106. Chi si somiglia si piglia... ma anche no [+ SPECIALE]
N/A: allora... Finalmente faccio il "region reveal" che nessuno aveva chiesto! Yeeeee!
Ho deciso di farlo con un piccolo comic, non è niente di speciale ma era per farlo a modo mio.
Quindi sì, sono emiliana.
Pensavo fosse anche intuibile fossi di questi territori.
Sofia è l'unica con gli occhiali e io porto gli occhiali.
E l'Emilia Romagna che fin dall'inizio è divisa in due... Chissà perché, mh? Non perché ritengo che romagnoli ed emiliani siano due mondi diversi, noooo.
Comunque nei miei territori odiamo tanto tanto i lombardi <3
Ed è anche per quello che shippo anche Carlo e Sofia... Un perfetto rivals to lovers.
Ma passiamo al capitolo!
Sofia guarda con la sua migliore poker face la gemella, la quale continua a girare impazientemente per quel quadratino di cemento che si sono accapparate loro in piazza di Spagna.
<Calmati, cercherò di non fulminarl... lə.> tenta di rassicurarla l'emiliana.
<È che ho paura anche di quello che vorrà fare ləi! Sei la prima che incontra e non è molto espansiv-... espansivə-!> ribatte Anna, che come la gemella ancora incespica con l'uso del neutro.
Ma farebbe di tutto per l'amatə francese, quindi è disposta a pensarci anche cent'anni per ogni parola, pur di dirla correttamente.
<Esiste un complesso per i fratelli e le sorelle...?> borbotta l'occhialuta, estraendo il telefono per fare una piccola ricerca.
<No, non c'è nessun complesso strano!> sospira la romagnola.
<Ooook.> la asseconda Sofia <Comunque vi sentit-ə da tanto, ma quanti incontri avete avuto?>
<17.> risponde subito la gemella, raggiante.
<E in quanti di questi incontri avete consumato?> chiede a bruciapelo l'altra.
<Che intendi?> fa la finta tonta la romagnola.
<Quante di queste volte hai copulato con ləi?> si "corregge" Sofia.
<Sofi!> si stupisce lei, anche se ha un piccolo sorriso divertito in volto.
<Hai voluto tu che io rettificassi. Ora rispondi.> sospira l'emiliana.
Anna fa toccare gli indici fra di loro e con una faccia colpevole risponde: <17 volte.>
<Anche la prima volta?!> si esaspera l'occhialuta.
<Tu non puoi capire le relazioni fra due lesbiche: o si va in 5° o non si fa nulla.> asserì la gemella.
<Cerca di non ferirti nel processo.> la avvisò Sofia.
<Maxime ci tiene a me!> protesta Anna.
L'altra mugugna e basta in risposta, un cipiglio in volto. Non vuole che la sua adorata sorellina venga ferita da unə chissà chi.
Un possibile bisticcio viene fermato dal telefono della romagnola che prende a squillare.
Ella si illumina al leggere il nome della partner e risponde all'istante: <Dove sei, tesoro?>
La risposta fa sorridere la romagnola, che si gira intorno e poi sfreccia verso l'amatə. Sofia le sta alla calcagna, richiamandola. Prima o poi la farà impazzire, poco ma sicuro!
Almeno, pensa, trovano subito Maxime. Si è vestitə bene per l'occasione, nonostante non sia un livello di formalità eccessiva e lo stile è totalmente diverso da quello di Anna.
Una camicia nera con una stampa prevalentemente di rose rosse e bianche rimane leggermente aperta, mostrando il petto, ma nessuna biancheria intima é in vista e non ha nessuna sfumatura volgare.
Stretta in vita, per esaltare quest'ultima, vi è una cintura nera che regge dei comodi jeans neri e ai piedi indossa degli stivali alti.
<Morirai di caldo, amore!> nota Anna, abbracciandolə senza tante cerimonie.
Sofia rimane qualche passo indietro, lasciando allə due la loro intimità.
Maxime stringe la sua sorella alla vita, ma stando attentə a non sollevare la gonna blu a quadri, ma decisamente sta tentando di infilare le mani sotto la camicetta bianca che tiene in parte infilata dentro la gonna.
<Se dovete consumare anche questa volta, non in luogo pubblico. È reato > commenta Sofia.
<Sofi!> si imbroncia Anna, rimanendo allacciata al collo dellə fidanzatə.
<Mi avevi detto fosse diretta, ma non così tanto.> commenta lə francese.
<Non so se potrai scusarmi, ma sono una sorella protettiva. Sofia Vargas, Emilia.> si presenta formalmente l'occhialuta.
<Non c'è bisogno di-> Anna viene interrotta da Maxime che allunga una mano verso l'altra, mantenendo l'altro braccio attorno la fidanzata, e si presenta: <Maxime Bonnefoy, Corsica.>
Si stringono la mano e l'aria si fa elettrica fra loro, un'occhiataccia che viene scambiata da entrambe le parti.
