "K" sta per Karate, Kempo e Kickboxing; in questo torneo le regole sono quelle della kickboxing, ma sono valide anche le ginocchiate senza presa e i pugni saltati e girati: lo scopo era mettere sullo stesso ring atleti di diverse arti marziali e sport da combattimento e che avesse un regolamento sportivo che permetteva loro di confrontarsi. Visti i capitali elevatissimi e l'entusiasmo enorme dei giapponesi, in questi avvenimenti, il K-1 (diviso in due tornei: il K-1 World Grand Prix, riservato ai pesi massimi e il K-1 MAX, riservato alla categoria dei pesi medi) divenne il più importante torneo al mondo.
Il termine "K-1" ha assunto attualmente l'accezione di uno sport da combattimento a sé stante, benché vi partecipano atleti provenienti dal muay thai, dalla kickboxing o da altri sport simili; il regolamento del torneo è chiamato K-1 Style;
~Per quanto esso sia uno strumento ben poco noto e a dir poco sottovalutato, ella sin dalla più tenera infanzia ha imparato a suonare l'arpa.
L'arpa (dal latino tardo "harpa", di origine germanica) è uno strumento musicale cordofono a pizzico.
Per quello che riguarda la musica popolare e tradizionale, molte culture e geografie hanno tra i propri strumenti qualche variante di arpa: si ha così l'arpa celtica, le varie arpe africane, indiane, ed altre ancora; in ambito occidentale, invece,  il termine "arpa" non altrimenti specificato si riferisce quasi sempre all'arpa da concerto a pedali, della quale esistono varianti acustiche ed elettriche.
L'arpa da concerto a pedali è dotata di quarantasei-quarantasette corde tese tra la cassa di risonanza e una mensola detta "modiglione", con un'estensione di sei ottave e mezzo e intonata in "do" bemolle maggiore; i suoni estranei a questa tonalità si possono ottenere agendo su sette pedali a doppia tacca: ogni corda è in grado di produrre tre note diverse ed è possibile costruire una scala cromatica.
L'arpa ha un'origine antichissima: deriva dal cosiddetto "arco musicale": i primi ad avere in uso l'arpa furono i Sumeri nel III millennio a.C.; le raffigurazioni sui monumenti risalenti all'Antico Regno, descrivono strumenti di media grandezza, alti circa un metro, forniti di sei od otto corde, formati grazie ad un fusto di legno arcuato, aventi l'estremità inferiore a forma di losanga, parzialmente concava e convessa, mentre il suonatore appare accosciato o inginocchiato.
Nelle epoche successive, ad esempio nel Medio Regno, lo strumento assume dimensioni più grandi ed il suonatore viene raffigurato in piedi, la cassa sonora appare più ampia ed anche il numero di corde sale fino a venti; se ne conserva un esemplare che è stato datato circa al duemilasettecento a.C. ritrovato a Ur -nell'odierno Iraq- da sir Leonard Woolley. L'arpa di cui parliamo era curvilinea e viene ancora costruita in Africa.
Presso gli Egizi e gli Assiri venivano costruite arpe di varia foggia ed aventi un numero tra loro differente di corde (sembra che se ne avessero fino a ventidue); l'uso dell'arpa era anche conosciuto dal popolo ebraico mentre fu disdegnato dai Greci e dai Romani a tutto vantaggio della lira e della cetra.
L'arpa ricomparve in Europa, durante il IV secolo, presso le popolazioni nordiche (in particolare irlandesi ed anglosassoni) e da lì si diffuse nel resto del continente dove venne particolarmente usata nel genere musicale del Minnesang nel XII secolo; dal IX secolo al XIV secolo l'arpa in Irlanda fu usata dai cantori girovaghi.
L'arpa divenne molto comune nel XIV secolo come accompagnamento per i canti o le danze.
Questo strumento ha subito notevoli modifiche nell'arco dei secoli: Michael Praetorius, nel milleseicentoventi descriveva i tre tipi di archi diffusi al suo tempo -l'arpa comune, di ventiquattro corde diatoniche, avente un'estensione da fa a la; l'arpa irlandese, di quarantatrè corde, da "do" a "mi" e l'arpa doppia, cromatica, di cinque ottave, "do - do"-.
A partire dall'inizio del XVII secolo fu utilizzata per la realizzazione del basso continuo, in particolare nell'accompagnamento del canto, e fu quindi inserita immediatamente nel gruppo strumentale utilizzato nelle prime opere; nel milleseicentosette Monteverdi le dedicò un ruolo solistico nell'Orfeo, dove simboleggia la lira suonata da Orfeo.
Proprio in questo secolo furono effettuati vari tentativi per estendere le possibilità esecutive dell'arpa: dapprima fu fatto il tentativo di ridurre le arpe a due tipi di accordature; Antonio Stachio aggiunse cinque corde per ciascuna ottava e quindi estese la gamma dell'arpa a sei ottave più due note. Patrini realizzò un'arpa doppia, in cui una fila di corde emetteva i toni della scala diatonica, mentre l'altra i semitoni intermedi. Solamente negli anni venti del settecento, il costruttore bavarese Hochbrucker inserì i pedali, prima quattro e poi sette, azionanti una serie di leve collegate ai piroli delle corde; alla pressione del pedale corrispondeva una maggiore tensione della corda, equivalente al rialzo di un semitono.
Con l'aggiunta di varie modifiche tecniche l'arpa conquistò secoli e Paesi; la scuola d'arpa fu particolarmente brillante nella seconda metà del XVIII secolo in Francia, dove furono fabbricate arpe decorate in modo sfarzoso, alcune delle quali sono ancora conservate presso il Museo del Conservatorio di Parigi, il Museo della Scienza e della Tecnica di Monaco, il Museo dell'arpa Victor Salvi di Piasco ("CN"). Furono due liutai parigini, i Cousineau, negli anni sessanta del settecento, a perfezionare il meccanismo dei pedali, applicando il sistema a uncinetto, che si rivelò molto più pratico dei precedenti e che si basava sull'azione del pedale su un tirante che - tramite una serie di leve - esercitava un'azione di attrazione sugli uncinetti e grazie a questi ultimi la corda veniva trascinata sui capotasti supplementari.
Nel Regno di Napoli, Giuseppe Antonini riportò la testimonianza di un visitatore che, intorno al millesettecentoquarantacinque narrò la presenza di suonatori dello strumento a Viggiano, in provincia di Potenza; il viggianese Vincenzo Bellizia, considerato dal contemporaneo Francesco De Bourcard come «valentissimo costruttore d'arpe», fu uno dei primi artigiani a produrre arpe meccaniche nel reame partenopeo e, per i suoi meriti musicali, fu premiato dal Real Istituto di Incoraggiamento con una medaglia d'argento.
Nicolas Bochsa fu uno dei più grandi arpisti del XIX secolo così come il suo allievo Elias Parish Alvars

