59. Elezioni e gonne

N/A: preparatevi al disagio.
Visione sconsigliata a chi esige storie con sensi logici.

Se c'è un periodo di ansia o tensioni in cui le regioni preferirebbero starsene per i fatti propri, sono proprio le elezioni nazionali.

Si finisce sempre a discutere e litigare anche in modo sensibilmente pesante.

All'inizio parte innocentemente, cioé si disquisisce su quale partito dovrebbe finire al Parlamento, si prosegue con chi invece dovrebbe essere cacciato a suon di gentilissimi calci in culo...

E credo sia palese la piega che allora prende la conversazione e come essa andrà a finire poco dopo.

Peggio ancora é quando si iniziano a fare insinuazioni e commenti crudeli su chi si crede che i cittadini dell'altro voteranno, affermando per partito preso che l'altro é uno stronzo.

Quando, alcune volte, le regioni non hanno colpe. Sono i loro cittadini a decidere; loro hanno le loro ideologie ma più di esprimere la preferenza non possono fare.

Sarebbe imbrogliare usare il potere da regioni per influenzare i propri cittadini e far votare loro chi si preferisce.

Non possono intervenire in tal modo, a meno che non vi sia un sopruso e più di uno siano totalmente d'accordo.

Ma, come detto, non impedisce di fare commenti poco piacevoli sugli altri.
O stuzzicarli e prenderli in giro.

Alcune abbastanza prese di mira sono Francesca, Anna e Sofia.
Dato che le loro regioni hanno una maggioranza di votanti per i partiti di sinistra, quindi ovviamente tutti "comunisti", alcuni non smettono di ricordarglielo per punzicchiarle.

In primis c'é di sicuro Mario, che chiama le tre ragazze "Il triangolo bordeaux" o "Le teste rosse", giusto perché può dare aria alla bocca e lo fa.

Specialmente interagisce con la toscana, ovviamente, la quale mica si fa problemi ad urlargli contro di lasciarla in pace, seccata di venire guardata storta per quello che i suoi cittadini votano.

E son cazzi suoi quel che pensa, no?

Aleksander invece preferisce stuzzicare le due gemelle settentrionali.

Sofia ignora totalmente i commenti del friulano, finché non diventano pesanti.
Anzi, proprio per ripicca, in quei giorni si fa vedere in soggiorno, quasi sfoggiando la sua lettura "100% comunista approved".

Solitamente il prescelto per tale compito é "Il Manifesto Comunista" in tedesco.
Ma, per il gusto di variare, legge anche altre opere, ma in italiano (perché sono le uniche copie che possiede e vuole far capire che tipo di lettura é).

E poi, non ci vede nulla di male nel sognare una società in cui non vi sono divisioni in classi.
Sa che é un desiderio utopico, irrealizzabile.

Infatti le basterebbe che il Welfare dello Stato fosse più ampio e solido e onesto, affinché tutti possano avere la possibilità di vivere una vita dignitosa.

Di per sé, il concetto non le appare tutto questo grande crimine.
Che poi il comunismo sia stato espresso in dittature che, come c'era da aspettarsi, hanno portato il fatto all'estremo é un'altra cosa.

E, per essere precisi, in quel caso non è più comunismo o socialismo; bensì stalinismo o leninismo, sicuramente qualcosa non per lei.

Anna, d'altro canto, reagisce molto male.
La solita dolce, allegra e disponibile romagnola diventa una belva quando pungolata su quell'argonento (e non solo).

E Aleksander adora tirare fuori quel lato della ragazza: vi trova qualcosa di affascinante e divertente riuscire a tirare fuori il peggio di una persona con solo le parole.

Trova interessante osservare come velocemente lo strato esterno di cortesia e dolcezza si sgretoli e lasci spazio a quella rabbia primale che tutti possiedono.

Uno spettacolo che desidera creare con abilità e semplicità, dato che parlare é una cosa così naturale e così deliziosamente potente.

Beh, almeno é tutto divertimente e intrigante finché non si passa all'azione.

