27. ITALIANO

Era il giorno dopo l'esposizione delle scienze e Cassandra si era appena svegliata.. Svegliata per modo di dire. Non aveva dormito per quasi tutta la notte pensando a come aveva preferito l'ambizione all'amicizia di Varian.

Amicizia.

Da quando aveva salvato Varian per la prima volta e lui l'aveva chiamata "M' lady", qualcosa dentro Cassandra si smosse. Era una sensazione mai provata prima. La stessa sensazione la sentì quando, dopo essersi confidata con Varian, lui le sorrise, dicendo un qualcosa sui padri. Cassandra aveva sorriso, come mai aveva fatto a qualcuno, e si sentì il cuore battere forte. I loro occhi erano l'uno negli altri, ma le maledette campane interruppero il magico momento.

Cassandra fece finta di essere arrabbiata per non aveva finito le faccende per poi poter fare la guardia, ma la verità era che se stava con Varian, poco le importava del resto.

Quando poco dopo Varian disse la parola "amici". era come se si fosse rotto qualcosa dentro Cassandra, ma sorrise comunque. Come detto prima, l'importante era stare con lui. E in quel momento capì.

Lei era innamorata di Varian.

Ancora persa nei pensieri, decise di fare la pazzia più grande della sua vita. Si diresse verso casa di Varian, a piedi, per schiarirsi le idee. Camminava con la testa bassa e non si accorse che era andata a sbattere contro qualcuno.

"Mi scusi, non guardavo dove vado. Mi-" si fermò notando che era lei "Cassandra? Che ci fai ad Antica Corona?" chiese Varian.

"Oh, ciao Varian. Scusa, ma non ti avevo visto" rispose la giovane donna "E beh, sono qui ad Antica Corona.. per te" rispose Cassandra.

"P-per me? P-perchè?" chiese Varian curioso.

"Possiamo andare a casa tua, così ne parliamo meglio?" chiese imbarazzata la giovane donna.

"Oh si certo" disse Varian, anche lui in imbarazzo.

Camminarono uno di fianco all'altra senza dire una parola. Entrambi in imbarazzo e con i propri pensieri. Cassandra pensò a come dirlo e Varian pensò cosa le voleva dire la sua cotta. Anche se per Varian non era una semplice cotta, anche lui era innamorato.

Arrivarono a casa del giovane, per fortuna Quirin non c'era, e Varian la portò in camera sua, con imbarazzo, ma la portò. Si sedettero Cassandra sul letto e Varian sulla sedia della scrivania. La ragazza non smise di guardare la camera del suo amico e rimase affascinata da tutte le cose che Varian aveva.

"Ti.. ti piace?" domandò Varian.

"Sì, molto Varian"

Il nome del ragazzo pronunciato dalle labbra della giovane era pura musica per le sue orecchie. Cassandra poi chiese a Varian se poteva sedersi anche lui sul letto. Aveva bisogno di guardarlo negli occhi e lui sentendo queste parole la ascoltò e si mise seduto.

"Beh.. allora di cosa mi vuoi parlare Cass?" chiese Varian.

"Si.. ecco.. allora.." balbettò Cassandra. Non era abituata ad esprimere i suoi sentimenti.

"Ehi, ehi Cassie.. sono io, Varian, sai che puoi dirmi tutto" la consoló, con voce dolce il ragazzo e mise una mano sopra la sua.

Al sentire il soprannome che Varian le aveva dato, il suo cuore batté più forte e così si decise di dirgli tutto.

"Allora, sai benissimo che odio parlare dei miei sentimenti e farlo mi dà la nausea, ma ora devo farlo, per me e per te" confidò Cassandra.

Non era stupida, aveva capito che Varian aveva una cotta per lei, ecco perché disse che doveva assolutamente farlo anche per lui.

"Lo so benissimo Cass e so che anche che sei più brava con i fatti che con le parole.. quindi.." Varian si avvicinava pian piano a lei e alle sue labbra.

Nemmeno Varian era stupido, aveva intuito che anche Cass provava qualcosa di più forte che l'amicizia, ma purtroppo se ne era reso conto solo in pochi istanti prima.

"Sì, hai ragione, è meglio agire" disse Cassandra con voce roca.

E nell'istante dopo le labbra dei due si unirono. Il loro bacio era così puro, come i sentimenti che provavano. Quando si staccarono, unirono le fronti e si sorrisero.

"T-ti è piaciuto?" domandò Varian con ansia nel ricevere una risposta.

"È a questo che pensi dopo che ci siamo.. beh.. baciati?" domandò burlona Cassandra.

"Io..no, cioè sì, ma è perché-" Varian balbettò e Cassandra lo fermò con un altro bacio.

"Tranquillo, Varian. E sì, mi è piaciuto. Troppo" entrambi si sorrisero.

"Quindi ora noi.. siamo una coppia?" domandò Varian sperando in un sì.

"Beh, sì. Ma ti avverto, non sono brava in queste cose, emh.. sdolcinate o romantiche" disse Cassandra ridendo.

"Allora lo sarò io" Varian le fece l'occhiolino.

"Ah, e un'altra cosa.. Voglio che rimanga una cosa tra noi due, va bene?" chiese Cassandra.

"Va più che bene" e si scambiarono un altro bacio.

Quirin, che aveva sentito tutto, era super felice per Varian. Aveva intuito che nella vita di suo figlio c'era una ragazza, insomma, lo aveva visto creare una collana, ovvero il Cassandrium. E essendo che questa ragazza era Cassandra, era ancora più felice.

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