Capitolo 31: Una dopo l'altra [R]




29 luglio 2018

Caro Mr. Cappotto,

Sposare Erika on era forse il suo sogno da sempre? Che cosa è cambiato?

A te basta un attimo per farmi sorridere, perché sei quella spinta che mi fa tornare a vivere.

Pochi giorni fa ho letto un libro di D'Avenia che dice: <<Ciò che conta di fronte alla libertà del mare non è avere una nave, ma un posto dove andare, un porto, un sogno, che valga tutta quell'acqua da attraversare>>.

Quando ho lasciato la Brown sono partita solo con una nave, non avevo un posto dove andare. L'unica cosa che avevo era il desiderio di ricominciare e capire me stessa a fondo. Tutti cercano di trovare se stessi all'interno di una persona, quando invece il vero segreto si trova nel cercare se stessi insieme a una persona. Grazie a te l'ho capito, perché proprio grazie a te sono riuscita a trovarmi.

Mi sono trovata, ma non smetterò mai di cercarmi e ho sempre desiderato fare questo con te.

Per quanto mi riguarda, io sto bene, ma il problema è mia madre. Èstata male e, nonostante mi abbia ferito in più occasioni, non merita di essere da sola in questo momento.

Ti porgo un'ultima domanda per mera curiosità: sei stato male quando ti ho lasciato? Cosa hai provato? 

Rimango in attesa della prossima lettera.

Tua,

Cwtch


3 agosto 2018

Cara Cwtch,

Tu per me sei qualcosa di così raro.

Io sarei il tuo porto? Questo mi sorprende. Perché tiriamo fuori la parte romantica di noi nel momento in cui ci scriviamo?

Sei tu il mio porto: lo sei stata dal momento in cui ti ho sbattuto per terra in quell'aeroporto. Ho sempre adorato viaggiare perché potevo, anche se per poco, trovare me stesso, quando, in realtà, dovevo cercare te. A volte bisogna saper scegliere con chi complicarsi la vita e voglio te al mio fianco. Quando tu sei uscita dalla mia vita continuavo a ripetermi che il dolore valeva quel poco tempo in cui stavamo bene insieme. Non sono mai stato così male in vita mia. Tutto era diventato così brutto e oscuro e ti amavo e ti odiavo per questo. Odiavo soprattutto il fatto che non capissi il perché del tuo comportamento: mi avevi lasciato tu cercando scuse sul fatto trovare te stessa e che io ero solo un intralcio, ma quando ti osservavo a scuola si vedeva che non stavi bene. Ho fatto cose di cui mi sono pentito e per le quali farò sempre ammenda. Non ero io quella persona.

Ti giuro, Francesca. Non voglio più essere quella persona, se può essere definita tale.

Ho voglia di vederti, non solo nella mia mente.Ti voglio qui tra le mie braccia. Ho promesso di rimanere qui a finire l'anno, ma verrò subito se me lo chiedi.

Dovresti essere qui: Teresa e Antonio hanno di nuovo litigato e Concetta deve essersi fidanzata con il ragazzino basso con gli occhiali che si chiama Vitale. Ti racconterò gli aggiornamenti del paese, se ti interessa.

Rimango in attesa della prossima lettera.

Tuo,

A.


9 agosto 2018

Caro Mr. Cappotto,

Ti chiedo scusa per la lunga attesa.

In questi giorni sono stata molto impegnata tra il funerale di mia madre e gli incontri dal notaio. Inoltre sono arrivati mio padre e Christian, perciò non preoccuparti per quanto riguarda la mia solitudine. Non ti chiederò mai di venire qua, anche se lo vorrei più di ogni altra cosa.

Non so spiegare il motivo per cui la nostra parte romantica esca nel momento in cui scriviamo. Sarà perché la scrittura rende tutto più eclatante e vero: proprio come noi.

Vuol dire che ero il tuo porto nel momento in cui mi hai sbattuta a terra? Non perdi mai il tuo carisma.

Mi dispiace sapere questo. Non sembrava, da come toccavi Erika in qualunque luogo. Hai ragione, quella persona non eri tu.

