Motorola scrauso.
Ogni volta che Frank mi guardava mi sentivo sprofondare sempre più giú, in una sorta di abisso dove tutte le mie emozioni venivano amplificate per dieci, cento, mille.
Tutto era perfetto, ogni parola che usciva dalla sua bocca piccola e rosea aveva un suono che mi faceva impazzire.
Pure quando imprecava era meraviglioso.
Era passato un mese esatto da quando aveva rotto con Jamia, era passata a prendere le sue cose, lasciando l'appartamento mezzo vuoto.
Frank all'inizio era molto triste, lo sentivo piangere spesso nonostante lui non volesse darlo a vedere.
Era passato un mese di noi.
Provate a dirlo tante volte; Noi, noi, noi, noi, noi.
Non fraintendiamoci, non stiamo insieme, non ancora almeno, ma allo stesso tempo passiamo gran parte della giornata vicini.
È passato un mese da quando gli ho chiesto "proviamo?" E abbiamo provato.
Stiamo provando tutt'ora, a volte usciamo anche insieme.
Come oggi, che l'ho visto tornare a casa tutto allegro, con due biglietti gialli in mano.
-Sono per il concerto dei Deep Purple- e mi salta addosso, sembra felice, ma so che è solo una felicità momentanea.
Conosco Frank ed è spesso soggetto a sbalzi d'umore, per la scienza ho provato a tener conto delle volte che cambia umore durante la giornata; 16 è stato il suo record personale.
La verità è che Frank non ha ancora superato la rottura con Jamia e mi sta usando come un sostituto: Avete presente quando vi si rompe il telefono, magari era pure uno di quei bei telefoni che vanno di moda ora, con il touch screen e la fotocamera interna, dicevo, vi si rompe e lo portate in riparazione.
E nel frattempo? Nel frattempo usate un motorola scrauso di quelli che hanno ancora i tasti grandi quanto delle noci e che si chiudono a cozza.
Solo un sostituto fino a quando il vostro vero amore tornerà nelle vostre tasche e potrete ammazzarvi nuovamente di selfie.
La consapevolezza è la peggiore delle malattie; Frank sa che mi piace, e sa anche che mi sono accorto che mi sta solo usando.
Ed io glielo lascio fare volentieri.
-È meraviglioso Frankie- dico passandogli affettuosamente una mano tra i capelli -Con chi vuoi andarci?-
In tutto questo tempo, Frank non mi ha mai baciato.
Non mi ha mai tenuto per mano, non mi ha mai abbracciato né altre stronzate di questo tipo.
Immagino che basti questo per capire che sto provando solo io a stare bene con lui.
-Beh io..- abbassa la testa imbarazzato, è così carino quando arrossisce -Volevo andarci con te se ti va-
Certo che mi va, ovvio che mi va.
Frank sorride e va verso la cucina, dove inizia a preparare un caffé "una sorta di vizio di famiglia" mi spiegò un giorno "caffé, caffé al mattino, dopo i pasti, quando si è stanchi, quando si esce, caffé sempre"
Pare che sia l'unica cosa che lo fa smettere di pensare per quei 30 secondi un cui si versa lo zucchero, gira e beve ( Li ho contati )
-Gerard- dice portandosi la tazza alle labbra -Tu sai che sono molto confuso in questo periodo, vero?-
Confuso? Solo confuso? Frank è LA confusione, è l'indecisione fatta a persona.
Non sa mai cosa fare né cosa dire.
E soprattutto, non sa chi scegliere tra me e Jamia.
Così penso, così dico.
-So di aver toccato un tasto dolente, ma cazzo Frank, mi pare di essere l'unico a provare a far funzionare le cose-
Deglutisce forte e inizia a fissarmi, posso vedere i suoi occhi riempirsi piano di lacrime fino a scoppiare.
-Non è così facile-
Invece lo è, so di farlo stare bene come nessun altro al mondo, so di guardarlo come nessun altro fa.
Lo amo? Questo non saprei dirlo, ma è un sentimento molto vicino all'amore.
Rimaniamo fermi entrambi a guardarci i piedi, come quando stavo per tirargli un cazzotto in faccia.
Poi mi sono scontrato con quella bellezza impressionante, e mi sono sciolto per terra.
-Devi darmi tempo, Gerard-
E diamogli tempo.
Forse Frank ha una concezione strana di tempo perché verso mezzanotte, alla fine del concerto ( dopo che i Deep Purple ci salutano sfoggiando un francese incredibilmente disgustoso ) mi guarda negli occhi, di nuovo.
Ho già detto come mi sento, quando le sue iridi si scontrano violentemente con le mie? Male.
E poi bene.
E poi di nuovo male.
Lo stomaco si rivolta mille volte su se stesso e sembra voler sprofondare fin sotto ai piedi e poi risale su di botto, rimanendo bloccato in gola.
-Tu mi fai stare bene, Gerard-
Mi ricordo quando da piccolo mi mettevo in sala con mia madre e guardavo con lei una sfilza infinita di storie d'amore, ascoltavo e memorizzavo tutte quelle frasi e decisi che quella, era la mia preferita.
Cosa c'è di meglio di far star bene qualcuno?
Quando arrivai in Francia ero un ragazzino viziato e credevo di aver provato in poco tempo tutti i peggiori dolori e le peggiori ingiustizie, dopo due mesi eccomi qui.
Quell'involucro di acidità che mi apparteneva sembra essersi sciolto, collassato su se stesso dopo che un ragazzo basso con i capelli neri entra nella mia vita bussando alla porta con il suo modo bizzarro: quattro battiti veloci, un secondo di pausa e un ultimo battito.
Me ne accorgo dopo qualche secondo, che Frank è in punta di piedi che mi bacia con migliaia di persone intorno a noi.
Forse è la stanchezza, la birra che si è bevuto prima, forse è la mancanza di Jamia che lo spinge oltre, vuole ubriacarsi di qualcun'altro per dimenticarsi chi era prima.
-Mi dispiace, sono un casino-
Questa è la sua sentenza.
Ha ragione, è un casino, è indeciso e probabilmente quel bacio non aveva nessun significato ma okay.
Mi sta bene Frank, giocaci pure con il mio cuore, ma non troppo okay? Rimani sempre a distanza di sicurezza da me.
Quando arriviamo al nostro palazzo sono le tre del mattino e nessuno dei due ha più detto una parola dopo il bacio: sarà sicuramente per la stanchezza.
Abbiamo entrambi delle occhiaie che toccano terra e puzziamo di sudore.
-Non voglio dormire solo questa notte-
Il letto non è mai stato così comodo da quando vivo qui, Frank è vicino a me e parla nel sonno.
Dice cose sconnesse, e continua a muoversi chiamando l'ex fidanzata.
Un moto di rabbia e gelosia mi pervade finché non pronuncia due parole che riescono finalmente a placare i miei istinti omicidi "Va via" .
Solo il tempo potrà dirmi se il mio cuore verrà spezzato per l'ennesima volta o se tutto questo porterà a qualcosa di buono.
Intanto, Frank è nel mio letto, e siamo così vicini che potrei esplodere da un momento all'altro.
Sono le 5 del mattino e dopo tanto tempo sono veramente felice.
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