Ah, boh
Nome: Benjamin (risulta esser la versione straniera del meno conosciuto italiano "Beniamino": esso deriva dall'ebraico "בִּנְיָמִין"
["Binyamin", "Benjâmîn"], composto da "ben" [o "bin", "figlio di"] e "yamin" ["mano destra", ma anche "sud"]; può quindi essere interpretato sia come "figlio della mano destra" ovvero ["prediletto"] che come "figlio del sud". È un nome di tradizione biblica: nella Genesi, Beniamino è l'ultimo dei dodici figli di Giacobbe [dai quali ebbero origine le dodici tribù di Israele]; sua madre Rachele, prima di morire di parto, lo chiamò "בֶּן־אוֹנִי" ["Ben-'oniy", "figlio del mio dolore"] ma Giacobbe gli cambiò il nome subito dopo [Ge 35:16-19]. Poiché racconto biblico Beniamino era il figlio preferito dal padre, in italiano il sostantivo "beniamino" è passato ad indicare per antonomasia una persona prediletta; nella lingua inglese è usato sin dal Medioevo, allorché venne utilizzato nei misteri, ma la sua diffusione più ampia ha preso il via con la Riforma protestante)
Cognome: Benjamin risponde al non estremamente diffuso cognome di "Steiner"; si potrebbe dunque erroneamente pensare che ella sia originaria della grande Germania, per quanto la giovane tenda a smentire spesso e volentieri queste ostinate convinzioni. Originaria della Svizzera, alla quale parrebbe esser non poco legata -al punto di disprezzare qualsivoglia cultura differisca troppo dalla sua-, sfoggia un accento tipico di quella zona.
La Svizzera (in tedesco "Schweiz", in francese "Suisse" e in romancio "Svizra"), ufficialmente "Confederazione svizzera" ("Schweizerische Eidgenossenschaft", "Confédération suisse", "Confederaziun svizra" e in latino "Confoederatio Helvetica", abbreviata con l'acronimo "CH"), è uno Stato federale dell'Europa centrale, composto da ventisei cantoni autonomi. La Svizzera è un paese alpino senza sbocco al mare, il cui territorio è geograficamente suddiviso tra il massiccio del Giura, l'Altipianoe le Alpi svizzere, e occupa una superficie di oltre quarantunomila -e passa- chilometri quadrati; confina a nord con la Germania, ad est con l'Austria e il Liechtenstein, a sud con l'Italia e ad ovest con la Francia.
Due terzi degli otto milioni di abitanti del paese si concentrano sull'Altipiano, dove si trovano le maggiori città: Zurigo, Ginevra, Basilea, Losanna, Berna, Winterthur, Lucerna e San Gallo; le prime due sono piazze finanziarie internazionali e vengono anche spesso considerate come le città aventi la qualità di vita più elevata al mondo, mentre Berna, come capitale (più propriamente "città federale"), è il centro burocratico e politico della nazione e sempre qui, nel Palazzo Federale ("Bundeshaus" e/o "Palais fédéral"), vi è la sede del Parlamento e del Governo svizzero. Mentre Basilea è il centro dell'Industria farmaceutica svizzera e complessivamente il secondo centro economico del paese dopo Zurigo,3 a Losanna e Lucerna vi sono le sedi della massima istanza giuridica della Confederazione: il Tribunale federale. Altri tribunali della Confederazione si trovano invece a San Gallo e a Bellinzona.
La Svizzera è suddivisa in tre grandi regioni linguistiche e culturali: tedesca, francese, italiana, a cui vanno aggiunte le valli del Canton Grigioni in cui si parla il romancio. Il tedesco, il francese, e l’italiano sono lingue ufficiali e nazionali; il romancio è lingua nazionale dal millenovecebtotrentotto ed è parzialmente lingua ufficiale dal novantasei. Nella Svizzera tedesca viene parlato un insieme di dialetti conosciuti collettivamente come "Schwiizertüütsch" (in svizzero tedesco significa letteralmente “svizzero tedesco”). Alla diversità linguistica si aggiunge quella religiosa con i cantoni protestanti e i cantoni cattolici; gli svizzeri quindi non formano una nazione nel senso di una comune appartenenza etnica, linguistica e religiosa. Il forte senso di appartenenza al Paese si fonda sul percorso storico comune, sulla condivisione dei miti nazionali e dei fondamenti istituzionali (federalismo, democrazia diretta, neutralità), sulla geografia (Alpi) e in parte sull'orgoglio di rappresentare un caso particolare in Europa.
