BIRTHDAY TAPES
18/11/21 - GP DEL BRASILE
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<<Mike dai, smettila, mi imbarazzi>> dico, lanciando uno sguardo verso il telefono del mio collega che sta riprendendo. Siamo nel bel mezzo del paddock di Interlagos e c'è un via vai di gente non indifferente alle mie spalle che si gira curiosa ad osservare la scena.
<<No no signorina, tu puoi andartene sempre in giro con quel registratore acceso che chissà quali segreti contiene e io non posso farti un innocente video mentre spegni le candeline?>> risponde lui, il tono di voce estremamente divertito.
<<Ci sono anche delle candeline da spegnere?>> domando con esasperazione.
L'attimo dopo comincia a sentirsi in sottofondo una canzoncina di compleanno cantata da più voci. Divento rossa mentre Amy cammina lentamente verso di me con una torta in mano, accanto a lei gli altri ragazzi della troupe canticchiano spensierati.
<<Questa me la paghi>> minaccio nuovamente la telecamera, poi però abbozzo un mezzo sorriso.
<<Non dimenticarti del desiderio>> mi prende in giro Mike.
Arriccio il naso.
L'attimo dopo mi sporgo leggermente in avanti per soffiare sulle candeline con il numero ventiquattro infilate nella torta che Amy tiene alta davanti al mio viso.
Oltre ad essere un po' imbarazzata ora sono anche emozionata.
La ragazza passa la torta a Mike per potermi abbracciare, dopo di che è tutta una confusione di baci e abbracci e tanti auguri. Scompaio tra le braccia degli altri per diversi secondi.
<<Di chi è il compleanno?>> domanda una voce esterna, prima ancora di entrare nel campo visivo dell'obiettivo.
<<Ivy>> risponde Mike, spostando il telefono fino ad inquadrare Charles Leclerc che osserva la scena.
<<Ivy! Posso farti gli auguri?>> dice il ragazzo con un sorrisino a labbra strette e dondolando leggermente sui talloni. Ha la tuta mezza abbassata e i capelli scompigliati, gli occhi verdi puntati dritti su di me.
Riesco ad incontrare il suo sguardo però solo quando Giò, il cameraman, si sposta, poi faccio un passo indeciso verso il pilota. Per fortuna é lui a prendere l'iniziativa e a coprire la distanza che ci separa, allungando una mano che poggia sulla mia schiena non appena siamo vicini abbastanza.
<<Tanti auguri>> dice Charles mentre ci scambiamo due baci sulla guancia.
<<Grazie>> rispondo con uno strano tono di voce.
<<Mi dispiace di non averteli fatti sta mattina, non ne avevo idea>> si scusa lui non appena lascia cadere la mano dalla mia schiena.
<<Ma no, figurati, non potevi saperlo>> esclamo, scrollando le spalle con indifferenza e facendogli un sorrisone.
<<L'anno prossimo me ne ricorderò>> dice, rispondendo al mio sorriso con uno altrettanto enorme. <<Ci vediamo domani per il pre gara>>
Annuisco. Charles si gira verso la telecamera e fa un saluto con la mano, poi riprende la sua camminata nel paddock verso il box Ferrari.
<<Ivy>> mi richiama Mike, facendomi guardare verso di lui <<Sei rossa come la sua macchina>>
Faccio una smorfia mentre gli vado frettolosamente incontro, una mano sollevata per arrivare il prima possibile all'obiettivo.
<<Spegni questa telecamera>>
STOP
18/11/22 - GP DEL BRASILE
PLAY
<<Tanti auguri a te>> canticchia la voce dietro la telecamera, camminando verso di me
Mi giro verso l'obiettivo lasciando perdere il taccuino sul quale stavo scrivendo, sbuffo.
<<Charles>> lo richiamo, guardandomi intorno nel paddock.
<<Tanti auguri a tee>> continua lui imperterrito.
<<Charles!>> ripeto.
I miei occhi sembrano quasi pregarlo di smetterla mentre lui continua a camminare verso di me.
<<Tanti auguri felici>>
Mi copro gli occhi con le mani, anche se presto una di quelle di Charles si stacca dalla telecamera per scostarmele, perdendo la stabilità dell'inquadratura ma guadagnando un primo piano sul mio viso imbarazzato.
<<Tanti auguri a te>>
Conclusa la canzoncina l'immagine diventa confusa e l'unica cosa distinguibile è lo schiocco di un bacio.
