143. Una farsa d'amore

N/A: prima di iniziare con il capitolo, vi mostro due schifetti di disegno fatti ieri cercando di creare Mila. Lo ricordate, no? La fidanzata di Aleksander, Dalmazia.

Ecco, prendete quel che segue come un primo abbozzo di concept art del personaggio perché per esempio Pedro sta ancora subendo modifiche perché lo voglio il più mediocre assoluto.


Già che c'ero ho disegnato la sua arma, una mazza slava. Lei e Aleksander fanno coppia per armi per cui serve usare solo le braccina.
E quello addosso dovrebbe essere un vestito, lol.

Ok, passiamo al capitolo!






<Marie!> esclama entusiasta Lily, slanciandosi sull'amica e stringendola forte forte.
La valdostana si mette in punta di piedi per raggiungerla e quasi superarla in altezza e ricambia la stretta dell'abbraccio.

Si stacca solo perché deve togliersi tutti i vestiti che ha addosso prima di sciogliersi in casa dell'amica, c'è sempre così caldo ed è estremamente accogliente.

<Vash oggi non c'è?> domanda l'italiana e la piccola nazione scuote la testa.
Racconta: <Oggi ha detto che è abbastanza di buon umore da fidarsi di te senza alcun ammonimento.>

<Sto iniziando a stargli davvero simpatica, allora!> ridacchia Marie, appendendo tutto accuratamente vicino la porta d'ingresso.

La germanica la porta in soggiorno e si siedono sul tappeto, dove già tutto è stato predisposto per passare un piacevole pomeriggio.
Bibite e snack, sia dolci che salati, si mischiano con attrezzature per truccarsi e acconciarsi i capelli.

<Oh, non vedo l'ora di farti le trecce usando le extension!> commenta Marie, afferrando la busta ancora sigillata di finti capelli del colore di Lily.

<Non sono da un po' di tempo tanto fan dei capelli lunghi ma sono curiosa di dare loro una chance, almeno un pomeriggio.> nota la liechtensteiniana, sorridendo pacata.

<Fidati di me, ci tengo molto ai miei capelli! Farò altrettanto con i tuoi.> promette la più giovane.
<Non so se è voluto, ma i tuoi capelli mi ricordano quelli di Francia.> ammette Lily, aprendo un pacchetto di Mikado.

Marie apre la busta di capelli finti e ammette: <Beh, sì, più o meno lo scopo è quello. Sono sempre stata legata al mio lato francese e ho sofferto molto quando hanno impedito ai miei cittadini di parlarlo o perfino tramandare il dialetto franco-provenzale.>

<Come mai sei molto legata a Francis? So che sei nata come suo territorio, ma in fretta mica sei passata a tuo fratello?> indaga Lily, passando un Mikado all'amica.

Questa lo mangia molto volentieri senza usare le mani e, spazzolando per sicurezza i già lisci e ordinati capelli della nazione, racconta: <Sono andata alcune a trovarlo. Mi accoglieva, non ha provato a riprendermi o cose del genere. Sono troppo piccola e insignificante per scatenare una guerra. Ma mi lasciava intorno perché gli piaceva avere una regione adorante intorno: ero interessata a quello che aveva da dire, perché era così diverso dai Savoia. Loro erano regole e limiti, lui era amore e trasparenza.>

<Francia e trasparenza non stanno bene insieme. È più che altro sfacciataggine mascherata da trasparenza. Mette su la maschera che gli piace avere e nasconde come è, in parte. Decisamente di natura gli piacciono le persone, anche in quel senso.> ribatte la nazione, arricciando il naso alle avance dell'altro verso di lei.

Notava fossero abbastanza forzate rispetto a quelle rivolte a Francia, Italia o perfino suo fratello, ma questo non le aveva impedito di essere a disagio.

<Per me, sciocca e ingenua, era trasparenza e prendevo tutto come oro colato.> sospira la mezza francese, un sorriso mesto in volto.