Fino al termine dell'età medievale il territorio attualmente occupato dalla Svizzera non costituiva uno spazio politicamente unitario. Le più antiche tracce della presenza umana sul suolo elvetico risalgono a circa centocinquantamila anni fa, mentre gli insediamenti agricoli più remoti, allo stato attuale delle ricerche archeologiche, sembrano essere quelli di Gächlingen, fatti risalire al cinquemilatrecento avanti Cristo circa; prima della conquista romana, il territorio a sud del Reno era abitato da diverse tribù celtiche. L'insediamento più conosciuto e documentato è quello di La Tène, sul lago di Neuchâtel, che ha dato il nome alla culturadella tarda età del ferro, iniziata intorno al quattrocentocinquanta; nella parte orientale del paese (nell'attuale Canton Grigioni) erano stanziati i Reti, più a sud (nell'attuale Canton Ticino) i Leponzi e gli Insubri. Gran parte dell'Altipiano, tra le Alpi e la catena del Giura, era invece occupato dalla tribù degli Elvezi, la cui sconfitta, nella battaglia di Bibracte, nel cinquantotto avanti Cristo, segnò l'inizio della dominazione romana sul territorio.
La conquista romana venne portata a termine nel quindici avanti Cristo, da Tiberio (destinato a diventare il secondo imperatore romano) e da suo fratello Druso che annetterono all'impero le Alpi (creando la provincia delle Alpi Pennine, corrispondente grossomodo al Vallese); l'area occupata dagli Elvezi fu prima parte dalla provincia della Gallia Belgica quindi della Germania superiore, mentre i territori a est della Linth e dell'Alto Ticino furono integrati nella provincia della Rezia. Le popolazioni celtiche si integrarono velocemente nel mondo culturale romano, adottandone lingua e religione. Tre erano le colonie governate secondo il diritto romano: Augusta Raurica ("Augst", fondata nel quaranta, oggi il principale sito archeologico della Svizzera), Aventicum ("Avenches", che conserva l'anfiteatro del centotrenta dopo Cristo, ed entro le cui mura potevano trovare rifugio oltre 50'000 abitanti) e Colonia Iulia Equestris ("Nyon"). Gli insediamenti erano collegati da un'efficiente rete stradale che innervava l'altipiano da ovest a est; altre strade, varcando le Alpi attraverso sei passi, mettevano in comunicazione l'Altipiano con la Gallia Transpadana e il cuore dell'impero. Alla "pax romana" nelle province misero fine le incursioni delle tribù germaniche; il limes germanico-retico venne abbandonato poco dopo il duecentosessanta dopo Cristo in seguito all'attacco in forze degli Alemanni. Un nuovo confine fortificato venne creato lungo il Reno, ma il territorio fra questo e le Alpi (impoverito dalle incursioni e dalla rinnovata presenza dell'esercito romano) venne abbandonato definitivamente da Roma verso il quattrocento.
La tribù germanica dei Burgundi si insediò nella regione a ovest dell'Aare: adottò la lingua latina e si convertì al cristianesimo, mentre le tribù Alemanne, stabilitesi a est dell'Aare, mantennero usi e costumi germanici; si formò così quel confine linguistico tra francese e tedesco che caratterizza ancora oggi l'Altipiano svizzero. I Reti (o Reto-romanzi, "Rumantsch", poiché latinizzati) vennero progressivamente assimilati, sicché oggi sono presenti solo in alcune vallate dei Grigioni. Tra il cinquecentoundici e il cinqiecentotrentaquattro il Regno dei Burgundi venne conquistato dai Franchi; nel cinquecentotrentanove fu la volta dell'Alemannia. I sovrani Merovingi e Carolingi promossero l'espansione del cristianesimo, sull'Altipiano e nelle valli alpine sorsero numerose abbazie (San Gallo, Einsiedeln, Disentis, San Giovanni, Saint-Maurice d'Agaune): centri religiosi, economici e culturali della civiltà feudale; con il Trattato di Verdun nell'ottocentoquarantatre, che mise fine all'impero di Carlo Magno, il territorio venne nuovamente spartito: il territorio dei Burgundi venne assegnato a Lotario I, quello degli Alemanni a Ludovico il Germanico. Nel milletrentabove, con la conquista del Regno burgundo da parte di Corrado II, tutto il territorio dell'attuale Confederazione si ritrovò riunito nel Sacro Romano Impero; la crisi del sistema feudale fra il Duecento e il Trecento portò a una situazione di endemica conflittualità fra casati nobiliari. Sull'Altipiano dapprima si scontrò la famiglia sveva degli Zähringen (che ebbe la peggio) con quella imperiale degli Hohenstaufen (che perse poi nello scontro con il papato) poi si scontrarono i Savoia e i Kyburg (che si estinsero), finché su tutti trionfarono gli Asburgo, originari dell'Habichtsburg, nell'Argovia.
