Vicino dell'anno.

Alla fine questo Frank si è offerto di aiutarmi a portare su tutti i vari scatoloni, molto gentile sì, ma che non si aspetti che lo elegga vicino dell'anno o simili, perchè non ne ho la minima intenzione.

Comunque, abita di fianco a me, letteralmente, e mi ha portato una cheesecake al limone, che mi sono appena ingurgitato dal primo all'ultimo morso, letteralmente.
Ah, e mi ha pure invitato a cena.

Glielo volevo dire che non era il caso di farmi subito la corte, perchè non sa ancora come sono fatto, e sono fatto veramente male fidatevi, ma poi ho pensato che non è assolutamente gay, o non si starebbe limonando una ragazza davanti alla fottuta porta di casa.
Come ho fatto a saperlo? Semplice.
Li sto spiando dallo spioncino della porta, appunto.

E quindi scarto l'opzione "Fai ubriacare Frank questa sera e sfoga le tue frustrazioni sessuali su di lui inzuppando il biscotto"
Per una cosa del genere però, potrei davvero eleggerlo come vicino dell'anno, senza contare che quella cheesecake era fottutamente buona.

Che poi non me ne importa molto di questo cristiano, ma finchè mi evita il disturbo di cucinare o di portare su gli scatoloni del trasloco, ben venga.

Bussano alla porta, cinque volte; quattro battiti veloci, un secondo di pausa e poi l'ultimo.
Sarà una stronzata, ma io ci faccio caso a queste piccole cose.

-Entra pure-

So che è Frank, quindi non mi scomodo neanche a tirare fuori il mio terrificante francese, sacre bleu.
Che poi a me la Francia fa pure un pochino schifo, e non so neanche perchè me ne sono venuto qui.

Ah già, perchè il qui presente Gerard Arthur Way è un fifone, scappa dai problemi, scappa dallo schifo che ha attorno andando a finire in uno schifo ancora più grande, ed è un circolo vizioso che non finisce mai.

E mia madre mi ha sempre detto che è quando l'acqua tocca il culo che s'impara a nuotare, ma io l'acqua ce l'ho due spanne sopra la testa, e di nuotare ancora nulla.

-Ti volevo presentare la mia fidanzata Jamia-

Ed eccole altre persone che mi spiattellano davanti la loro fantastica vita sentimentale, davanti a me; un poveretto che è appena stato scaricato e che non ha neanche il coraggio di uscire di casa senza occhiali per non far vedere che piange come un idiota.

-Auguri e figli maschi, c'è anche lei questa sera?-

Il ragazzo fa sì con la testa, e decido che è arrivato il momento dove Gerard Way torna a fregarsene dell'esistenza del suo vicino con una perfetta vita di coppia e declina l'invito.

-Che io mica voglio fare la candela-

Che è scientificamente provato che un gruppo debba per forza essere formato da un numero pari di persone, perchè poi ci si mette in coppia e se si è dispari c'è sempre lo sfigato asociale che emarginano tutti, che in questo caso sono io.

Quindi mi giro dando le spalle a Frank e alla sua ragazza che non ho neanche guardato, come Frank del resto, perchè io faccio caso alle piccole cose solo quando mi va, e in ogni caso non mi andrebbe neanche di guardarli in faccia, a quei due.

-Grazie per la cheesecake, era ottima. Chiudi la porta quando te ne vai-



E non so cosa abbia fatto in quel lasso di tempo, forse ho dormito, forse ho pianto di nuovo, forse entrambi, ma quando riapro gli occhi ( quindi sì, avevo dormito ) quell'idiota è lì.

E vorrei guardarlo davvero bene quest'idiota, perchè non ho ancora deciso se è un idiota carino o un idiota brutto, ma qui è tutto buio e non ho voglia neanche di alzarmi per spegnere la luce.

-Perchè non sei venuto?-

E riecco.

-Ma in Francia sono tutti così impiccioni?-

-Rispondi alla domanda-

Gli spiego a malavoglia la mia teoria, quella sul gruppo che per forza di cose deve essere pari, sembra divertito.

Che poi mi chiedo perchè il suo culo sia in casa mia, e insomma certe libertà non se le prendono tutti, ritiro la nomina per vicino dell'anno.
Mi dispiace.

-Che poi a me la Francia neanche piace, in fondo-

-E perchè ci sei venuto?-

Sospiro, non può trattenersi e limitarsi al sentire il mio sfogo, senza fare domande?

-Volevo libertà, volevo viaggiare ed essere indipendente, volevo scappare da una situazione che mi faceva stare male, e che mi fa stare male tutt'ora, ma mi sono messo in una situazione peggiore della precedente. E poi la Francia mi fa schifo. -

Che poi dovrei pure smetterla di parlare con questo ragazzo, perchè io da qui me ne voglio andare davvero, che mi sono già stancato, e se mi ci affeziono poi sono cazzi amari.

-Che ore sono?-

-Le tre del mattino-

-Vai a casa idiota, che manca solo che la tua fidanzata pensi che la tradisci con me-

Mi giro per la seconda volta, dando le spalle a Frank e fregandomene del fatto che sia stato seduto per tanto tempo ad aspettare il mio risveglio, perchè a lui mica gliel'aveva chiesto qualcuno.

E poi, una cosa inquietante, ma inquietante di brutto.
Mi sussurra un "Potrei anche farlo, sai?" nell'orecchio e mi bacia la guancia.
E per fortuna che è buio perchè altrimenti avrebbe visto l'imbarazzo colorarmi la faccia di un rosso pomodoro, e ho già mostrato troppo del mio mondo a questo ragazzo.

Che poi, devo ancora decretare se è bello o brutto.

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