Anna sospira silenziosamente. Forse segue un pattern, voler bene a persone con simil carattere non è forse molto normale.
<Possiamo andare a prendere un gelato? C'è molto caldo!> propone Anna, sorridendo.
<D'accordo.> acconsentisce Maxime, dandole un bacino innocente sulla guancia.
La romagnola sorride e lə prende a braccetto, mentre fa gesto alla sorella di starle dall'altro lato e porta lə due prontə a scannarsi verso la gelateria.
Il silenzio fra loro tre rende nervosa Anna, che vorrebbe solo che lə due andassero d'accordo, e invece rimangono chiusə nel loro silenzio fastidioso.
Deve sfruttare tutte le sue carte a suo favore.
<Sofi, sai che a Maxime interessa molto la filosofia?> domanda con tono candido.
<Non me l'hai mai detto.> nota Sofia. Guarda la fidanzata della gemella e le chiede: <Davvero?>
<Si, anche se sono molto selettiva e sono più incline all'ambito morale ed etico, solitamente. Anche tu?> chiede Maxime.
<Filosofia è la prima laurea che ho mai preso nella mia vita e non ho un ambito prediletto, anche se ho apprezzato particolarmente gli esistenzialisti: sono stati una boccata d'aria fresca rispetto le ideologie precedenti.> risponde la romagnola.
<Capisco bene, anche se molti sono davvero nichilisti. Un filosofo che apprezzo particolarmente, precedente a loro, nonostante non condivida parte delle sue idee, è Pascal, con il suo realismo tragico.> asserisce lə corsicanə.
<Segui il divertissement?> inquisisce l'occhialuta.
<Sì, in parte, ma in fondo chi non l'ha mai fatto? Non vi resistono gli umani e noi siamo fatti da loro, siamo solo un po' più resistenti.> asserisce Maxime.
Sofia non è che dissentisca, ma le urta che la cara gemella sia interessata a unə tale vena edonista, anche se tinta di vaga tragicità.
<Ma> aggiunge Maxime <ripongo molta fiducia nella ragione, si può dire che spesso la inseguo, e ancora di più il cuore, lo spirito di finezza. Ci sono cose che solo lui può intendere e io voglio capirle.>
L'emiliana si calma un attimo a quelle parole, ma non è una socievole come la sorella e quindi rimane sospettosa.
Anna invece fissa lə due confusa, dato che lei e la filosofia sono due mondi abbastanza lontani. Sa solo qualche stralcio di frase iconica e solo perché ha udito la gemella ripeterle.
<Possiamo parlare di altro? O altrimenti sto zitta, non c'è problema!> suggerisce la romagnola.
Lə corsicanə all'istante risponde: <Oh, scusami, non volevo escluderti.>
<Un bacio e tutto è perdonato~> canticchia Anna.
Lə francese si imbarazza ad essere affettivə in presenza di altri, in special modo se per altri si intende la gemella inquisitrice e critica della sua fidanzata.
<D'accordo.> acconsentisce ləi e la bacia a stampo, sapendo già che sulla guancia non si sarebbe accontentata.
La romagnola ricambia volentieri e si stacca soddisfatta.
<Oh, eccoci.> commenta, notando siano arrivatə davanti alla gelateria.
Entrano e prendono quello che desiderano, Maxime aiutatə nella traduzione da entrambe le italiane.
Una volta uscitə riprendono a parlare, ma questa volta toccano altri argomenti: i propri territori, i "fratelli" (Maxime non li vede come tali) e la propria nazione (e lì riesce a strappare uno sbuffo a metà fra il divertito e l'esasperato a Sofia più di una volta).
Una volta finito il giro, le due italiane salutano lə francese. Ləi augura una buona serata all'emiliana con una stretta di mano e una muta minaccia reciproca negli occhi dellə due.
Alla fidanzata sorride leggermente, la stringe a sé e la bacia finché una piccola finta tosse Sofia fa ricordare loro che esiste.
Lə due innamoratə si salutano e Maxime se ne va.
<È andata bene, no?> indaga Anna, guardando la gemella, vagamente ansiosa. Vorrebbe davvero che lə due andassero d'accordo!
<Sì, tranquilla.> risponde l'occhialuta, riservandole un'espressione più dolce, anche se non sorridente.
Non c'è bisogno che la romagnola sappia che, via comunicazione mentale, abbia minacciato Maxime.
‘Se le spezzi il cuore ti prometto che ti cercherò anche in capo al mondo e ti disintegrerò.’ aveva detto.
Ləi aveva ribattuto: ‘E se tu provi a metterti in mezzo a noi due ti assicuro che non assomiglierai più a tua sorella.’
‘Sfida accettata.’ aveva concluso l'italiana.
Sì, decretò Sofia mentre andavano in un angolino per potersi teletrasportare a casa, non c'era bisogno che la sorella ne venisse a conoscenza.
N/A: ovviamente Maxime e Sofia non vanno d'accordo.
Ma ci provano per il bene che provano per Anna.
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