43. Partita Juventus-Napoli... finita (ovviamente) MALE

N/A: nel capitolo saranno presenti insulti e scurrilità a fiumi.
Io personalmente non voglio insultare od offdendere nessuno, sinceramente del calcio me ne importa quasi 0.

Tutti gli insulti da stadio messi sono stati trovati in giro per l'Internet e, ripeto, IO NON VOGLIO INSULTARE NESSUNO, É SOLO AL FINE STESSO DEL CAPITOLO.

Bene, dopo il disclaimer… buona lettura.


L'aria in cucina é tesa e solo quattro regioni sono lì riunite davanti la televisione ad alto volume.

Si sta per disputare la partita Juventus-Napoli, che porta sempre entrambe le due regioni interessate molto su di giri.

Ma Giuseppe é anche normalmente "su di giri", quindi diventa solo un po' più scurrile e saltella per la stanza appena sembra che la partita volga a suo favore.

Il cambiamento radicale lo compie il pacato Roberto. Solitamente diventa agitato solo quando Marie prova ad avvicinarsi troppo per i suoi gusti.
Infatti altrimenti é calmo e razionale.

Ma durante le partite delle sue squadre, in particolar modo quelle Juventus-Napoli, finisce per diventare un concentrato di energia e passione.

E... con l'insulto facile.
Ma, come accennato, anche il campano diventa con la lingua più affilata, quindi vanno alla pari, praticamente.

In cucina con loro due vi sono Carlo e Carmela.
Perché?
Per spalare merda sull'altro, ovvio.

Carlo si é unito subito quella sera, pronto a deridere il campano in caso della sconfitta del Napoli o screditarlo e rimarcare ingiustizie nella partita casomai la squadra del meridionale vincesse.

Carmela, resasi conto della cosa, ha deciso di rimanere anch'ella in cucina con gli altri tre ragazzi, anche se il calcio le interessa poco.

Infatti il suo scopo è continuare andare contro al lombardo e insultarlo indietro appena tenta di fare frecciatine.

E di sfotterlo in caso di sconfitta della Juventus.
O accusare la squadra piemontese di aver pagato l'arbitro nel caso questa vincesse.

Perché 'fanculo lo spirito sportivo e la sana competizione!
L'unica cosa che conta é vincere e dimostrare la propria supremazia in  t u t t o.

Giusto?
Giusto…?!
Oh, in ogni caso, le regioni rimangono sorde a qualsiasi idea contraria alla loro, quindi pace!

<MA CHE CAZZO, NON É GIUSTO!> sbotta Roberto ad un certo punto, sprofondando nella sedia mentre uno della sua squadra sbaglia un tiro in porta.

<AHAH! TE LA PIGLI NEL CULO!> lo sfotte Giuseppe, alzandosi in piedi e facendo un piccolo balletto.

<Disse quello che fra un po' per nascondere la spazzatura dovrà proprio ficcarsela nel retto perché le strade sono piene.> commenta crudelmente Carlo.

<Ripetilo, se ne hai coraggio, brutto stronzo. Come se te non avessi un simile problema!> ribatte Carmela, battendo le mani sul tavolo e alzandosi in piedi.

Intanto Giuseppe si é riseduto e fissa lo schermo trepidante, mentre la palla passa da una parte all'altra del campo.

<Di sicuro é molto più contenuto che da lui. O da te, probabilmente, peccato che di te non si parla mai, dimenticata. Sei inutile, cosa hai di importante?> domanda il lombardo, ancora seduto.

Sorride meschino alle sue stesse parole, aspettando di ammirare la reazione della lucana.

<BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA-> urla la ragazza, avvicinandosi a passi pesanti al settentrionale.

<Zitti!> sibilano le altre due regioni, impegnate a vedere la partita, col fiato sospeso.
Il lombardo e la lucana li fissano, spostando poi gli occhi allo schermo, vedendo come la Juventus si sta pericolosamente avvicinando alla porta porta del Napoli.

Uno tira… e fa goal.

Roberto salta in piedi ed urla dalla gioia, iniziando ad inveire contro i napoletani, mentre Giuseppe si oscura rapidamente in volto.

Questi strilla ad alta voce: <NON É ANCORA FINITA, BRUTTO STRONZO! ORA VI FAREMO IL CULO E QUESTO GOAL NON VARRÀ UNA SEGA!>

<Ah sì? Allora agite piuttosto che parlare. Per ora vedo solo dei terroni rosicare anche sulle tribune perché si son fatti fare goal dalla migliore squadra d'Italia~> risponde Roberto, una strana luce ad animargli il volto e gli occhi.

Una luce particolare, che si esprime in varie situazioni, come queste partite, perché l'influenza dei cittadini su di loro diventa molto potente, troppa per non esserne sopraffatti… e così cadono vittime della cattiveria dei loro cittadini.

Invece, Carlo, col suo medesimo umore di sempre, ne approfitta per sfoderare l'ennesima cattiveria.

<Concordo assolutamente, Roberto. I terroni sanno solo dar aria alla bocca e poi sono solo un peso. E io ho proprio davanti ai miei occhi la peggiore zavorra di tutte, poco famosa, dimenticata da tutti.> afferma il lombardo, il ghigno e le parole crudeli rivolte alla lucana davanti a lui.

