CAPITOLO SEDICI

<<signorina, si deve alzare... Anche se oggi non va scuola deve alzarsi dal letto... I signori la reclamano..>> dice Gwen
<<i signori?>>Dico sfregandomi le mani sugli occhi.
<<si, signorina. Il signor Ronaldo e la signora Cristina la desiderano nel salone fra mezz'ora>>
<<ma-ma che ore sono?>>
<<le 10.30 signorina>>

"Ah" mi alzo mi metto le pantofole e la felpa e scendo.

"BUON COMPLEANNO"
Tutti mi urlano appena entro in salone. E si catapultano ad abbracciarmi.

"Cavolo! Io sto ancora dormendo! E loro mi fanno queste dimostrazioni d'affetto"

<<auguri, tesoro!>> dice Cristina
<<grazie mamma>>

Accidenti, mi è scappato quel mamma. Cristina mi sorride al sentire quelle parole uscire dalla mia bocca.
<<scusami>>
<<di che cosa tesoro? Chiamami come vuoi.>> risponde gentilmente
Sorrido.
<<auguri vecchia>> Federico mi solleva e mi fa girare per almeno 4 volte
<<guarda che ho solo 14 anni e poi sei tu il più vecchio>>ridacchio
<<che bel suono>>dice
Arrossisco capendo che si riferiva alla mia risata, per la prima volta vera.
<<auguri Ale>> dice Emily
<<grazie Emily>>
<<auguri piccola>> dice sempre formale Ronaldo
<<grazie, Ronaldo>>
<<abbiamo tanti regali ma sopratutto uno speciale, vai in cucina.>> dice Ciristina felicissima

In cucina?
La guardo con aria interrogativa ma vedo lo stesso in cucina.

Entro in cucina e caspita c'è un ragazzo fighissimo!
<<Alessia!>>Mi abbraccia <<buon compleanno>>
<<grazie, ma mi dispiace ma chi sei?>>Rido
<<maccome? Non ti ricordi di me? Accidenti ero il tuo migliore amico e la tua prima cotta!>> dice questo ragazzo con un tono ironico

"No! Mattia!"

<<Mattia! Sei davvero tu? Oh mio dio!>> Lo abbraccio forte. <<mi sei mancato tantissimo>>
<<anche tu mi sei mancata tantissimo, ma sei dimagrita un botto!>>
<<non è vero. Come hai fatto ad arrivare qui, non eri in America?">>
<<si ma i tuoi nuovi familiari mi hanno offerto di venire qui a vivere un mese per farti un regalo di compleanno e quando sapevo che eri tu. Ho accettato subito.>>
<<grazie davvero. Ma perché non ti sei fatto sentire?>>
<<ho perso tutti numeri e poi non avevi Facebook a quel' epoca. Ma ora ho visto che c'è l'hai e hai il diario pieno di insulti, che cosa è successo?>>
<<una storia lunga, che un altro giorno, non oggi ti racconterò>>
<<okay.>>Mi prende per mano e torniamo in salotto dove tutti possono seduti sul divano.
Appena entriamo noto Federico contrariato per la mano che mi da Mattia anche se non dice niente.
<<grazie davvero>> dico
<<e non è ancora finita...>> dice Ronaldo

Sono completamente esterrefatta per tutto quello che stanno facendo per me. Li adoro.
Ma io non lo merito.

" coraggio Alessia, è il tuo compleanno. Un po' di felicità, almeno oggi" grida la mia vocina interiore.
Okay, si. Deve essere grata per quello che stanno facendo, e lo sono davvero. Ma loro non hanno colpa del mostro che sono. Del mostro che i miei genitori hanno creato.

<<cos'hai?>> Mattia Mi tira la mano
<<niente, tranquillo. Non preuccuparti!>>Sorrido e lui contraccambia con dolcezza.