Non voglio che tu possa diventare il passato, voglio che tu sia il presente e che lo sia sempre. Io ho bisogno di te. Ho bisogno dei tuoi abbracci, dei tuoi sorrisi, delle tue facce strane, della tua voce, del tuo senso dell'umorismo, ho bisogno di sentirti dire cose stupide pur di vedermi sorridere, ho bisogno di essere chiamata come mi chiami tu, ho bisogno di sentire le tue labbra sulle mie e il mio cuore accanto al tuo. Ho bisogno di te, perché solo con te posso essere me.

Davvero Concetta e Vitale si sono messi insieme? Sono davvero contenta. Ti prego di riferirglielo.

Teresa e Antonio per cosa hanno litigato questa volta? Fai sempre da intermediario? Se sì, non fare il presuntuoso come al tuo solito.

Mi renderesti davvero felice se mi aggiornassi.

Rimango in attesa della prossima lettera.

Tua,

Cwtch

13 agosto 2018

Mia cara Cwtch,

Stai bene?

Ti scongiuro di usare la massima sincerità. Sono felice che ci siano Christian e tuo padre a tenerti compagnia. Ti aiutano con le faccende pratiche?

Hai ragione, la scrittura su carta e penna rende tutto più vero e bello.

Cwtch, io non perderò mai il mio carisma, se ci sarai tu a tenermi a bada.

Non voglio solo essere il tuo passato, lascia che io sia il tuo presente e il tuo futuro.

Ho iniziato a leggere Kafka e ti ho pensata leggendo questo frammento: <<Per qualche motivo che ignoro, mi piaci moltissimo. Molto, niente di irragionevole, direi quel poco che basta a far sì che di notte, da solo, mi svegli, e, non riuscendo a riaddormentarmi, inizi a sognarti>>.

Mi sembra solo un sogno: mi hai davvero risposto?

Entrambi abbiamo bisogno dell'altro.

Concetta e Vitale ti salutano con amore. (P.s.: Concetta mi ha fatto una presentazione PowerPoint sui cento motivi per cui non dovrei più ferirti).

Teresa e Antonio avevano litigato per l'ex fidanzata di lui che si era fatta sentire ultimamente e sì, ho fatto da intermediario, ma ho fatto il bravo, come promesso.

Sono ritornato in biblioteca. Hanno assunto una nuova bibliotecaria, ma non è nulla in confronto a te. Le ho chiesto il libro di Kafka ed è dovuta andare al computer per cercarlo, mentre tu saresti stata capace di trovarlo solo sentendo il titolo. Mi sono anche seduto sul nostro tavolo.

Manchi a tutti qui, ma soprattutto a me.

Stasera concludo con una citazione di Eugenio Montale a Cinzia: <<E se non mi vorrai, non preoccuparti di me e non rispondere alle lettere che qualche volta ti manderò, non leggerle, se credi; ma lasciami questa illusione di essere ancora vivo per qualcuno>>.

Rimango in attesa della prossima lettera.

Tuo,

A.

15 agosto 2018

Caro Mr. Cappotto,

Buon ferragosto!

In questo momento sono molto confusa su tutto ciò che mi circonda: Madison è tornata a Londra e ha preteso di entrare in casa mia perché mia madre le ha lasciato in eredità alcune cose, mentre mio padre sta smuovendo il mondo per togliermi Madison dalla vita.

Sono contenta che tu non perda il tuo carisma. Ne sarei delusa.

Ho voglia di stare tra le tue braccia, quelle braccia che mi stringono ogni volta di più, che mi fanno sentire protetta, desiderata, quelle braccia delle quali non mi stancherò mai. Ho voglia che tu mi faccia sentire tua soltanto!

Vorrei passare ogni istante vicino a te, perché di te non ne ho e non ne avrò mai abbastanza, perché sai rendere ogni istante migliore.

Mi fa piacere per Concetta e Vitale: stanno bene insieme. Ti supplico di inviarmi quel PowerPoint. Sono curiosa di vederlo.

Povero cucciolo, la nuova bibliotecaria non soddisfa le tue aspettative? Non è che la riempi di regali, come facevi con la precedente?