Età: L'età di Benjamin? Bella domanda, non c'è che dire! È estremamente arduo rispondere ad un quesito simile, se vogliamo essere onesti, talvolta persino lei fatica a farlo! E come darle torto, d'altronde? Pare che il suo "orologio interno", oramai, sia totalmente inesistente e certamente ella non è intenzionata a rimettere a posto la situazione!
Per quanto bizzarro ciò possa apparire ad un occhio esterno, la svizzera ha non poca difficoltà nel comprendere il motivo per la quale gli anni rivestano un ruolo tanto importante nelle vite altrui! Il fatto che sia in realtà prossima al compimento dei venticinque anni -o almeno così parrebbe- non influisce certamente con le giornate di chicchessia!
Aspetto fisico:
Che dire...Il motivo per la quale la sua età desti non poco scalpore è forse fin troppo palese affinché io possa soffermarmici a lungo! Non fraintendiamoci, certamente non appare come una tredicenne, anzi, eppure non pescare un granchio in un argomento simile è forse vagamente impossibile: i suoi anni parrebbero esser disposti in un'ordinata fila che oscilla ininterrottamente dai sedici ai venti; insomma! Dire che sembrerebbe totalmente intaccata dagli anni che si susseguono lentamente uno dietro l'altro è solo un banale eufemismo. Potrebbe quasi sembrare impossibile, per lei, piegarsi al disotto del loro peso sempre più opprimente; tutto ciò che si limita a fare è osservare i danni che questo causa nei volti, nei corpi e nelle menti altrui, oramai insensibile ad esso.
Eppure, nonostante la perplessità che tutto questo scaturisce, è impossibile negare che ella sia effettivamente dotata di un fascino estremamente inusuale quanto particolarmente ammaliante: la sua algida bellezza stenta a rientrare nei canoni comuni, affibbiati a qualunque donna, e forse anche per questo è ancor più interessante; i silenziosi ed eleganti movimenti, poi, simili a quelli di un felinide, potrebbero quasi esser capaci di ipnotizzare.
Il viso piccolo, delicato, sfoggia tratti fanciulleschi quanto androgeni -non a caso è piuttosto facile scambiarla per un ragazzo-, armoniosi nella loro allarmante severità, talmente distanti e sfuggenti da esser non poco difficile immortalarli; la candida pelle di porcellana è di un pallore quasi preoccupante, totalmente privo di imperfezioni se non per una lieve spruzzata di lentiggini che si estendo fino alla parte superiore degli zigomi, al dispora dell'incavo del piccolo e grazioso nasino vagamente a patata, dalla punta teneramente all'insù, che tanto pare restituirle un tocco vacuo di infantilità. Le morbide labbra dalla forma a cuore non spiccano per il loro esser carnose, anzi! Risultano piuttosto sottili ma con la loro delicata tonalità rosea esse non possono che esser considerate "invitanti".
I grandi, grandissimi occhi dal taglio tipicamente occidentale parrebbero mostrare una forma vagamente simile a quella di un felino, cosa talvolta accentuata addirittura dal lieve distacco che è possibile scorgere nel suo gelido, distratto sguardo, seppur non sempre: le sue splendide iridi sono di un colore non ben precisato, ma non per questo meno ammaliante nel loro grigio chiaro -come liquido metallo fuso- cangiante con un azzurro particolarmente freddo, quasi simile al ghiaccio; i corti, liscissimi quanto setosi capelli scendono fino alla nuca, arrivando ad incorniciarle alla perfezione il visino angelico con il loro colorito particolarmente simile all'inchiostro.