A un certo punto Gwen, insieme ad altre cameriere, arriva con almeno 10 pacchi regalo giganti.
Federico:" Buooooon compleanno, di nuovo" dice scandendo ogni singola parola, facendomi ridere.
Prendo il primo pacco.
"Per Alessia da Emily"
Emily?
Lo scarto con veduta impazienza. È una borsa...... Bellissima....
<<grazie Emily! Davvero è bellissima. L'adoro>>

Sono le 19.15 e io sono in camera mia a revisionare i regali fatti dalla mia famiglia e Emily: allora, ho ricevuto da Ronaldo 60€, da Cristina dei bellissimi vestiti costosissimi, Emily la borsa e Federico, un regalo stupendo, la cosa che non potevo mai avere e che ora ho, mi ha regalato tutti i libri che ho letto in pdf in modo che io possa rileggerli e provare la vera emozione di avere un libro in mano, così dice lui...

Aspetta un secondo, questo regalo. Io non l' ho aperto. Eppure quando ero sotto mi pareva di aver scartato tutto...
Apro il bigliettino...

" Cara Alessia,
Buon compleanno. Sei diventata più vecchia di un anno e io ti voglio sempre di più, ora sei cresciuta. Dirai, di un anno? Ma che sarà mai... Quell'anno ti fa cambiare e tu lo sai meglio di me, anzi lo sappiamo molto bene entrambe. Purtroppo non sarò qui oggi con te a festeggiare il tuo compleanno perché i miei mi hanno costretto ad andare da i miei nonni e perciò mi dispiace di questo. Sei una bellissima persona, indipendente ma poco forte e io da quando ti conosco veramente ho cercato di renderti più forte possibile perché so che dentro di te c'è una combattente, un soldato nato. Alessia, ti ringrazio per tutto. Fino a quando non ceri tu, la mia vita pareva monotona, e lo era ma poi è successo che siamo diventate amiche. Non so se il regalo che ti ho fatto sia più per me che per te ma spero che ti piaccia davvero...Ti voglio un mondo di bene e chiamami se hai bisogno perché so che se io avessi bisogno, tu ci saresti.
Marika, scritta solo per te il 10 maggio 2014 per il giorno in cui è nata una stella il 21 maggio 2014"

Ho le lacrime agli occhi, mentre le mie mani tremanti cercano di aprire il regalo che lei che ormai non c'è più mi ha fatto.... C'è una busta dentro la scatola. Apro la busta, sperando che non sia un altra lettera se no mi sarebbe venuto un infarto.
Ci sono due biglietti per Londra! Londra! La città in cui io e Marika sognavamo di andare insieme.

<<per l'amore di Dio Ale, cos'hai?>> entra in camera mia Mattia
<<niente. Non preoccuparti>>mi asciugo le la crime, ormai copiose sul mio viso, con l'avambraccio

<<no! Dimmi che cosa hai?>> insiste

Gli porgo la lettera. La legge attentamente poi domanda:<<era la tua migliore amica, la ragazza che è morta?>>

Annuisco. A quel punto Mattia mi fa sprofondare in uno di quei abbracci che mi mancavano da tanto tempo.

"te ne andrai pure tu! Non mi vorrai! Mi considererai anche tu un mostro, perché è questo che sono ... un mostro!"

<<ehi, adesso sono qui! Non succederà mai più nulla, andrà tutto bene>> mi coccola.

"Se solo sapessi..."

Conosco Mattia da quando ero all'elementari, eravamo migliori amici e lui mi piaceva un sacco e lui lo sapeva, ma continuava a frequentarmi come amica. Poi alle medie si è dovuto trasferire in America e da li ho dovuto interrompere le comunicazioni con lui. Era un ragazzo bellissimo, gentile, simpatico, altruista, bravo a scuola e ora non so più niente di lui...

<<devo andare a dormire sono stanca.>>Dico staccandomi da quel abbraccio pieno di sentimenti

<<okay>> lui sorride e mi lascia da sola, nel buio della mia camera

*sogno*

Marika:" dovevi aiutarmi! Alessia! Dovevamo andare a Londra! Insieme!"

Io:" Marika, scusami ti prego." Mi rendo conto di essere in ginocchio davanti a lei.

Mattia:" ora basta, chiunque tu sia lasciala in pace"

Federico:" lasciala in pace tu, Mattia, lei è mia. E tu, tu lasciala in pace o ti causerò molti problemi"

Mattia:" lei è mia. Ama me. Ha sempre amato me. Ci conosciamo meglio di quanto tu conosca lei!"

*sogno*

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