<<Grazie, grazie Charles, gentilissimo>> rispondo, a metà tra una risata e un tono forzosamente scocciato.
<<Sorridi>> dice lui riprendendo a curarsi delle riprese e allontanandosi di qualche passo per inquadrarmi meglio.
Non gli rivolgo un sorriso ma una boccaccia.
<<Anche tu con questa storia delle riprese del compleanno?>> dico, portando le mani sui fianchi <<è la telecamera di Mike quella?>>
<<Si e la trovo una cosa molto carina, anche se Mike si è detto dispiaciuto di passarmi l'onore di fare queste imbarazzanti riprese>> si spiega lui, ridendo.
Guardo oltre l'obbiettivo scuotendo la testa con disapprovazione.
<<Se ci sei tu dietro la telecamera è ancora più imbarazzante, te l'assicuro>> esclamo, gettando le mani nelle tasche dei jeans.
<<Hai visto che mi sono ricordato del tuo compleanno?>> gongola Charles.
<<Che mente brillante che sei>> lo prendo in giro, ma questo non sembra attaccare il suo entusiasmo.
<<Dovremmo avere una nostra tradizione da compleanno, sai, qualcosa che dobbiamo fare per forza ogni anno>>
<<Charles, credo che anche solo passare tutti i compleanni insieme sarebbe un'impresa>> provo a razionalizzare, anche se davanti agli occhi accesi di Charles non è facile rimanere con i piedi per terra.
<<Ok, allora la tradizione sarà passare almeno un po' di tempo insieme>> afferma, pur non sembrando troppo convinto. L'attimo dopo infatti poggia la telecamera su qualcosa e si sente un rumore di passi veloci.
<<Ma dove vai?>> gli grido dietro, seguendolo con lo sguardo. Mi siedo su un muretto e rimango a guardare il punto dove è scomparso, in attesa.
L'immagine rimane statica per qualche minuto, finché non comincio a scuotere la testa con rassegnazione e un sorriso non troppo celato.
<<Passare un po' di tempo insieme e spegnere una candelina>> ritratta Charles, riprendendo possesso della telecamera ed inquadrando ora una candelina accesa che tiene davanti al mio viso.
<<Ogni mio compleanno?>> domando, guardandolo.
<<Ogni anno, senza data di scadenza>>
<<Non ce la faremo mai>>
<<Fidati>>
Soffio sulle candeline.
L'attimo dopo la telecamera finisce tra le mie mani.
<<Mike e gli altri ti aspettano nell'hospitality per la torta, io devo andare da Binotto, ci vediamo per le interviste del pre gara>> dice Charles, che ora è il soggetto dell'inquadratura.
<<A dopo>> rispondo.
Lui mi lancia un ultimo sguardo prima di cominciare ad allontanarsi, ma neanche due passi dopo è nuovamente girato verso di me.
<<Iv se questa gara la vinco è tua, sarà il mio regalo di compleanno>>
PAUSA
18/11/23 - post GP DEL BRASILE
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<<È mezza notte Mike, hai rotto con gli scherzi>> si sente la mia voce gridare dietro una porta d'albergo.
La apro frettolosamente, apparendo in video con i capelli scompigliati e un pigiama rosa. Con gli elefanti.
Spalanco la bocca.
<<Ciao Iv, scusa, è il tuo compleanno da un minuto e tra cinque devo andare via>> dice frettolosamente Charles, che con una mano riprende e con l'altra mantiene una candelina accesa <<Tanti auguri>>
<<Ma non avevi il volo quattro ore fa?>> domando, incrociando le braccia sul petto e guardandolo confusa. Nella luce flebile del corridoio la fiammella illumina i miei occhi che non smettono un attimo di guardare la persona dietro l'obiettivo.
<<Infatti sono quattro ore che mi aspettano>> dice il ragazzo divertito e sembrando anche lui, per la prima volta, imbarazzato <<Ma tranquilla, ho detto che ho avuto una indigestione e non riuscivo a muovermi dal bagno. Nessuno si è azzardato a venire a controllare>>
Scoppio fragorosamente a ridere.
<<Ora soffia prima che mi giochi le dita per colpa della cera>>
<<Bruciature e indigestione, ti faccio male Charles>>
<<Niente in confronto a poterti vedere con un pigiamino con gli elefanti>>
Spengo la candelina tenendo gli occhi chiusi e con un bel sorriso sulle labbra, troppo contenta per poterlo nascondere.