Prosegue, a bassa voce: <Purtroppo il suo edonismo e la severità dei Savoia mi ha scombussolato la testa. E non riesco ad uscirne.>

<In che senso?> indaga la nazione.
Marie si ferma un attimo con il suo lavoro di creare trecce, manda giù un groppo in gola, conscia di sta rivelando un bel pezzo di sé oscuro e complicato alla cara amica.

Rischia di mandare tutto a puttane, ma ci tiene ad essere sincera.
<Sai che ti ho detto che c'è questa persona che penso mi piaccia e che io voglio tanto bene a mio fratello Roberto, no?> domanda.

<Sì, certo.>
<Beh... Sono la stessa persona.>

Silenzio segue quelle parole e Marie teme la reazione dell'altra. Ma Lily, la dolce e diplomatica Lily, indaga: <Tu ami tuo fratello?>

<Forse non so neanche cosa sia l'amore vero. O, comunque, se riguarda Roby diventa incasinato.> ammette triste la regione.
La nazione rimane in silenzio, esortandola a proseguire.

La valdostana cerca di non tremare e racconta: <È che non conoscevo nessuno altro se non Roberto e lui mi difendeva sempre con i Savoia, a cui non andavo mai bene. Troppo insolente, troppo curiosa, troppo inutile...>

<Marie...> mormora Lily, dispiaciuta.
<Ti prego, lasciami parlare tutto di un colpo.> la ferma subito Marie. Prende un bel respiro e prosegue: <E quindi mi sono sforzata di essere un'altra, di diventare quello che volevano loro.>

Si morde il labbro e si interrompe nel fare la treccia. A voce bassa aggiunge: <Eppure ho capito in fretta che mi stavo trasformando per colpa loro e mi sono detta che non volevo dargliela vinta. E quindi ho buttato all'aria la mia innocenza ancora di più cercando di provocare scandalo. Per fortuna Roberto era sempre lì per evitare che facessi cazzate. Non fosse stato per lui, credo avrei perso la verginità in una violenza perché non avevo la testa per capire quello che volevo o quello a cui "desideravo" andare incontro. Per me era tutto un gioco.>

Lily allontana la testa dalle dita molli dell'amica e si gira a guardarla.
Le prende le mani tra le proprie e le stringe. Vuole che sappia che non è sola.

La valdostana trattiene a malapena un singhiozzo e racconta: <E quindi mi sono attaccata a Roberto, mi sono affezionata. Ci teneva a me, cercava di rendermi felice e metteva il mio bene prima del suo. E ho iniziato a odiare i Savoia, perché avevano distrutto la vera me prima che potesse esprimersi al meglio e stavano smantellando Roberto pezzo dopo pezzo.>

Sfrega la faccia contro una spalla, cercando di scacciare una lacrima che vuole uscire.
Sussurra: <E poi, una volta, da Francis, mi ha parlato dell'amore perché non lo capivo. Ma non l'amore romantico, quello carnale. E mi ha detto che ce ne sono due tipi; quello che viene da solo, perché vedi un bel corpo per te, e quello che viene con l'amore, con il desiderio di proteggere ed essere protetto, di condividere. In quel caso l'amore carnale è l'emblema dell'affetto.>

Marie non riesce più a trattenersi e tira su con il naso mentre grosse lacrime iniziano a scorrerle sulle guance. Tra i singhiozzi conclude: <E io ho pensato fosse quello. Perché io -volevo- proteggere Roberto, perché quei Savoia lo ferivano. E quindi ho confuso tutto perché nella mia testa tutto era confuso e non poteva essere altro che quell'amore perché non esiste altro, no?! E sono andata avanti per secoli così, rinnegando i miei veri sentimenti. Solo recentemente ho capito la vera me.>

<Quindi... Lo ami ancora?> domanda Lily con un filo di voce, scioccata dalle parole altrui. Prende un fazzoletto da un pacchetto lì accanto (avrebbe dovuto essere usato per pulirsi da trucco o cibo e invece) e glielo porge, lasciando libere le mani.

