105. Cosplay a 3

N/A: prima di iniziare, una cazzatina scema :D

Perché, si, Roberto ha i due yandere nani a statuto speciale, ma anche altre 5 regioni, se avessero l'occasione, darebbero una botta e via alla nuova vergine Maria.

Più Francis che per fortuna non ha mai mandato in porto niente e ha una passione per gli italiani-

Ma ora andiamo al capitolo!




Franco non sa perché ha accettato.
Forse per gentilezza, Rita gli ripete sempre che è troppo buono per il suo bene.

Forse per debolezza, non sa dire di no se non strettamente necessario e il suo secondo nome non scritto è sicuro sia "zerbino", gli manca solo averlo stampato in testa.

Probabilmente per masochismo, che spiega la sua passione per le storie strappalacrime e che lo lasciano con un vuoto temporaneo nel petto.

Fatto sta, si è lasciato trascinare dalla piccola quanto maliziosa Marie fino in camera di lei. Lì l'ha fatto sedere sul suo letto e lei si è messa a frugare in una scatola dentro l'armadio.

Le ha solo detto che vuole fare un cosplay e ha bisogno del suo aiuto.
A ciò avrebbe dovuto già fermarsi. I cosplay vengono pubblicati online, per forza di modi se si parla di Marie, e lui odia un'attenzione simile.

<Che cosplay vuoi fare per cui hai bisogno di una coppia? Ti prego, non dirmi Gray e Lluvia. Sembrerei la versione fatta tanto peggio, presa su AliExpress!> si lamenta il molisano, ricordando l'ultima conversazione avuta su Fairy Tail la mattina prima.

<Tranquillo, non te lo farei mai fare senza uno di quei finti corpi muscolosi in silicone o simile che ci sono online e che io non ho. E tanto Lluvia la cosplayo anche da sola, mi riesce benissimo!> lo rassicura la mezza francese.

<Non l'avrei mai detto, tu che riesci a calarti nella parte di una ragazza innamorata e ossessionata con un povero ragazzo che spaventa i ¾ del tempo.> commenta il ragazzino.

<Ehi! Dove tieni nascosto questo lato quando Michele ti prende in giro?! E perché lo tiri fuori con me, -così gentile e sempre così brava-!> si imbroncia Marie, tirando fuori delle parrucche e dei vestiti.

<Mi viene più facile parlare onestamente con te.> risponde con sincerità Franco.
<Lo prenderò come un complimento.> borbotta la valdostana <Comunque cosplayamo due tipi di "Komi can't communicate".>

<Oh, sto guardando l'anime! Mi sta piacendo molto.> racconta il molisano.
<Io ho i manga. Comunque i cospaly sarebbero di Komi e Tadano.> illustra la ragazza, tornando da lui con il materiale.

<E che vuoi fare? Niente di imbarazzante, ti prego-> implora quasi il ragazzo.
<No, solo come se fossero due impanicati innamorati. Mi sarebbe piaciuto anche fare Yamai ma ci accontentiamo che sia oltre il telefono.> spiega lei.

<Cosa dobbiamo fare?> indaga Franco, con adesso in mano una parrucca e una divisa scolastica.
<Ti farò sentire l'audio, allora capirai.> spiega in modo stringente la valdostana.

<Oook.> sospira il molisano.
<Cambiati, su!> lo sprona Marie. Apre le ante dell'armadio che fanno angolo e si nasconde dentro di esse, come se si trovasse in un angusto camerino.

<Abbiamo entrambi privacy, quindi cambiati e non lamentarti.> impartisce ella, svestendosi e indossando il costume.
<Siiiii.> quasi si esaspera lui, cambiandosi in fretta.

Sa benissimo che finché non si ritrova trasformato in Roberto la mezza francese non interferirà con la sua privacy nel cambiarsi, ma ciò non vuol dire sia a proprio agio a cambiarsi con lei in stanza.

<Finito.> decreta dopo qualche minuto Franco, sistemandosi la parrucca davanti lo specchio. Deve stare attento a lasciare fuori solo il ricciolo. Non ha il coraggio di toccarlo il tempo necessario per ficcarlo sotto la parrucca.

<Finito anche io.> trilla la ragazza, uscendo dalla sua fortezza fatta di ante.
La parrucca è al suo posto, anche se pure lei ha il ricciolo che è rimasto libero.

<Stai bene.> lo complimenta <Ti faccio sentire l'audio.> e si avvicina, telefono alla mano. Va su tiktok e fa partire un audio salvato.

<Ahhhh. Oddio.> realizza Franco <Non sono bravo a recitare, Marie.>
<Tentiamo qualche volta, su.> lo esorta Marie.