Un urlo strozzato gli scappa dalla gola quando Anna lo assale con rabbia.

In uno scatto veloce ella si é alzata e lo ha spinto indietro, contro il pavimento del salotto, sul grande tappeto al centro della stanza.

Tutti quelli nella stanza si girano ad osservare la scena.

<Testa rossa, suvvia, calmati~!> scherza Aleksander, con nonchalance.
Il suo battito cardiaco dice diversamente, battendo all'impazzata nel suo petto, e a stento sostiene lo sguardo di fuoco che la romagnola gli riserva.

Chi cazzo ha mai detto che gli occhi marroni sono banali?!
Porca puttana, quelle iridi paiono pronte a risucchiarlo e farlo perire nelle profondità della terra.

"Non sono totalmente marroni, sono anche un po' screziati di verde" nota in un angoletto del cervello e il friulano si vorrebbe dare una manata in fronte.

Perché la sua mente gli fa notare queste cazzate?!

<Prova ripetere se hai il coraggio, ti sfido, su.> asserisce Anna, algida e tremendamente pericolosa.

<Anna, calmati... Ti abbassi al loro livello così.> dichiara pacata Sofia, distogliendo lo sguardo dalla sua lettura.

<E, dato che credo ti interessi, in quella posizione ti si vedono gli slip perché la gonna é bella che alzata.> aggiunge, cercando per la stanza se qualcuno sta guardando con troppo interesse.

Anna pare tornare la solita sé mentre si mette a sedere sulle gambe di Aleksander, tirandosi giù la gonna.

<Io e la mia geniale idea di stamattina di mettermi la gonna perché mi andava-> borbotta la romagnola.

<Eddai Anna, non essere timida! Mostra pure~! In fondo, mica la tua ideologia dice che quel che é tuo é anche mio? Condividerlo é la scelta giusta, no~?> scherza in modo totalmente provocatorio Mario, senza pensare quel che dice.

Peccato che si é totalmente dimenticato che al suo fianco ha Francesca.

La quale mica gli fa passare liscio il commento (che pure le pare sessista ed é al 100% viscido). Perciò gli da un bel ceffone sul coppino, per rimproverarlo con: <Stronzo, cuciti la bocca prima che lo faccia io!>

Anche Sofia si é inalberata al commento e aggiunge: <Mario, se provi ad aprire bocca e dire ancora qualcosa di simile ad Anna giuro che rossa non sarà la mia testa, ma la mia maglietta!>

<Eddai, fatevi una risata ogni tan-> commenta Aleksander, sapendo benissimo di stare giocando con il fuoco.

Subito Anna ritorna nella posizione di prima e mette una mano sul collo ad Aleksader, stringendogli leggermente la trachea.

<Parla ancora e tuo rischio e pericolo.> minaccia la romagnola.

<E tu smettila di fissare, bucaiolo!> "abbaia" Francesca, dando un ceffone a Mario.
<Ma non sto guardando ora!> si lamenta il laziale, massaggiandosi la guancia.

<Seh, come no! Riesci ad essere un minimo rispettoso almeno di una tua sorella?!> si adira la toscana.

Il povero Maurizio, che voleva solo godersi il buon wifi di cui si gode in soggiorno, pigola: <Raga, per favore, calmatevi.>

<Col cazzo!> ribattono le tre ragazze, quasi all'unisono.
<E tu hai bisogno di più maniere.> nota Sofia con rabbia, osservando il laziale.

<Eh, ma Anna é difficile da non guardare messa così, c'ha un bel cu- AHIA!> strilla Mario, scattando in piedi quando la emiliana gli fa volare dritto in fronte il libro che aveva in mano.

<Il rispetto sta in questo! Distogliere lo sguardo! Dio cane, ti é difficile essere un po' più educato come quello là?> si adira Francesca, indicando il marchigiano.

<"Quello là" avrebbe anche un nome.> sospira Maurizio, che ha rinunciato alla possibilità di avere calma.

