Arlecchino, servitore di due padroni

Dal palco Beatrice chiama spazientita: "Dov'è quel servaccio inutile?"

Arlecchino arriva trafelato e sprofonda in un inchino cerimonioso. Un istante dopo saltella buffamente per salvare il fondoschiena.

"E dovrei pagarti? E per cosa? Scansafatiche!"

"Paron mio... per piazer! Corro a prendere il bagaglio!", e sparisce dietro le quinte. Poi, come ognun sa, si lascerà distrarre dalle grazie di Smeraldina e scambierà i bauli di Beatrice e Florindo.

Non è cattivo, Arlecchino, ma le studia tutte per lavorare il meno possibile. Non è mai davvero inutile, a furia di bugie arraffa il lieto fine, ma... riconosciamolo: è il campione degli infingardi!

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