Mette il telefono sul treppiede e accende la ring light.
<Diventerò cieco.> si lamenta il molisano, distogliendo lo sguardo.
<Nah.> lo tranquillizza lei, facendo partire l'audio.

Provano un paio di volte e il ragazzo non riesce a recitare abbastanza bene da soddisfare lo standard di Marie.
<Non ce la faccio.> si lamenta Franco, dispiaciuto e scoraggiato.

<Ce la puoi fare, te lo assicuro! Hai paura della telecamera, fa finta non ci sia.> gli suggerisce la valdostana.
<Non funzionerà.> borbotta il molisano.
<Provaci, almeno.> nota lei.

In quel momento qualcuno apre la porta, sbottando: <Che cazzo di casimo viene da qua dentro?!>
Rosa li fissa, aggrotta le sopracciglia e fa: <Perché siete vestiti in quel modo?>

Guarda il ragazzo e chiede: <Ti ha costretto?>
<Gliel'ho gentilmente chiesto!> si difende la ragazza <E, anzi, capiti a fagiolo! Aiutaci!>

<No, col cazzo!> esclama la ligure.
Marie in fretta le è addosso e si aggrappa al suo braccio e si lagna: <Per favoreeeee, suuuuuu, cinque minuti, mi basta tu metta una giacca e una parrucca!>

<No! Levati!> impone la più alta, provando a scollarla, senza molto successo.
<Dai, dai, dai, dai, dai.> parte in loop la mezza francese, tirandola per il braccio.

Ci ficca in mezzo qualche preghiera e qualche sviolinata, cercando in tutti i modi di convincerla, saltellando impaziente, un piccolo broncio in volto.

Ad un certo punto la ligure, esasperata, sbotta: <Madonna cane, che viziata rompicazzo che sei! Ti aiuto, fermati! Che devo fare?!>
<Sapevo avresti ragionato~.> canticchia la valdostana, lasciandole un bacetto di gratitudine sulla guancia.

<Non farlo mai più!> minaccia Rosa, disgustata dal contatto intimo, spintonandola malamente.
Marie scrolla le spalle, si rimette a posto e asserisce: <Ok, ok.>

Va verso la scatola di prima e tira fuori una parrucca castana e un cardigan beige.
<Indossali e poi spiego che devi fare.> la istruisce la mezza francese.

<Mi sto già pentebdo.> asserisce la ligure, afferrando il cardigan. Lo tiene fermo fra le gambe mentre si toglie il maglioncino che indossa.

Franco all'istante arrossisce e si tappa gli occhi.
<Ohi, coso, non c'è bisogno di fare così tanto il puritano, ho indosso altro-> lo tranquillizza a modo suo la tirchia, infilandosi il cardigan sopra la maglietta.

<Il ricciolo puoi lasciarlo fuori.> specifica la valdostana; nel mentre Franco riapre gli occhi.
<Sestri Levante rimaneva fuori in ogni caso.> rettifica Rosa.

<Hai chiamato il tuo ricciolo Sestri Levante-?> domanda la valdostana, vagamente stupita.
<O quello o "bastardo" o "perché esisti".> specifica la ligure <Voi due no?>

<Per me è il coso.> risponde Franco.
<Per me il robo.> fa Marie.
<Madonna l'originalità l'avete tutta usata nei vostri nomi.> critica Rosa <E sono nomi comunissimi.>

<Ehi, il mio è in francese e molti non so perché lo leggono all'inglese!> protesta la valdostana.
<Non sono qua per sentirti lamentare, non più dello stretto necessario, quindi facciamo questo video e basta.

<Va bene.> acconsente la piccolina, che la istruisce su ciò che deve fare.
Dopo svariati tentativi, fra recite penose, tempismi sbagliati, insulti e anche qualche risata, Marie è soddisfatta del risultato.

Fa cambiare i due aiutanti e li ringrazia della loro "disponibilità assolutamente non forzata".

Il giorno dopo la valdostana assalta con un braccio entrambi, prima il molisano poi la ligure, asserendo in gridolini che il video è andato benissimo e che ai suoi follower è piaciuto.

Franco le ha dato piccoli colpetti sulla schiena, supplicandola di calmarsi con voce strozzata.

Rosa invece ha usato la sua proverbiale finezza, insultandola e dandole una gomitata (anche se ha avuto la premura di dosare molto la forza).



N/A: niente di pretenzioso, una cosa molto semplice ma che credo sia caruccetta.

Comunque questa storia ha oltre 12k visualizzazioni... Wowie.

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