Quando ho deciso di lasciarti volevo dimenticarti, ma mi mancava la tua risata. Mi mancava la tua arroganza, la tua galanteria, il tuo pudore, le tue citazioni, la tua voce, la tua coda di cavallo bassa e i tuoi completi. Mi mancava tutto di te.

Non devi fare ammenda a vita, perché io ti ho già perdonato. Spero che tu abbia fatto altrettanto con me.

Grazie a te, ho imparato ad amare me stessa.

Rimango in attesa di una risposta.

Tua,

Cwtch.

20 agosto 2018

Mia Cwtch,

Come sta procedendo la missione "Allontaniamo Madison"? Che cosa significa che tua madre l'ha menzionata nel suo testamento? A te cosa ha lasciato?

Vorrei passare ogni istante vicino a te, perché sei capace di rendermi migliore. Sai dimostrare quell'affetto vero che viene dal profondo del cuore, non a parole, ma dimostrandolo.
Sei spontanea, amorevole, dolce, sai farti voler bene, spinta ma allo stesso tempo timida, coinvolgente, passionale e chi più ne ha più ne metta.

Non appena tutto questo sarà finito, giuro che ti sposerò. Se un giorno tu scappassi, io ti cercherò e ti troverò.

Io ti troverò sempre.

Ti sposerò e mi impegnerò ad apprezzare ogni singola parte di te, giorno dopo giorno. Sai regalare emozioni forti che non tutti sono in grado di donare.
Sei quel tipo di persona che tanto aspettavo, quel tipo di persona che non ti rende migliore solo una giornata, ma l'intera vita.

Non oserei mai donare agli altri ciò che ho donato a te. Mi sorprende che tu possa anche solo pensarlo.

Sono egoista se ti dico che sono contento che tu non mi abbia dimenticato?

Anche io volevo dimenticarti.

Volevo dimenticare tutto il male che mi avevi causato. All'inizio ho provato con una sigaretta, ma il fumo mi dava fastidio. Così ho iniziato a bere. Non ero l'ubriaco standard: ero silenzioso e pensieroso. Quando i pensieri diventavano più forti, tentavo di farli smettere andando a letto con Erika.
Due o tre whisky nei momenti in cui eri presente nella mia mente. Non sono mai riuscito a dimenticarti. Uno shot, due shot, tre... arrivavo persino a dieci. Lo stomaco era in fiamme, la testa mi girava, non capivo più nulla.
La gente attorno a me diventava sempre meno interessante.
In quel preciso istante, tra un capogiro e l'altro, avrei voluto vederti apparire avanti a me. Magari ti saresti arrabbiata oppure meravigliata per quello che ero diventato senza te.
Magari mi avresti abbracciato o mi avresti riportato a casa. Avrei voluto che accadesse. Volevo dimenticarti, ma non ci sono mai riuscito, perché ti ricordavo anche in quei momenti meno lucidi.

E la verità di tutte le sere passate è che lo facevo solo per sperare che il dolore che provavo dentro di me venisse annullato da quello esterno. Ma poi ho capito che, per quanto possa prendere a pugni un muro, ubriacarmi e andare a letto con Erika, nulla fa più male. Non esiste un dolore peggiore di quello provato dai sentimenti, perché è un dolore che ti scava dentro, si annida nelle ossa, ti arriva nel petto e come un veleno ti prende tutto il corpo pian piano, e quando non ha più nulla da perdere inizia a ucciderti lentamente. Ti rende spente le giornate, ti costringe a correre in bagno per non farti vedere, ad allontanare chiunque, ti fa continuare a sperare in qualcosa che non accadrà.

Bello schifo i sentimenti.

Ho sempre allontanato qualunque ragazza si avvicinasse a me per evitare quel tipo di sentimento che pensavo Erika scaturisse in me. Poi sei arrivata tu e mi hai fatto capire quanto mi sbagliassi: non sapevo nulla.

Rimango in attesa di una risposta.

Tuo,

A.

30 agosto 2018

Caro A.

Ti scrivo ora dopo svariati giorni. Scusami, ma non ho avuto tempo di respirare.

