4. CERCARTI NEL BUIO
Catherine quella mattina si era svegliata stranamente in ritardo. La sveglia impostata sulle 7 in punto le aveva giocato un brutto scherzo non suonando, e facendole fare tutto di corsa. Aveva appoggiato la macchinetta del caffè sul fornello più piccolo, dove la fiamma bruciava leggera. Si era appena voltata, o almeno così le era sembrato, quando il caffè aveva iniziato a fuoriuscire, imbrattando così tutto. Il borbottio della moka non lo aveva per nulla sentito. Imprecò a denti stretti, osservando l'orologio appeso al muro della cucina che sembrava far andare le lancette dei minuti più velocemente del solito. Finì di vestirsi e indossò le scarpe, saltellando per tutta la camera alla ricerca nel frattempo della borsa. Tentò invano di domare la sua chioma bionda, che non voleva collaborare, così legò i capelli in una stretta treccia che la faceva sembrare quantomeno presentabile. Recuperò al volo le chiavi di casa, e si chiuse alle spalle la porta, iniziando a correre giù per le scale, sperando e soprattutto pregando di non cadere. Iniziò a correre tra le vie della città, dato che la sua 500 aveva emesso uno strano rumore e non si era accesa, lasciandola a piedi. Arrestò la sua corsa solo per entrare in un piccolo bar all'angolo della strada per ordinare un caffè fumante e una brioche alla crema, la sua preferita. Riprese la corsa addentando il cornetto che aveva iniziato a perdere il suo contenuto, sporcandole la mano sinistra. Si pulì la pelle leccando, il tutto sotto gli occhi straniti dei suoi colleghi. Non era mai stata una ritardataria, anzi odiava chi non si presentava all'orario prestabilito, ma quel giorno era decisamente una giornata no. Era iniziata in malo modo, e si preannunciava ricca di disastri e distrazioni. Fece in tempo a voltare l'angolo del corridoio principale, quando Andrea, uno dei suoi innumerevoli colleghi, le si era sbattuto contro.
<< E che cazzo! >> sbraitò, osservando la sua camicetta bianca imbrattata per causa della bevanda calda che le stava non solo macchiando il tessuto, ma anche bruciando la pelle. Il suo collega, visibilmente imbarazzato, le allungò un tovagliolo, con il quale la giovane tentò di sistemare la situazione. Sfregò energicamente, ma la macchia scura era ben visibile. Sbuffò sonoramente, arrendendosi all'evidenza, e spalancò la porta del suo studio, dove l'attendeva non solo il suo collaboratore di fiducia, ma anche il cantante che a momenti doveva essere intervistato.
<< Scusate il ritardo >> esordì richiudendo la porta e poggiando il bicchiere sul tavolo davanti a sé.
<< Che hai fatto? >> le domandò Federico, nascondendo con la mano la sua bocca rivolta all'insù.
<< Lascia perdere. Iniziamo >> lo liquidò Cat, indossando le cuffie dopo essersi accomodata alla sua postazione. Si appoggiò allo schienale della sedie girevole, prima di rivolgersi al giovane che stava alla sua sinistra. Stava smanettando con il suo cellulare, e le sue dita si muovevano velocemente sullo schermo che emetteva rumori strani ad ogni clic.
<< Buongiorno Milano, oggi è giovedì, il sole splende alto nel cielo e le nuvole non mostrano presagi di pioggia, e come promesso la scorsa settimana, abbiamo qui Lorenzo Fragola. Come stai Lorenzo? >>
Il giovane abbandonò il cellulare e lo fece cadere all'interno dello zaino posto vicino ai suoi piedi, prima di rispondere alla domanda della speaker radiofonica.
<< Tutto bene Cat. Sono felicissimo e carico a mille. Ho un sacco di progetti in mente e non vedevo l'ora di condividerli con tutti quelli che mi seguono >>
<< Bene sei arrivato dritto al sodo. Volevo prima di tutto parlare del tuo singolo "D'Improvviso". Ormai tutte le radio lo trasmettono, e ammetto che è una delle tue canzoni che preferisco. Hai annunciato la sua uscita con un post pubblicato sui social, e scommetto che i fans siano stati in delirio. Dicci qualcosa su questa canzone >>
<< Beh, è il terzo brano estratto dall'album "Zero Gravity" e sono entusiasto del successo che sta avendo. Per il video ho scelto uno stile black & white, che ricorda una perfomance di action painting. La ragazza che mi ha aiutato a realizzare questo video e che ne è protagonista è stata una benedizione venuta dal cielo, perché senza di lei sarei stato perso >> rispose il ragazzo, prima si sfoggiare un sorriso tutto denti che dimostrò il suo orgoglio per quanto fatto. La speaker girò su se stessa, unendosi alla risata sonora del giovane, prima di riprendere la lista di domande da porgli.
