Fagioli in scatola.

Perchè comunque uno dovrebbe ficcarselo in testa e tenerselo bene a mente che prima o poi, le relazioni finiscono.
E la mia è finita da troppo poco, e io questa cosa scritta sopra mica l'ho capita, e quindi è circa una settimana che piango talmente tanto che se conservassi le mie stesse lacrime probabilmente risolverei il problema della siccità nel mondo.

In ogni caso, i miei occhi fanno abbastanza schifo in questo momento, e anche se qui a Parigi non mi conosce nessuno, tengo un paio di occhiali da sole in modo da nascondere quelle due palle rosse che ho al posto dei bulbi oculari, che, nel peggiore dei casi mi scambierebbero per un fattone senza speranza e cose di questo genere.

Uscire dall'aereporto è stata un'impresa colossale, ma mai quanto trovare la via dove in teoria dovrebbe esserci il mio condominio.

Sinceramente, mi aspettavo di trovare per le strade di Parigi un sacco di finocchi vestiti alla moda e con una tavolozza piena di tempere nella mano sinistra e una baguette sotto l'ascella destra, che sarebbe il tipico prototipo di francese.
Ma le mie aspettative sono state deluse alla grande, che schifo la Francia.
Datemi i finocchi.

La casa comunque l'ho trovata e fa abbastanza schifo, in verità, ma visto che faccio schifo pure io, penso che andremo veramente d'accordo.
Considerate che ha una cucina collegata alla sala da pranzo, un bagno e due stanze.
Ohw, in una delle due ci faró la stanza per mio figlio, ah già, essendo finocchio non posso averne.
Che sfiga eh?

Il mio cervello dotato di un unico e solo neurone funzionante mi suggerisce di fare un giro per vedere se c'è qualcosa di interessante in questo posto, ma se penso a quanti scatoloni ho ancora da portare dalla cantina al mio appartamento, che, in caso v'interessasse, è al terzo piano, mi viene male e penso che non farò mai nessuna delle due cose.

Peccato che mi ricordi che attualmente il frigo è vuoto e che prima o poi dovrò andare a comprare qualcosa con cui cibare il mio insulso corpo.
Peccato che mi ricordi anche che in tutti quegli scatoloni ci sono riposte le mie cose, compresi vestiti e utensili vari, e quindi prima o poi dovrò fare entrambe le cose.

Avete presente quando succede qualcosa di brutto, e voi pensate che non possa accadervi più nulla perchè sarebbe la prova inconfutabile della vostra infinita sfiga? Ecco.
Non. Fatelo. Mai.
Davvero, Dio ci campa su 'ste cose, aspetta che voi pensiate una cosa simile e zac!
E proprio oggi, mentre pensavo che

a) Il mio appartamento fa schifo e ci vorranno due secoli per metterlo a posto e

b) Una settimana fa il mio ex fidanzato *inserire sospiro* mi ha lasciato solo in casa, in lacrime e con una candela al naso tale da collegare Inghilterra e Stati Uniti e

c) Ho un lavoro in una sorta di cartoleria di questa città tanto bella quanto infinita ma non ho idea di come arrivarci e

d) Stavo morendo di fame
Mi cade addosso questo idiota cieco come una talpa, che mi fa andare sopra ad una montagna di lattine di fagioli in scatola che mi travolgono lasciandomi un bernoccolo in testa grande quanto la Luna.

-Impara a guardare dove vai-

Sibilo in un francese leggermente impacciato, mentre il ragazzo si massaggia un braccio che molto probabilmente è stato colpito dallo tsunami di fagioli in scatola, e mi stupisco quando mi risponde in inglese, imbarazzato.

Mi chiede scusa e chiama un ragazzo che molto probabilmente lavora lì e gli spiega l'accaduto, io, essendo molto interessato a dargli una mano e a riparare i danni che ho appena causato, giro i tacchi e me ne vado.

A fanculo voi e i vostri fagioli in scatola.

Che poi, non è mica finita.
Arrivo a casa con le buste della spesa, e decido che è il caso di portare in casa un paio di scatoloni, e Dio benedica gli ascensori, o sarei morto d'infarto prima del tempo a scarrozzarmeli su per diecimila rampe di scale.
Comunque, mi carico in braccio due scatoloni e le buste della spesa e credo che cadere su dei vetri rotti sarebbe stato meno doloroso

-Ma cristo in croce... ancora tu?-

Esatto, era lo stesso ragazzo di prima, che mi si era piazzato davanti, e se permettete, con tutta quella roba addosso mica l'avevo visto, che poi è pure basso, eh.

Quindi, ricapitolando;
La spesa è sparsa davanti alla porta di casa mia, gli scatoloni sono esplosi sotto il mio peso e ora tutti i miei vestiti sono ovunque, e c'è questo ragazzino che, da quel che ho capito abita qui, ed è seduto per terra fissandomi come se fossi l'essere più ripugnante del mondo; cosa che, tra le altre cose, potrei essere tranquillamente.

-Beh, vuoi una foto?-

-No, mi chiedevo cosa ci facessi con gli occhiali da sole, in inverno, in un condominio che non si può certo definire adeguatamente illuminato-

-Li porto per far parlare i curiosi-

-Devo dire che ci stai riuscendo-

Sorride, e devo dire che ha un sorriso davvero carino, o forse sono io che, non vedendo un sorriso sul mio volto da quel che mi sembra un secolo, sia andato un po' in astinenza, e quindi mi accontenti di poco.

-Io sono Frank, comunque-

Bene Frank, scusami, ma non mi interessa minimamente della tua esistenza, ci becchiamo in giro.

Bel sorriso comunque.

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