La notte arrivò piano, lentamente
scivolati dentro l'oscurità
inghiottiti,
in balia di mostri crudeli senza coscienza,
senza pietà nei nostri riguardi.

Eravamo stati attenti
alla notte,
sapevamo sarebbe stata la fine,
attenti,
ma non abbastanza.

Vipere sibilanti,
velenose pronte a colpire questi nostri deboli corpi, seppur il cuore è forte,
cede a questi duri colpi.

La notte benevola non esiste più,
la notte che culla che fa sognare,
svanita nel nulla,
realtà la notte che spezza,
ali e cuori...

Mente che impazzisce perché il dolore è troppo forte da sopportare
non si riesce neppure più a urlare.

Il dolore resta dentro,
insieme alla paura,
allo sgomento.
E la notte ci avvolge,
ma non benevolmente,
ma orribilmente dove vi è solo l'ignoto dell'oscurità che cela i Demoni,
che ancora non ti divorano perché è più divertente vederti soffrire,
morire lentamente.

E anche se gli occhi son ben aperti non vedi nulla tranne l'oscurità e senti i loro sussurri,
le loro lingue sferzanti che feriscono e fanno sanguinare.

Persino la speranza è lontana
solo la notte rimane.
Manevola ci avvolge.