Ella fuma di rabbia e scatta.
Assalta Carlo, buttandoglisi addosso.
Il lombardo, preso alla sprovvista, non ha tempo per reagire e prevenire l'inevitabile.

Quindi si sbilanciano sulla sedia e cadono all'indietro, portandosi con sé il mobilio, che fa un rumoraccio cadendo a terra.

<RIPETIMELO IN FACCIA, BRUTTA PUTTANELLA CON UN BASTONE NEL CULO!> urla Carmela, vicinissima col volto a quello del settentrionale, premendo contro il suo collo il braccio, a mozzargli l'aria.

<E STATE UN PO' ZITTI! IL NAPOLI STA PER FARE GOAL!> ammonisce Giuseppe, infischiandosene (come pure Roberto) della zuffa che sta per avvenire dietro di loro.

Carlo, intontito dalla botta presa alla testa nella caduta, geme piano dal dolore mentre soffia ingiurie contro Carmela, che lo fissa crudele mentre preme con più forza il braccio contro la sua trachea.

Un urlo di disperazione si leva dal campano e uno di giubilio dal piemontese appena il Napoli sbaglia a tirare e manca totalmente la porta.

<Ahah~! Un giorno all'improvviso io superai te, il cuore mi batteva, non chiedermi perché~. Tu eri in testa al campionato e io dietro di te, ma oggi come allora io volo avanti a te, alé alé alé~!> canta a voce alta Roberto, alzandosi in piedi, facendo fumare di rabbia Giuseppe, arrabbiato che la sua squadra non recuperi.

<Senti che puzza, scappano pure i cani, stanno arrivando i napoletani-~> prende a canticchiare Carlo con voce sempre crescente, levandosi Carmela da sopra di sé e rimettendosi seduto.

Si mette a fissare Giuseppe, curioso di vedere la sua reazione. In fondo, sta facendo tutto questo solo per quello.

Provocare zizzania nel modo che gli riesce meglio, innervosendo e ferendo gli altri con le parole.

E quindi al campano parte il momento ultras e canta a voce alta: <Il lunedi che umiliazione andare in fabbrica al servizio del padrone, o juventino ciucciapiselli, a tutta quanta la famiglia agnelli! E Juve merda, Juve, Juve merda, e Juve merda, Juve, Juve merda!>

<La tua squadra fa cagare il cazzo!> ribatte Roberto, anche lui più ultras che essere il solito sé, cioé tranquillo e stakanovista (oltre che essere terrorizzato a morte da Marie spesso e volentieri).

<Ah, senti da che pulpito viene la predica! La tua mi fa proprio vomitare!> rinfaccia il meridionale.

<E TU PRENDITI QUESTO PER AVER INSULTATO MIO FRATELLO, BRUTTA TROIA DA DUE SOLDI!> salta su Carmela, afferrando una sedia e lanciandola verso Carlo, che si sposta di lato in tempo con uno strillo.

<MA CHE CAZZO FAI?! TI É PARTITO IL CERVELLO, PORCA PUTTANA?!> scatta Carlo, la voce più acuta del solito.

<PORCO D*O SMETTETELA TUTTI QUANTI! AVETE ROTTO IL CAZZO!> esclama Giorgio, spalancando la porta, chiaramente arrabbiato.

<O LA SMETTETE O GIURO CHE NESSUNO DI VOI CI ARRIVA A DOMANI SENZA ESSERCI MORTO DI MEZZO.> minaccia Giovanna, altrettanto seccata.

Il calcio é il calcio per loro italiani, lo condividono, e gli ultras e molti tifosi sono davvero offensivi, lo sanno bene… ma c'é un limite a tutto.

E sicuramente é quello di evitare di spaccare la casa.

Dalla televisione arrivano ovazioni e le regioni si girano verso lo schermo. Il Napoli ha segnato.

Giuseppe inizia a saltellare allegramente: <1-1~! 1-1~! Noi siamo figli del Vesuvio e non temiamo nessuno~!>

<Hai pareggiato, ma tranquillo che adesso i miei faranno un secondo punto e tu rimarrai nel tuo angolino a piangere la tua sconfitta!> ribatte Roberto.

Il veneto e la siciliana si danno una manata in fronte, esasperati.
Seriamente, il calcio e i tifosi li rincretiniscono come poco al mondo riesce a fare.


N/A: vi prego, juventini e napoletani che leggono questo capitolo, non vogliatemi male.
Io non ce l'ho né con l'uno né con l'altro.

Del calcio mi importa solo se gioca l'Italia… o la Germania… o il Portogallo… o la Spagna.
Ma tutti sono per via di Hetalia e dei memini personali, a parte l'Italia-.

E scusate la forse eccessiva scurrilità del capitolo… ma trovavo giusto fare qualcosa anche di veramente concreto e, boh, "riportare" la foga dei tifosi ultras o di chiunque insulti l'altra squadra che gioca.

Calmatevi, per l'amor di Dio!
Ci si dovrebbe divertire e non trovarlo un pretesto per insultarsi.
Ma probabilmente son solo io, ok-.

E vabbé, detto questo, ciao e alla prossima settimana!

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