Sta mattina ero di fretta e il tempo è rimbalzato avanti e indietro finché non si è fatta di nuova notte.
E sono ancora qua.
Capita, mi dico, di pensarti come mi capitava di pensare ad altri, prima di te (non sei speciale affatto).
E mi chiedo se tu stia bene, anche se in fondo non mi importa davvero (davvero).
Mi domando, fin troppo spesso, se tu non sia diventato il mio, di Grande mistero (È sicuramente così).
Ho solo un riflesso della persona che sei stata, una zigrinatura sulla maglia, una scheggia sulla piastrella, il livido sul fianco e la macchia sul tappeto.
Quella piccola imperfezione di cui è impossibile ricordare l'origine e che, di conseguenza, è difficile da ignorare (soprattutto se si ha la tendenza al controllo).
Ti potrei ignorare (lo faccio già), ti potrei cancellare (e ho fatto pure questo) ma tu hai il vizio di tornare da me quando io ho bisogno di te.
Tu hai bisogno di me? (Ti odio).

Sylvia L.G. Roth