Marie lo prende e si soffia il naso. Fa respiri profondi e risponde: <Quanto tu ami Vash. Un amore platonico. Ho capito lo fosse quando ho scoperto il termine demisessualità. Perché voleva dire provare certe cose per una persona a cui già tenevi. Ma per Roberto era tutta una farsa che avevo ingigantito in decenni e decenni di finzione. Io voglio solo abbracciare Roberto ed essere una spalla su cui piangere. E io poter far lo stesso per lui.>

<E quindi la stessa cosa si applica dal punto di vista romantico? Pensavi fosse amore quel desiderio di proteggerlo?> indaga Lily.

<Sì. Forse ho pure amato della gente in quel senso, ma non ho mai potuto dimostrarlo perché ero illusa con Roberto. E continuo con la mia farsa perché... Non ho il coraggio di smettere. Non ho la forza di dirglielo o di spiegarlo agli altri. Perché è ridicolo. E quindi continuo con una cosa che mette a disagio entrambi, creando situazioni in cui dimostro il mio 'amore' per lui. Perché sono debole.> ammette la valdostana, che torna a piangere e soffiarsi il naso.

Lily l'abbraccia e le accarezza la schiena, non dicendo niente per lunghi minuti, offrendo solo una spalla su cui piangere.

Alla fine si decide a parlare e suggerisce: <Prova a diminuire i tuoi atteggiamenti. Piano piano. Ci si innamora ma si può perdere anche interesse. Se ci riuscissi, potresti forse uscire da questo circolo vizioso. Io credo che tuo fratello meriti una spiegazione ma... devi essere tu a prendere coraggio e non devi per forza farlo ora. Forse non riuscirai neppure a diminuire subito i tuoi gesti. Ma puoi provarci.>

Marie rafforza la stretta sull'amica e commenta, tra i piccoli singhiozzi: <Ha senso. Posso provarci.>
Si stacca quel che basta per alzare la testa e specifica: <Ma non vuol dire che non farò errori.>

<Come ho già detto, puoi provarci, ma non è detto che tu ci riesca al primo colpo perché è normale, ok?> ricorda Lily, sorridendo amorevole.
Marie sorride e non la lascia andare.

•~-~•

Con il cielo ormai tinto di scuro, Marie si nuovo se stessa e Lily con una lunga treccia grazie alle extension, stanno guardando una serie TV.

<Marie?>
<Sì?>
<Come mai non inviti Franco più spesso? Siete i miei due italiani preferiti.>

La valdostana, che per un attimo aveva avuto il cuore a mille, timorosa di tornare sullo spinoso argomento di prima, sorride.
Avrà anche sbagliato per secoli con i suoi sentimenti ma ha un ottimo occhio per gli altri.

<Credo si sarebbe annoiato. È gentile e timido e simpatico e tutto, ma non va matto per il trucco e parrucco. O Skam.> nota Marie <Ma se vuoi fare la prossima volta una maratona di anime con prima qualche video buffo in cosplay, tranquilla che riesco a trascinarlo! Sotto sotto gli piace fare i cosplay.>

<Sarebbe un'ottima idea!> concorda la liechtensteiniana, sorridendo vistosa.
<E sono sicura che gli stai molto simpatica~.> canticchia l'italiana.

<Marie!> si scandalizza la germanica, nascondendosi il volto con un cuscino.
<Che c'è? Io non ho detto niente~.> ridacchia Marie.

In tutta risposta riceve un cuscino in faccia e qualche insulto in tedesco.



N/A: c'è un po' di carne sul fuoco con questo capitolo, gentaglia!

Prima di tutto abbiamo un'introspezione su Marie di cui non scuso e perdono le azioni errate, ma ne do una motivazione chiara e tonda. A voi il giudizio finale.

Poi, forse, *le gasp* LA POSSIBILITÀ DI UN VERO CHARACTER DEVELOPMENT?!

Non avrei mai detto sarebbe stata Marie, lol. Al massimo qualcun altro si è fidanzato ma non è un vero character development che invece Marie mette in ballo.

E ultimo, ma non per importanza, Marie sente amore nell'aria tra Lily e Franco~. Non insultate la povera Lily che non sa di Michele e vi ricordo che Franchino è uno dei cishet di casa.

(Lo dico giusto perché non si sa mai)

Ok, ora ho davvero finito; alla prossima!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top