<< Ho qui due dati che vorrei condividere con chi ci sta ascoltando, prima di mandare in onda la canzone: in soli due giorni ha raggiunto una quota di 50 mila clic, ed ha già superato il milione e 300 mila visualizzazioni. Per non parlare poi della varie condivisioni sui social da parte dei tuoi fans. Credo che questo sia per te orgoglio allo stato puro >>
<< Ovviamente tutto ciò mi incoraggia molto e mi spinge a migliorarmi sempre di più. Mi metto in gioco, cercando di portare agli ascoltatori musica nuova, emozioni che solo chi mi segue può capire. Amo il mio lavoro, ma senza i fans noi artisti non esisteremo, quindi un sentito grazie va a coloro che ogni giorno accendono il proprio telefono e dalle loro cuffie fanno uscire la mia voce >> terminò con entusiasmo Lorenzo, prima che le note della canzone iniziassero a diffondersi tra le mura della stanza.
<< Questa canzone era il nuovo capolavoro di Lorenzo Fragola, che è nostro ospite e che ha un sacco di novità da comunicarci. Ormai è passato un anno da "1995 Tour" quindi siamo tutti in trepidazione nel sapere se ci sarà un nuovo tour. Tu che ci puoi dire Lorenzo? >> chiese Catherine, incrociando gli occhi scuri del giovane, che durante la domanda della ragazza non aveva smesso un attimo di mordicchiarsi il labbro inferiore.
<< Posso affermare che questo autunno ci sarà la nuova tournée dove faremo tantissime tappe e cercheremo di andare in città dove non siamo stati con il precedente tour. Sarà più grande e più impegnativo perché ci saranno più album da suonare, non solo "1995" e "Zero Gravity" >>
<< Cosa puoi dirci in campo scrittura? >>
<< Sto lavorando a nuovi pezzi. Sono canzoni che reputo molto belle e non vedo l'ora di farvele ascoltare. Condividerò questo lavoro con autori italiani e non. Scriverò sia in italiano sia in inglese. È un periodo produttivo e molto carico >>
<< Sono sconvolta. In pratica sei al lavoro 24 ore su 24 quindi, complimenti. Ora però cambiamo completamente argomento, e voglio chiederti qualcosa su Sanremo. Come è stata la tua esperienza? >>
<< È bellissimo perché ti rendi conto che stai facendo parte di qualcosa di affascinante. Ho partecipato al festival per due anni consecutivi, e credo che non sia giusto essere troppo presente perché potrei togliere lo spazio a qualcun altro che ha qualcosa da dire. Quindi a febbraio non ci sarò >> rispose Lorenzo, con un leggero nodo alla gola che buttò giù con sorso d'acqua preso dal bicchiere che Cat gli aveva appena passato.
<< Per concludere questa intervista, vorrei chiederti una cosa, che forse si chiedono tutti coloro che ci stanno ascoltando: ma Lorenzo Fragola, nel tempo libero, che fa? >>
<< Bella domanda. Dedico il mio tempo a vedere le mie serie tv preferite e a giocare a basket. Nulla di entusiasmante o fuori dal comune >>
<< Ragazzi, possiamo confermare che Lorenzo Fragola è uno di noi. Grazie mille per aver accettato il nostro invito e per aver passato la mattina con noi. Detto questo, lo salutiamo mandando in onda "Luce che entra" >>
<< Grazie a voi, e speriamo di rivederci il prima possibile >> concluse il cantante prima di togliersi le cuffie e seguire la speaker al di fuori della sala in cui avevano appena passato ben due ore. Si abbracciarono velocemente, prima che il giovane si posizionò lo zaino sulla spalla destra, incamminandosi verso l'uscita dello studio radiofonico. Catherine si avviò verso le macchinette del caffè e recuperò dalla tasca posteriore dei suoi jeans qualche monetina che fece entrare nella fessura del gabbiotto. Aspettò qualche secondo, giusto il tempo dell'erogazione della bevanda, e prese tra le mani il bicchiere caldo, che portò alle labbra. Il liquido caldo le pervase la bocca, scendendo lentamente lunga la gola. Assaporò il tutto, e gettò il bicchiere ormai vuoto, prima di tornare nel suo studio per proseguire la sua giornata lavorativa.
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