La missione "Allontaniamo Madison" è fallita. Non potevamo fare nulla, perché sul testamento c'è scritto che a lei spettano i vestiti di mia madre e il mobilio della sua stanza. A me ha lasciato la casa, perciò non mi è andata male.

Ci teneva, ma a modo suo.

Mi fa piacere che mi parli del periodo in cui non c'ero. Nulla potrebbe farmi più felice. Se non faccio altrettanto, ti prego di dirmelo.

Quando scrivo è come se aprissi il cuore e gli togliessi dei pesi. Alla fine è più leggero.

Mr. Cappotto, il suo comportamento non è egoistico, è assolutamente normale.

Tutto ciò che hai scritto mi imbarazza: continui a elogiarmi e capisco il tuo sentimento nei miei confronti, ma vorrei sentire per la prima volta in vita mia due semplici parole.

I primi giorni sono stati i peggiori: non smettevo di piangere. Più il tempo passava, più iniziavo a non mangiare: non avevo fame. Quando ti incrociavo per i corridoi, mi nascondevo.

Quel giorno, quando sono andata a sbattere nuovamente contro di te e mi sono caduti tutti i libri, avevo paura di guardarti negli occhi. Non volevo guardarti perché sapevo che avrei ricominciato a piangere. Se non fosse stato per Concetta, avrei continuato così per un po'. Lei mi ha fatto capire come ero conciata: ero pallida ed ero dimagrita. Così ho seguito il consiglio di Concetta e ho deciso di tagliarmi i capelli e rifarmi il look.

Mio padre e Christian sono partiti stamattina alle sei, mentre io ho in programma di rimanere a Londra per un po', perché ho bisogno di soldi.

In mattinata ho avuto due colloqui in due case editrici: in entrambe ho superato la prima fase e domani avrò la seconda.

Sono esausta, perciò ti chiedo scusa se stavolta concludo così.

Rimango in attesa di una risposta.

Tua,

Cwtch

7 settembre 2018

Cara Cwtch,

Il semestre è iniziato, ma manchi tu.

Ho dovuto rileggere dieci volte la tua lettera. Ci siamo ridotti così male in quel periodo?

Non voglio che accada mai più. Se dovesse riaccadere, mi verrai a prendere e userai quelle bellissime mosse che ti ho insegnato quando portavi quei pantaloni da yoga.

Ti imbarazzano i miei elogi? Vorresti capire perché li faccio?

Forse perché ti amo.

Ti amo.

Ti ho sempre guardata come se non ci fosse altro da guardare, da trovare, da volere.

Perché in fondo io volevo solo te. L'amore non è innamorarsi della persona più bella, ma della persona che rende il tuo mondo più bello. Tu sei quello: sei la mia persona.

Come dice Gio Evan, tu sei perfetta, ma non perché non fai errori, bensì perché ne fai tantissimi. Proprio perché ci provi ancora e ancora, senza mai mollare.

Quando ti ho dato l'appuntamento al bosco non mi aspettavo il suo arrivo: nella mia famiglia vige la tradizione della scelta della compagna. I miei nonni hanno scelto Erika come mia futura moglie e io, all'inizio, ho dovuto accettarlo, entrambi abbiamo dovuto.

È vero, in passato pensavo di amarla, ma non sapevo cosa fosse l'amore finché non ho incontrato con te. Sai bene come ho reagito quando ho ricevuto la lettera e non ho intenzione di ripeterlo. Tuttavia, devi sapere che nemmeno Erika mi ama, il suo cuore è di un ragazzo chiamato David.

Quel giorno volevo chiederti se ti andasse di venire al mare con me per Natale. Ho sempre desiderato portati al mare perché sono convinto che lì, tra gli scogli e le conchiglie, le murene e le stelle marine, sotto il cielo smagliante che si riflette nel mare tuffandosi all'orizzonte e ai piedi di una preziosa risacca, tu possa ritrovare te stessa. E saresti dolcissima, chinata verso terra, mentre mi chiami e mi porgi una conchiglia dicendomi che ti sta antipatica perché assomiglia alla mia testa dura.

