Epilogo - REBRUM
Io sono presente.
Io sono memoria.
Io sono subconscio.
Io esisto, sotto la superficie, sempre. Io vivo.
Questo lei, Cerem, non potrà capirlo mai. Lei è superficiale. Lei è esterna.
Lei è cieca.
Lei non ricorda.
Non ricorda Will. Non ricorda ciò che è stato cancellato da tutti i Cerem. Ma io, Rebrum, ricordo ogni notte. Fin da quando quella volta lui la incontrò, connettendosi con i nostri mens, che avevamo appena dieci anni di vita. Da quel giorno, da lei dimenticato, Will è diventato il mio amico, il mio confidente, e poi l'amore della mia vita.
Tutte le volte che Lei si addormentava, io mi svegliavo, e potevo vederlo.
Ma io e Cerem siamo parte dello stesso Cerebrum. È questo che lei non capisce, e forse non comprenderà mai. Il suo dolore è il mio dolore, le sue paure sono le mie.
Ho agito sempre per il suo - il nostro - istinto, ma lei non lo capisce. È sempre impegnata a far di tutto per ignorare la sua vera natura, per allontanarsi da ciò che è.
Will dice che è colpa dell'Avverso e che, se smettessimo di combatterci, quest'ultimo smetterebbe di esistere. Ma è lei l'intrusa. È lei che non deve esistere.
Non deve allontanarmi da Will. È questo il modo in cui mi ricambia per tutto quel che ho fatto? È convinta che il suo cebrim di sblocco sia stato quello dell'architettura, ma non è vero.
È stato quello che ha usato quando le serviva senza che lo sapesse.
Quando è accaduto la prima volta, eravamo in quinta elementare. Sentito il nostro bisogno di agire, ho semplicemente agito. E questo mi ha permesso di prendere forma. Consistenza. Di esistere per davvero.
Gli Arkonanti la chiamano proiezione astrale.
Mi è piaciuto, fin da allora, avere tutti ai miei piedi. Pure lei, Sandy.
La mia fedele servitrice. È a lei che ho commissionato tutte quelle cose che Cerem sentiva, inconsciamente, di aver fatto. Tra cui la morte di Barbara.
La figlia dell'inganno l'ha uccisa, perché io gliel'ho ordinato.
Era tutto perfetto, avevo il massimo controllo. Poi Cerem ha sviluppato il suo primo cebrim cosciente, e ha iniziato a diventare più forte. Will è stato costretto a suonare il violino per lei, per tenermi a bada e velare la vista che stava cominciando a prendere forma in lei.
Mi ha tradito. Ha cercato di favoreggiarla. Ma io non penso, provo soltanto. Sento. Per questo non potevo e non potrò mai odiarlo.
Anche quando pronunciava quelle strane parole, quegli indovinelli, di cui Cerem riusciva a trovare un senso, mentre per me erano solo immagini, sensazioni prive di significato effettivo, non lo odiavo. Povero illuso, lo faceva perché era convinto che in questo modo non li avrei ostacolati.
Invece, sono riuscita a emergere come illusione, connettendomi a quelle del frammento di Venezia, e ho indicato a Cerem la posizione di ciò che cercava, intimandole di stare alla larga da Will. Mi ha forse ascoltata? No. Perché lei pensa. Pensa sempre, e troppo.
E in questo modo ha permesso a quell'intruso, quell'R.R.R. di infiltrarsi nel luogo mio e di Will.
Lui ha dovuto soffrire. Sandy l'ha fatto senza chiedermi il permesso, ma non avrei mai potuto punirla per questo, perché dopotutto ha solo fatto il suo lavoro.
Ma poi Cerem ha compiuto un passo falso, che mi ha fatto tornare parte del controllo che avevo perduto. Si è connessa con la sua memoria, con il suo sé più profondo, con me.
Quando ha trovato il suo Jutnos, sono stata trovata anche io. Per un momento siamo state in sintonia.
Ma solo per un momento. Dopodiché ho potuto prendere il controllo del mio regno onirico, e l'ho scacciata.
Will ovviamente, ha trovato un nuovo stratagemma per poter parlare con lei senza essere disturbato da me, tenendomi impegnata con tutte quelle sensazioni. Ma non potrà confinarmi per sempre.
Infatti, quando Sandy ha sorpassato il limite, provocando sia a me, che a Cerem, quel dolore immenso e infinito, che avrebbe potuto ucciderci, ho capito che la sua indipendenza andava sedata. L'enorme potere di cui è in possesso le dà l'impressione di poter avere il controllo su ogni cosa, ma non è così.
Ho quindi ristabilito l'ordine.
Mi sono nuovamente proiettata fisicamente e ho emesso una sentenza. Da quel momento, io e Sandy siamo collegate indissolubilmente.
Ogni sua illusione mi evoca. Fa addormentare Cerem e risvegliare me. Così, solo dopo il mio consenso le è permesso procedere. Non avrà più alcuna possibilità di disobbedire a un mio ordine.
Tutte le sue uccisioni sono, dunque, una mia uccisione.
Come quella di Clara e Daniel.
Cerem è convinta che la colpa sia di Elias. Di Sandy. Di Will. Solo indirettamente sua.
Ma si sbaglia.
Si è sempre sbagliata.
Siamo noi le assassine.
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FINE
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{Breve post-fine}
Giusto per precisare, non si tratta di doppia personalità, né di schizofrenia, che ci sarà comunque in Cerebrum ma rigaurda un altro personaggio, o almeno non completamente e non nel modo in cui lo intendo io.
Non a caso infatti quella che parla in questo epilogo si chiama "Rebrum" e la Liv che parla per tutto il resto della storia "Cerem"... unite insieme queste due paroline non vi dicono niente?😇
Ricostruendo ciò che è successo nei vari sogni con Will forse potreste intuire vagamente in cosa consiste questa roba strana ma è quasi impossibile che possiate comunque trovare una risposta completa, lo scoprirete solo leggendo.
Detto ciò, ci vediamo ai Ringraziamenti 😢😢😢
꧁ꟻAᴎTAꙅilɘᴎA꧂
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