PAUSA
Quello è stato l'ultimo compleanno che ho festeggiato in un circuito, durante il weekend di formula uno, ed è stato anche l'ultimo durante il quale io e Charles ci siamo trovati in una situazione stabile. Eravamo ancora amici.
Pensavo anche che sarebbe stato l'ultimo che avremmo passato insieme.
Invece, una tradizione è una tradizione.
18/11/24
PLAY
<<Scalino, scalino, scalino>> scandisce Mike, guidandomi e tenendomi per il braccio mentre ho gli occhi bendati. I nostri passi sono pesanti, fuori diluvia e ci siamo bagnati da testa a piedi.
Amy ride sommessamente dietro la telecamera.
Mi accompagnano fino alla porta di casa che il ragazzo scosta silenziosamente. Non accendono le luci, c'è una torta piena di candeline ad illuminare la stanza.
Quando mi tolgono la benda e la vedo sulla mia bocca si disegna una O.
È mia madre a tenere la torta e a cominciare a cantare tanti auguri, gli altri seguono. La telecamera inquadra lei, mia sorella, le mie migliori amiche, Mike, e poi un po' fuori da quel quadretto, con le braccia conserte e un sorriso appena accennato, Charles.
Io però lo noto solo più tardi, quando spengo le candeline e qualcuno accende le luci.
<<Auguri tesoro>> esclama mia madre, schioccandomi un bacio sulla guancia, ma tutto ciò che faccio è guardare Charles, rimasto in disparte. Lui non distoglie lo sguardo.
Sembra quasi di riuscire a percepire da quelle occhiate il peso dei mesi che abbiamo passato senza parlarci, e di ciò che ho chiuso senza mai rendermi conto che fosse in realtà rimasto sospeso, e di tutti i baci che ci saremmo dovuti dare dopo quell'unico rubato.
<<Li abbiamo persi>> si sente Mike sussurrare ad Amy.
L'inquadratura si stringe per un attimo sugli occhi di Charles per poi allargarsi quando lui mi raggiunge con un sorriso timido, le mani in tasca.
<<Tanti auguri Iv>> dice ed io rimango ferma davanti a lui, continuando a guardarlo.
<<Ok ci penso io>> mormora Mike. L'attimo dopo si allontana da Amy e va a gettare un braccio attorno alla spalla di Charles, con l'altro invece mi afferra il polso <<Chi vuole un pezzo di torta?>> grida, sbloccando la situazione.
Amy lascia la telecamera su un mobile, probabilmente pensando di averla spenta, e ci raggiunge.
La festa si sposta in salone mentre l'immagine riprende uno scorcio ormai vuoto della cucina. In sottofondo si sentono risate, bottiglie stappate, fotografie scattate.
<<Lo so che non sarei dovuto venire, mi dispiace>> la voce di Charles si distacca dai rumori di fondo, facendosi sempre più vicina man mano che la frase finisce <<Ma non volevo interrompere la tradizione, anche se tra noi ho rovinato tutto>>
Cammino davanti alla telecamera, andando a poggiare la schiena contro il muro della cucina. Dopo aver fatto qualche passo anche Charles viene inquadrato, così ora ci sono i nostri mezzi busti che si fronteggiano, le teste tagliate.
<<Jo sa che sei qui?>> domando con una freddezza che forse con lui non ho mai usato.
<<No, avrebbe provato ad impedirmelo e io l'avrei fatto comunque, quindi a che pro?>> risponde lui.
<<Ci tieni davvero così tanto?>>
<<Iv se una tradizione è tutto ciò che ci rimane sarei stupido a sprecarla>>
<<Idiota, non stupido>> lo correggo.
<<Idiota>> ridacchia lui, poi infila la mano nella tasca di jeans e ne tira fuori una candelina <<Quest'idiota vorrebbe rispettare la tradizione a dovere>>
Accende la miccia e quando mi abbasso leggermente per soffiarci sopra la telecamera inquadra i miei occhi lucidi. L'attimo dopo le mie braccia sono attorno al suo collo.
<<Ti va di andare a prendere un po' d'aria?>> domando, la voce esce ovattata dalle labbra premute contro il suo petto.
Charles sospira e mi abbraccia a sua volta.
Poco dopo usciamo dall'inquadratura.
PAUSA
🌸🌸
Per non perdere il filo:
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