La sua corporatura non risulta esser particolarmente robusta, anzi, forse ad un primo acchito potrebbe apparire addirittura come "gracile", per quanto atletica essa sia in realtà: il fisico snello, sinuoso quanto slanciato è in realtà piuttosto ben allenato, per quanto non estremamente muscoloso; la sua perfetta forma clessidra esalta le curve femminee della donna, che, seppur non particolarmente generose, si adattano alla perfezione alla sua fisionomia. Per finire, sfortunatamente, non spicca particolarmente in altezza, raggiungendo a stento il metro e cinquantasei.
Carattere: (Non prendiamoci per il culo, suvvia!
First things first:
I'm a say all the words inside my head;
I'm fired up and I tired of the way
That things have been.
[Oh!]
The way that things have been.
[Oh!]
Second thing second:
Don't tell me what you think
That I can be;
I'm the one at the sail,
I'm the master of my sea!
[Oh!]
The master of my sea!
[Oh!]
I was broken from a young age.
Taking my soul into the masses.
Write down my poems for the few
That looked at me,
Shook at me,
Feeling me.
Singing from heart ache from the pain,
Take up my message from the veins,
Speaking my lesson from the brain,
Seeing the beauty though the...
Pain!
You made me a,
You made me a believer!
Believer!
Pain!
You break me down,
You build me up,
Believer!
Believer!
Pain!
I let the bullets fly;
Oh! Let them rain!
My luck,
My love,
My God,
They came from...
Pain!
You made me a,
You made me a believer!
Believer!
Third things third:
Send a prayer to the ones up above.
All the that you've heard has turned
Your spirit to a dove.
[Oh!]
Your spirit up above.
[Oh!]
I was choking in the crowd.
Living my brain up in the cloud.
Falling like ashes to the ground.
Hoping my feelings,
They would drown;
But they never did,
Ever lived,
Ebbing and flowing,
Inhibited, limited:
Till it broke up and it rained down.
It rained down, like...
Pain!
You made me a,
You made me a believer!
Believer!
Pain!
You break me down,
You build me up,
Believe!
Believer!
Pain!
I let the bullets fly,
Oh! Let them rain!
My luck,
My love,
My God,
They came from...
Pain!
You made me a,
You made me a believer!
Believer!
Last things last:
By the grace of the fire
And the flame
You're the face of the future,
The blood in my veins.
[Oh!]
The blood in my veins.
[Oh!]
But they never did,
Ever lived,
Ebbing and flowing,
Inhibited, limited:
Till it broke up and it rained down.
It rained down, like...
Pain!
You made me a,
You made me a believer!
Believer!
Pain!
You break me down,
You build me up,
Believer!
Believer!
Pain!
I let the bullets fly,
Oh! Let them rain!
My luck,
My love,
My God,
They came from...
Pain!
You made me a,
You made me a believer!
Believer!)
Sfigato, bullo o popolare?: Onestamente? Benjamin a stento parrebbe aver notato questa bizzarra distinzione di "casta sociale" che col tempo è andata a formarsi all'interno della scuola; solo questo fatto dovrebbe lasciar chiaramente presagire non poche cose sul conto della sua posizione nella struttura.
"Sfigato", "bullo", "popolare"...Qual è il senso di tutto ciò, esattamente? Questa sorta di stupido giochetto da ragazzini non fa altro se non portarle alla mente orribili ricordi di orribili situazioni, certamente ben più gravi di quella attuale. Ma d'altronde è così che grandi tragedie prendono vita, no? È da qui che parte tutto; un vago insulto qui, una piccola minaccia lì, un litigio ed ecco che il tutto termina in orrori indicibili!
No, meglio non pensarci; a quale delle tre categorie, piuttosto, potrebbe appartenere Benjamin? Assolutamente nessuna, la risposta è semplice. Si rifiuta di farlo
Segreto: Il segreto di Benjamin? Davvero? Beh, il suo segreto consiste nel semplicissimo fatto che oramai sono passati secoli dalla sua violenta morte, avvenuta per sua stessa mano; c'è niente di peggio di macchiarsi del proprio stesso sangue?