Un giorno ti ci porto: è una promessa.

Fammi sapere come va il lavoro.

Rimango in attesa di una risposta.

Tuo,

A.

25 settembre 2018

Carissimo Mr. Cappotto,

Perché non mi hai mai detto che il tuo compleanno è il 12 settembre? Avrei potuto mandarti un regalo.

Teresa mi ha mandato le foto dei festeggiamenti: sei troppo carino con il cappellino. Mi mancava avere delle tue foto: si vede che i capelli sono più lunghi. Mi mancano i tuoi capelli.

Teresa mi ha detto che è arrabbiata con noi, perché non utilizziamo canali di comunicazione moderni. Ho provato a farle capire e si è arrabbiata ancor di più. Ti prego, parlaci tu.

Com'è iniziato il nuovo semestre? Che corsi hai scelto?

Mi fa piacere per Erika. Continua a frequentare la scuola?

Mi sarebbe piaciuto davvero tanto venire al mare con te e sì, avrei fatto esattamente come hai detto. Sei una testa dura.

Mi dispiace non essere lì e non essermi fatta sentire prima. Sono stata assunta dalla casa editrice "Reynolds" e ricopro il ruolo di stagista per un mese. Dopodiché, se supero questo mese di prova, verrò assunta a tempo determinato per due mesi. La mia principale mansione riguarda la lettura di libri di scrittori emergenti: se il manoscritto è valido, lo inoltro ai miei superiori.

Ho smesso di respirare: mi ami? Perché?

Non sono mai stata brava con le parole e, se devo essere sincera, non sono mai stata giusta nei confronti dei miei sentimenti. Sono così incontrollabili e io così forte e severa da tenerli nascosti, perché sono sicura che una volta liberati non potrò più controllarli e riaverli indietro. Ma con te... con te è così facile essere me stessa. È accaduto tutto così all'improvviso. All'inizio non capivo. Non capivo perché fossi così felice per l'arrivo di un tuo messaggio o per la tua presenza in biblioteca, non capivo cosa fosse quella strana sensazione alla stomaco ogni volta che dovevo vederti, non capivo come riuscissi a farmi cambiare di umore così facilmente. Poi un giorno hai iniziato a scrivermi con il nome di A. e penso di essermi innamorata all'istante.

Ti amo.

Quando tutto sarà finito e mi farai una degna proposta, accetterò molto volentieri di sposarti. Il "per sempre", però, si costruisce giorno dopo giorno, non si promette.

A me non servono "ti amo" sbandierati ai quattro venti, non servono mazzi di rose rosse a ogni anniversario, non importa se non dici che sono bella, né se non mi tieni per mano davanti agli altri. Non voglio striscioni sotto casa a ogni compleanno, non devi comprarmi regali per farmi felice, né essere sempre particolarmente bello o speciale e non mi importa se non hai più gli anni che ho io. A me basta che tu ci sia, a me basti solo tu.

Fammi sapere come va il semestre.

Rimango in attesa di una risposta.

Tua,

Cwtch

15 ottobre 2018

Cara Cwtch,

Non ti ho detto del mio compleanno perché è un giorno qualunque per me. Mi è arrivato il tuo pacco. Non dovevi assolutamente, ma è bellissimo, perciò ti ringrazio.

Sono felice che il tuo lavoro ti piaccia. Sono fiero di te.

Il semestre procede bene. Ho scelto tredici corsi: letteratura russa, geografia, letteratura inglese contemporanea, corso avanzato di letteratura italiana, storia del Risorgimento, storia romana, archeologia e storia dell'arte greca, teoria e analisi del linguaggio cinematografico, filosofia morale, storia della lingua italiana, inglese livello avanzato e arabo.

Sono un bel po', ma so di potercela fare.

Hai ragione, il "per sempre" si costruisce giorno dopo giorno e io sono qui per farlo.

Parliamo del tuo compleanno. Il 31 ottobre arriverà alla tua porta una bellissima sorpresa che sarai costretta ad accettare, perché non è rimborsabile.

Rimango in attesa di una risposta.

Tuo,

A.

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