Mario si fionda da lui e gli si appiccica, supplicandolo: <Aiutami, mi vogliono uccidere!>

<Le stai provocando, come anche Aleksander, da qualche giorno per via delle elezioni. Se non lo aveste fatto, nulla di questo sarebbe successo.> commenta Maurizio.

<Non hai intenzione di aiutarci?! Sai, supporto maschile?!> domanda Aleksander, fissandolo come può, ancora inchiodato al tappeto con sopra di sé Anna, la quale fissa fra l'infuriata e l'imbarazzata il laziale.

<Non se siete dalla parte del torto.> decreta il marchigiano.
<Non c'entra nulla il fatto che il trio bordeaux é pronto ad uccid-ARGH> il settentrionale emette un verso strozzato.

La romagnola infatti ha aumentato la pressione sulla trachea della regione sotto di sé, dato il nomignolo.

<Incentiva la mia scelta, sicuramente. Non sono così stupido da mettermi contro di loro da arrabbiate. Ma anche senza la loro incazzatura mi sarei rifiutato di aiutarvi, in questa situazione.> spiega Maurizio, totalmente assorto a giocare a Clash of Clans.

<Non puoi lavartene le mani in questo modo!> piagnucola Mario, tirandolo per un braccio.
<Posso eccome, datemi una ciotola e ti faccio Ponzio Pilato in modo sublime.> ribatte l'interlocutore.

<Potresti allentare la presa prima di farmi soffocare, grazie...?> domanda con voce strozzata Aleksander, che sta iniziando a risentire della carenza di ossigeno.

Anna, dopo un po' di tentennamento, allenta minimamente la presa, perché comunque é dotata di pietà.

<Comunque quella gonna é graziosa, Anna: oggettivamente ti sta molto bene ed é di un colore che si abbina con molte cose, suppongo.> commenta Maurizio, schierando qualche stregone verso le torri mentre attacca un nemico casuale.

Anna, e in special modo Sofia, lo guardano con sospetto.
Il marchigiano non le nota e prosegue: <Anche se ti consiglio, caso mai ci uscissi, onde evitare che le folate di vento o qualche tuo movimento fossero di troppo, di mettere sotto degli shorts o di prendere delle gonne da tennis, ce li hanno già integrati.>

<Mo non fare il lecchino, eh> commenta Aleksander, che ormai si é abituato ad essere steso sul tappeto con sopra Anna.

<Che c'è? Vuoi un consiglio su un maglione o una camicia che ti possa risaltare il fisico o gli occhi? Può anche non sembrare, ma spesso ho buon gusto.> commenta il marchigiano.

<Beh, di sicuro non fai commenti crudeli come Carlo a riguardo. E non squadri gli altri dall'alto in basso.> nota Mario, rilassandosi un attimo, anche se ancora si tiene stretto al braccio del fratello.

<Suppongo siamo giusto un po' diversi.> ribatte Maurizio.
<Ah, non ci vuole una laurea per capirlo. Come non ci vuole per chiedere scusa, stronzo 1 e stronzo 2!> aggiunge Francesca, fissando i due ragazzi colpevoli.

<Devo proprio? ARGH- Ok ok SCUSA!> mezzo urla il friulano quando Anna torna ad aumentare la presa sulla sua trachea.

<Scusa...> borbotta Mario, staccandosi dal marchigiano.
<Alleluia!> esclama la romagnola, togliendosi da sopra l'altro settentrionale e rimettendosi seduta.

"Alleluia dovrei dirlo io?" "Meglio di no, eh...?" "Beh, nessuno mi vieta di pensarlo... Alleluia!" si dice Maurizio, sospirando sollevato.

N/A: quindi da questo capitolo abbiamo capito:
-Anna ha un bel culo
-Sofia lancia molto bene i libri altro che shuriken
-Aleksander ha un probabile kink per stare sotto e il chocking
-Maurizio é un fashionista umile

Ok, basta con le stupidaggini 😂

Spero vi sia piaciuto: in quel caso commentate o lasciate stelline, che sono l'unico mio modo per avere un feedback da voi lettori.

Ciao ciao alla prossima!

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