Quanti/e ragazzi/e ha "deflorato": Innanzitutto, passami il termine, ma dubito che "sverginato" esista realmente; Benjamin, in realtà, non ha mai "deflorato" nessuno, ma anche lo avesse fatto, certamente non ne parlerebbe con qualcuno.
Per quanto spesso possa risultare sessualmente disinibita, la disgusta sentire i racconti di chicchessia riguardo le persone con cui è andato a letto, perché mai dovrebbe parlarne lei in primis? La gente non sa tenere la bocca chiusa?

Orientamento sessuale: Ad essere onesti, questo è uno degli ennesimi argomenti tabù che la donna non ama trattare: non perché prova disgusto per questo o quell'orientamento sessuale, quanto più perché non le interessa e, nel caso le venisse posta una domanda del genere, non saprebbe come rispondere.
Non si è mai posta quesiti riguardo ciò, perché mai avrebbe dovuto? E se non lo fai, perché dovrebbero farlo gli altri? Questo è certamente qualcosa che, più che irritarla, la schifo oltre l'inverosimile; nonostante ciò, se dovesse venir definita in qualche modo, ella risulterebbe essere Omosessuale Omoromantica Poliamorosa con tendenze Autosessuali -no, non è una qualche diagnosi medica, semplicemente è attratta sia nella sessuale che non da persone del suo stesso sesso, oltre al fatto che vi è la possibilità che ella possa provare interesse romantico per più donne contemporaneamente. Inoltre, potrebbe capitare che ella possa provare anche una lievissima attrazione sessuale nei propri confronti-.

_Figlia_Di_Ade_394 Tremilasettanta parole.
Se non va bene sbrocco

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