Ma forse dirlo così non è il caso: sono stata forse troppo diretta? Eppure non vi era motivo per la quale girarvi intorno. Deceduta negli ultimi giorni del millenovecentoquarantaquattro, ella ha vissuto appieno gran parte delle fasi cruciali della terribile guerra che in quegli anni incombeva come un'ombra minacciosa su numerosi Paesi, schiacciando sotto di sé le fragili vite di milioni e milioni di innocenti. Dettagli sulla sua vita e sulla sua stroncatura sono totalmente sconosciuti ai più, in quanto logicamente- Benjamin non ha mai accennato a voler parlare di ciò che era avvenuto: non lo farebbe con nessuno, onestamente; mai aprirebbe bocca per narrare gli eventi che tanto hanno devastato lei e tutta la sua striminzita famiglia, e certamente non solo loro! Eppure non è possibile non notare il particolare interesse che mostra verso questo periodo storico, oramai in modo definibile come "morboso": è da tempo che ha iniziato a "collezionare" libri, foto e addirittura armi riconducibili a quegli anni.
Comunemente denominata come un'anima "in pena", Benjamin è or dunque totalmente immune ai poteri altrui, in quanto non riveste più il ruolo dj creatura apparentente a questo mondo.
La seconda guerra mondiale vide contrapporsi, tra il millenovecentotrentanive e il quarantacinque, le potenze dell'Asse e gli Alleati che, come già accaduto ai belligeranti della prima guerra mondiale, si combatterono su gran parte del pianeta. Il conflitto ebbe inizio il primo settembre del novantatre con l'attacco della Germania nazista alla Polonia e terminò, nel teatro europeo, l'otto maggio millenovecentoquarantacinaue con la resa tedesca e, in quello asiatico, il successivo due settembre con la resa dell'Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. È considerato il più grande conflitto armato della storia, costato all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri con un totale di morti che oscilla tra i cimquantacinque e i sessanta milioni di individui; le popolazioni civili si trovarono coinvolte nelle operazioni in una misura sino ad allora sconosciuta, e furono anzi bersaglio dichiarato di bombardamenti a tappeto, rappresaglie, stermini, persecuzioni e deportazioni. In particolare il Terzo Reich portò avanti con metodi ingegneristici l'Olocausto per annientare, tra gli altri, le popolazioni di origine o etnia ebraica e perseguì una politica di riorganizzazione etnico-politica dell'Europa centro-orientale che prevedeva la distruzione o deportazione di intere popolazioni slave, degli zingari e di tutti coloro che il regime nazista riteneva "indesiderabili" o nemici della razza ariana.
Al termine della guerra l'Europa, ridotta a un cumulo di macerie, completò il processo di involuzione iniziato con la prima guerra mondiale e perse definitivamente il primato politico-economico mondiale, che fu assunto in buona parte dagli Stati Uniti d'America; a essi si contrappose l'Unione Sovietica, l'altra grande superpotenza forgiata dal conflitto, in un teso equilibrio geopolitico internazionale noto come guerra fredda; le immani distruzioni della guerra portarono alla nascita dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, avvenuta al termine della Conferenza di San Francisco il ventisei giugno del quarantacinque.
Orientamento sessuale: Difficile a dirsi; non vi era quesito più arduo da porsi se non questo, diamine! Quale potrebbe mai essere l'orientamento sessuale di Benjamin? Negli anni in cui ha vissuto erano unicamente due le risposte, ed una di queste non era certamente presa di buon grado; nonostante il passare del tempo, inoltre, ella parrebbe non aver appreso assolutamente niente dei cambiamenti avvenuti in questi ambito, anzi, molto spesso fatica addirittura a notarli! Non riesce a comprendere l'improvvisa smania di chiunque di etichettarsi in modi assurdi, che le fanno storcere inesorabilmente il naso. Non vede certamente di buon grado il presente in cui si è ritrovata a "vivere" contro la sua volontà, in parte eternamente bloccata in una mentalità oramai sorpassata -almeno in teoria-, che tuttavia ella non abbandonerà mai: per quanto non sia mai stata una sostenitrice della pena di morte nei confronti degli omosessuali, ammette candidamente che vedere due uomini baciarsi le dà il voltastomaco, cosa che si estende a qualsivoglia coppietta, se proprio vogliamo esser onesti. Eppure lei in primis appartiene a quella categoria che negli anni è stata tanto disprezzata e ripudiata; per quanto mai arrivederebbe ad ammetterlo apertamente, ella è Omosesuale Omoromantica Poliamorosa
psicopaticafangirl Spero vada Bene!
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